Pagine da ACSM_Linee guida prescrizione esercizio fisico.pdf

calzetti-mariucci 4,433 views 24 slides Jan 22, 2025
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About This Presentation

Le Linee Guida dell'ACSM: il manuale Indispensabile per la preparazione atletica e la salute.

Da anni, le Linee Guida dell’ACSM (American College of Sports Medicine) rappresentano un riferimento essenziale per allenatori, atleti, scienziati dello sport e professionisti della salute. Questo st...


Slide Content

Linee guida per la valutazione funzionale
e la prescrizione dell’esercizio fisico
TERZA EDIZIONE ITALIANA (SULL'UNDICESIMA USA)
ACSM

Introduzione
Premessa
Presentazione alla seconda edizione italiana
Presentazione alla terza edizione italiana
Prefazione
Ringraziamenti
Autori
Abbreviazioni ed acronimi
CAPITOLO 1
Benefi ci e rischi associati all’atti vità fi sica
Introduzione
Atti vità fi sica e fi tness fi sica: la terminologia
Prospetti ve per la salute pubblica delle att uali raccomandazioni
Sedentarietà e salute
Benefi ci per la salute relati vi alla prati ca regolare di atti vità fi sica o di esercizio fi sico
Benefi ci per la salute relati vi al miglioramento della fi tness muscolare
Rischi associati alla prati ca di atti vità fi sica e di esercizio fi sico
Lesioni muscolari associate all'esercizio fi sico
Morte improvvisa per arresto cardiaco in individui giovani
Eventi cardiaci legati all'atti vità fi sica negli adulti
Rischio di eventi cardiaci durante valutazione funzionale
Rischio di eventi cardiaci durante riabilitazione cardiaca
Prevenzione di eventi cardiaci legati all’esercizio fi sico
CAPITOLO 2
Valutazione pre-esercizio
Introduzione
Consenso informato
Screening sanitario preliminare all'esercizio fi sico
Algoritmo dello screening pre-partecipazione dell’American College of Sports Medicine
Componenti dell’algoritmo
Uti lizzo dell’algoritmo
Metodo alternati vo autoguidato
Valutazione pre-esercizio
Anamnesi e valutazione dei fatt ori di rischio per le malatti e cardiovascolari
CAPITOLO 3
Valutazione e interpretazione delle misure inerenti alle componenti della fi tness
relati ve allo stato di salute
Introduzione
Scopi della valutazione delle componenti della fi tness relati ve allo stato di salute
Principi di base e linee guida
Istruzioni pre-test per la valutazione della fi tness
Organizzazione di un test di valutazione della fi tness
Condizioni ambientali
Valutazione completa della fi tness relati va alla salute
Misurazione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa in condizioni di riposo
INDICE
IV
VII
IX
XI
XIII
XIV
XV
XXV
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XIX

Composizione corporea
Metodi di valutazione antropometrici
Densitometria
Altre tecniche di valutazione
Valori di riferimento per la valutazione della composizione corporea
Fitness cardiorespiratoria
Il concetto di massimo consumo di ossigeno
Confronto tra test ergometrici massimali e sottomassimali
Sequenza e misure del test cardiorespiratorio integrato
Criteri per l’interruzione di un test ergometrico
Modalità di valutazione funzionale
Test ergometrici sottomassimali
Interpretazione dei risultati
Fitness muscolare
Basi concettuali
Principi
Forza muscolare
Resistenza muscolare (c.d. endurance muscolare)
Potenza muscolare
Flessibilità
Equilibrio
CAPITOLO 4
Valutazione funzionale in ambito clinico e sua interpretazione
Introduzione
Indicazioni per l’uso di un test ergometrico in ambito clinico
Realizzazione di un test ergometrico in ambito clinico
Personale coinvolto
Metodo e protocollo di valutazione
Monitoraggio e sospensione del test ergometrico
Post-esercizio
Sicurezza
Interpretazione del test ergometrico in ambito clinico
Risposta della frequenza cardiaca
Risposta della pressione arteriosa
Prodotto frequenza-pressione
Elettrocardiogramma
Sintomi
Capacità di esercizio fisico
Test ergometrico cardiopolmonare integrato
Stress cardiorespiratorio, valori massimali rispetto a quelli di picco
Valore diagnostico del test ergometrico per la rilevazione della cardiopatia ischemica
Sensibilità, specificità e valore predittivo
Dati del test ergometrico in ambito clinico e prognosi
Test ergometrico in ambito clinico con imaging
Test da campo di deambulazione
CAPITOLO 5
Principi generali della prescrizione dell'esercizio fisico
Introduzione ai principi della prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni generali per la prescrizione dell’esercizio fisico
Componenti della sessione di esercizio fisico
Fitness cardiorespiratoria
Frequenza di esercizio fisico aerobico
Intensità dell’esercizio fisico aerobico
Metodi per stimare l’intensità dell’esercizio fisico aerobico
Tempo (durata) dell’esercizio fisico aerobico
Tipo (modalità) di esercizio fisico aerobico
Volume (quantità) di esercizio fisico aerobico
Progressione dell’esercizio fisico aerobico
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XXACSM - Linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell’esercizio fisico

