Liceo Vico di Corsico 3B 4C 4F

CristinaCenedella 191 views 15 slides Mar 02, 2020
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About This Presentation

Questi documenti sono stati realizzati da un gruppo di alunni delle classi 3° B, 4° C e 4° F del Liceo G. B. Vico di Corsico con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stellin...


Slide Content

Orfanotrofio Martinitt Presentazione liceo G.B. Vico – giugno 2017

L’Orfanotrofio: La fondazione dell’orfanotrofio dei Martinitt risale al 1532, quando, per far fronte al problema dei tanti fanciulli abbandonati per strada, fu aperto l’istituto. Nel corso del Settecento il numero degli orfani era così cresciuto da rendere necessaria una sede più ampia: a tal fine nel 1772 Maria Teresa d’Austria destinò ai Martinitt il monastero di San Pietro in Gessate . Nel corso dell’Ottocento furono introdotti nuovi corsi di studio e gli orfani iniziarono a seguire apprendistati presso officine esterne; fu anche fondata la gloriosa Banda dei Martinitt , conosciuta e attiva ancora oggi. Dal dopoguerra a oggi Martinitt e Stelline hanno vissuto una enorme trasformazione: negli anni Settanta sono nate, infatti, le comunità alloggio, ovvero dei piccoli gruppi di orfani che vivono in appartamento di proprietà dell'Ente con i loro educatori, quasi come in una vera famiglia.

Chi sono i Martinitt ? Nell’antico istituto gli orfani, chiamati Martinitt, imparavano a leggere, scrivere e far di conto; seguivano lezioni di musica e cantavano nel coro della cattedrale. Inoltre, dalla fine del XIX secolo, fu molto importante lo sport. Nell’orfanotrofio si insegnavano anche arti manuali che permettevano ai ragazzi, una volta usciti dall’istituto, di sostentarsi con il frutto del loro lavoro. I Martinitt erano particolarmente richiesti per la disciplina e la diligenza che l’orfanotrofio impartiva loro.

Industrializzazione Il processo di industrializzazione è avvenuto in Italia più a rilento rispetto agli altri paesi. L`economia italiana era basata essenzialmente sull`agricoltura. Lo sviluppo industriale è cominciato al Nord, con l`introduzione di nuove attrezzature agricole e con l`importazione dall`estero di impianti tecnici e capitali per la costruzione di ferrovie e servizi. Dopo l`unità d`Italia avviene il vero decollo dell`industria, anche se i limiti sono molti: la scarsità di materie prime e di capitali; le tendenze conservatrici della classe politica che vede nell`industrializzazione un motivo di possibili dissesti sociali. L`industria tessile, specialmente della seta e del cotone, ebbe uno sviluppo notevole già nella seconda metà dell`800. Donne e bambini vennero impiegati nelle filande, con turni di lavoro massacranti, sottopagati e sfruttati.

Professioni esercitate dagli orfani nel XIX secolo Dati rilevati su un campione di 63 orfani, per 19 dei quali non è stato possibile rilevare alcun mestiere.

Professioni femminili nel XIX secolo (madri)

Professioni maschili nel XIX secolo (padri)

Professioni orfani del XX secolo Lavori rilevati su un campione di 53 orfani. Per 16 di questi non è stato possibile ricavare nessuna informazione riguardante l’attività lavorativa.

Professioni femminili del XX secolo (madri)

Professioni maschili del XX secolo (padri)

Intervista all’ex Martinin Alessandro Bacciocchi Alessandro Bacciocchi è nato il 21 /04/1945 in Slovenia. Con la famiglia si è trasferito a Milano dove già risiedeva il padre ed è entrato in collegio nel 1956 , quando costui è morto in un incidente lavorativo. Alessandro ha una sorella, che è entrata anche lei in collegio, nelle Stelline. Attualmente è il presidente dell’associazione ex Martinitt .

Inizio carriera nel settore metallurgico Nell’aprile 1960 - lavora alla Mediterranea Assicurazioni. F allita, si trasferisce alla Latina Assicurazioni. 44 ore lavorative settimanali per un guadagno di 26.500 lire mensili. 1983 – perde il lavoro e crea una società di software perforatrici per computer (job service). Alla fine del 1985 lascia la ditta, che fallisce nel 1992. Intraprende poi l’attività di consulente assicurativo e amministratore di condominio. Infine entra a lavorare in una compagnia assicurativa come dirigente, andando in congedo nel 2002. L’ex Martinin con i ragazzi del Liceo 8 giugno 2017

Intervista all’ex Martinin Renato Marelli Renato Marelli è nato nel 1952 , ha un fratello-gemello (Martinin anche lui) e una sorella maggiore di due anni (entrata nelle Stelline) i ragazzi rimasero orfani di entrambi i genitori Nei Martinitt entrò il 1 settembre 1958. Uscì l’8 ottobre 1970. Frequentò la scuola tecnica come disegnatore meccanico.

Inizia a lavorare come impiegato all’ufficio tecnico con lo stipendio di 80.000 lire (non sufficienti per mantenere una famiglia) Per 19 anni lavora alla Dropsa e poi alla ditta Alex Renato si occupava di progettare e controllare il funzionamento degli impianti. È stato capoufficio tecnico Il fratello: è stato garzone in un’azienda elettrica, scaricatore di ricambi d’auto e impiegato in banca. La sorella: ha lavorato al comune. La mentalità imprenditoriale denigrava il lavoro delle donne, inquadrate ancora come casalinghe . La difficoltà maggiore è stato il passaggio alle nuove tecnologie: dal t ecnigrafo al computer . L’ex Martinin Renato M arelli con i ragazzi del Liceo 8 giugno 2017

Realizzato da: Sara Ferrari, Alice Zeni,Giulia Ghezzi,Sofia Corleone,Giorgia Mercadante,Alessandro Boni,Nicolò Dolcemaschio Un ringraziamento al «museo M artinitt e Stelline» per averci dato la possibilità di fare questa esperienza lavorativa di ricerca, e a Chiara e Sabrina per averci affiancati durante il percorso.