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About This Presentation

tutta la storia di lorenzo il magnifico


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LORENZO DE MEDICI DETTO «IL MAGNIFICO»

VITA Lorenzo DE MEDICI nasce

IL POTERE DI LORENZO IL MAGNIFICO Alla fine del 1469, con la morte del padre Piero, Lorenzo ne eredita il ruolo insieme al fratello Giuliano. Già nei primi anni riesce a consolidare il proprio potere su Firenze.

LORENZO DE MEDICI E PAPA SISTO IV I rapporti col Papato furono inizialmente compromessi da alcuni problemi finanziari e da conflitti di interessi territoriali. In questo contesto, papa Sisto IV trovò appoggio nella famiglia fiorentina dei Pazzi, rivali dei Medici.

LA CONGIURA DEI PAZZI Tra le congiure più celebri della storia, la Congiura dei Pazzi, che vide una delle figure chiave del Rinascimento - Lorenzo de’ Medici - scampare all’attentato ordito ai suoi danni, rimane uno dei passaggi più celebri ed efficaci nel tratteggiare i contorni di un’intera epoca, divisa tra slanci di modernità in campo artistico-culturale così come in quello politico da un lato; e complotti, interessi particolari e lotte per il potere degni di una serie tv fantasy come quelle attualmente di tendenza, dall’altro. E tutt’oggi, a distanza di 540 anni, ricostruire quella celebre “scena del crimine” e il successivo salvataggio del Magnifico non è operazione semplice. Attenendosi alle fonti dell’epoca, in primis al “ Coniurationis Commentarium ” scritto da Angelo Poliziano. Domenica 26 aprile 1478, all’interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, durante la celebrazione della messa, Lorenzo e il fratello minore Giuliano de’ Medici erano attesi dai congiurati della famiglia dei Pazzi e dai loro alleati, tra i quali una serie di figure legate a Papa Sisto IV, come Antonio Maffei e Stefano da Bagnone, oltre al fedelissimo Bernardo di Bandino Baroncelli . Durante la messa e, secondo questa ricostruzione, più precisamente nell’esatto momento in cui il sacerdote stava alzando l’Ostia consacrata, la congiura prese il via. L’innesco dell’agguato fu proprio il momento del sollevamento dell’Ostia: una scelta dettata dal fatto che gran parte dei presenti, compresi i Medici, avrebbero rivolto la propria attenzione al rituale religioso inginocchiandosi e chinando il capo come da consuetudine, diventando così bersagli facili. I congiurati, armati di pugnali e spadini, si gettarono su Giuliano de’ Medici - inginocchiato all’altezza dell’antica tribuna attorno all’altare - dove fu ucciso da Francesco dei Pazzi, dopo aver ricevuto una prima pugnalata al torace da Bernardo di Bandino Baroncelli . Se tutte le fonti concordano nell’investire Francesco Nori di un ruolo decisivo e salvifico, frapponendosi davanti alla pugnalata di Bernardo di Bandino Baroncelli indirizzata verso il Magnifico appena entrato in Sagrestia delle Messe, dove Lorenzo riuscì a rifugiarsi insieme ad alcuni sodali, tra cui i paggi Andrea e Lorenzo Cavalcanti, Sigismondo della Stufa e il poeta Angelo Poliziano

LA MEDAGLIA DI BRONZO RITRAE LA SCENA DELLA CONGIURA NEI CONFRONTI DEL MAGNIFICO La scena, nella sua efferatezza, è visibile sulla medaglia in bronzo - conservata al Bargello - realizzata da Bertoldo di Giovanni: uno dei primi esempi di evento trasposto (quasi) in tempo reale in opera d’arte . La medaglia di Bertoldo di Giovanni e il lato del " Luctus Publicus ", dedicato a Giuliano de' Medici. La stessa medaglia, inoltre, ci offre un’istantanea dell’altra “metà” della congiura: l’attentato alla vita di Lorenzo de’ Medici. Agguato che, come noto, non andò a buon fine. E’ forse questo il passaggio più interessante e dibattuto: la fuga del Magnifico e quelle vicissitudini che, in pochi e concitati minuti, lo portarono alla salvezza decretando poi il fallimento della congiura e la conseguente fine della famiglia dei Pazzi. Dopo essere stato ferito di striscio alla base del collo da Antonio da Volterra con una pugnalata, il Magnifico sfilò il suo pugnale per difendersi, mentre, nella concitazione, riusciva ad allontanarsi di qualche metro . Bertoldo_di_ giovanni ,_ medaglia_della_congiura_dei_pazzi _( lorenzo ),_1478

LA PACE CON SISTO IV E IL CONSOLIDAMENTO DEL POTERE Ottenuta la pace recandosi personalmente a Napoli nel 1480, Lorenzo consolida il proprio potere su Firenze intervenendo sulla costituzione della città e creando il Consiglio dei Settanta, un nuovo organismo molto fida dotato di ampi poteri. Nel 1489 Lorenzo riesce ad ottenere un cardinalato per suo nipote, Giovanni de’ Medici, futuro papa Leone X.

LE POESIE DI LORENZO L’opera letteraria di Lorenzo è variegata e di alta qualità tecnica. Tra i temi a lui più cari spicca quello della posizione predominante della lingua toscana in Italia.

LORENZO DE MEDICI IL MECENATE Come mecenate Lorenzo protrasse alcuni dei più importanti letterati, architetti e artisti del suo tempo, sempre con l’intento di fare di Firenze la CAPITALE CULTURALE d’Italia. TRA I GRANDI DELLA CULTURA RICORDIAMO : - MICHELANGELO - GALILEO GALILEI

GLI ULTIMI ANNI DI LORENZO DE MEDICI Gli ultimi anni di Lorenzo furono funestati dalla gotta e dal malcontento dei cittadini di Firenze. Lorenzo muore nel 1492, a soli 43 anni. Nonostante la scomparsa prematura, riuscì a stabilizzare ulteriormente il governo della famiglia de medici. Pur acquisendo e conservando per la sua città una certa importanza nella diplomazia internazionale, Lorenzo riuscì a fare di Firenze l’ago della bilancia d’Italia.
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