Snacking Bakes Simple Recipes For Cookies Bars Brownies Cakes And More Yossy Arefi

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Snacking Bakes Simple Recipes For Cookies Bars Brownies Cakes And More Yossy Arefi
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Parteggia pel tiranno Magnenzio, 47. Sua insolente
ambasciata all'imperadore Costanzo, ivi. Dal quale
però viene trattato generosamente, ivi.
Tiziano (Fabio), console e prefetto di Roma sotto
l'imperadore Teodosio, II, 272.
Tiziano Vecelli, da Cadore, celebre pittore: sua morte,
VI, 770.
Tolomeo, re della Mauritania: doni a lui mandati
dall'imperadore Tiberio, I, 72. Chiamato da
Caligola, giunge in Lione, 132. Esiliato da lui, poi
fatto uccidere a tradimento, ivi.
Tolomeo, geografo, vissuto a' tempi dell'imperadore
Antonino Pio, I, 524.
Tolone, assediata da' collegati inglesi, spagnuoli e
piemontesi, VII, 211, 212.
Tommaso (San), patriarca di Costantinopoli: sua
morte, II, 1142.
Tommaso, arcivescovo di Milano, III, 344.
Tommaso, arcivescovo di Cantorberì, santo martire, IV,
827. È canonizzato dal papa Alessandro III, 834.
Tommaso Morosino, patriarca di Costantinopoli, IV,
985.
Tommaso, conte di Savoia, IV, 1018. Sua lega coi
Milanesi, 1028. Dà aiuto a' Genovesi, 1070. Legato
in Italia di Federigo II Augusto, 1074. Il popolo di
Torino si sottrae alla sua ubbidienza, 1098. Sua
morte e copiosa figliuolanza, 1116.
Tommaso, cardinale di Santa Sabina, IV, 1093.
Tommaso iuniore, conte di Savoia, a lui data in moglie
una figlia di Federigo II Augusto, IV, 1204. Poscia
una nipote di papa Innocenzo IV, 1224. Fa guerra
agli Astigiani, 1248. Preso dai Torinesi e consegnato

agli Astigiani, 1259. Liberato dalle carceri, 1265,
1266. Sua morte, e suoi figli dati in ostaggio agli
Astigiani, V, 18, 19.
Tommaso (San) d'Aquino, dottore della Chiesa, sua
morte, V, 106.
Tommaso Mocenigo, doge di Venezia, V, 989. Sua
morte, 1051.
Tommaso da Campofregoso, di comune consenso del
popolo viene eletto doge di Genova, V, 1001.
Guerra a lui fatta dal duca di Milano Filippo Maria
Visconte collegato coi fuorusciti genovesi, 1014,
1016. Dal quale compra a caro prezzo la pace,
1023. Nella quale è obbligato a deporre il titolo di
doge ed assumere quello di governatore, 1024.
Soccorre il porto di Bonifazio in Corsica contro
Alfonso re di Napoli, 1029. Nuova guerra a lui
mossa dal duca di Milano, 1038. Al quale è
obbligato di ceder Genova, restandogli soltanto il
dominio di Sarzana, ivi, 1039. Tenta inutilmente di
ricuperar Genova, 1073. Si fa di nuovo proclamar
doge, 1119, 1120. È deposto, 1160.
Tommaso, principe di Savoia. Guerra da lui e dal
fratello Maurizio, cardinale, fatta contro la duchessa
reggente loro cognata, VI, 1086, 1092, 1093.
Occupa Torino, 1096. Sua battaglia svantaggiosa
con Arrigo di Guisa conte d'Arcourt, comandante
delle truppe franzesi, 1099. Assediato in quella città
de' Franzesi, 1102. A' quali è costretto di restituirla,
1104. Fa pace colla duchessa e col re di Francia,
1111. Al comando delle armi franzesi toglie molte
fortezze agli Spagnuoli, 1112. Perde Tortona e
acquista Asti, e varie altre sue vicende, 1119, 1129,
1132. Generale del re Cristianissimo Luigi XIV in

Italia nella guerra contro Milano, 1198. Termina i
suoi giorni, 1199.
Torchitore (Torchitorio), re in Sardegna, IV, 320.
Toresino, ossia Turisendo, re dei Gepidi, II, 936.
Toringi, ossia Turingi, popoli della Germania, II, 763.
Torino, occupato dal principe Tommaso di Savoia, VI,
1096. Suo memorabil assedio fatto da' Franzesi,
1102. Che l'obbligano alla resa, 1104. Sua cittadella
rovesciata a terra dall'incendio del magazzino della
polvere da fuoco, VII, 137. Assediato dai Franzesi,
comandati dal duca della Fogliada, 195. Con quanta
forza continuato esso assedio, 198. Dal principe
Eugenio, colla sconfitta de' Franzesi, liberato, 201.
Torismondo, re de' Visigoti, col padre Teoderico alla
battaglia contro Attila nei campi catalaunici, II, 554.
In favore degli Alani contro lo stesso re, 568. Per la
sua alterigia ed insolenza è trucidato dai fratelli
Teoderico e Federico, 571.
Torriani, probabilmente discendenti da Arderico dalla
Torre, IV, 828. (V. Martino, Napo.) Rientrano in
Milano, da dove scacciano Pietro Visconte con altri
nobili, V, 280. Ripulsano Matteo Visconte, 287.
Perdono il dominio di Milano cacciativi
dall'imperadore Arrigo VII, 339, 343.
Tortonesi: guerra lor fatta dai Pavesi, IV, 514.
Toscana: sua marca e ducato, III, 566. Si rimette in
libertà dopo la morte di Arrigo VI, IV, 958. Ceduta a
Francesco duca di Lorena, VII, 414. Evacuata dagli
Spagnuoli, 431.
Tosco (Memmio), console sotto l'imperatore Valeriano,
I, 887, 891.

Tosco (Nummio), prefetto di Roma, sotto l'imperadore
Diocleziano, I, 1051.
Totila, ossia Baduilla, eletto re dai Goti, II, 893. Dà una
rotta ai Greci, 894. Assedio di Napoli da lui fatto,
895. Con isforzarla alla resa, 898. Assedia Roma,
905. La prende, 910. Ne smantella poscia le mura,
912. Indarno tenta di ricuperarla, 915.
S'impadronisce di Rossano, 919. E di Perugia, ivi,
920. Passa con una possente flotta in Sicilia, 925.
Se ne torna in Italia, 930. Percosse a lui date dai
Greci, 933. Sconfitto da Narsete, perde la vita, 941,
942.
Totone, duca di Nepi, III, 289.
Tracondo, console orientale sotto l'imperadore Zenone,
II, 681.
Tradizione sacra, sempre conservata nella Chiesa
cattolica, III, 55.
Traiano (Marco Ulpio), che fu poi imperadore: suo
consolato, I, 347. Adottato e dichiarato collega
nell'imperio da Nerva, 377, 378. Rispettato da'
Barbari stessi, 391. Sua modesta entrata in Roma,
382. Principii gloriosi del suo governo, 383. Sua
modestia e cortesia, 386. Clemenza ed
applicazione, 388. Titolo di ottimo principe a lui
conferito, 389, 410. Sue fabbriche e beneficenze,
391. Geloso del ben pubblico e privato, 393. Sua
prima guerra contro i Daci, 394. Suo trionfo, 396.
Sua seconda guerra contro quei Barbari, 399. Ponte
insigne da lui fabbricato sul Danubio, 401. Dà fine
alla guerra dacica, 405. Torna a Roma, e celebra il
suo secondo trionfo, 407. Perseguitati sotto di lui i
cristiani, 411. Piazza Traiana da lui fabbricata, 414.
Parte con una possente armata per portare la
guerra a Cosroe re della Persia, 415. Il quale, ciò

