Nei sogni le stanze nella forma e nella disposizione stesse indicano l’organizzazione della personalità oppure lo stato più o meno
cosciente e meno sviluppato delle funzioni psichiche (intuito, sentimento, pensiero, sensazione) del sognatore o l’equilibrio o
squilibrio dei mandala spontanei (soprattutto cerchi, quadrati e rettangoli protettivi dalla dispersione della concentrazione e dal
pericolo di essere sommersi) quali rappresentazioni del rapporto tra la coscienza del sognatore e l’inconscio; la direzione del
movimento verso destra nei sogni indica che un contenuto inconscio cerca di divenire cosciente e non trova troppa resistenza da parte
dell’Io, mentre la direzione verso sinistra in genere segnala il pericoloso procedere verso l’inconscio con il rischio di esserne
sommersi e restarvi intrappolati oppure indica la vicinanza a qualcosa di sinistro oppure incesto.
Persone viste in lontananza in modo confuso, anche se poche, valgono per massa indeterminata e perciò rappresentano l’inconscio.
Figure prive di viso sono esseri del tutto senza coscienza. Una pluralità (di animali, persone, nani o bambini, ecc.) in un sognatore
non schizofrenico comunica al sognatore che egli in un dato periodo è più vicino allo strato antico e indeterminato della psiche
collettiva o che si sta identificando con un gruppo (famiglia, comunità religiosa ecc.). L’inconscio collettivo nei sogni ha spesso
l’aspetto di folla, branco, brulichio, ibridi, animali selvatici, uccelli, cani e scritte incomprensibili, terra verdeggiante o mare
(entrambi possono nascondere pericoli ignoti e a volte doni sorprendenti), fiume o acqua in generale (vapore, ecc.), vento, nave,
villaggio, città, albero, legno, chiesa, cucina, capriolo, cavallo, orso, ragno (con molti occhi e dalle trappole quasi invisibili), pavone
(perché anch’esso ha molti “occhi” sulla coda ed è inoltre colorato e alato). Gli stessi simboli possono essere considerati materni in
quanto attribuibili a Madre natura (il mondo degli istinti anche soccorrevole) e all’anima del mondo o del sognatore (soprattutto
capriolo dal volto umano, cavallo bianco, uccelli, vento, chiesa, albero con acqua, nave). È curioso che Artemidoro attribuisse a nave,
mare e cavallo significato di donna e quindi valore in parte simile a quello materno assegnato a essi dalla psicanalisi.
Alba e chiaro di luna sono simboli che possono anticipare la possibilità di una vita e di un atteggiamento verso la vita nuovi, ma
possono significare anche i sogni stessi, se veicoli di saggezza; inoltre l’illuminarsi del cielo suggerisce il chiarimento prossimo di
una situazione grazie all’integrazione del punto di vista della coscienza con le asserzioni dell’inconscio. Se l’azione si svolge dalla
sera a mezzogiorno del giorno seguente o comunque termina quando il sole è allo zenit c’ è allusione chiara alla totalità e al livello di
coscienza richiesto affinché emergano le varie azioni e i diversi protagonisti del sogno, cosicchè per esempio sarà la notte il momento
delle azioni istintive o riprovevoli e sarà mezzogiorno quello in cui la coscienza sa prendere le sue decisioni.
Una terra magicamente fertile può ricordare quella, detta antimonio, che Adamo portò con sé dal paradiso terrestre nel mito biblico (è
un’immagine che si trova anche nella letteratura fantasy) e rappresenta la “prima materia” nei testi di alchimia, quindi Mercurio
inteso in questo caso come sostanza fondamentale. Un paese sterile indica in genere in fiabe e miti, quindi probabilmente nei sogni,
uno stato di potenzialità e latenza, cioè lo stato inconscio di un contenuto proiettato in modo non visibile. Una montagna dove tutto è
capovolto si ritrova in alcune raffigurazioni antiche come intuizione della natura paradossale dell’inconscio. Il mare colorato di rosso
e bianco oppure d’oro e argento può forse essere un rimando a un’immagine che si ritrova nell’alchimia per indicare unione di corpo,
anima e spirito. Fantasie sulla distruzione del mondo sono un sintomo di rivolgimento interiore, perciò probabilmente lo sono anche
i sogni di questo tipo. La luna è dagli alchimisti assimilata alla sapienza, all’elemento femminile nell’opus e all’acqua ed è
considerata madre della pietra-acqua (il lapis, acqua permanens o mercuriale). Il sole è collegato all’immagine dell’oro e del cuore
umano nell’alchimia. Il sole con le ali è un simbolo egizio molto antico. Il sole con una sorta di canale da cui esce vento esiste in
antiche raffigurazioni. Un carattere indubbio delle immagini collettive sembra che sia quello cosmico (...): l'infinita spaziale e
temporale, l'enorme rapidità ed estensione del movimento, i mutamenti di proporzione e i motivi mitici, religiosi o astrologici; si può
sognare di volare per l'universo o di essere la terra o il sole, grandi o piccoli, morti o sperduti. Può apparire in sogno qualcosa che
richiama l’Anthropos; esso è stato a volte raffigurato come ricoperto di foglie, a esprimerne la natura autogena, libera, priva di
egoismo.