Allenamento contro resistenza
Frequenza dell’esercizio fisico contro resistenza (con sovraccarichi)
Intensità dell’esercizio fisico contro resistenza
Tipi di esercizi fisici contro resistenza
Pause di riposo negli esercizi fisici contro resistenza
Volume dell’esercizio fisico di allenamento contro resistenza
Progressione degli esercizi fisici di allenamento contro resistenza
Flessibilità
Tipi di esercizi fisici di flessibilità
Volume degli esercizi fisici di flessibilità (tempo, ripetizioni, frequenza)
CAPITOLO 6
Prescrizione dell’esercizio fisico per popolazioni speciali in buona salute
Bambini ed adolescenti
Valutazione funzionale
Prescrizione dell’esercizio fisico
Considerazioni speciali
Lombalgia
Valutazione funzionale
Prescrizione dell’esercizio fisico
Considerazioni speciali
Anziani
Valutazione funzionale
Prescrizione dell’esercizio fisico
Considerazioni speciali per la programmazione dell’esercizio fisico
Gravidanza
Valutazione funzionale
Prescrizione dell’esercizio fisico
Considerazioni speciali
CAPITOLO 7
Fattori ambientali e prescrizione dell'esercizio fisico
Introduzione
Esercizio fisico a quote elevate
Acclimatazione all’altitudine
Ascesa rapida
Valutazione dello stato di acclimatazione all'altitudine
Considerazioni di carattere medico: malattie da altitudine e condizioni preesistenti
Prevenzione e trattamento delle malattie da altitudine
Prescrizione dell’esercizio fisico
Considerazioni speciali
Pianificazione organizzativa
Esercizio fisico in ambienti freddi
Considerazioni mediche: lesioni da freddo
Considerazioni sul cuore e l’apparato respiratorio
Considerazioni sull’abbigliamento
Prescrizione dell'esercizio fisico
Esercizio fisico in ambienti caldi
Contrastare la disidratazione
Considerazioni di carattere medico: patologie da calore da impegno fisico
Prescrizione dell’esercizio fisico
Considerazioni speciali
CAPITOLO 8
Prescrizione dell'esercizio fisico per pazienti con patologie cardiovascolari e polmonari
Introduzione
Malattie cardiovascolari, delle arterie periferiche e polmonari
Programmi di riabilitazione cardiologica per pazienti in regime di ricovero ospedaliero
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XXIIndice

Riabilitazione cardiaca ambulatoriale
Pazienti con insufficienza cardiaca
Pazienti con sternotomia
Pacemaker e defibrillatori impiantabili
Pazienti dopo trapianto cardiaco
Pazienti con arteriopatia periferica
Valutazione funzionale
Raccomandazioni FITT per gli individui affetti da arteriopatia periferica
Considerazioni sull'esercizio
Pazienti con pregresso evento cerebrovascolare (ictus)
Valutazione funzionale
Prescrizione dell’esercizio fisico
Considerazioni sul programma di esercizio fisico
Altre considerazioni
Programma di esercizio fisico per il ritorno al lavoro
Malattie polmonari
Asma
Valutazione funzionale
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
Valutazione funzionale
Programmi di esercizio fisico per malattie polmonari diverse dalla BPCO
CAPITOLO 9
Prescrizione dell’esercizio fisico per persone con alterazioni metaboliche
e con fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari
Introduzione
Diabete mellito
Benefici della pratica regolare di attività fisica per il diabete
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Dislipidemia
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Ipertensione
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Sindrome metabolica
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico e considerazioni speciali
Sovrappeso e obesità
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Chirurgia bariatrica
CAPITOLO 10
Valutazione funzionale e prescrizione dell’esercizio fisico in popolazioni
con altre patologia croniche e condizione di salute
Introduzione
Artrite
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Patologia oncologica
Panoramica sull’importanza dell’attività fisica nei sopravvissuti al cancro
Valutazione pre-partecipazione
Prescrizione dell'esercizio fisico
Riassunto
Fibromialgia
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
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XXIIACSM - Linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell’esercizio fisico

Virus dell'immunodeficienza umana (HIV)
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni speciali
Patologie renali
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni speciali
Sclerosi multipla
Valutazione funzionale
Considerazioni sulla valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni speciali
Osteoporosi
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni speciali
Lesione del midollo spinale
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni relative all'esercizio fisico
Considerazioni speciali
Multiple patologie croniche e particolari stati di salute
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni e raccomandazioni speciali
CAPITOLO 11
Salute cerebrale e disturbi connessi all'encefalo
Introduzione
Disturbo da deficit di attenzione/iperattività
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Orientamenti per il futuro
Malattia di Alzheimer
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Orientamenti per il futuro
Ansia e depressione
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Disturbo dello spettro autistico
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni sull'esercizio fisico
Orientamenti per il futuro
Paralisi cerebrale
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Disabilità intellettiva e sindrome di Down
Valutazione funzionale
Prescrizione dell'esercizio fisico
Considerazioni speciali per le persone con disabilità intellettiva
Considerazioni speciali per le persone con sindrome di Down
Orientamenti per il futuro
Malattia di Parkinson
Valutazione funzionale
Programmi degli esercizi
Considerazioni speciali
Orientamenti per il futuro
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XXIIIIndice

CAPITOLO 12
Teorie e strategie comportamentali per la promozione dell'esercizio fisico
Introduzione
La modifica della prescrizione dell'esercizio fisico
Frequenza/Tempo
Intensità
Tipo
Fondamenti teorici per capire i comportamenti legati all'esercizio fisico
Teoria sociocognitiva
Modello Transteoretico
Modello delle convinzioni sulla salute
Teoria dell’autodeterminazione
Teoria del comportamento pianificato
Modelli socio-ecologici
Teorie del doppio processo
Strategie e approcci per aumentare l’attività fisica
Migliorare l'autoefficacia
Automonitoraggio
Definizione degli obiettivi
Intenzioni di implementazione
Rinforzo
Sostegno sociale
Problem solving
Regolazione affettiva
Prevenzione delle ricadute
Consulenza breve e colloquio motivazionale
Counseling mirato al cambiamento
Efficacia del leader di gruppo
Popolazioni speciali
Diversità culturale
Anziani
Persone affette da malattie mentali
Giovani
Persone obese
Persone con malattie croniche
Appendice A - Farmaci più comuni
Appendice B - Interpretazione dell'elettrocardiogramma
Appendice C - Certificazioni dell'American College of Sports Medicine
Appendice D - Calcoli metabolici e metodi per prescrivere l'intensità dell'esercizio fisico
Appendice E - Autori che hanno collaborato alle due edizioni precedenti
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XXIVACSM - Linee guida per la valutazione funzionale e la prescrizione dell’esercizio fisico