udito, manda a lui ambasciatori con regali,
pregandolo di pace, ivi. Gliela nega, e continua il
viaggio fino in Antiochia, 416. Gli è presentato
Sant'Ignazio, vescovo di quella città, ch'ei, come
cristiano, manda a Roma per esser esposto alle
fiere nell'anfiteatro, ivi. Giunge ai confini
dell'Armenia, 417. Regali a lui mandati da' varii
principi di quelle contrade, ivi. A lui si porta
Partamasire re dell'Armenia, chiedendogli la
conferma del regno d'Armenia, che non ottiene,
418. Giuramento di fedeltà a lui prestato da varii re,
420. Quali fossero i ricreamenti di questo
imperadore, ivi. Come trattasse la milizia, ivi.
Conquista la Mesopotamia, 421. Dà il sacco al
regno de' Parti, 424. E un re a quei popoli, 428.
Fine di sua vita, 429. Sue ceneri accolte con trionfo
in Roma, 433.
Traiano (Decio), governatore della Pannonia, fatto
morire da Elagabalo, I, 755.
Traiano, conte cattolico, generale di Valente Augusto in
Armenia, II, 193. Gli è tolto quel comando, 210.
Muore in battaglia, 212.
Trasamondo, re dei Vandali, II, 716, 726. Perseguita i
cattolici, 751. Termina i suoi giorni, 811.
Trasarico, re de' Gepidi, infesta i confini dell'imperio
romano, II, 753. Mandatogli contra un esercito da
Teoderico re d'Italia, si ritira di là del Danubio, ivi. A
lui toglie poi Teoderico la città di Sirmio, ivi.
Trasea (Publio Peto), senatore di gran virtù, I, 215,
223. Fatto morir da Nerone, 241.
Trasguno, duca di Fermo, III, 304.
Trasimondo, conte di Capoa, II, 1274. Duca di Spoleti,
III, 13.

Traslazione di corpi santi, frequente una volta, III, 560.
V. Corpi dei santi.
Trasmondo, duca di Spoleti, III, 117.
Trasmondo, duca di Spoleti, succede per forza al
padre, III, 171. Suo dono fatto al monistero di San
Pietro di Ferentillo, 172. Si umilia al re Liutprando,
190. Poscia a lui si ribella, 213, 219.
Trasmondo, duca e marchese di Spoleti e Camerino,
III, 1145.
Trasmondo, altro duca e marchese di Spoleti e
Camerino, III, 1205, 1231. Per vendicare il parente
Landenolfo principe di Capoa, ucciso da quei
cittadini, assedia inutilmente quella città, 1277.
Trasmondo, marchese di Camerino, IV, 201.
Trasmondo, conte di Chieti, IV, 281.
Trasmondo, abbate di Tremiti: sua crudeltà, IV, 320.
Trasullo, astrologo celebre dell'imperadore Tiberio;
predizioni da lui fatte a quell'Augusto, e sua morte,
I, 108, 110.
Trebelliano (Caio Annio), usurpa l'imperio a' tempi
dell'imperadore Gallieno, I, 923.
Trebellio, principe dei Bulgari, V. Terbellio.
Trecenta: terribil fenomeno dell'aria ivi succeduto con
immenso danno di essa contrada, VII, 345.
Tregua di Dio, che fosse nei vecchi secoli, IV, 178.
Accettata e giurata in Italia, 441.
Tremuoto spaventoso in Antiochia, I, 422; II, 825, 833,
834.
Tremuoto in Nicomedia, I, 445.
Tremuoto in varie parti dell'Asia, I, 513.

Tremuoto in Ismirne, I, 586.
Tremuoto in Sidone e Tiro, I, 1050.
Tremuoto in molte città d'Oriente, II, 10, 15, 86, 124,
125, 152, 198.
Tremuoto in Neocesarea, II, 17.
Tremuoto in varie città, II, 18.
Tremuoto in Berito nella Fenicia, II, 28.
Tremuoto in Nicea, II, 171, 172.
Tremuoto in Costantinopoli ed altre città, II, 527, 669,
955, 964, 965, 1047.
Tremuoto in Italia, III, 430; IV, 554.
Tremuoto in Puglia, III, 1269.
Tremuoto in Brescia e molte altre città, IV, 1055.
Tremuoto nel regno di Napoli, V, 1244, 1245.
Tremuoto in Calabria, VI, 1091.
Tremuoto in Rimini ed altri luoghi, VI, 1266.
Tremuoto in Benevento, ed in altre città vicine, VII,
173.
Tremuoto spaventoso in Abbruzzo e Calabria, VII, 208,
209.
Tremuoto in Palermo, VII, 327, 328.
Trento, sua corte ducale, III, 644. Celebre concilio in
essa tenuto, V. Concilio.
Treveri, città devastata da Attila, II, 553, 554.
Tribigildo, conte goto, si rivolta contro i Romani, II,
345. Unito con Gaina fa pace con l'imperadore
Arcadio, 353. Sua morte, ivi.
Triboniano, giurisconsulto celebre a' tempi
dell'imperadore Giustiniano: sue qualità, II, 836.

Tribunizia podestà, titolo degli imperadori romani, I, 4.
Tribuno Memmo, doge di Venezia, III, 1225. Spedisce
alcuni ambasciatori a Verona a placare lo
imperadore Ottone III, 1245. Concede ai Caloprini,
suoi nemici, di tornare a Venezia, 1260, 1261. Sua
morte, 1272.
Tricennali: loro origine, I, 38.
Trigezio, uffiziale di Valentiniano III, maneggia e
conduce e buon termine la pace fra esso
Valentiniano e Genserico re de' Vandali, II, 491.
Triglia, pesce stimatissimo ai tempi dell'imperadore
Tiberio, I, 77.
Trione (Fulcinio), già console sotto l'imperadore
Tiberio, accusato, si uccide, I, 103.
Triostila, re de' Gepidi, si oppone a Teoderico re dei
Goti, che viene per innondare l'Italia, II, 700.
Trivane, maestro di camera del re Teoderico, II, 808.
Trivisani, occupano Feltre e Belluno, IV, 1084. Sconfitti
da Azzo VII marchese d'Este, 1108. Danni loro
inferiti dai Padovani, 1123. Lor città tolta a Federigo
II da Alberico da Romano fratello d'Eccelino, 1156.
Assistiti dalla repubblica veneta, si liberano dal
giogo di quel tiranno, V, 16. A cui levano la vita, 24.
Trivulzio (Gian Giacomo), insigne capitano, passa al
servigio del re di Francia Carlo VIII, VI, 141. Per
esso occupa lo stato di Milano, 155, 156. Creato
marchese di Vigevano, 157. Maresciallo di Francia
nella battaglia di Ghiaradadda, 235. Generale de'
Franzesi nel Milanese alla morte di Carlo d'Ambosia,
signor di Sciomonte, 263. S'impadronisce di
Bologna, 264. Ricupera la Mirandola, 267.
Abbandona Milano, 287. Interviene alla battaglia di

Marignano, 326. Forma l'assedio di Brescia, 330.
Suo strattagemma, 337.
Trivulzio (Teodoro), interviene all'assedio di Brescia, VI,
330.
Troyes, città miracolosamente salvata da Attila, per la
protezione di san Lupo, vescovo di quella città, II,
554.
Tufa generale del re Odoacre contro Teoderico re de'
Goti, II, 700. Si dà al partito di esso re, 702.
Tulo, generale del re Teoderico contro i Borgognoni, II,
813. Creato patrizio dal re Atalarico, ivi.
Tunisi, presa dall'imperadore Carlo V, VI, 513. Poscia
dalle armi di Filippo II, 760. Ricuperata dai Turchi,
763.
Tunone, duca d'Ivrea, II, 309.
Turbone (Marzio), generale di Adriano Augusto, I, 437.
Governatore nella Pannonia e Dacia, 442. Prefetto
del pretorio, 446.
Turchi, conosciuti anche dagli antichi; loro potenza, II,
1005. Dalla Tartaria usciti, cominciano le lor
conquiste, IV, 246. Prendono Otranto, VI, 72. Lo
restituiscono, 74. Assediano Vienna, V. Vienna. Lor
grande armamento contro la cristianità, 263, 264.
Tolgono il regno della Morea ai Veneziani, 265.
Assediano la capitale di Corfù, 268, 269. Vinti sotto
Petervaradino dal principe Eugenio di Savoia, 272.
Loro sconfitta sotto Belgrado, e perdita di quella
città, 275, 276. Pace fra essi e l'imperadore Carlo
VI, 282. E co' Veneziani, ivi. Assediano Belgrado,
456. Loro è ceduta, ivi.
Turchi Gazari, si collegano con Eraclio Augusto, II,
1185. Gli danno un gran rinforzo, 1188. Ma poi si
ritirano, 1191.

