76UN GIRO IN MACCHINA 2024
Nel mondo pre-pandemia sarebbe stato complicato, poiché la
competizione era sui volumi e dunque si spingevano col prezzo
le auto termiche. Ma poi arrivò il Covid a rimescolare carte e
strategie. Non più volumi, impossibili da inseguire vista la penu-
ria di chip e altro, ma margini e di conseguenza focus sulle auto
medio-grandi, listini rincarati due volte all’anno e sconti ridotti al
lumicino. Il segmento sotto i 14.000 euro di listino, che pesava il
7% delle vendite, venne azzerato.
I volumi delle auto termiche calarono, sorprendendo solo quelli
del tutto digiuni delle basi dell’economia, rendendo la quota di
quelle alla spina più alla portata. La massiccia comunicazione e
gli incentivi fecero il resto, convincendo quei clienti che potevano
ricaricare e usare l’auto in città, per cui le multe furono evitate
quasi da tutti e quasi del tutto, salvo l’acquisto di qualche credito
da Tesla e Geely.
Certo, restava un’industria che, pur chiudendo ottimi bilanci, con
una produzione in Europa inferiore del 30% faticava a far lavo-
rare tutti i 12,9 milioni di addetti. Inoltre, nella seconda metà
del 2023 il principale mercato, la Germania, chiudeva i rubinetti
degli incentivi alle elettriche. Poi ci sono le flotte, con car policy
molto orientate all’elettrico ma i cui dirigenti sono a malapena di-
sponibili a guidare una ibrida plug-in. Tutto fa brodo per la causa
green, ma una volta consegnate si poteva contare solo sulla loro
sostituzione, dopo quattro anni. Un Paese che era stato apripista
per le company car elettriche, l’Olanda, mostrava da anni una
quota stabile, quasi al 30% sì, ma stabile. Insomma, la curva di
crescita delle auto alla spina iniziava ad appiattirsi nei principali
mercati europei.
Questo faceva emergere un enorme problema: i limiti alle emis-
sioni medie di CO2, che dal 2025 passeranno da 116 a 94 gr/
km, saranno irraggiungibili per quasi tutti i costruttori. Con i so-
liti tempi un po’ lunghi, e curiosamente facendo passare prima
le elezioni europee, l’ACEA, associazione europea dei costruttori,