toglieva al senato una delle garanzie maggiori della sua
indipendenza. Il senato, che Vespasiano aveva rinvigorito di nuove
energie, si rivoltò contro questa ambizione dell’imperatore, che era
sembrata soverchia anche ad Augusto e a Vespasiano. Il duello
implacabiletra la nuova aristocrazia e Domiziano incomincia.
15. La guerra Dacica (85-89). — Una grossa guerra sopraggiunse
tra l’85 e l’86 in mezzo aqueste discordie civili. I Daci, da gran
tempo stanziati nella pianura, che oggi abitano Ungheresi e Rumeni,
minacciavano già da qualchetempo la riva destra del Danubio, e più
dopochè Antonio Primo aveva sguernito di milizie la Mesia. Ma,
come sembra, poco prima di Domiziano, quelle sparse tribù erano
state raccolte in un governo unico, sotto un abile principe, Decebalo,
ilquale, mentre si studiava di dirozzare il suo popolo, l’armava
potentemente e stringeva relazioni con tutti gli stati limitrofi.
Improvvisamente, nell’85, Decebalo aveva varcato il Danubio,
sorpreso e sconfitto il governatore della Mesia, invasa la provincia.
Narrare la storia di questa guerra e giudicare quel che Domiziano
fece, èimpossibile, tanto i racconti degli storici antichi sono lacunosi.
Noi vediamo Domiziano accorrere da Roma nella provincia invasa e
raccogliere colà in grande fretta parecchie legioni; ma non
partecipare ad operazioni militari, sibbene attendere ad un nuovo
ordinamento della Mesia
[13]
; ritornarpoi a Roma e presiedere alla
inaugurazione dei Giochi Capitolini, i quali, come le Neronee,
constavano di recitazioni musicali e poetiche, di gare di eloquenza,
di corse e altri esercizi del genere, cui pigliavano parte anche le
donne. Mentre l’imperatore rendeva con queste feste il più solenne
omaggio, tributato sino ad allora, ufficialmente, in Roma,
all’ellenismo, isuoi generali riuscivano a ributtare i Daci al di làdel
Danubio
[14]
: il che farebbe credere che non per leggerezza o
neghittosità Domiziano era venuto a Roma, ma perchè la sua
presenza non eranecessaria. Ma quando, nella primavera dell’87, il
sub prefetto del pretorio, Cornelio Fusco, tentò di passare il Danubio
e di invadere il territorio dei Daci, fu a sua volta sconfitto ed ucciso: il