Turchi maomettani, di setta diversa da quella de'
Persiani, II, 1269. Diversi dai Saraceni, III, 100,
101.
Turcio (Rufio Aproniano Asterio), console sotto re
Teoderico, II, 717.
Turino (Vetronio), perchè ucciso da Alessandro
Augusto, I, 792.
Turingi, V. Toringi.
Turisendo, re dei Gepidi, V. Toresino.
Turpiliano (Caio Petronio), già console, fatto uccidere
dall'imperadore Galba, I, 259.
Turpillione, creato generale della cavalleria dallo
imperadore Onorio, II, 389.
Toscolo: sue mura atterrate dai Romani, IV, 831.
Distrutto poscia da essi, 922.
U
Ubaldo, vescovo di Cremona, IV, 171, 186. Suo placito,
204, 209.
Ubaldo, vescovo di Mantova; fugge dal re Arrigo IV
presso la contessa Matilda, IV, 447.
Ubaldo, cardinale di Santa Prassede, IV, 735.
Ubaldo, vescovo d'Ostia, IV, 847. È creato papa, 878.
V. Lucio III.
Ubertino da Carrara, signor di Padova, V, 539. Ripiglia
Monselice, 540. Sua pace cogli Scaligeri, 575. Fine
de' suoi giorni, 578.
Uberto, figlio di Ugo re d'Italia, creato duca di Toscana,
III, 1069. Fu eziandio conte del sacro palazzo,
1087. Poscia anche duca e marchese di Spoleti e di

Camerino, 1095. Le quali provincie sono a lui tolte,
1102. Incerto il tempo di sua morte, 1146, 1147,
1149, 1183.
Uberto, vescovo di Parma, conte di quella città, III,
1155. Arcicancelliere di Ottone il Grande, 1174,
1207.
Uberto, vescovo di Forlì, III, 1185.
Uberto, vescovo di Palestrina, IV, 359.
Uberto, vescovo di Lucca, deposto, IV, 627.
Uberto, od Umberto, marchese e conte di Morienna e
Savoia, IV, 814. Aderente a Federigo I imperadore,
848.
Uberto da Pirovano, arcivescovo di Milano, IV, 993,
994.
Uberto, vescovo di Vercelli, IV, 418.
Udalrico (Santo), vescovo di Augusta, III, 1198, 1199.
Udelrico, marchese di Toscana, IV, 664. Va in aiuto de'
Fiorentini contro i Senesi, 677.
Ugo, marchese e duca di Provenza, figlio di Berta
rimaritata in Adalberto II duca di Toscana, III, 926,
1024. Proclamato re d'Italia, ne viene al possesso,
1030, 1031. Quando coronato, 1032. Suo
abboccamento con papa Giovanni X, 1034. Manda
ambasciatori a Costantinopoli, 1035. Congiura
contro di lui scoperta e punita, 1042.
Ingiustamente perseguita ed abbatte Lamberto
duca di Toscana, 1049, 1050. Divien signore di
Roma con isposar Marozia, 1053. Ma ne è cacciato
dai Romani, 1054. Indarno assedia Roma, 1057.
Ricupera Verona, 1061. Torna all'assedio di Roma, e
fa pace con Alberico, 1068. Sua tirannia verso il
fratello Bosone, duca di Toscana e della cognata

Willa, 1068, 1069. Sua scandalosa incontinenza,
1075, 1076. Continua la guerra contro Roma, 1085.
Snida i Saraceni da Frassineto, 1089. Marita Berta
sua figlia con Romano figlio di Costantino
imperador de' Greci, 1091, 1094. Contro di lui
s'alzano Berengario marchese d'Ivrea, e molti
principi d'Italia, 1097, 1098. Vuol ritirarsi, ed è
ritenuto, 1099. Sua pace con Alberico principe di
Roma, e depressione, 1101. Si riduce in Provenza,
1103. Fine de' suoi giorni, 1104.
Ugo, figlio di Maginfredo conte di Milano, creduto
uccisore di Lamberto imperadore, III, 933.
Ugo, abbate di Farfa, III, 1078; IV, 28, 34. Suoi litigii
con Gregorio abbate dei Santi Cosma e Damiano,
monistero in Roma, a cagione della cella in Santa
Maria in Minione, 39. Assiste ad un placito tenuto
dal re Arrigo II in Germania 80, 81. A lui dallo
stesso re decretato il possesso del castello di
Bucciniano, 104. Sue liti col senatore romano, 110.
Ugo, figlio di Uberto, creato duca di Toscana, III, 1149,
1183. E di Spoleti, 1267. Assedia Capoa, 1277. Sua
morte, IV, 49. Sembra non aver rinunziato il ducato
di Spoleti, 50.
Ugo Capeto, proclamato re di Francia, III, 1279. In un
concilio di vescovi franzesi, senza l'approvazione del
papa, fa deporre Arnolfo arcivescovo di Rems,
1275. Manda al papa Giovanni XV, pregandolo a
voler recarsi a Grenoble per conoscere meglio la
faccenda dall'arcivescovo Arnolfo, IV, 9. Tempo di
sua morte, 20.
Ugo, vescovo di Amburgo, III, 1268.
Ugo duca di Spoleti e marchese di Camerino, IV, 162.
Sua morte, 278, 279.

Ugo, marchese, uno degli antenati della casa di Este,
IV, 97, 100. Messo al bando dell'imperio da Arrigo I
Augusto, 108. Invita Roberto re di Francia al regno
d'Italia, 146, 147. Varii suoi atti, e sua morte, 166.
Ugo, vescovo di Ferrara, IV, 111.
Ugo (Santo), abbate di Clugnì, nella città di Colonia
battezza Arrigo figlio di Arrigo III imperadore, IV,
253. Assiste nell'ultime ore il papa Stefano IX, 285.
Va con la contessa Matilda per ottener grazia al re
Arrigo IV dal papa Gregorio VII, 377.
Ugo, o Ugone Bianco, cardinale ribello della Chiesa
romana, IV, 302. Nuovamente ribellatosi, cerca la
deposizione del papa Gregorio VII, e l'elezione d'un
nuovo, 370. Scomunicato in un concilio romano,
385.
Ugo del Mauso, figlio di Azzo II, marchese d'Este,
creato principe del Maine, IV, 339, 340. Prende per
moglie una figlia di Roberto Guiscardo, 384. Sue
biasimevoli azioni, 440, 441, 451.
Ugo, arcivescovo di Lione, IV, 413. È scomunicato da
papa Gregorio VII, 423, 432.
Ugo, vescovo di Mantova, IV, 450.
Ugo il Grande, fratello del re di Francia, va in Levante
in crociata, IV, 469. Fatto prigione a Durazzo, e
condotto a Costantinopoli, 470.
Ugo, cardinale d'Alatri, IV, 562. Da papa Gelasio II
creato governatore di Benevento, 565. Sua morte,
582.
Ugo, o Ugone, arcivescovo di Palermo, IV, 734.
Ugo, arcivescovo di Genova, IV, 823.
Ugo da Bologna, cardinale, IV, 864.