1
BENEFICI E RISCHI
ASSOCIATI
ALL'ATTIVITÀ FISICA
1CAPITOLO
INTRODUZIONE
Questo capitolo riassume le informazioni riguardanti i benefi ci e i rischi associati all'atti vità
fi sica (AF) e/o dell’esercizio fi sico. Altre informazioni riguardanti i benefi ci dell’AF e dell’eser-
cizio fi sico in rapporto a specifi che malatti e, disabilità o condizioni di salute vengono fornite
nei relati vi capitoli di questa edizione delle linee guida. Dato il ruolo sempre più importante
che l’AF riveste nella prevenzione e nel tratt amento di molte patologie croniche, di specifi che
condizioni di salute e dei fatt ori di rischio a queste associati , il Capitolo 1 è incentrato sulle
prospetti ve per la Sanità Pubblica delle att uali raccomandazioni in tema di AF (1-6). Inoltre,
esso si conclude con le raccomandazioni fi nalizzate a ridurre l’incidenza e la gravità di possibili
rischi associati all’AF, att raverso programmi di prevenzione primaria e secondaria.
ATTIVITÀ FISICA E FITNESS FISICA: LA TERMINOLOGIA
I termini AF ed esercizio fi sico vengono spesso uti lizzati indiff erentemente l’ uno dall’altro,
tutt avia essi non sono sinonimi. Si defi nisce AF ogni movimento del corpo realizzato att raverso
la contrazione dei muscoli scheletrici che comporta un signifi cati vo incremento delle richieste
energeti che al di sopra dei valori di riposo (7).
L’esercizio fi sico è una forma di AF in cui i movimenti corporei sono programmati , strutt urati
e ripetuti allo scopo di migliorare e/o mantenere una o più componenti della fi tness fi sica (7).
La fi tness fi sica è stata defi nita in vari modi, ma la defi nizione generalmente accett ata la de-
scrive come una serie di att ributi o caratt eristi che personali rilevanti per la capacità di ese-
guire AF e altre atti vità della vita quoti diana (7). Tra questi att ributi e queste caratt eristi che si
disti nguono in genere le componenti relati ve alla salute e le componenti relati ve alle abilità
e alle c.d. competenze motorie. Tutt avia, alcuni dati acquisiti recentemente indicano che tali
componenti della fi tness fi sica non si escludono a vicenda, in quanto diverse componenti rela-
ti ve alle competenze motorie possono essere importanti per raggiungere gli obietti vi di salute
e quindi dovrebbero essere incluse quando si progett ano programmi di prescrizione dell’e-
sercizio fi sico con popolazioni diverse (per es. atti vità di potenza e di equilibrio per anziani;
Riquadro 1.1).

INTRODUZIONE
Questo capitolo descrive ciò che un professionista dell’esercizio fi sico deve fare prima che una
persona cominci a fare atti vità fi sica (AF) e/o partecipi a un programma di esercizio strutt ura-
to. Le specifi che componenti della valutazione pre-esercizio e le raccomandazioni dell’Ame-
rican College of Sports Medicine (ACSM) per lo screening sono: (a) la raccolta del consenso
informato, (b) lo screening sanitario preliminare all’esercizio fi sico, (c) l’anamnesi e (d) l’analisi
dei fatt ori di rischio cardiovascolare (CV). Basandosi sulle evidenze scienti fi che più recenti , il
capitolo approfondisce tali componenti .
Le raccomandazioni dell’ACSM per lo screening sanitario preliminare all’esercizio fi sico descrit-
te in questo capitolo sono state messe appunto allo scopo di identi fi care gli individui a rischio
di eventi CV avversi relati vi all’esercizio fi sico e di fornire indicazioni per individuare le persone
che dovrebbero ott enere un certi fi cato medico di idoneità (cioè l’approvazione da parte di un
operatore sanitario a poter prati care l’esercizio fi sico). Queste raccomandazioni promuovono
l’atti vità fi sica per tutti , pur riconoscendo che l’esercizio fi sico vigoroso è associato a un rischio
acuto, contenuto ma misurabile, di complicanze connesse alla malatti a CV (Cardio-Vascular
Disease - CVD), come spiegato nel Capitolo 1. Le presenti raccomandazioni riducono inoltre la
necessità di consultare un medico prima di iniziare l’esercizio fi sico, riducendo o eliminando in
questo modo inuti li ostacoli all’adozione e al mantenimento di un’atti vità fi sica abituale e/o di
un programma di esercizio strutt urato (1).
L’anamnesi e l’analisi dei fatt ori di rischio CV non sono state incluse nelle procedure di scree-
ning sanitario preliminare allo scopo di ridurre il rischio acuto, ma per fornire al professionista
dell’esercizio fi sico informazioni preziose su ciascun individuo. Pertanto la richiesta di informa-
zioni connesse ai fatt ori di rischio CV e all’anamnesi dovrebbe essere in ogni caso un aspett o
VALUTAZIONE
PRE-ESERCIZIO
2CAPITOLO
23

INTRODUZIONE
Le att uali evidenze scienti fi che i numerosi benefi ci sulla salute risultanti dalla prati ca regolare
di atti vità fi sica (AF) e di esercizio fi sico (1). Le componenti della fi tness relati ve alla salu-
te sono strett amente legate allo stato di salute generale, sono indicati ve della capacità di
svolgere le atti vità di vita quoti diana con vigore e sono associate ad una minore prevalenza
di malatti e croniche e ad altre condizioni di salute e ai loro relati vi fatt ori di rischio (2). Le
misure di queste componenti della fi tness sono strett amente collegate alla prevenzione delle
malatti e e alla promozione della salute. Le componenti connesse alle abilità e alle c.d. compe-
tenze motorie, ti picamente associate alla prestazione sporti va (ovvero, la potenza e l’agilità),
sono anch’esse importanti , specialmente in quanto rendono possibile una vita indipendente
con l'avanzare dell’età (3, 5). La promozione dello stato di salute dovrebbe essere uno degli
obietti vi principali della prevenzione primaria e secondaria e dei programmi di riabilitazione;
per questo moti vo, i programmi di esercizio fi sico dovrebbero focalizzarsi principalmente sul
miglioramento delle componenti della fi tness legate alla salute. Pertanto, questo capitolo si
concentra sulla valutazione e l'interpretazione delle misure inerenti alle componenti della fi t-
ness relati ve allo stato di salute e l'interpretazione dei dati .
te sono strett amente legate allo stato di salute generale, sono indicati ve della capacità di
svolgere le atti vità di vita quoti diana con vigore e sono associate ad una minore prevalenza
di malatti e croniche e ad altre condizioni di salute e ai loro relati vi fatt ori di rischio (2). Le
misure di queste componenti della fi tness sono strett amente collegate alla prevenzione delle
INTRODUZIONE
Le att uali evidenze scienti fi che i numerosi benefi ci sulla salute risultanti dalla prati ca regolare
di atti vità fi sica (AF) e di esercizio fi sico (1). Le componenti della fi tness relati ve alla salu-
VALUTAZIONE
E INTERPRETAZIONE
DELLE MISURE INERENTI
ALLE COMPONENTI
DELLA FITNESS RELATIVE
ALLO STATO DI SALUTE
3CAPITOLO
53

