presa, el qual non la volse veder. Ma lei scritto a Roma come era
benissimo trattata, et che li fusse mandato la taglia, essendo stata
alcuni zorni lei con le sue donzelle con Franzesi a Viterbo, habuto la
taglia, benchè altri dicono per liberalità di quel che la prese non
volse taglia niuna, ma libere con 400 Franzesi foe accompagnata fino
a le porte di Roma, et ita fuit.
Ma el Re, partito di la Certosa, venne de sera a San Cassano, et ad
allozar a Poggibonzi, lochi di Fiorentini, demum intrò in Siena. Ma
prima che descriva el modo et ordine et quello fece in Siena, voglio
di Fiorentini scriver alcuna cosa.
Successo a Fiorenza da poi la partita dil Re.
Fiorentini, benchè havesseno conclusi li capitoli con el Re, che li
fosse reso li soi luochi, pur per più securtà esso Re volse tenir
Serzana, Serzanello, Pietrasanta, el forte de Livorno, et si pol dir di
Pisa, et in Fiorenza lassò li do sopra nominati. Tamen non mosse in
ditti luoghi le insegne de Fiorentini, ma ben li custodi, et vi puose de
suoi franzesi.
Ma, partito el Re, deliberorono di far li loro ufficii, essendo tempo de
li do mesi di mutar Signoria, et cussì elesseno una parte de cittadini
in palazzo di signori, et tra loro questi ufficii i quali parte, maxime li
accoppiatori, dovesseno durar uno anno, li nomi di quali qui sotto
saranno scritti. Ma el populo, inteso questo modo novo, non volendo
tollerar, si levono a rumor, et corseno tutti sopra la piazza, unde fo
deliberato a far a questo modo, compito el tempo de questi deputati
che era uno anno, di governarsi secondo el costume vecchio, zoè
che tutti quelli di Fiorenza potesseno venir a consiglio compiti anni
XXX, essendo stato però o loro, o il padre, o suo avo, intro uno di
questi tre officii, o vero di signori, o confalonieri, o di collegio; et non
vi essendo stati, come è ditto di sopra, non se intenda dil loro
consiglio. Dove, questo numero reduto, dovesseno deliberar el modo
de li officii haveano a far, maxime la Signoria, come cussì feceno,