Ugo del Balzo, conte d'Avellino: suo magnanimo fatto,
V, 59. Siniscalco del re Roberto in Lombardia; sue
azioni, 360, 370. Sconfitto dai Visconti, 384, 390.
Ucciso in un fatto d'armi, 406.
Ugo, delfino di Vienna, V, 337.
Ugo Cavalcabò, marchese, occupa Cremona, V, 914.
Ugo Boncompagno, cardinale, eletto papa, VI, 754,
755. V. Gregorio XIII.
Ugolino, cardinale e vescovo d'Ostia, da papa Onorio
III mandato a Genova per rimettere la pace fra i
popoli d'Italia, IV, 1033. Poscia dallo stesso
pontefice mandato a Milano e a Piacenza, 1037. Dà
la croce a Federigo II imperadore per andare in
Terra Santa, 1043. Mette pace fra i cittadini di
Piacenza, 1051. Eletto papa, 1077, V. Gregorio IX.
Ugolino de' Gherardeschi, conte, creato signore di Pisa,
V, 182. Per le sue doppiezze ed iniquità dalla
fazione dell'arcivescovo Ruggieri, suo capitale
nemico, ordita una congiura è preso, gettato in
fondo d'una torre con due piccioli figli e tre nipotini,
e colà lasciato morir di fame, 196.
Ugolino Gonzaga, signor di Mantova, V, 608. Sue
truppe in aiuto di Jacopo da' Pepoli, signor di
Bologna, 614. Col fratello Filippo va contro i
Visconti, 654. Capitano della lega, contro gli stessi
Visconti, 662. Contro i quali riporta una vittoria,
667. Fa pace con essi Visconti, 668. Sconfigge
nuovamente le lor genti, 681. Ucciso dai fratelli,
690.
Ugolino de' Trinci, signor di Foligno, V, 593.
Uguccione dalla Faggiuola, V, 244. Capitano dei
Romagnuoli contro i Bolognesi, 253. Cogli Aretini, i
Ravegnani e con quei di Montefeltro fa guerra a

Cesena, 281. Capitano degli Aretini, è sconfitto da'
Fiorentini, 332. Eletto per loro signore dai Pisani,
367, 368. Guerra da lui fatta ai Lucchesi, 377.
S'impadronisce di Lucca, 378. A Montecatino dà
una gran rotta ai Fiorentini, 383. È cacciato da Pisa,
388. Perde anche Lucca, ivi. Si rifugia presso Cane
dalla Scala, 389. Il quale, pel credito che godea
nell'arte della guerra, lo crea suo capitan generale,
ivi. E coll'aiuto suo cerca di ricuperar Lucca, ma,
fallito il colpo, se ne torna a Verona, 393. Da Cane
mandato per avere Trivigi, 403. Fine dei suoi giorni,
406.
Uladislao, duca di Boemia, IV, 744.
Ulca, fiume, sulle sponde del quale Teoderico, figlio di
Teodemiro, che fu poi re d'Italia dà una rotta ai
Gepidi, che si oppongono al suo passaggio in Italia,
II, 699.
Ulda, o Uldino, re degli Unni, va contro il ribello Gaina,
lo uccide, e manda la sua testa all'Augusto Arcadio,
II, 356. Al servigio dell'imperadore Onorio contro i
Goti condotti da Radagaiso, 371.
Ulfari, duca di Trivigi, si ribella ad Agilolfo re di Italia,
II, 1085.
Ulfila, vescovo ariano dei Goti, II, 202.
Ulfila, compagno e luogotenente di Costanzo generale
dell'imperadore Onorio contro il tiranno Costantino
nelle Gallie, II, 410.
Ulpiano, famoso giurisconsulto sotto Severo Augusto,
I, 698.
Ulpiano (Domizio), insigne giurisconsulto, consigliere di
Alessandro Augusto, I, 771. Creato prefetto del
pretorio, 772. Ucciso in una sedizione, 790.
Ulrico, patriarca d'Aquileia, IV, 529.

Ulrico, altro patriarca d'Aquileia, fa un'incursione
nell'isola di Grado per cui è fatto poi prigione dai
Veneziani, IV, 784.
Umaro, V. Omaro.
Umbaldo, arcivescovo di Lione, pel primo riconosce ed
onora per papa legittimo Callisto II, IV, 571.
Umberto, abbate di Subbiaco, IV, 251.
Umberto, cardinale, da papa Leone IX inviato a
Costantinopoli per suo legato, IV, 266. Da papa
Vittore II mandato al monastero di Monte Casino,
per far che que' monaci si ritrattassero di alcuni
soprusi, con minaccia di scomunica non
obbedendo, 273. Fa eleggere ad abbate di quel
monistero Federigo, personaggio piissimo, 281.
Umberto, vescovo di Selva Candida, IV, 284.
Umberto II, ossia Uberto, figlio di Amedeo conte di
Savoia, IV, 476. Conte di Morienna, progenitore
della real casa di Savoia, 570.
Umberto III, conte di Morienna e Savoia, IV, 693.
Umberto, delfino di Vienna, da papa Clemente VI fatto
generale d'un esercito di crociati contra i Turchi,
passa per l'Italia, V, 581. Magnificamente ricevuto e
regalato da Obizzo di Este, marchese di Ferrara, ivi.
Passa in Levante, da dove, senza farvi alcuna
prodezza, ritorna povero, ivi.
Unaldo, duca d'Aquitania, III, 203. Si fa monaco, 239.
Torna al secolo, ivi, 294.
Unfredo, creato arcivescovo di Ravenna,
dall'imperadore Arrigo III, IV, 239. Sua contesa con
papa Leone IX, dal quale, in un concilio tenuto a
Vercelli, è sospeso dal suo monistero, e forse

scomunicato, 247. Dall'imperadore rimesso in grazia
del papa, 250. Sua morte, ivi.
Unfredo, conte, capo de' Normanni in Puglia, IV, 253.
Sconfigge l'armata pontificia, 262. Accompagna il
papa Leone IX infermo sino a Capoa, 266. Sue liti
col fratello Roberto Guiscardo, 268. Fine dei suoi
giorni, 282.
Ungari, come fossero dapprima appellati, II, 972.
S'impadroniscono della Pannonia, III, 855. Loro
origine, e barbari costumi, 879. Chiamati dal re
Arnolfo in Germania, 893. Loro battaglie coi Bulgari,
921. Calano per la prima volta in Italia, 937.
Continuano le scorrerie e saccheggi, 965.
Devastano la Sassonia e la Turingia, 972. Condotti
dai loro re Dursac e Bugat invadono la Lombardia,
1011. Chiamati in soccorso dallo imperadore
Berengario contro Rodolfo re d'Italia, 1014.
Prendono e distruggono Pavia, 1020. Devastano la
Puglia ed altri paesi, 1071. Loro scorrerie contro i
Greci, in Germania e Francia, 1094. Tassi, loro re,
devasta l'Italia, e la Lombardia specialmente, 1105.
Rotta insigne data loro da Ottone il Grande, 1132,
1133.
Unigenitus: famosa bolla, seminario d'infinite
dissensioni nel regno di Francia, VII, 258, 263, 266,
280.
Unnerico, figlio di Genserico re dei Vandali, dato per
ostaggio a Valentiniano Augusto, II, 491, 492.
Rimesso in libertà, 503. Prende per moglie Eudocia
figlia di Valentiniano III Augusto, 580, 599. Che da
lui fugge, 646. Succede al padre, 668. Perseguita i
cattolici, 674, 685, 689. Ad istanza dell'imperadore
Zenone e di Placidia, vedova dell'Augusto Olibrio,
accondiscende che, dopo ventiquattr'anni di sede

vacante, in Cartagine si eleggesse dal clero e
popolo cattolico il vescovo, 678. Fine di sua vita,
689.
Unni Tartari: loro irruzione nelle terre dei Goti, II, 202,
231. E poi del romano imperio, 325. Cacciati dalla
Pannonia, 467. Re d'essi Attila, 489. Aiutano i
Romani nelle Gallie, 494, 505. Saccheggiano
l'Illirico, 514. Estensione del loro dominio, 525. (V.
Attila, Avari.) Loro lega coi Longobardi, 1115.
Terribile loro incursione in Italia, e specialmente nel
ducato del Friuli, 1143. Prendono e saccheggiano
Cividale, 1145. Sconfitti dagli Sclavi, 1174. E dagli
eserciti di Carlo Magno, III, 375, 385. Che li
sottomettono, 387.
Unoco, duca del Friuli, III, 711. Succede al padre nel
ducato, 717. Fine de' suoi giorni, 769.
Urbano I, pontefice romano, I, 764. Suo martirio, 796.
Urbano II papa. Sua elezione, IV, 433. (V. Ottone
vescovo d'Ostia.) Concilio da lui tenuto in Roma,
438. E in Melfi, 441. Altro suo concilio tenuto in
Benevento, 448. A lui si ribellano i Romani, ivi.
Ricupera il palazzo lateranense, 460. Tiene un
concilio in Piacenza, 463. Predica la crociata nel
concilio di Chiaramonte, 464. Va a Benevento, 477.
Dichiara il conte di Ruggieri suo legato per la Sicilia,
478. Tiene un gran concilio in Roma, 481. È
chiamato a miglior vita, 482.
Urbano III papa. Sua elezione, IV, 892. Occupati i suoi
Stati dal re Arrigo VI, 899. Suoi dissapori
coll'imperadore Federigo I, per cui minaccia di
scomunicarlo, 903. Passa a miglior vita, 904.
Urbano IV papa. Sua elezione V, 28. Suoi maneggi
contro la casa di Svevia, 33. Muove Carlo di Angiò
contro la Sicilia, 38. Si ritira fuor di Roma, 42.

