Fig. 20ª. — Il castello di Ragogna.
I Longobardi. Cividale capitale del ducato. Queste difese non
giovarono però a tener lontani i barbari. Mentre i franchi posavano,
divisi da discordie intestine, nel 568 un nuovo e possente nemico si
avanzava per la piana ed aperta via di Lubiana verso il Friuli, e ne
doveva poi reggere pienamente le sorti per due secoli. Alboino, come
sembra, occupò la regione senza colpo ferire e costituì Forogiulio
sede del primo ducato longobardo al comando del suo parente
Gisulfo, lasciandogli un forte nucleo di armati che furon poi assegnati
alle molte arimannie sostituitesi, come si disse, alle stratie. Così ne
rimasero muniti molti castelli friulani. Di alcuni di essi ci risulta il
nome ed appartengono tutti alla nostra zona, Cormons, Artegna,
Nimis, Ragogna, Osoppo, Venzone, S. Daniele, Lavariano. che sono
ricordati dagli scrittori e documenti del tempo ed anche Udine dove
si conservano sculture che si possono attribuire senza sforzo all'età
longobarda, senza parlare di Gemona che rimase anche in questo
periodo uno dei centri più importanti della provincia essendovisi
fissati oltre ai comuni arimanni anche taluni nobili (edelingi).
Arimannie si trovano poi in moltissimi altri luoghi: Tarcento, Reana,
Montenars, Fraelacco, Attimis, ed altri, senza contare quelle di
Rubignacco, Gagliano ecc. attorno alla capitale del ducato. Questo si
costituì coi suoi sculdasci e decani a similitudine dell'esercito.
Quali siano state le sorti della popolazione romana in Friuli non ci si
può avventurare a dirlo. Certo, il fatto stesso della facilità estrema
della conquista, riferitoci da Paolo, che pure doveva, meglio di ogni
altro, conoscere le tradizioni locali, sembra dimostrarci che vi furono
accordi, come accadde a Treviso, a Vicenda, e altrove. Sembra che le
guarnigioni bisantine si siano, quanto ai nostri paesi, ritirate a Grado,
e ad Oderzo, città, quest'ultima, dove risiedette poi il duca bisantino
di queste regioni, che col mare comunicava più facilmente e fu poi
presa da Rotari. Le grandi famiglie, che pare vi avessero dominii
come i Decii
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venuta dei barbari e si ritirarono nei territorî bisantini, alcuni