di Bologna. Non vuolsi ommettere, che questa rara donna accoppiò
allo splendore dell'intelligenza la più profonda modestia, e la più
integra virtù ad una peregrina bellezza, cose tutte che, per
esperienza della pochezza della umana natura, sembrano, se non
elidersi, certo almeno ben difficilmente accoppiarsi.
Giuseppina Renier, della famiglia dei dogi Renier, donna di finissimo
spirito, del quale fanno chiarissimo testimonio le opere da lei
lasciateci e specialmente la sua accreditatissima storia: Delle origini
delle feste Veneziane.
Tullia d'Aragona, autrice del poema epico il Meschino, e chiara in
ogni poesia.
Teresa Bandettini, poetessa estemporanea. Tradusse i Paralipomeni e
pubblicò il poemetto l'Adone del Teseide, del Montramito e del
Viareggio. Fu eccellente nella lirica e nelle cantate, nelle odi e in ogni
forma poetica.
Properzia dei Rossi, fu, nel secolo XV. pittrice e scultrice di molta
fama.
Rosalba Carriero, giunse a grande fama d'artista nella miniatura e
nel pastello.
Anna Monticelli, napoletana, fu chiara nel diritto.
Pellegrina Amoretti, fu laureata in legge nell'università di Pavia, ed a
profitto dei poveri sempre volse la rara eloquenza.
Suor Maria Dominici, Ginnasi Catterina, Angela Cantalli Cevazza,
Camilla Lauteri, Elisabetta Lazzarini, Isabella Pozzo, Lucia Scalini,
Lucrezia Quistelli, Annida di Massimo, Arianna Maria Galli, Luigia
Capomazza, Ginevra Gentosoli, Francesca Fantoni, Barbara Longhi,
Veronica Fontana, Teresa Muratori, Teresa dal Po, Maria Robusta
Tintoretta, Elena Recca, Lucrezia Scanfaglia, Flaminia Reggio e le tre
sorelle Siriani, tutte, coltivarono con fortuna la pittura e tutte nel
secolo XVI, secolo che altre assai ne conta, ma troppo lungo sarebbe
lo annoverare.