Istituisce la festa del Corpo di Cristo, 43. Crea
senatore di Roma Carlo conte d'Angiò, 44. Dà fine
al suo vivere, 45.
Urbano V papa. Sua elezione, V, 686. Fa lega con varii
principi contro i Visconti, 704. Viene in Italia, 707.
Ritorna in Francia, 722. Fine del suo vivere, e suoi
santi costumi, 723.
Urbano VI papa. Sua elezione, V, 760, 761. Suo rigore
ed imprudenza, 761, 769. Depone i cardinali
scismatici, 764. Sua guerra contro gli aderenti
all'antipapa Clemente VII, 769, 770. Fulmina fiere
censure contro Giovanna regina di Napoli, 776.
Muove Carlo dalla Pace contro di lei, 777. Lo corona
re di Napoli, 784. Va a Napoli, 793. La rompe con
esso re, 800. Sua crudeltà contro alcuni cardinali
sospetti di congiura, 802, 803, 804, 811. Assediato
in Nocera, e liberato si ritira a Genova, 804, 805.
Leva di vita i porporati prigioni, 812. Odio suo
contro i pretendenti del regno di Napoli, 818. Torna
a Roma, 824. È chiamato da Dio al rendimento de'
conti, 829.
Urbano VII papa: suo breve pontificato, VI, 829.
Urbano VIII papa. Sua creazione, VI, 992. Dai Franzesi
gli è tolto il deposito della Valtellina, 997. Celebra il
giubileo, 998. Manda il nipote in Francia per trattar
di pace in Italia fra le due corone di Francia e
Spagna, 1004, 1005. Sua premura per unire alla
Chiesa il ducato d'Urbino, 1010, 1011. Sua
moderazione, 1055. Titolo di Eminenza da lui
conferito ai cardinali, 1057, 1058. Sua ostinazione
in non voler soccorrere il pericolante imperadore
Ferdinando II, 1059. Congiura contro di lui
scoperta, 1064. Maneggia la pace fra gli Spagnuoli
e il duca di Parma, 1075. Suoi imbrogli col duca di

Parma, 1108. S'impadroniscono le sue milizie del
ducato di Castro, 1109. Irruzione del duca di Parma
nei suoi Stati, 1116. Guerra sua contro i collegati,
1121. Fa pace con essi, 1123, 1124. Passa a miglior
vita, 1127.
Urbico (Lollio), generale dell'imperadore Antonino Pio,
nella Bretagna, I, 514.
Urbico, questore del sacro palazzo sotto il re Teoderico,
III, 718.
Urbino: suo ducato unito alla Chiesa romana, VI, 1012.
Ursicino, conte, toglie la vita a Silvano tiranno, II, 68.
Ursicino, vescovo di Torino, II, 1109.
Ursingo, conte di Trento, III, 170.
Ursino, eletto papa nello scisma contro Damaso, II,
156.
Uscocchi, corsari nell'Adriatico, VI, 896, 947.
Utrecht: pace ivi stabilita tra la Francia ed altre
potenze, VII, 250, 251.
Uvilia, conte del patrimonio (sic), II, 773.
V
Vaballato Augusto, figlio di Settimia Zenobia regina dei
Palmireni, I, 929, 930, 958, 964.
Vadomario, re degli Alamanni, II, 101, 155, 185.
Valente (Fabio), acclama imperadore Vitellio, I, 262.
Con un esercito viene in Italia, 267. Vittoria da lui
riportata contro Ottone, 271. Sua potenza in corte
di Vitellio, 274. Gli è tagliata la testa, 282.

Valente (Salvio), giurisconsulto celebre ai tempi
dell'imperadore Antonino Pio, I, 509.
Valente (Giulio), imperadore effimero, I, 872.
Valente (Publio Valerio), proconsole dell'Acaia, si fa
proclamare Augusto, I, 908.
Valente (Giuliano), correttore della Venezia, alla morte
di Caro Augusto, usurpa l'imperio, I, 1007. Vinto in
una battaglia da Carino, gli è tolta la vita, 1010.
Valente (Valerio), si fa proclamare Augusto in Oriente,
I, 1129. È ucciso da Licinio, ivi.
Valente, creato Cesare da Licinio Augusto, I, 1134.
Poscia da lui ucciso, 1135.
Valente (Flavio), fratello di Valentiniano imperadore,
dichiarato Augusto, II, 147. Se gli ribella Procopio,
153, 154. Lo atterra, 160. Sue crudeltà, 161, 162.
Fa pace co' Goti, 174. Congiura di Teodoro contro di
lui, 191. Rotta all'esercito suo data dai Goti, 206.
Altra maggiore sconfitta a lui data, in cui lascia la
vita, 212. Lodi e biasimi di questo Augusto, 213.
Valente, comandante de' Dalmatini mandati dallo
imperadore Onorio alla difesa di Roma contro
Alarico, II, 394.
Valentiniano (Flavio), cassato dal suo ufficio da
Costanzo Augusto, II, 80. Proclamato imperadore,
143. Sue azioni prima dell'imperio, ivi. Sue qualità,
145. Più rotte da lui date agli Alamanni, 159. Suo
matrimonio con Giustina riprovato, 164. Sua
crudeltà, 166, 173, 179, 188. Tradimento fatto dai
suoi ai Quadi, 189. I quali perciò gli fan guerra, ivi.
Termina la vita sua, 196. Sue qualità, ivi.
Valentiniano iuniore, soprannominato Galata, figlio di
Valente Augusto, II, 161. Creato console, 172. Sua
morte, 181.

Valentiniano II (Flavio), figlio del primo, II, 194.
Proclamato Augusto, 197. Abita in Milano, 247. Fa
pace con Massimo tiranno, 249, 251. Rigetta la
supplica de' Romani acciò sia rimessa nella sala del
senato la statua della vittoria, 254. Fugge in
Levante per paura di Massimo tiranno, 269. È
rimesso nei suoi stati da Teodosio, 280, 281. Sue
belle doti, 296. Tiranneggiato da Arbogaste, suo
generale, 298. E da lui ucciso, 300.
Valentiniano III: sua nascita, II, 440 Esiliato, va a
Costantinopoli, 450. Dichiarato Cesare da Teodosio
II Augusto suo cugino, viene in Italia, 456. Pubblica
due leggi contra de' manichei, eretici e scismatici,
459, 460. Perdona ad Aezio, e gli conferisce il titolo
di conte, 460. È dichiarato Augusto dal cugino
Teodosio, 461. Pianta la sedia in Ravenna, 464.
Brutto ritratto di lui fatto da Procopio, ivi. Sue belle
leggi, 475. Chiama in suo aiuto i Goti contro Aezio,
486. Rimette in sua grazia Aezio, ivi. Fa pace con
Genserico re dei Vandali, 491. Suo matrimonio con
Licinia Eudossia figlia dell'imperadore Teodosio II,
497. Cessione da lui fatta in tale circostanza, 498.
Ottiene da papa Sisto III che la chiesa di Ravenna
sia eretta in arcivescovato, 502. Tradito da
Genserico, 503. Confessione di San Paolo per
ordine suo fabbricata, 506. Va a Roma, 541. Ucciso,
e perchè, da' congiurati, 575.
Valentino, doge di Venezia, III, 461. Spogliato della
dignità, 476.
Valentino, papa. Sua elezione, e sua morte poco dopo
seguita, III, 558.
Valenza (duca di), V. Cesare Borgia e Duca Valentino.
Valeria, figlia di Diocleziano Augusto, moglie di Galerio
Cesare, I, 1028, 1099. Perseguitata da Massimino