VALUTAZIONE FUNZIONALE
IN AMBITO CLINICO
E SUA INTERPRETAZIONE
4CAPITOLO
105
INTRODUZIONE
La valutazione funzionale in ambito clinico è parte integrante delle procedure per la diagnosi dif-
ferenziale dei pazienti con sospett a patologia cardiaca ischemica (Ischemic heart disease - IHD)
da più di 50 anni. Questo ti po di test, nonostante abbia diverse applicazioni, viene principalmen-
te uti lizzato nella diagnosi e nella valutazione della IHD. Ci sono molte indicazioni, supportate
da evidenze scienti fi che, formulate da organizzazioni professionali relati ve all'applicazione e alla
conduzione di una valutazione funzionale in ambito clinico. Il capitolo 4 sinteti zza brevemente
queste indicazioni, ponendo parti colare att enzione ai test ergometrici massimali, non invasivi,
limitati da sintomi, eff ett uati in adulti con sospett e o presenti patologie cardiache. È fondamen-
tale che gli operatori addetti all’esecuzione o alla supervisione delle prove siano a conoscenza
delle linee guida professionali citate in questo capitolo, in parti colare quelle relati ve alle condi-
zioni comunemente riscontrate nei centri in cui operano.
Durante una valutazione funzionale in ambito clinico, gli individui vengono monitorati mentre
eseguono esercizi a carichi incrementali (più comunemente) o a carico costante, uti lizzando pro-
tocolli e procedure standardizzati e, att rezzature come il treadmill o il cicloergometro (1-4). Lo
scopo è quello di osservare le risposte fi siologiche a un aumento della richiesta metabolica. Il
test conti nua fi no al massimo livello dello sforzo, in genere, fi no alla comparsa di un segno clinico
(per es. sott oslivellamento del tratt o ST) o un sintomo (per es. angina, stanchezza). Questi test
ergometrici sono generalmente conosciuti come test incrementali massimali (graded exercise
test - GXT), exercise stress test o exercise tolerance test - ETT. Se viene eff ett uata anche l’analisi
dei gas espirati durante l’esercizio, si parla di test ergometrico cardiopolmonare integrato (car-
diopulmonary exercise test, spesso abbreviata in CPX o CPET) o test ergometrico metabolico.

PRINCIPI GENERALI
DELLA PRESCRIZIONE
DELL’ESERCIZIO FISICO
5CAPITOLO
131
Le prove scienti fi che sugli eff etti positi vi dell’esercizio sono indiscuti bili (1); e tali benefi ci su-
perano, di gran lunga, i suoi rischi, per la maggior parte degli adulti prati canti (cfr. Capitoli 1 e
2) (1-3). Inoltre, è stato dimostrato che i comportamenti sedentari aumentano gli esiti negati vi
per la salute, anche nelle persone che prati cano regolarmente esercizio fi sico (4-8). Sebbene le
Physical Acti vity Guidelines del 2018 (1) raccomandino l’uti lizzo delle c.d. pause atti ve, ovvero
frequenti sessioni quoti diane di atti vità fi sica di qualunque durata, e benché si ritenga che tali
accorgimenti possano miti gare alcune conseguenze negati ve del comportamento sedentario, la
lett eratura su comportamento sedentario e pause atti ve è ancora lacunosa (9, 10).
Pertanto, oltre a ridurre al minimo le atti vità sedentarie, una prescrizione dell’esercizio fi sico
(Exercise prescripti on (in corsivo) - Ex R
x
) otti male dovrebbe riguardare le componenti della fi t-
ness cardiorespiratoria (aerobica) e muscolare, della mobilità/fl essibilità e della composizione
corporea. Pertanto, una prescrizione dell’esercizio fi sico ben fatt a dovrebbe tendere al miglio-
ramento di almeno una delle componenti della salute o della fi tness e dovrebbe includere un
piano per ridurre i periodi di inatti vità fi sica (2, 3, 8, 11).
INTRODUZIONE AI PRINCIPI DELLA PRESCRIZIONE DELL’ESERCIZIO FISICO
In questo capitolo vengono presentati e, quindi, uti lizzati i principi FITT della Ex R
x
:
• F: Frequenza (quanto spesso)
• I: Intensità (quanto impegnati vo)
• T: Tempo (per quanto tempo o durata)
• T: Tipo (con quale modalità o di che genere)

