Fonte: Istat
I girasoli, dunque, si pongono come
uno strumento di facile comprensione
e di garanzia soprattutto per gli opera-
tori turistici stranieri (il sito web agritu-
rismoitalia.gov.it è in dieci lingue e ha
delle pagine social costantemente ag-
giornate). Lo strumento, elaborato dal
ministero, è ora in mano alle Regioni,
che possono declinare i criteri in base
alle specificità locali – si contano ben
74 aree storiche nel Belpaese – e de-
cidere se consentire l’autocertificazio-
ne dei punteggi. C’è anche chi, in linea
con la legge nazionale, per ora ha de-
ciso di non aderire al sistema: è il caso
delle province autonome dell’Alto Adi-
ge, dove è in uso un marchio locale da
tempo affermato e riconosciuto.
GIOVANI E DONNE
«S
tiamo realizzando anche una
piattaforma informatica da
mettere a disposizione delle
Regioni per automatizzare il processo,
mentre è già attivo sul nostro sito il re-
pertorio delle strutture operanti ai sen-
si di legge in modo da dare un’imma-
gine trasparente delle singole attività»,
aggiunge Schipani, che è anche segre-
tario del Comitato consultivo per l’agri-
turismo che riunisce istituzioni nazio-
nali, Regioni, Istat e associazioni di ca-
tegoria (Terra Nostra, Agriturist, Turi-
smo Verde). «Oltre un terzo delle attivi-
tà sono condotte da donne, aumentano
le aziende guidate da giovani: dobbia-
mo tutelare questa forma di eccellen-
za made in Italy sui mercati stranieri.
Perché, ancora oggi, non c’è un termi-
ne preciso in inglese per tradurre “agri-
turismo”, che è poi una parola popola-
re, ma dalla connotazione sempre più
chic: unisce il relax alla cultura, il buon
vivere alla scoperta delle tradizioni lo-
cali di cui ciascun operatore si fa cu-
stode e promotore». Ma non si corre il
rischio di abusi, di veder nascere ho-
tel stellati in campagna? «Dobbiamo ri-
cordare che l’agriturismo nasce come
espressione della multifunzionalità del-
l’agricoltura: se non c’è azienda agri-
cola alle spalle, dunque, non può es-
serci agriturismo. Altrimenti si parla di
turismo rurale, che è molto diffuso in
Francia e sta crescendo anche da noi,
ma non ci riguarda», conclude il refe-
rente del Mipaaf.
Il sistema dei girasoli è già ben avvia-
to in Lombardia, Liguria e Friuli, dove
si stanno già consegnando le targhe
da esporre all’esterno delle strutture,
mentre il 2017 dovrebbe essere l’an-
no della Toscana. E sarà un’adesione
importante, perché Chianti, Garfagna-
na & Co. sono i territori più ricchi di
strutture, di cui moltissime a condu-
zione femminile: sono 1.791 su 4.391,
il 40,8% rispetto alla media naziona-
le del 36,1%. Un lavoro che ha mol-
to a che fare con il recupero dell’iden-
tità locale e la conservazione della sa-
pienza agricola non poteva non tro-
vare preziosa linfa nell’imprenditoria
femminile. Molte “padrone di casa”
hanno scelto addirittura di abbando-
nare una carriera avviata, ma meno
gratificante, per tornare alla natura:
come Chiara Falciani,
che è passata dai prestiti
alla gestione delle Terre
di Melazzano di Greve
in Chianti (Firenze) con
il marito enologo An-
drea Pirovano. Non lon-
tano, a Sarteano (Siena),
c’è il Podere Casa Bac-
cano di Letizia e Danie-
le Grandolfi, laurea in
Economia aziendale lei
e un passato da progettista Ferrari lui.
O ancora Floriana Fanizza (vedi inter-
vista), volto di punta di Coldiretti Don-
ne Impresa, che ha lasciato la carriera
da ricercatrice per guidare con marito
e fratello la Masseria Mozzone a Mon-
talbano di Fasano (Brin-
disi), in Puglia.
Ma non mancano le cri-
ticità. «È l’ennesimo stru-
mento che seleziona gli
agriturismi non in base
all’aria condizionata, ma
in base all’aspetto agrico-
lo e all’accoglienza pro-
posta: il problema non è
la classificazione in sé,
ma come viene percepi-
22 mila
aziende agrituristiche
autorizzate
1,3 mln
fatturato del settore
agrituristico nel 2015
NON BISOGNA
stravolgere
i canoni
DEL SETTORE:
IL SUCCESSO
di questo
modello È NELLA
RUSTICITÀ
I NUMERI
11,3 mln
giornate di presenza
registrate nel 2015
negli agriturismi
1,1 milioni
clienti stranieri negli
agriturismi italiani
4.391
agriturismi in Toscana,
la regione più ricca
di strutture
83,9%
di agriturismi
in aree collinari
o montane
54,3%
di strutture situate
nel Nord Italia
36,1%
di agriturismi
a conduzione
femminile
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