Augusto, 1100. Uccisa da Licinio Augusto, 1128.
Valeriano (Publio Licinio), che poi fu imperadore, ricusa
la carica di censore, I, 870. Acclamato imperadore,
877. Suoi lodevoli costumi, 879. Suoi difetti fisici,
ivi. Perseguita i cristiani, 886. Va in Oriente contro
Sapore re di Persia, 890. Da cui è fatto prigione,
896. Trascurato dall'ingrato suo figlio Gallieno, 898.
Sua morte, 899.
Valeriano (Publio Licinio) iuniore, figlio di Valeriano
Augusto, I, 879, 880. Dichiarato Cesare, 882.
Valeriano (San), vescovo d'Aquileia, II, 230.
Valeriano, prefetto di Roma sotto gli imperadori
Graziano, Valentiniano II e Teodosio, II, 229, 230.
Valerio Messalino, governatore della Dalmazia sotto
Cesare Augusto, va ivi contro i ribelli, I, 22.
Valerio Massimo, prefetto di Roma sotto gl'imperadori
Valeriano e Gallieno, I, 881, 884.
Valerio, console sotto il re Teoderico, II, 808.
Valerio, console orientale sotto l'imperadore Teodosio
II, III, 482.
Valerio, arcivescovo di Ravenna, III, 395.
Valid, califa de' Saraceni, III, 121. Dopo l'occupazione
delle Spagne muore, 151.
Vallestain (Alberto duca di Fridland), fiero generale
dell'imperadore Ferdinando II, VI, 1049, 1058. Sua
caduta, 1065.
Valia, re de' Goti in Ispagna, II, 429, 431. Fa pace con
Onorio Augusto, 432. Sue imprese contro i Vandali,
ivi, 436. Sua morte, 437.
Valtellina: guerra insorta a cagion d'essa, VI, 974, 984.
Depositata in mano del papa, 990. Presa dai

Franzesi, 996, 997. Accordo per essa, 1006, 1081.
Valvassori milanesi, insorgono contro i lor signori, IV,
183. Che significasse questo nome, 184.
Vamba, re piissimo delle Spagne, III, 43. Sua vittoria
dei Saraceni, 44.
Vandali, entrano nelle Gallie, II, 376. E poi nelle
Spagne, 402. Danno il nome all'Andaluzia, 413.
Loro azioni colà contro gli Svevi, 442. Sconfiggono
Castino generale di Onorio Augusto, 449. Loro
crudeltà, 463. Occupano l'Africa, 471, 473. V.
Genserico. Sconfitti colà da Belisario, generale
dell'imperadore Giustiniano, perdono tutto, 851.
Vandomo (Luigi Giuseppe duca di), generale delle armi
gallispane in Italia, libera Mantova, VII, 167, 168.
Sue altre imprese, 168, 170. Conduce l'armata
verso il Tirolo, 175. Accorre in Piemonte colle sue
armi, 179. Suoi progressi militari contro il duca di
Savoia, 184. Assedio di Verrua da lui fatto, 185,
189. La costringe a rendersi, 190. Sua battaglia
contro i Tedeschi a Cassano, 192. Sua vittoria
contro gli stessi alla Fossa Seriola, 196. Viene colle
sue forze ad accamparsi vicino a Verona, danni che
reca alla veneta repubblica, ivi, 197. Cede il
comando al duca d'Orleans, 197. Direttore del duca
di Borgogna in Fiandra, 224. Generale di Filippo V
in Ispagna, sue imprese in quelle parti, 235, 236,
242.
Varane, generale di Onorio Augusto, II, 389, 400.
Console, 404.
Varane, re di Persia: sconfitte a lui date dai Romani, II,
469.
Varo (Quintilio), governatore della Soria, I, 13.
Generale de' Romani in Germania, 29. Sue legioni

tagliate a pezzi dai popoli di quella contrada, 30. Si
uccide, ivi.
Varo (Caio Ceionio), prefetto di Roma sotto
l'imperadore Carino, I, 1005.
Varrone (Visellio), generale di Tiberio nelle Gallie, I,
65.
Varrone (Cingonio), console designato, ucciso da
Galba, I, 259.
Varroniano, figlio di Gioviano Augusto, II, 137, 142.
Vasi antichi del Tempio di Salomone, II, 853.
Vecchio della Montagna, principe dei popoli chiamati
Assassini; manda ambasciatori a Federigo II
Augusto, IV, 1109. Da uno de' suoi è tolto di vita
Lodovico duca di Baviera, ivi.
Vedove: proibito ad esse il farsi monache prima che sia
passato l'anno della morte del marito, III, 171.
Vedulfo, maggiordomo del re Teoderico, II, 746.
Vegezio, scrittore che fiorì sotto Teodosio il Grande, II,
321.
Veleno, una volta usato in Italia, IV, 243.
Velleio Patercolo, storico, va alla guerra in Soria con
Caio Cesare, figlio adottivo d'Augusto, I, 8. Poscia
in Germania con Tiberio, 17. In una altra guerra
contro i Pannoni conduce allo stesso Tiberio varii
rinforzi di truppe, 21. Adulator di questo tiranno,
34, 44, 85, 86.
Velletri: in essa entra l'infante don Carlo re delle Due
Sicilie colla sua armata, contro cui s'accampa
l'austriaca, VII, 526. Strepitoso tentativo del
principe di Lobcowitz per sorprendere quella città,
528. Entra in essa la sua gente, ma ne è poi
respinta, 529, 530.

Venanzio, console sotto il re Odoacre, II, 687.
Venanzio, console sotto il re Teoderico, II, 761, 852.
Venanzio, prete, spedito da papa Ormisda legato a
Costantinopoli, II, 791.
Venanzio Fortunato, scrittore italiano, nato in Castello,
villa tra Conegliano e Ceneda, I, 979. Sua morte,
1113.
Venceslao, eletto re de' Romani, V, 753. Succede
nell'imperio a Carlo IV suo padre, 765. Crea duca di
Milano Gian-Galeazzo Visconte, 865. Per la sua
dappocaggine e scapestrata vita è deposto, 897.
Vendramino (Andrea). V. Andrea Vendramino.
Venezia, inclita città: suo principio, II, 567. Suo primo
doge, III, 100. Esclusa dal regno d'Italia, 440, 455.
Assalita da Pippino re d'Italia, 469. Dove fondata,
476. Visitata da Lodovico II Augusto, 680. Sue lodi,
IV, 405. Alessandro III papa si porta in essa, 858.
Ove conchiude la pace coll'imperadore Federigo I,
861. Terribile incendio in essa, VI, 311. Incendio
grandissimo del suo arsenale, 736, 737. Venuta in
essa di Arrigo III re di Francia, e personaggi che si
trovavano quivi a complimentarlo, VI, 765. Feste
date in questa circostanza, ivi. Fiera peste in essa,
770. Grave incendio che consumò tutto il palazzo
ducale, 773. Alessandro IV rimette in essa i Gesuiti,
1209.
Venezia (provincia della); di essa quasi tutta
s'impossessa Alboino, re dei Longobardi, II, 1000.
Veneziani, ricuperano Ravenna all'imperio, III, 189.
Scacciati dall'Esarcato, 353. Guerra loro fatta da
Pippino, re d'Italia, 469. Rotta data da essi alla
flotta di Roberto Guiscardo, IV, 406. Sconfitti
anch'essi da lui, 422. Lor patti e privilegii

