indicare persone vicine al sognatore (amici, ecc.). Un viso illuminato dal sole e un corpo umano nudo bianco quasi splendente, come
il sole e altre sfere di luce, sono altri simboli di illuminazione interiore e di ciò che affascina nel Sé e nelle immagini simboliche e
attive su di noi che vediamo in sogno oltre che dell’”anima”. L’occhio, oltre che il Sé, o il mandala, indica spesso la coscienza e
l’introspezione naturalmente e anche dio; un animale o un oggetto con tanti occhi indica invece l’inconscio, perché esso può essere
considerato alla stregua di una coscienza multipla.
Il Sè può essere rappresentato anche da un oggetto intessuto da molti fili di tipo diverso. Tra le più frequenti rappresentazioni del Sè
ci sono certamente cristallo e pietra. Il cristallo rappresenta bene l’unione di materia bruta e principio ordinatore spirituale grazie alla
sua struttura complessa. Una pietra ovale o tonda, lucida o grezza, raccolta, sfregata o in posizione significativa è sempre un simbolo
importante del Sè, perché è adatta a suggerire il carattere più intimo e vero di una persona, la parte di se stessi che si avverte come
avulsa dal continuo flusso di emozioni, pensieri, attività ed eventi: se la pietra è lucida, essa è come uno specchio in cui la psiche
inconscia di ciascuno può percepire il proprio potere; lo sfregarla indica l’impegno di vivere accettando incombenze quotidiane e
dolore, sebbene possa essere anche un’allusione alla credenza di alcuni primitivi che così se ne aumenti il valore mistico; versarvi
sopra dell’olio ricorda pratiche sacre antiche, note anche attraverso la Bibbia.
Elemento unificatore è l’equivalente inconscio di un intelletto ben equilibrato da sentimento, intuito e istinto, una guida che nei sogni
di frequente è rappresentata da acqua (es. fontane, pozzi), argento (come colore o materiale), fuoco, argilla (spesso umida), sostanze
viscose, sale, acqua salata, lacrime, albero di corallo, luna, sole, drago, serpente, bambini, nani, gnomi o simili.
L’intelletto cosciente utilizzato dal sognatore può essere simboleggiato da uno specchio o altra superficie riflettente. Un intelletto
troppo freddo, rigido, tagliente, penetrante e quindi pericoloso può essere rappresentato da oggetti taglienti o aguzzi e, mi sembra,
anche da un uomo sconosciuto spesso con pizzetto o capelli rossi, il quale può a volte rappresentare anche la parte dell’inconscio
personale con radici anche in quello collettivo che è meno accettabile per la coscienza (quella che Jung chiama “Ombra” ed è la parte
di sé volgare, debole, vile o astiosa che di solito si trova in opposizione forte all’Io cosciente); mi sembra di ricordare che questa
parte di sé spregevole possa apparire anche come meticcio o uomo poco civilizzato.
Nei sogni le stanze nella forma e nella disposizione stesse indicano l’organizzazione della personalità oppure lo stato più o meno
cosciente e meno sviluppato delle funzioni psichiche (intuito, sentimento, pensiero, sensazione) del sognatore o l’equilibrio o
squilibrio dei mandala spontanei (soprattutto cerchi, quadrati e rettangoli protettivi dalla dispersione della concentrazione e dal
pericolo di essere sommersi) quali rappresentazioni del rapporto tra la coscienza del sognatore e l’inconscio; la direzione del
movimento verso destra nei sogni indica che un contenuto inconscio cerca di divenire cosciente e non trova troppa resistenza da parte
dell’Io, mentre la direzione verso sinistra segnala il pericoloso procedere verso l’inconscio con il rischio di esserne sommersi e
restarvi intrappolati (...)
Persone viste in lontananza in modo confuso, anche se poche, valgono per massa indeterminata e perciò rappresentano l’inconscio.