PRESCRIZIONE
DELL’ESERCIZIO FISICO
PER POPOLAZIONI SPECIALI
IN BUONA SALUTE
6CAPITOLO
153
BAMBINI ED ADOLESCENTI
L’atti vità fi sica (AF) garanti sce una "molti tudine" di benefi ci fi siologici e psicologici ad adulti e
bambini (1). In generale, i bambini e gli adolescenti , defi niti come persone di età compresa tra i
6 e i 19 anni (detti anche giovani), fanno più atti vità fi sica rispett o agli adulti . In base alle racco-
mandazioni contenute nelle Physical Acti vity Guidelines for Americans del 2018, dovrebbero fare
almeno 60 minuti al giorno di atti vità fi sica di intensità moderata-vigorosa (1). Oltre alle atti vità
aerobiche, sono raccomandati anche gli esercizi contro resistenza e le atti vità contro gravità per
almeno 3 giorni alla setti mana; e anch’essi concorrono al totale di 60 minuti al giorno (1). Com-
plessivamente, solo il 21,6% dei giovani statunitensi fa ciò che viene consigliato nelle linee guida
per l’AF, mentre risultano essere più atti vi i ragazzi (26,0%) rispett o alle ragazze (16,9%) (2). Inol-
tre, si registra un forte declino legato all’età nell’AF giovanile, declino osservabile in tutt a l’infan-
zia e l’adolescenza (3, 4) tanto che le linee guida per l’AF sono rispett ate dal 42,5% dei bambini di
6-11 anni, ma solo dal 7,5% di quelli di 12-15 anni e dal 5,1% di quelli di 16-19 anni (2).
L’intensità dell’AF può essere defi nita o in termini di dispendio energeti co richiesto per una de-
terminata atti vità rispett o al massimo (e comunque si consiglia di confrontare le altre note dei
curatori nel Capitolo 1, N.d.C.) o in base al livello di sforzo percepito. Le misure di intensità basate
sul dispendio energeti co, come gli equivalenti metabolici (metabolic equivalent - MET) o le chilo-
calorie, non possono essere uti lizzate con i bambini in considerazione dell’esistenza di diff erenze
a livello di metabolismo basale, dispendio energeti co per unità di massa corporea ed effi cienza
motoria per ciascuna atti vità (5, 6). Benché esistano delle misure specifi che dell’intensità dell’AF
basate sui MET per i giovani (7, 8), le Physical Acti vity Guidelines for Americans del 2018 racco-
mandano di sti mare l’intensità dell’AF giovanile in modo relati vo, uti lizzando una scala di sforzo
(fati ca) percepito che va da 0 (seduto) a 10 (massimo sforzo possibile), dove l’intensità moderata
corrisponde a un punteggio di 5 o 6 e quella vigorosa a un punteggio di almeno 7 o 8 (1).

FATTORI AMBIENTALI
E PRESCRIZIONE
DELL’ESERCIZIO FISICO
7CAPITOLO
183
INTRODUZIONE
Questo capitolo tratt a di alcuni fatt ori speciali associati agli eff etti dell’ambiente sull’esercizio fi -
sico, focalizzandosi in parti colare sull’alti tudine, il caldo e il freddo. Oltre a descrivere alcune con-
siderazioni generali sull’esercizio fi sico in condizioni ambientali estreme, vengono approfondite
le più comuni malatti e e lesioni associate agli eff etti dei fatt ori ambientali, le relati ve strategie
di prevenzione e i fatt ori rilevanti per una pianifi cazione volta a facilitare coloro che allenano gli
atleti in queste condizioni o che forniscono loro una copertura medica. Il professionista della me-
dicina dello sport deve conoscere gli eff etti dell’ambiente sugli atleti al fi ne di fornire consulenze
effi caci e sicure sull’esercizio fi sico in una varietà di ambienti .
ESERCIZIO FISICO A QUOTE ELEVATE
Per defi nizione, l’alti tudine è suddivisa nelle seguenti fasce alti metriche: bassa quota (0-1.500 m;
0-4.921 ft ), alta quota (1.500-3.500 m; 4.921-11.483 ft ), alti ssima quota (3.500-5.500 m; 11.483-
18.045 ft ) e quota estrema (5.500-8.850 m; 18.045-29.035 ft ; 1). Con l’aumento dell’alti tudine,
si verifi ca una corrispondente riduzione della pressione atmosferica, che riduce dirett amente
la pressione parziale dell’ossigeno nell’aria inspirata. La diminuzione della pressione parziale
dell’ossigeno porta a una riduzione dei livelli di ossigeno arterioso e induce una compensazione
fi siologica. Tali cambiamenti inducono diverse risposte fi siologiche normali, in quanto l’organi-
smo tenta di adatt arsi alle quote più elevate (1). Le risposte compensatorie immediate consisto-
no nell’aumento della venti lazione e della gitt ata cardiaca, quest’ulti ma di solito att raverso un
aumento della frequenza cardiaca (2). Tali risposte producono poi un’alcalosi respiratoria, che
porta a una compensazione renale, la quale avviene att raverso l’eliminazione del bicarbonato
nelle urine.

PRESCRIZIONE
DELL’ESERCIZIO FISICO PER
PAZIENTI CON PATOLOGIE
CARDIOVASCOLARI
E POLMONARI
8CAPITOLO
205
INTRODUZIONE
In questo capitolo, verranno presentate le linee guida e le basi scienti fi che per lo sviluppo di
una prescrizione di esercizio fi sico (Exercise prescripti on - Ex R
x
) per le persone aff ett e da ma-
latti e cardiovascolari o polmonari. Il Riquadro 8.1 conti ene un elenco di frequenti manifesta-
zioni di patologie cardiovascolari e polmonari. Il lett ore ricorderà che nel capitolo Capitolo 5
sono stati presentati i principi generali dell’Ex R
x
per l’allenamento aerobico, contro resistenza
e di fl essibilità per persone apparentemente sane.
MALATTIE CARDIOVASCOLARI, DELLE ARTERIE PERIFERICHE E POLMONARI
La riabilitazione cardiaca (RC) viene normalmente uti lizzata per prescrivere esercizio fi sico e
altri interventi mirati allo sti le di vita e consiste in un intervento coordinato e multi forme volto
a ridurre il rischio, favorire comportamenti sani, ridurre la disabilità e promuovere uno sti le di
vita atti vo negli individui aff etti da malatti e cardiovascolari (cardiovascular disease - CVD; 1) di
vario genere. Solitamente viene erogata in regime ambulatoriale (ciò che in passato veniva de-
nominato RC di fase II-III) e riduce il tasso di mortalità e morbilità in individui con varie patologie
stabilizzando, rallentando o addirittura invertendo la progressione del processo aterosclerotico
(2). Esiste anche in contesti di ricovero (che in passato venivano denominati RC di fase I; 2).
I benefi ci forniti dalla RC sono importanti sia per il singolo paziente sia per la società, poiché
i costi sanitari possono essere ridotti con la partecipazione a programmi di riabilitazione (3),
con un rapporto costo-effi cacia maggiore nei pazienti con rischio più elevato per successi-
vi eventi cardiaci (4). Att ualmente Medicare (si tratt a di un ente previdenziale privato NdC),
e la maggior parte delle altre compagnie assicurati ve commerciali e private, forniscono la