confermati da Arrigo IV imperadore, 462. Dan
soccorso a Terra Santa, 483, 484. Sconfiggono i
Padovani, 535. Lor vittoria degli infedeli presso
Joppe, 587. Tolgono Tiro agl'infedeli, con altre
prodezze, 591. S'impadroniscono di varie isole del
greco imperio, 594. Soccorrono Fano, 668. Danno
una rotta ai Padovani, 674. Fan prigione Ulrico,
novello patriarca d'Aquileia, 734. Fan lega contro
l'imperadore Federigo I, 788. Lor guerra con
Manuello imperadore dei Greci, 829, 830.
Assediano, uniti ai Tedeschi, Ancona, 840. Mandano
grandi soccorsi in Terra Santa, 909. Col loro doge
Arrigo Dandolo prendono a condurre in Levante la
gran crociata, 977, 978. Ricuperano Zara, 979.
Acquistano la quarta parte del greco imperio, 985.
Fan guerra coi Genovesi, 1002, 1003. Lor discordia
coi Padovani, 1024, 1027. Collegati col papa contro
Federigo II Augusto, 1153, 1160. Assediano e
prendono Ferrara, 1162, 1163. Lor vittoria della
flotta genovese, 1273, 1274. Continua la guerra tra
essi, V, 63, 64. Altra lor guerra coi Bolognesi, con
loro svantaggio, 90, 94. Principio di altra lor guerra
coi Genovesi, 226. Lor flotte sconfitte, 232, 256.
Lor guerra coi Padovani, 295. S'impadroniscono di
Ferrara, 319, 320. Terribil bolla di Clemente V papa
contro d'essi per l'occupazione di quella città, 324.
Da dove ne sono cacciati, 325. Congiura di
Baiamonte Tiepolo abbattuta, 327. Non compresi
nel regno d'Italia, 351. Rimessi in grazia di
Clemente V, 370. Muovono guerra a Mastino dalla
Scala, 532, 533. Gli dan la pace coll'acquisto di
Trivigi, 543. Assediano Zara ribellata, 580, 581. E la
costringono alla resa, 584. Guerra lor mossa dai
Genovesi, 617. I quali prendono e bruciano
Negroponte, 624. Fiera battaglia navale fra essi
presso Costantinopoli, 627, 628. Co' Catalani danno

una grave sconfitta ai Genovesi, 631. Dai quali è
poi presa la loro flotta, 641. Fiera guerra mossa
contro di loro da Lodovico re d'Ungheria, 657, 663.
Come possono ottengono la pace da lui, 665. Odio
loro contro Francesco da Carrara, signore di
Padova, 702. E guerra fra loro, 729, 733, 734. Onde
nata una fierissima guerra tra essi e i Genovesi,
767. Rotta data alla lor flotta da essi Genovesi, 771.
Indarno chieggono pace, 772. Loro sforzi e valore
per la difesa, che convertono in offesa, 774.
Ripigliano Chiozza: dura nondimeno la guerra, 778.
Donano Trivigi a Leopoldo duca d'Austria, 783. Pace
fra essi e i Genovesi, 784. Incitano lo Scaligero
contro il Carrarese, 810. Acquistano Corfù, 814.
Collegati con Gian-Galeazzo Visconte, 826.
Acquistano Trivigi, 831. Acquistano Vicenza, 928.
Muovono guerra a Francesco da Carrara, 929.
S'impadroniscono di Verona, 937. Poscia di Padova,
938. Levano dal mondo Francesco da Carrara ed i
suoi figli, 939. Guerra loro mossa da Sigismondo re
dei Romani, 977, 983, 984. Con cui fan tregua, 988.
Lor guerra col patriarca d'Aquileia, 1014. Prendono
varii luoghi in Dalmazia, 1025. Acquistano varie
altre città in Dalmazia ed in Friuli, 1033, 1034. Ed
altre terre, 1039. Collegati co' Fiorentini contro il
duca di Milano, 1062. Prendono per lor generale il
Carmagnola, 1064. Tolgono Brescia al duca di
Milano, ivi. Fanno pace con lui, 1068. Ma egli torna
a far loro guerra, 1069. Varie battaglie fra loro,
1071, 1072. Con una nuova pace acquistano
Bergamo, 1074. Sconfitti dal duca a Soncino, 1088.
Rotta la loro flotta dal medesimo sul Po, 1089.
Sconfiggono la flotta dei Genovesi, 1091. Levano
dal mondo il Carmagnola, 1097. Lor pace col duca
di Milano, 1100. Sconfitti da Niccolò Piccinino,
1109. Nuova guerra fanno al duca di Milano, 1124.

Danni loro recati da Niccolò Piccinino, 1133.
Prosperità delle loro armi contro il duca di Milano,
1139, 1145. Che loro fa guerra viva, 1150. E viene
poi a pace, 1152. Acquistano Ravenna, 1154.
Danno una rotta all'esercito di Milano, 1182. Lor
progressi contro quel duca, 1183. Acquistano Lodi e
Piacenza, 1190. Perdono questa ultima città, 1163.
Sconfitta la lor flotta da Francesco Sforza, 1198,
1199. E poi la loro armata, e fan lega fra loro,
1199, 1201. Si accordano coi Milanesi contra di lui,
1211. Lor guerra col re Alfonso di Napoli, 1213. E
con Francesco Sforza, 1226, 1229. Con cui fanno
pace, 1236. Lor lega con papa Paolo II, VI, 32.
Acquistano Cipri, 51. Muovono guerra ad Ercole
duca di Ferrara, 76. Lega contro di loro unita da
tutti i principi italiani per farli desistere dalla guerra
contro il duca di Ferrara, 82. Scomunicati da papa
Sisto IV, 83. Fanno pace coi nemici collegati, 86.
Lor muove guerra Sigismondo duca d'Austria, 96,
97. Lor lega con papa Alessandro VI e col duca di
Milano, 115. E con altri contro Carlo VIII re di
Francia, 130. Mandano aiuti a Ferdinando re di
Napoli, 137. Poscia ai Pisani, 142. Fanno lega con
Lodovico XII re di Francia, 155. Acquistano
Cremona, 157. Occupano Faenza e Rimino, 205.
Loro accordo con papa Giulio II, 215. Fa loro guerra
Massimiliano imperadore, 227. Lo costringono ad
una vergognosa pace, 228, 229. Lega di Cambrai
contro di loro, 229. Loro potenza, 231. Gran rotta
loro data dai Franzesi in Ghiaradadda, 235, 236.
Prese loro varie città di Terra ferma, 237, 238.
Restituiscono al papa e al re Cattolico le città da
essi richieste, 238. Loro umile ambasciata a
Massimiliano Augusto, 239. Ricuperano Padova,
242. E poi Vicenza ed altri luoghi, 248. Ottengono
pace da papa Giulio, 251. Che tutto si volge in loro

difesa, 254. Varie percosse loro date dai collegati,
267. Riacquistano e perdono Brescia, 276. Che è
saccheggiata, 278. Uniti cogli Imperiali e Spagnuoli
cacciano di Italia i Franzesi, 286. Burlati o traditi dal
Cardona, generale degli Spagnuoli, e da papa
Giulio, 292. Loro lega con Lodovico XII re di
Francia, 296, 297. Ricuperano Brescia e Bergamo,
301. Di nuovo le abbandonano, 304. Rotta data alla
loro armata dagli Spagnuoli, 309. Riacquistano
Bergamo, 329. Hanno due percosse sotto Brescia,
330, 331. Loro sforzi per ricuperare Verona, 339,
341. E la riacquistano, 345. Fanno lega con Carlo V
Augusto, 392. Poscia col re di Francia ed altri
contro Cesare, 422. Occupano Ravenna e Cervia,
442. Loro accordo con Carlo V, 474. Lega con varii
principi contro il Turco, 533. Fanno pace con
Solimano, 541, 546. Cipri ad essi tolto dai Turchi,
744, 745, 748. Insigne loro vittoria contro i Turchi a
Lepanto, 751. Fanno pace colla Porta, 759.
Fabbricano Palma Nuova nel Friuli, 848. Molestati
dagli Uscocchi, vi provveggono, 896, 947, 948.
Imprigionano un finto Sebastiano re di Portogallo,
809. Loro lega coi Grigioni, 904. Monitorio di Paolo
V contro d'essi, 911. Concordia stabilita fra il papa
ed essi dal cardinale di Gioiosa, 917. Si dichiarano
in favore di Francesco Gonzaga duca di Mantova,
940. Lor guerra coll'arciduca Ferdinando d'Austria,
951. Loro lega col duca di Savoia, 956, 973.
Continuano la guerra co' Tedeschi, 956. Loro la fa il
duca d'Ossuna, vicerè di Napoli, 961. Fanno pace
cogli Austriaci, 962, 966. Proteggono il partito
protestante nella Valtellina, 974. Loro lega col re di
Francia Lodovico XIII e col duca di Savoia, 990.
Vanno circospetti in favorire Carlo, novello duca di
Mantova, 1025. Loro magnificenza, 1048. Fanno
lega coi duchi di Toscana e di Modena in favore del

