Climate Change in South Korea Thesis Infographics by Slidesgo.pptx

provaalucia 0 views 7 slides Oct 06, 2025
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Climate Change in South Korea Thesis Infographics by Slidesgo.pptx


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Attivisti ambientali di Ultima Generazione Pupparo Lucia 5Aaut

Breve introduzione Ultima Generazione è un movimento italiano che combatte il cambiamento climatico tramite la disobbedienza civile non violenta. Le loro azioni spaziano dall'imbrattamento di opere d'arte e luoghi istituzionali con vernice lavabile, all'incollamento, ai blocchi stradali e all'interruzione di eventi, fino alle performance. Queste azioni mirano a mettere pressione sul governo affinché si impegni più efficacemente per la protezione dell'ambiente. Nonostante cresca la preoccupazione tra molte persone, alcuni non condividono le tattiche di protesta di Ultima Generazione. Riflettendoci un po’ e mettendoci nei loro panni (che in realtà sono anche i nostri, perché viviamo sullo stesso pianeta), possiamo comprendere meglio le ragioni dietro le loro scelte.

Secondo me fanno così perché… In un mondo in cui fa notizia soltanto il disastro del momento, la guerra, l’omicidio e ogni altra forma di «colpo di scena», non possiamo aspettarci che il telegiornale ci ripeta continuamente che il buco dell’ozono peggiora, che l’effetto serra è ormai ingestibile, che invece di respirare, fumiamo pm10 e che ieri è avvenuta l’ennesima manifestazione con cartelloni colorati pro-ambiente. Queste cose non fanno notizia, sono scontate, ripetutissime, lo sappiamo tutti che c’è l’inquinamento e prima o poi il mondo finirà, ma non ci rendiamo conto che il countdown sta finendo. Qualcuno preoccupato per nostra Madre Terra e per la vita di tutti, quando prova a esprimere la sua opinione nessuno lo si ascolta più perché ormai si sa che tanto finiremo male e che sono cose scontate. Considerando che appunto, ciò che fa notizia sono le cose brutte, forse l’unico modo per far sentire la propria voce è fare qualcosa di «brutto» (sempre comunque in dei limiti), ma che faccia scalpore: manifestando disobbedendo. Ebbene sì, al giorno di oggi bisogna fare qualcosa che vada contro ogni azione razionale per far parlare di sé ed alcuni ambientalisti hanno scelto questi modi per far sì che perlomeno si parli di ambiente, seppur non nella maniera più corretta, basta che se ne parli.

Secondo me fanno così perché… Parliamoci chiaro, loro non sono scemi, sanno quel che fanno e sono organizzati. E allora perché arrivare a ciò? Perché magari non organizzare una protesta con striscioni colorati e studenti in sciopero? Forse perché ciò non funziona più, le vecchie maniere non hanno funzionato, gli striscioni colorati non hanno funzionato perché andiamo sempre di più via verso il declino ambientale. Forse perché non c’è altra soluzione: adesso se organizzi qualcosa, neanche viene più pubblicizzato, non c’è altro modo per far parlare di ambiente. Sono sicura che questi ambientalisti di nuova generazione le hanno provate tutte e questa è soltanto l’ultima estrema spiaggia per farci aprire gli occhi al mondo che prende fuoco proprio sotto il nostro naso. Non sono scemi, anzi sono veramente tanto coraggiosi , si espongono in prima persona pur di far emergere in maniera realistica e sincera la condizione di salute del pianeta. Si prendono la responsabilità, consegnandosi agli agenti della polizia con la resistenza passiva però sempre tutelandosi nei processi con un gruppo legale . Sanno ciò che fanno ed a cosa vanno incontro e lo fanno per salvarci tutti, per svegliare le nostre coscienze.

È l’unico modo per sentirne parlare Perché questi modi per manifestare? Le vecchie maniere non funzionano più Il tempo sta per scadere

Ci sono alternative? Credo che questi modi di protesta disobbediente possano essere migliorati utilizzando metà delle forze per fare del bene concreto al pianeta. Se fossi a capo di uno di questi nuovi movimenti ambientalisti predisporrei metà degli attivisti a manifestare ed a continuare a far parlare di ambiente e l’altra metà invece a far qualcosa di veramente concreto per il pianeta come piantare alberi o raccogliere i rifiuti. Poi ad ogni manifestazione, insieme alle vernici lavabili, esporre anche cartelli o parlerei di ciò che è stato fatto di concreto dal resto del movimento, per far sì di cominciare anche a far parlare bene di loro e cambiare le opinioni delle persone. A mano a mano sempre più persone torneranno a «pensare bene» dell’ambiente e degli ambientalisti e si uniranno a loro. Quindi secondo me bisogna continuare a farne parlare e se quello è l’unico modo, ben venga, però bisogna implementare l’impatto positivo e solidale con il pubblico.

Ci sono alternative? Oppure io proporrei di implementare, oltre a manifestazioni di ogni tipo, gare, giochi per bambini, centri di raccolta delle persone e cose di questo genere a tema ambiente per stimolare la popolazione . Certo è vero che tanti italiani si muovono solo a suon di moneta, quindi realizzare qualche bando per giovani e anziani con titolo per esempio «pianta una pianta, vinci un bonus di 2$» . Io penso che in realtà ci sono infiniti modi per fare del bene all’ambiente, però la cosa più importante è far capire l’urgenza ed il perché si deve fare, bisogna tornare a parlarne un po’ più seriamente e ovunque, anche nei macabri telegiornali, perché rischiamo che un giorno l’inquinamento farà più morti della guerra.
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