249
INTRODUZIONE
Questo capitolo conti ene le linee guida e le raccomandazioni per la prescrizione di esercizio
(Exercise prescripti on - Ex R
x
) per persone con alterazioni metaboliche che presentano fatt o-
ri di rischio per l’insorgenza di malatti e cardiovascolari (cardiovascular disease - CVD CVD).
Le linee guida e raccomandazioni per Ex R
x
sono presentate usando i principi di Frequenza,
Intensità, Tempo (durata) e Tipo (modalità) d’esercizio (Modello FITT), sulla base della lett e-
ratura disponibile. Per informazioni relati ve a volume e progressione si rimanda al Capitolo 5.
Le informazioni riguardo a volume e progressione dell’esercizio, per le malatti e croniche e le
altre condizioni di salute tratt ate in questo capitolo, sono spesso carenti . A questo proposito,
le linee guida e le raccomandazioni che si trovano nel Capitolo 5 per una popolazione appa-
rentemente sana dovrebbero essere adatt ate, att raverso una corrett a valutazione clinica, per
le malatti e croniche e gli stati di salute considerati .
PRESCRIZIONE
DELL’ESERCIZIO FISICO
PER PERSONE CON
ALTERAZIONI METABOLICHE
E CON FATTORI DI RISCHIO
PER L’INSORGENZA DI
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
9CAPITOLO

VALUTAZIONE FUNZIONALE
E PRESCRIZIONE
DELL’ESERCIZIO FISICO IN
POPOLAZIONI CON ALTRE
PATOLOGIE CRONICHE E
CONDIZIONI DI SALUTE
10
CAPITOLO
275
INTRODUZIONE
Questo capitolo illustra le linee guida e le raccomandazioni per la valutazione funzionale e la
prescrizione dell’esercizio fi sico (Exercise prescripti on - Ex R
x
) in individui con patologie croniche
o altre parti colari condizioni di salute non tratt ate nel Capitolo 8 (patologie cardiovascolari e
polmonari) e nel Capitolo 9 (condizioni di salute metaboliche). Come per gli altri capitoli, le linee
guida e le raccomandazioni per l’Ex R
x
sono presentate in termini di Frequenza, Intensità, Tem-
po e Tipo (FITT), sulla base di documenti di consenso delle società scienti fi che e comunicazioni
scienti fi che di professionisti o su altra lett eratura scienti fi ca. I principi generali per la valutazione
funzionale sono presentati nel Capitolo 3, mentre l’Ex R
x
nel Capitolo 5. In molti casi, l’esercizio
fi sico può essere svolto senza una precedente valutazione clinica ergometrica. Tutt avia, in caso
debba essere eff ett uata una valutazione funzionale, questo capitolo presenta le raccomandazio-
ni specifi che relati ve ad individui con varie patologie croniche e diff erenti condizioni di salute.
È da notare che spesso le informazioni riguardanti il volume e la progressione dell’esercizio fi sico
rivolto a individui aff etti dalle malatti e croniche e parti colari condizioni di salute, presentate in
questo capitolo, sono lacunose. In questi casi, dovrebbero essere adott ate le linee guida e le
raccomandazioni fornite nel Capitolo 5 per le popolazioni apparentemente sane adatt andole,
secondo le norme di buona prati ca clinica.

SALUTE CEREBRALE
E DISTURBI CONNESSI
ALL'ENCEFALO
337
INTRODUZIONE
La salute cerebrale può essere defi nita come il funzionamento otti male di tutt e le strutt ure
del cervello che sovraintendono alle atti vità motorie, cogniti ve, emoti ve, comportamentali,
endocrine, metaboliche di ogni singolo individuo (prati camente dal movimento degli arti al
tono dell’umore, dal controllo del peso alle difese immunitarie, ecc).
Il Physical Acti vity Guidelines Scienti fi c Report del 2018 (1) ha concluso che esistono prove ine-
quivocabili che l’esercizio fi sico infl uisce sulla salute cerebrale e che le persone aff ett e da con-
dizioni che agiscono negati vamente sulle strutt ure, il funzionamento nonché il metabolismo
del cervello (ad esempio il Parkinson, la depressione maggiore, il diabete, ecc) potrebbero
trarre grandi benefi ci dall’esercizio fi sico.
Questo capitolo conti ene le linee guida e le raccomandazioni per la valutazione funzionale
e la prescrizione dell’esercizio fi sico (Ex R
x
) per le persone aff ett e da condizioni di salute che
infl uenzano negati vamente il corrett o funzionamento del cervello.
Come negli altri capitoli, le linee guida e le raccomandazioni per l’Ex R
x
vengono presentate in
funzione della Frequenza, Intensità, Tempo (durata) e Tipo di esercizio (FITT), sempre tenen-
do conto di quanto previsto sia dalle linee guida delle società scienti fi che sia dalla lett eratura
evidence based.
Ci sono situazioni per le quali non disponiamo di informazioni sullo stato di salute cerebrale
suffi cienti per la corrett a determinazione del volume e della progressione dell’allenamento.
In questi casi, bisognerebbe adatt are, caso per caso, quanto previsto negli altri capitoli delle
Linee guidadell’ACSM, uti lizzando anche la valutazione clinica fatt a da un medico competente.
Spesso viene dato inizio all’allenamento senza farlo precedere da una valutazione funzionale.
Il compito di questo capitolo è di fornire le raccomandazioni evidence based per una corrett a
valutazione funzionale che sia specifi ca per le varie situazioni di alterazione della salute cere-
brale.
11
CAPITOLO