duca di Parma, 1015. Fanno guerra al papa Urbano
VIII, 1121. Pace fra loro, 1124. Cagione d'immensi
guai è per loro la presa d'un galeone turco fatta dai
Maltesi, 1130, 1131. Loro è tolta dai Turchi la
Canea, 1137. Ed assediata Candia, 1144, 1171,
1176. Loro vittoria contro la flotta turchesca, 1178.
A cui tengono dietro varie perdite, 1192. Insigne lor
vittoria in mare, 1200. Altre lor vittorie, 1205, 1209,
1225, 1226. Soli contro la potenza turchesca, 1226.
Loro vantaggi in mare, 1229, 1230. Candia
assediata e difesa da essi, 1247, 1249, 1250. Che in
fine perdono, 1252. Entrano in lega con lo
imperadore Leopoldo e con Sobieschi re di Polonia
contro i Turchi, VII, 54. Loro progressi contro la
Morea, 58, 59, 61, 62. Di cui interamente diventano
padroni, 69. Prendono Napoli di Malvasia ed altri
luoghi, 77, 82. Assediano indarno Candia, 100.
Acquistano Citclut e la isola di Scio, 110, 111. La
quale è ricuperata dai Turchi, 116. Incitano
l'imperadore Leopoldo ad una guerra contro
Mustafà II imperadore dei Turchi, 134. Prosperi
eventi loro contro lo stesso, 135. Fan pace con lui,
138. Saldi nella neutralità nelle guerre d'Italia, 183,
184. Gravi danni da loro patiti a cagione delle
nemiche armate, 196. Muove loro guerra i Turchi, e
tolgono tutta la Morea, 265. Assediata dai Turchi la
città di Corfù, 268, 269. Alla quale cercano con una
poderosa armata navale di portar soccorsi, 269. È
loro abbandonata dopo un inutile assedio, 271.
Loro battaglia navale coi Turchi, 273, 274. Pace con
essi, conchiusa a Passarovitz, 282. Loro
magnificenza in accogliere Maria Amalia, figlia di
Federigo Augusto re di Polonia, sposa di don Carlo
di Borbone, re delle Due Sicilie, 442, 443. Neutrali
nelle guerre insorte in Italia dopo la morte di Carlo

VI Augusto, 441. Lor saggia neutralità e
moderazione nelle ultime guerre d'Italia, 707.
Veniero, patriarca di Grado, III, 548. Sue differenze
con Andrea, patriarca d'Aquileia, 648.
Veuturino da Bergamo dell'ordine de' Predicatori,
missionario, per la Lombardia e per la Toscana
predica la penitenza e la pace con grande seguito
di persone, V, 524. Accusato alla corte di Roma, è
chiamato ad Avignone da papa Benedetto XII,
presso il quale si giustifica, ivi. Per aver
disapprovata la lontananza dei papi da Roma, gli è
impedito di tornare al suo ministero, ivi.
Venuleio, insigne giurisconsulto ai tempi
dell'imperadore Alessandro, I, 771.
Vercelli: sue varie rivoluzioni, V, 273, 339, 349. Se ne
impadronisce Filippone conte di Langusco, 358.
Viene disputato il dominio di quella città, 412. Se
ne impadronisce Matteo Visconte, 418.
Vergini, per una legge pubblicata dall'imperadore
Maioriano, non si poteano consacrar a Dio prima
dell'anno quarantesimo, II, 600.
Verina Augusta, moglie di Leone imperadore, II, 607.
Fa sollevare il fratello Basilisco contro Zenone
imperadore, 658. Esiliata da Costantinopoli, è
rinchiusa con Leonzia sua figliuola e Marciano suo
genero in Papurio, castello in Calcedone, 681.
Liberata, fa coronare imperadore in Tarso Leonzio
patrizio, uomo piissimo, 687. Che da ognuno viene
accettato, 688. Muore, ivi.
Verino (Lucrio Valerio), prefetto di Roma sotto
Costantino imperadore, I, 1155, 1167.
Verno rigorosissimo dell'anno 1709, VII, 225, 226.
Vernulfo, uccisore del re goto Ataulfo, II, 428.

Vero (Lucio Annio), console, avolo di Marco Aurelio
Augusto, I, 445.
Vero (Vinidio), giurisconsulto celebre, ai tempi
dell'imperadore Antonino Pio, I, 309.
Vero (Marzio), generale de' Romani contro i Parti, I,
534. Ricupera l'Armenia, 535. Console, 584, 585.
Vero Cesare, figlio di Marco Aurelio Augusto, I, 540.
Manca di vita, 554.
Verona, città della Galleniana, I, 924. Afflitta da Attila,
II, 561. Arricchita di fabbriche dal re Teoderico,
791. Ricuperata da Narsete, 975. Afflitta da una
fiera inondazione e da un incendio, 1070, 1071.
Assediata dalle armi di Carlo Magno, III, 316. A cui
si rende, 320. Fortificata da Pippino re d'Italia, 375.
Manda il suo vescovo Tebaldo per iscusarsi ed
umiliarsi all'imperadore Federigo I, IV, 733.
Prevalendo ivi la fazion ghibellina, entra in guerra
con Padova, 1095. Le fan guerra i Mantovani, 1107.
Pace fra i cittadini, 1128. V'entrano le truppe ed il
figlio di Federigo II Augusto, 1133. Riportano
vittoria dei Mantovani, 1164. Liberati dalla schiavitù
e crudeltà di Eccelino da Romano, V, 16. In quella
città comincia a dominare Mastino dalla Scala, 36,
40. Saccheggiata da Ugolotto Biancardo, 840. Presa
dai Veneziani, 937. Si rende a Massimiliano
imperadore, VI, 239. Che la vende al re di Francia,
252. Invano assediata dall'Alviano, generale delle
armi venete, 305. Assediata da Odetto di Fois,
signore di Lautrech, generale delle armi franzesi in
Italia, unito colle veneziane, 339, 341, 342. Suo
misero stato, 340. Torna sotto i Veneziani, 344.
Veronesi: loro vittoria sui Padovani, IV, 955. E sui
Mantovani, 967. Lor guerra civile, 994. Eccelino da

Romano acquista ivi alquanto di autorità, 1068.
Impediscono la venuta de' Tedeschi in Italia, 1073.
Verrua, assediata dal duca di Vandomo, VII, 185, 189.
Vescovi ed abbati obbligati alla milizia, III, 547.
Vespasiano, che fu poi imperadore, milita contro i
Britanni, I, 157. Creato console, 183. Sotto Nerone
corre pericolo della vita, 239. Inviato generale
contro i Giudei ribelli, 244. Vuol assediare
Gerusalemme, 260. Proclamato imperadore dalle
milizie, 276. Progresso delle armi sue in Italia, 277.
Arriva a Roma, 288. Rimette in piedi il Campidoglio
bruciato, ivi. Trionfa col figlio Tito per la guerra
della Giudea felicemente terminata, 293. Sue belle
doti e buon governo, 294. Sua clemenza, 296.
Riforma i costumi depravati de' Romani, 299.
Avarizia a lui imputata, 305. Ma scusata, 306. Sua
liberalità, 307. Tempio mirabile della Pace da lui
fabbricato, 309. Biasimato per la morte data a
Giulio Sabino, 315. Congiura contro di lui scoperta,
316. Fine della sua vita, 317.
Vespro siciliano, o strage de' Franzesi in Sicilia, V, 149.
Vestali, private di tutti i privilegii ed esenzioni da
Graziano imperadore, II, 236.
Vestarini signori di Lodi, V. Sozzo e Jacopo Vestarini.
Vestinio (Lucio Giulio), secretario di Adriano Augusto, I,
434.
Vesuvio: fuma e gitta fiamme, pietre e cenere, I, 319.
Immensi danni e rovine che apportò, 322. Vomita
una grande quantità di cenere, II, 646. Suoi terribili
incendii, e danni da esso recati. VI, 1056; VII, 137,
140.
Vetranione, usurpa l'imperio nell'Illirio, II, 34. Fa pace
con Magnenzio tiranno, 39. Con qual arte deposto
È

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