Figure prive di viso sono esseri del tutto senza coscienza. Una pluralità (di animali, persone, nani o bambini, ecc.) in un sognatore
non schizofrenico comunica al sognatore che egli in un dato periodo è più vicino allo strato antico e indeterminato della psiche
collettiva o che si sta identificando con un gruppo (famiglia, comunità religiosa ecc.). L’inconscio collettivo nei sogni ha spesso
l’aspetto di folla, branco, brulichio, ibridi, animali selvatici, uccelli, cani e scritte incomprensibili, terra verdeggiante o mare
(entrambi possono nascondere pericoli ignoti e a volte doni sorprendenti), fiume o acqua in generale (vapore, ecc.), vento, nave,
villaggio, albero, legno, chiesa, cucina, capriolo, cavallo, orso, ragno (con molti occhi e dalle trappole quasi invisibili), pavone
(perché anch’esso ha molti “occhi” sulla coda ed è inoltre colorato e alato). Credo che gli stessi simboli possano essere attribuibili a
Madre natura (il mondo degli istinti anche soccorrevole) e all’anima del mondo o del sognatore (soprattutto capriolo dal volto umano,
cavallo bianco, uccelli, vento, chiesa, albero con acqua, nave) (...)
Anche i numeri sono significativi: secondo un testo di alchimia ogni perfezione si basa sulla triade misura, numero e peso. Il 3 indica
in genere nei sogni conflitto e dinamismo interiore e qualcosa che spinge all’unità e provoca così eventi, come quando due triangoli
uguali formano un quadrato, e può rappresentare tre delle funzioni psicologiche spinte all’unità dall’azione della quarta più inconscia.
La triade nei sogni è frequente e può avere anche altri significati: può rappresentare le radici inconsce delle tre funzioni psichiche o
anche la parte peggiore e più rifiutata dall’Io dell’inconscio personale pensata come un insieme di 3 funzioni psichiche di tipo
inferiore; dal conflitto diretto tra triade superiore e triade inferiore delle funzioni nascono dinamismo e tensione psichici. Il 3+1 è un
modello tipico della gestione della quaternità da parte dell’inconscio e infatti nell’alchimia e – mi sembra – anche nei sogni capita
spesso che tre elementi siano raggruppabili insieme mentre il quarto abbia una posizione particolare o sia di tipo particolare;
l’incertezza tipica dell’inconscio tra 4 e 3 indica anche oscillare tra spirituale e fisico e natura incerta della verità, dato che sono
quattro le funzioni psichiche che determinano un giudizio totale ma la quarta funzione psichica è collegata all’inconscio collettivo al
punto da avvicinare la totalità che include spirito e materia/fisicità ed è misteriosa. Di certo il 4 indica unità (spesso anche i multipli)
come l’1.
http://www.slideshare.com/guida-alla-scelta-dei-libri-per-bambini-e-ragazzi
il chiaro messaggio è che avvicinarsi troppo all’inconscio con le speculazioni intellettuali e il misticismo o provocandolo con
eccessivi freni all’istinto è pericoloso per l’uomo e che i mezzi per fuggire alle seduzioni e agli inganni che possono derivarne sono il
rispettare e salvaguardare i confini (la “Barriera”, la ragione), ma anche il calore umano, l’istintualità e l’intuizione; in altri termini si
vuole ribadire che serve un intelletto versatile e collegato in modo armonico alle altre, tra funzioni psichiche, un intelletto che si può
vedere rappresentato appunto dal modo in cui viene sfruttata nelle diverse circostanze la nave di Daenerys (costruzione umana e
quindi simbolo di metodo e riflessione qui, come spesso nei sogni). Questo intelletto, vivificato dalla passione quanto equilibrato, in
alchimia viene definito acqua “viva”, acqua “nostra”, argento “vivo” o “fuoco” proprio per distinguerlo dall’intelletto astratto,
dominatore e sprezzante senza criterio di ciò che ancora non comprende: così esso è anche indicato come lunare o quale sale o
lunaria (un albero di corallo bianco e rosso il cui sale è chiamato “dolcezza dei saggi”) o acqua salata come è detta la “terra” di
provenienza del fratello vivo di Daenerys e come le lacrime… tutto ciò ad additare che la saggezza sta nel conoscere bene anche il
lato spiacevole di sé e nel consolare l’amarezza dei frutti della ragione grazie all’esperienza che dalle enormi delusioni deriva a volte
un’inconscia intensificazione e una notevole evoluzione del sentimento; inoltre questo intelletto alimentato dal sentimento e
dall’intuito e consapevole delle radici anche oscure e poco nobili della personalità è rappresentato in alchimia come una soluzione
dissolvente ovvero separatrice di elementi, per significare che vanno superati gli attegliamenti intellettuali irrigiditi e le proiezioni
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