TEORIE E STRATEGIE
COMPORTAMENTALI
PER LA PROMOZIONE
DELL’ESERCIZIO FISICO
387
INTRODUZIONE
Lo scopo di questo capitolo è quello di fornire sia agli operatori sanitari sia ai professionisti
dell’esercizio fi sico una visione di base per supportare le persone ad adott are le e aderire
alle raccomandazioni presentate nelle Linee Guida sulla prescrizione dell’esercizio (Exercise
prescripti on - Ex R
x
).
Il Capitolo 1 delle Linee Guida si focalizza sulle prati che per la salute pubblica e per uno sti le di
vita fi sicamente atti vo; tutt avia, bisogna riconoscere che la maggior parte delle persone non
ne è a conoscenza (1) o in ogni caso non prati ca la quanti tà raccomandata di atti vità fi sica (AF)
(2). Pertanto, limitarsi a fornire le informazioni e promuovere la conoscenza di tali raccoman-
dazioni può essere insuffi ciente a produrre cambiamenti nella messa in att o di atti vità fi sica
(3). È quindi necessario migliorare la comprensione delle corrett e strategie comportamentali
da usare per promuovere uno sti le di vita fi sicamente atti vo.
La ricerca ha identi fi cato i correlati più importanti della prati ca regolare di esercizio fi sico. Nu-
merosi fatt ori demografi ci (per es. età, genere, status socioeconomico, istruzione, etnia) risul-
tano costantemente correlati con la probabilità che un individuo faccia esercizio fi sico in modo
regolare (4, 5). Sebbene questi fatt ori non siano suscetti bili di cambiamento, essi forniscono
indicazioni sulle popolazioni in cui è più importante agire per la prescrizione dell’esercizio
fi sico. Questo capitolo si concentra su: (a) il ruolo della modifi cazione dell’Ex R
x
nell’adozione
e nel mantenimento dell’esercizio fi sico; (b) teorie e modelli comportamentali che sono stati
applicati per migliorare l’adozione e il mantenimento dell’esercizio fi sico; (c) le strategie e gli
approcci comportamentali da uti lizzare per aumentare i livelli di atti vità (AF); (d) le considera-
zioni specifi che per le popolazioni speciali.
12
CAPITOLO

L’Appendice A è una tabella che conti ene un elenco dei farmaci di uso più comune tra gli in-
dividui che si rivolgono ad esperti di movimento e della cura della salute. L’elenco non è da
considerarsi completo e non è stato ideato per fornire indicazioni sulla prescrizione di farmaci
per i pazienti da parte dei medici. Questo elenco dovrebbe essere considerato piutt osto come
una risorsa a uso dei professionisti dell'esercizio fi sico per aiutare a capire in che modo le nor-
mali risposte emodinamiche all'esercizio fi sico possano subire gli eff etti di alcuni farmaci. Per
un elenco più dett agliato si rimanda il lett ore al sett ore informati vo sui farmaci dell’American
Hospital Formulary Service o al sito web della U.S. Food and Drug Administrati on e dell’U.S.
Department of Health and Human Services.
La Tabella A.1 elenca le più comuni categorie di farmaci e i dati pubblicati che riguardano i
loro eff etti sulla risposta all’esercizio fi sico, in parti colare sull'emodinamica, sull'elett rocar-
diogramma (ECG) e sulla capacità di svolgere esercizio. I dati sull'esercizio vengono presentati
per categoria di farmaci. Vengono riportati gli eff etti dei più comuni farmaci durante il riposo
e/o l'esercizio fi sico specifi candone la direzione nei casi in cui essa viene riportata in lett era-
tura. Capacità di svolgere esercizio è un’espressione generica di uso comune che tutt avia non
viene defi nita con una misura specifi ca in lett eratura. Nei casi in cui sono state riportate le
misure della capacità di svolgere esercizio (spesso senza che l'autore abbia fornito una chiara
disti nzione tra l’una e l’altra), esse sono state inserite nell’elenco (volume massimo di ossigeno
consumato per minuto (V̇O
2
max), resistenza, performance e tolleranza).
È importante notare che l'esercizio fi sico può infl uenzare la farmacocineti ca (ciò che l'orga-
nismo fa del farmaco) e la farmacodinamica (ciò che il farmaco fa all'organismo), rendendo
necessarie modifi che riguardanti (a) la dose, (b) l’intervallo tra le assunzioni, (c) la lunghezza
del periodo totale di assunzione del farmaco e/o (d) la prescrizione di esercizio fi sico.
Le principali fonti uti lizzate per ott enere le informazioni riportate nella Tabella A.1 sono Phar-
macology in Exercise and Sports (1) e Sport and Exercise Pharmacology (2). Inoltre, uti lizzando
PubMed e Google Scholar, è stata eff ett uata una ricerca sulla lett eratura scienti fi ca, uti liz-
zando come chiave di ricerca il nome del farmaco generico o la categoria farmacologica, e la
risposta all’esercizio e/o la capacità di esercizio; le fonti sono state consultate non più tardi
dell’1 marzo 2019.
APPENDICE
FARMACI PIÙ COMUNI
A
413

Le tabelle contenute nell’Appendice B rappresentano una guida rapida per la corrett a registra-
zione di un elett rocardiogramma (ECG), nonché per la sua interpretazione. Ciascuna di queste
tabelle dovrebbe essere uti lizzata a scopo diagnosti co solo come parte di una valutazione
clinica globale.
APPENDICE
INTERPRETAZIONE
DELL’ELETTRO-
CARDIOGRAMMA
B
TABELLAB.1
POSIZIONAMENTO DEGLI ELETTRODI NELLE DERIVAZIONI (D)
DEGLI ARTI E DI VOLTAGGIO AUMENTATE
Derivazione Posizione e polarità dell’elettrodoPorzione cardiaca visualizzata
D I Braccio sinistro (+)
Braccio destro (-)
Laterale
D II Gamba sinistra (+)
Braccio destro (-)
Inferiore
D III Gamba sinistra (+)
Braccio sinistro (-)
Inferiore
aVR Braccio destro (+) Nessuna
aVL Braccio sinistro (+) Laterale
aVF Gamba sinistra (+) Inferiore
Modifi cazioni da adottare nel test: le derivazioni degli arti sono poste al di sopra della regione infraclavicolare destra e sinistra per
gli arti superiori e nei quadranti inferiori destro e sinistro dell’addome per le derivazioni degli arti inferiori. Questa confi gurazione
riduce al minimo gli artefatti da movimento durante l’esercizio. Comunque, il posizionamento sul tronco delle derivazioni degli
arti dovrebbe essere annotato su tutti i tracciati ECG per evitare errori diagnostici. I cambiamenti osservati più di frequente a
seguito di questa confi gurazione rispetto a quella classica sono prodotti dalla deviazione verso destra dell’asse elettrico e dalla
postura eretta che possono nascondere o far emergere onde Q in sede inferiore e anteriore insieme a variazioni dell’onda T o
cambiamenti del QRS sull’asse frontale anche in individui normali (1, 2).

