Il fascismo e i suoi simboli, il consenso e i modelli.
coltina
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Descrizione sintetica dei simboli del fascismo e dei modelli sociali; accenni alle date del regime.
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Language: it
Added: Mar 12, 2019
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Le origini e i simboli del fascismo Il Fascismo nacque nel Primo Dopoguerra come movimento paramilitare a favore della borghesia industriale, in un periodo di forti tensioni politiche e sociali dovute anche alla precaria situazione economica del Paese. Fondatore del movimento, che ben presto divenne partito, fu Benito Mussolini, ex socialista interventista.
L'origine del nome Il Fascismo prende il nome dal “fascio littorio”, cioè il fascio di verghe che veniva portate nell’antica Roma dai (da qui la denominazione). I fascis littorii erano le guardie del corpo personali del magistrato.Tra le verghe del Fascio, o lateralmente, vi era inserita una scure,
L'origine del nome (2) Il Fascio veniva già usato dagli Etruschi e, nel corso dei secoli, lo ritroviamo durante la Rivoluzione Francese e nelle associazioni socialiste di fine Ottocento (come i fasci siciliani) Il fascio simboleggiava la forza derivata dall'unione e lo si trova comunemente in molti stemmi, bandiere e monete
Mussolini e la Grande Guerra Benito Mussolini, interventista, partecipò alla Prima guerra Mondiale come semplice bersagliere, chiamato alle armi nel 1915. Combattè su tre diversi fronti: l’Alto Isonzo, la Carnia e il Carso friulano e terminò la guerra col grado di caporale maggiore. Partecipò a un corso per ufficiali ma non venne mai promosso.
La creazione della simbologia Con l'affermarsi del fascismo come partito politico e poi dittatura il movimento si dotò di simboli e regole (di abbigliamento, architettura…) che lo distinguesse chiaramente dal resto del panorama politico e sociale. Della simbologia fascista fanno parte molti simboli “romani”: Il fascio littorio L'aquila Il saluto romano Il titolo attribuito a Mussolini: DUCE (da DUX) La denominazione di alcuni gruppi fascisti giovanili, come i FIGLI DELLA LUPA
L'aquila L'aquila ad ali spiegate, che spesso tiene negli artigli il fascio, è simbolo di forza, rapacità e dominio. L'aquila era simbolo di nobiltà e regalità in molte famiglie e stati europei, come lo è anche degli Stati Uniti d'America
Il saluto romano Il saluto romano è un saluto con il braccio destro alzato e teso e la mano aperta. Si chiama “romano” perché venne fatto risalire a quella società, ma non vi sono rappresentazioni o menzioni di tale usanza. Nell'Italia del Novecento, inizialmente fu usato dai legionari fiumani, successivamente fu imposto dal regime attraverso una campagna promossa da Achille Starace.
I richiami alla latinità Mussolini si faceva chiamare Duce , parola che viene dal latino DUX e significa guida, capo, comandante. I giovani italiani fascisti erano inquadrati in forme para militari, i ragazzi in particolare erano detti “ Figli della lupa ”, con riferimento alla lupa che allattò Romolo e Remo. Spesso, soprattutto nelle iscrizioni ufficiali o celebrative, la U era sostituita con la V , poiché nell'alfabeto latino le due lettere erano non erano distinte Negli anni del regime vennero creati dei reparti scelti fra cui la X flottiglia (detta X MAS ), la legione preferita da Giulio Cesare, che divenne un reparto scelto. MAS è l'acronimo di Memento Audere Semper, cioè “Ricordati di osare sempre”, frase coniata da D'Annunzio
L'inquadramento della gioventù Guarda il documento
L'indottrinamento: i ragazzi
L'indottrinamento: le donne
L'indottrinamento: gli uomini
Le date del regime 1919 creazione dei fasci d'azione e del Movimento Fascista 1921 Nascita del Partito Fascista ed elezione in Parlamento 1922 Marcia su Roma: (25/26 ottobre) e mandato del re per formare un nuovo governo (30 ottobre) 1922- 1925: affermazione del partito e marginalizzazione delle altre componenti politiche: Formazione di un governo parallelo (Gran Consiglio del Fascismo) Formazione di un esercito parallelo (Milizia volontaria per la sicurezza nazionale) Nuova legge elettorale Eliminazione dell'opposizione in Parlamento (delitto Matteotti) Guarda il video del discorso di Matteotti e l'assunzione di responsabilità di Mussolini Guarda il video 1926 – 1939: affermazione di una dittatura totalitaria
Gli strumenti della dittatura Partito unico PNF Cambio di calendario (Anno I= 1922) Ripristino della pena di morte Creazione di una polizia segreta l'OVRA Obbligo per dipendenti pubblici di giuramento al fascismo Censura di stampa e chiusura di diverse testate giornalistiche Soppressione del diritto di voto con abolizione delle elezioni Propaganda nelle scuole Creazione tribunale speciale per oppositori e applicazione del confino Inquadramento dei giovani nelle organizzazioni paramilitari fasciste Culto della persona del Duce