In scuole di ogni livello comunque si vedono professori poco competenti in psicologia e negli aspetti dell’istruzione umanistica meno
formali e superficiali e inoltre instabili e aggressivi: nel giudicare i ragazzi maestri e professori sono in genere indifferenti rispetto
alle loro condizioni di vita e reali possibilità e agiscono in contraddizione con i messaggi dei testi e dei programmi e con ciò che di
più essenziale si richiede a un educatore (leggete in proposito almeno Lo sviluppo della personalità di Jung). Spesso gli insegnanti
sono molto ignoranti dei classici della letteratura e del meglio della saggistica e questo sembra valere in particolare per gli insegnanti
d'Italiano (a volte sembrano addirittura vantarsene, adducendo come alibi prima gli studi liceali e universitari e poi i concorsi, che di
fatto non li obbligano a leggere altro che una serie di aridi manuali).
Le spinte da più parti a rinnovare radicalmente la scuola italiana fanno emergere che occorre fare spazio a migliori prove e
insegnamenti e rendere coerente l'istruzione nel suo insieme: io ritengo che, oltre a eliminare Religione ed Educazione Motoria dalle
scuole medie e superiori, si dovrebbe soprattutto imporre molti limiti all'arbitrio degli insegnanti di Italiano e modificare i programmi
di Italiano e Latino, perché è palesemente assurdo che nelle materie umanistiche le valutazioni siano del tutto soggettive, che in una
scuola diversa dal Liceo Classico si venga costretti a studiare il Latino, lo Stilnovo e l'opera di Dante, Tasso, Petrarca e Boccaccio,
che in ogni scuola si studino gli stessi autori più di una volta e che per di più agli insegnanti sia concesso di poter assegnare perfino
un tema di letteratura a settimana e inoltre letture obbligatorie dannose come sono senz'altro alcuni classici di D'Annunzio, Fogazzaro
e Huysmans. Alle scuole medie e superiori il tempo e le energie così guadagnati potrebbero essere impiegati in prove più utili come
le seguenti, che elenco tenendo presenti i manuali di Scienze dell’Educazione e della Formazione: test di problem solving di vita
concreta; effettuazione di ricerche attraverso enciclopedie (anche quelle in rete, come l’Enciclopedia dell’Italiano sul sito della
Treccani), dizionari specialistici, manuali, testi monografici e repertori, segnalando almeno le altre fonti tipiche quali riviste
specialistiche, annuari (es. Guida delle regioni), indagini campionarie ad hoc e metaanalisi; analisi e realizzazione di raccolta di dati
di ricerca in cifre, tabelle e grafici; analisi di testi pubblicitari, politici e, in misura minore, di narrativa con attenzione particolare alle
figure retoriche e alle altre tecniche più utilizzate in testi che mirano alla persuasione e nelle riviste; compilazione di articoli di
ricerca secondo il modello standard (quello con le ripartizioni pagina del titolo, abstract, introduzione, metodo, risultati e discussione)
e soprattutto di brevi saggi ben argomentati e di lettere formali (anche del tipo da scambiare nei rapporti di lavoro); stesura di testi
particolari (messaggi informativi o pubblicitari, lettere di consigli, descrizioni, riassunti, elaborati su stimolo visivo e magari anche
dossier, rapporti, resoconti e progetti).
Si dovrebbe insegnare la storia con continua e sempre maggiore sottolineatura delle motivazioni profonde degli eventi al di là dei
pretesti e soprattutto dei molti punti in comune tra i fatti di rilievo del passato e quelli dell'epoca contemporanea e del presente.