Riguardo ai sogni cosmici, nell'introduzione al mio libro di Artemidoro si fa notare che non solo gli psicanalisti ma anche chi si
occupava di sogni all'epoca di Artemidoro ne aveva già segnalati diversi di inquietanti e che spesso si tratta di simboli di una
tendenza alla scissione della personalità, segnali di un rifiuto di accettare le conseguenze dell'integrazione di elementi contrastanti di
sé: esempi sono luna che si spacca, stelle che si appoggiano alla terra, strani fenomeni celesti e cataclismi.
Un bambino visto in sogno può indicare il Sé (proprio come tondità o quaternità che ne sono la versione astratta) e il bisogno di
realizzarlo, ma i bambini, come nani o gnomi, possono indicare anche solo le forze creative inconsce o della funzione inconscia o ciò
che trasforma e fa evolvere (ciò che ha già indicato come rappresentato dall’argento per esempio) e quindi anticipare il cambiamento.
È probabilmente meno utile ricordare che nelle fiabe i nani sono sempre anche simboli di lavoro e, se aiutano, possono rendere
l'offerta di aiuto qualcosa da ricambiare con il lavoro. Un bambino piccolo, quindi, può simboleggiare cose molto diverse, anche
potenzialità allo stato ancora infantile e da sviluppare o che troveranno sviluppo nel seguito del sogno. Una bambina o donna
minuscola ma forte in modo soprannaturale è una personificazione del sé frequente in miti, fiabe e fantasy. Se un bambino o simile
(diciamo un omuncolo) si trova al centro di un ambiente sognato esso rappresenta il Sé con ancor più evidenza, dato che in alcuni
mandala nel centro c’è una figura umana. Una coincidenza curiosa è che in Jane Eyre (romanzo ottocentesco dove in alcuni sogni ed
eventi ci sono molti elementi simbolici isolati dalla psicanalisi con valore analogo) il bambino nel sogno ha significato di
cambiamento in senso negativo come già in Artemidoro: entrambi sembrano cogliervi un presentimento di peggioramento, malattia e
perdite economiche, anche se nel farlo Artemidoro si basa sulla constatazione banale che un figlio comporta preoccupazioni e spese
in più, mentre l'autrice di Jane Eyre dà l'impressione di cogliere nel simbolo del neonato la fragilità dell'amore e di una vita nuova in
rapporto al passato e inoltre la perdita anche di innocenza, fiducia ingenua o eccessiva e stabilità implicata da un necessario sviluppo.
Nel mito la coppia adolescente con spada e padre ha spesso rappresentato la coppia spirito-corpo. Un vecchio con ali o senza e anche
altre figure (soprattutto o solo maschi) spesso rappresentano lo spirito, soccorrevole in momenti critici o cattivo (realmente o in
apparenza): questi personaggi sono comunque portatore del messaggio o dell’idea del destino. Più di vecchi e maestri, sono le figure
del sacerdote, del medico e del mago a rappresentare, però, i possessori di “Mana” (una sorta di prestigio inconscio e ciò che
accomuna le figure che vengono spesso scelte come guide ed esercitano potere) e il mago nei sogni in particolare può indicare che
nel sognatore sono in atto delle proiezioni di questo mana su qualcuno con cui è in rapporti, senza avere naturalmente deciso tali
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