INTRODUZIONE
I professionisti dell'esercizio fi sico stanno diventando sempre più consapevoli dei vantaggi del
mantenimento di credenziali professionali. Nel tentati vo di garanti re la qualità, ridurre la re-
sponsabilità e rimanere competi ti vi, sempre più datori di lavoro richiedono una certi fi cazione
professionale per il loro personale addett o all'esercizio fi sico. Inoltre, nel tentati vo di miglio-
rare la sicurezza pubblica, ora esistono mandati per la certi fi cazione da parte di agenzie statali
e/o di regolamentazione (ad esempio, licenze), nonché di terzi pagatori.
L'American College of Sports Medicine (ACSM) off re quatt ro certi fi cazioni primarie e quatt ro
specialisti che per i professionisti dell'esercizio fi sico (1). I domini delle prestazioni, le atti vità
lavorati ve complete con complessità cogniti va assegnata e le dichiarazioni di conoscenze e
competenze per ciascuna certi fi cazione per tutt e e quatt ro le certi fi cazioni primarie ACSM e
per le quatt ro certi fi cazioni e credenziali specialisti che possono essere trovate online all'indi-
rizzo htt ps://www.acsm.org/get-stay-certi fi ed. Poiché ogni domanda su ciascuno degli esami
di certi fi cazione deve fare riferimento a una specifi ca dichiarazione di conoscenza o abilità
all'interno dell'analisi delle atti vità lavorati ve associata, questi documenti forniscono una ri-
sorsa per la preparazione all'esame.
La Tabella C.1 è una rapida presa visione delle popolazioni di certi fi cazione primarie ACSM
servite, dei criteri di ammissibilità e delle competenze necessarie.
CERTIFICAZIONI PRIMARIE E SPECIALISTICHE ACSM
Certi fi cazioni primarie
● Istrutt ore di esercizi di gruppo certi fi cato ACSMR-ball (ACSM-GEI)
● Personal trainer certi fi cato ACSMR-ball (ACSM-CPT)
● Fisiologo dell'esercizio certi fi cato ACSMR-ball (ACSM-EP)
● Fisiologo dell'esercizio clinico certi fi cato ACSM® (ACSM-CEP)
Certi fi cazioni specialisti che
● Credenziali che l’esercizio fi sico è Medicina®
● Allenatore di fi tness inclusivo certi fi cato ACSM/NCHPAD SM
● Allenatore di esercizi per il cancro certi fi cato ACSM/ACS SM
● Specialista in atti vità fi sica nella salute pubblica ACSM/NPAS SM
APPENDICE
CERTIFICAZIONI
DELL'AMERICAN
COLLEGE OF
SPORTS MEDICINE
C

CALCOLI METABOLICI
La misurazione del consumo di ossigeno (V̇O
2
) richiede apparecchiature costose e sofi sti cate e
personale appositamente formato che sia in grado di eseguire il test e interpretare i dati ; non
si presta a grandi numeri di persone o pazienti . Quando non è possibile oppure è sconvenien-
te misurare il V̇O
2
, se ne può ott enere una sti ma valida uti lizzando equazioni di regressione
sviluppate misurando dirett amente il V̇O
2
durante l’esercizio fi sico su ergomentri e durante la
camminata e la corsa. A questo proposito, l’American College of Sports Medicine (ACSM) ha
sviluppato alcune equazioni che consentono di sti mare il V̇O
2
durante l’esercizio aerobico sub-
massimale allo stato stazionario, come spiegato in questa appendice (1). Più recentemente
è stato creato il Fitness Registry and the Importance of Exercise Nati onal Database (FRIEND),
che risponde all’esigenza clinica di stabilire delle norme di riferimento per la massima capa-
cità di esercizio (massimo consumo di ossigeno [V ̇O
2
max]) per una popolazione sana (priva di
malatti e coronariche, vascolari o polmonari note) e diversifi cata (per età, sesso, razza, mas-
sa corporea, distribuzione geografi ca), composta da migliaia di partecipanti (2). Esso è stato
uti lizzato anche per sviluppare delle equazioni capaci fornire una sti ma accurata del V̇O
2
alla
massima capacità di esercizio (V̇O
2
max; 3-5). Vedi Tabella D.2.
Sti ma della spesa energeti ca: i calcoli metabolici dell’ACSM
La Tabella D.1 presenta le equazioni metaboliche dell’ACSM per la sti ma del consumo di ossi-
geno lordo o totale, espresso in ml ∙ kg
-1
∙ min
-1
, per la camminata, la corsa, il cicloergometro,
l’ergometro a manovella e lo step [ovvero una prova consistente nella salita e discesa di un
gradino, NdC]. In ogni equazione di previsione sono presenti delle costanti fi siologiche essen-
ziali il cui valore è noto, come ad esempio quanto ossigeno è richiesto per spostare il corpo
in orizzontale (come camminare su un terreno piano) e in verti cale (camminando su un piano
inclinato), o il costo in ossigeno di pedalare senza vincere una resistenza (1).
APPENDICE
CALCOLI METABOLICI
E METODI PER
PRESCRIVERE L'INTENSITÀ
DELL'ESERCIZIO FISICO
D

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