spessissimo carbonchi, de' quali se ne osservavano tal volta fino a
dodici, in un solo individuo, ora lividi, ora purpurei, accompagnati da
ardori vivissimi, e da pustole, che rodevano le carni. La maggior
parte de' malati divenivano gonfi; e molti ne morivano
improvvisamente senza aver dato alcun segno di malattia. I cadaveri
erano orribili a vedere; avevano il viso storto, sghembo, le membra
rigide, e ordinariamente contratte.
In questa pestilenza, secondo il Papon e il Gassendi, che la
descrissero, intervennero particolari fenomeni. Tra gli altri si vide un
malato uscir repentinamente dal letto, arrampicarsi per le mura della
casa, salire in sul tetto, e gittarne le tegole in sulla strada. Altri,
salito sopra un tetto col mezzo di una scala, danzarvi qualche tempo;
disceso quindi darsi a correre per la città, finchè presentatosi a un
corpo di guardia ne venne ucciso con un colpo di fucile. Tale dallo
spedal si fuggì, corse alla sua moglie, ch'ebbe la debolezza di
accondiscendergli, e nell'atto stesso ambedue si morirono. Un altro
malato, immaginandosi nel suo delirio di poter volare, prese il volo
da un sito elevato; ma caduto, si fracassò; ed altro, credendo di
essere in una nave agitata dalla tempesta, gittò le sue masserizie in
sulla strada, avvisando di menomare il peso delle mercanzie, onde
salvare il naviglio dal naufragio. Uno sventurato padre, in istato di
delirio, gittò dalla finestra il suo figlio ancora in fasce. Una giovane di
vent'anni riebbesi del suo letargo nell'atto, che fu gittata sopra un
mucchio di morti. Un'altra di 25 anni, caduta per quella malattia in
una fossa, vi restò tre giorni senza segni di vita, il quarto, destatasi
dal dolore cagionatole dallo scoppio di un bubone, risanò. Una
vedova malata, priva d'ogni soccorso, restò sei dì nella sua stanza,
senza mangiare nè bere, e dopo tanta inedia si guarì. Un uomo,
preso dalla peste, e rimasto senza dar alcun segno di vita, sua
moglie, che lo credeva morto, gli scavò la fossa, ma non avendo
forza bastante di portarvelo, nè strascinarvelo, lo lasciò nel suo letto
altri quattro giorni, al termine de' quali si svegliò, alzossi, e uscito di
casa diedesi a scorrere per la campagna, profetizzando ed
annunziando il giudizio finale, coll'esortar gli uomini alla penitenza,
maledicendo quelli, che non si genuflettevano dinanzi da lui; ed altre