Elisa
Ebbene, sì, lo ò! Sono sua madre. Come moglie, ò fallato, fa di me
quello che vuoi! E vent'anni che sono a' tuoi piedi, umiliata, avvilita;
ed è giusto, ed è giusto....! Ma la madre no! Non ài nulla a
rimproverarmi.
Alessandro
(sordamente) Ò da rimproverarti d'aver messo al mondo una figlia
come te!
Elisa
(pronta, con impeto) Non lo è! (Poi, cogli occhi al cielo,
angosciosamente) Dio! assistimi, dammi coraggio!.... guarda,
guarda, come espìo!
Alessandro
Non lo è? E come lo affermi?
Elisa
(affettuosa) Alessandro, ti scongiuro, un po' di calma. Lasciami
parlare. Se l'ira ti trascina, è finita.... sarà la rovina di tutti noi. È
giusta, è giusta la tua ira, lo so! è il passato che ritorna.... ài
ragione.... Ma a che avranno servito vent'anni di sofferenze....
Alessandro
(interr.) Io solo ò sofferto!
Elisa
Sì, sì, parlo di te, delle tue sofferenze, dei tuoi sacrifici.... Ebbene, a
che avranno servito, se oggi, che è il giorno della gran prova, ti
dimentichi, distruggi tutto?
Alessandro