Sarebbe importante fare letteralmente girare tra i banchi alcuni classici e testi più recenti ma validi che possano spingere gli studenti
delle scuola media dell'obbligo e di quella superiore ad approfondire in autonomia la conoscenza della storia, come i testi di
storiografi e memorialisti quali Senofonte, Livio e forse Saint-Simon, Hamilton e Solzeničyn. Soprattutto si dovrebbe far conoscere
bene a scuola i saggi più recenti di Primo Levi (non il resoconto della sua esperienza, ma la successiva riflessione su essa in un ampio
contesto e la postfazione al suo primo libro) e memorie e analisi storiche altrettanto ricchi di riflessioni sempre attuali che
quest'ultimo libro quali sono quelli di Tucidide, Cicerone, Seneca, Tacito, Voltaire, Chateaubriand, Silone, De Beauvoir, Orwell,
Foucault, Arendt e Packard. Ancora tuttavia più importante è che la scuola affronti temi d'attualità attraverso una selezione di saggi e
articoli come si può trovare nei libri di testo di sociologia, antropologia e geografia umana del liceo delle scienze umane e in quelli
universitari di psicologia politica e di introduzione alla politica mondiale e mediante rimandi a film e ad altri libri su questi argomenti
non universitari, come ad esempio il saggio citato di De Mari (il suo libro, come quelli di Silone e Hamilton, aiuta anche a rimediare
alla povertà di notizie sul fascismo dei libri di testo in uso), i recenti saggi di Fallaci e forse quelli di Carofiglio, Canfora, Travaglio e
anche i vecchi bestseller della narrativa di Milan Kundera, Simenon, Koestler e quelli di Smith L'ultima preda e, nonostante la scarsa
qualità, La legge del deserto (romanzi che offrono ai lettori ben più che distrazione nonostante il genere cui appartengono). Secondo
me è fondamentale, infatti, che la lettura dei migliori libri del passato sia concepita dagli studenti come il mezzo per fornire loro
metodo nelle loro riflessioni sul presente e che abbiano peso minore le ragioni di mercato che spingono a pubblicizzare, almeno nei
libri di testo liceali, solo saggi e romanzi, oltre che film, recentissimi. E sarebbe d'aiuto anche che a scuola si accennasse almeno
all'esistenza di movimenti come Opus Dei e Comunione e Liberazione, per permettere di inquadrarli a livello storico o se non altro
per la grande influenza che oggi hanno negli ambienti universitari e in molti altri contesti importanti, a causa dell'alto livello
socioeconomico e delle professioni di alto livello dei loro membri.
I libri di testo in programma in ogni scuola o almeno in quelle dell’obbligo dovrebbero inoltre spiegare con sempre maggiore
precisione tutte le nozioni di psicologia principali a cominciare dalle cosiddette tecniche cognitivo-comportamentali vere e proprie e
da meccanismi di difesa, misure di sicurezza, biases e altre distorsioni del giudizio, oltre che illustrare brevemente metodi, limiti e
vantaggi dei tre orientamenti cognitivo-comportamentale, psicodinamico e sistemico-relazionale; inoltre gli insegnanti dovrebbero
accennare anche ai libri universitari adatti e fare girare materialmente tra i banchi qualche testo del passato rintracciabile in biblioteca
senza tralasciare di invitare a sfogliare i libri di Erich Fromm e soprattutto, dato che su di Carl Gustav Jung si fa spesso molta
confusione anche in qualche libro di testo scolastico, facendo conoscere di quest’ultimo l'elenco completo delle opere - compresi i
capitoli - e il glossario che si trovano nelle ultime pagine di Ricordi, sogni, riflessioni e alcune citazioni pertinenti (in particolare
quelle contenute in Solitudine: ritorno a se stessi di Storr), perché ciò è più utile per inquadrarne i contenuti principali che leggere
L’uomo e i suoi simboli, testo creato per lo più da suoi assistenti su loro iniziativa proprio per rendere più fruibili al vasto pubblico il
metodo di Jung ma non recante indicazioni precise sul suo pensiero riguardo tipi psicologici e natura e trattamento delle nevrosi.
Si dovrebbe dare precise informazioni su igiene e alimentazione tenendo presenti le esigenze create da malattie comuni anche tra
bambini e ragazzi e la forma in cui i prodotti si trovano nei supermercati e soprattutto sui farmaci più utili e utilizzati e sulle molte
diverse origine delle malattie fisiche e funzionali, affinché non capiti più tanto spesso di sentire affermare da diplomati o laureati che
le malattie vengono solo a chi le vuole.
Si dovrebbe impedire agli insegnanti di lasciare soli gli studenti nella scelta della scuola superiore e di ciò che la seguirà, perché
Internet può non essere sufficiente per informare bene e per tempo sul necessario, perché Internet può non essere sufficiente per
informare bene e per tempo sul necessario: scuole superiori raggiungibili dalla residenza o con convitto che non rendono
indispensabili altri studi pur permettendo di proseguirli, corsi per ottenere la certificazione ECDL, brevi corsi e concorsi post-
diploma, ITS, Università con o senza test d'ingresso, manuali per preparare questi test, master e concorsi post-laurea, vecchie e nuove
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