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Libro di formazione, da tenere in evidenza, e di spessore veramente notevole, questo di
Bill Parisi, fondatore – nel 1992 – della Parisi Speed School, una vera e propria scuola del-
la velocità, che ha certifi cato, come è detto nel volume, oltre 2500 allenatori esperti della
velocità, in tutto il mondo ed ha raggiunto una notorietà davvero senza pari, all’interno
anche di una rete di associazioni, di grandi Club e Team, ed anche di produttori di tecno-
logia per utilizzazioni diff erenti, dalla misura delle prestazioni e dalla raccolta dei dati, ad
attrezzi per il training, a mezzi e strumentazioni per il recupero ottimale dalla fatica.
Il testo, del 2022, è alla sua prima edizione americana: e bene ha fatto l’Editore italiano
ad acquisirne i diritti e a pubblicarlo. Il libro in questione è in sé una Scuola, che mi ha fat-
to molto e rifl ettere e riandare anche al nostro passato di nazione con tradizioni gloriose.
Farò al riguardo qualche considerazione, nel seguito.
Il titolo ed il sottotitolo. La complessità del fenomeno velocità, che è una modalità chiave
di esprimere la caratteristica fondamentale dell’uomo, il movimento, dunque il movimen-
to veloce, dunque il movimento veloce intelligente e fi nalizzato, richiede di esaminarne
le parti di cui si compone, ciascuna bisognosa di una cura speciale: ecco la sorta di disse-
zione anatomica che occorre fare, e che il titolo del volume enfatizza, per comprenderne
le caratteristiche ed i collegamenti, anche questi ultimi molto diversi e molto articolati.
Senza contare, ça va sans dire, che l’anatomia – con ciò intendendosi qui il complesso
dei muscoli, dei tendini e dei legamenti e del “pianeta” fascia (imperdibili le ultime ac-
quisizioni sul ruolo e sulle implicazioni per la prestazione sportiva di questa importante
struttura – addirittura un sistema, il sistema fasciale o sistema miofasciale – che è pre-
sente in tutto l’organismo ed è componente attiva, produttiva, non passiva né di mero
contenimento) è una delle conoscenze che devono essere acquisite e sempre tenute
presenti, per comprendere, chiarire, stabilire cause e concause delle azioni motorie e
dei loro risultati, positivi (l’obiettivo raggiunto di una esercitazione o di una prestazione)
o negativi (il fallimento sostanziale dell’azione oppure un infortunio, un trauma).
Il sotto-titolo poi: “An evidence-based guide to speed, agility and change of direction”.
Una guida basata su evidenze e, aggiungerei, su testimonianze, poiché numerosi sono
i personaggi che l’Autore chiama in gioco e che fa parlare sui temi più disparati, aggiun-
gendo punti di vista di Autorità del campo alla sua stessa autorevolezza ed esperienza.
Ed è una guida, si badi bene, che distingue velocità, agilità e cambio di direzione del
movimento. Distingue, nei capitoli, opportunamente; ed aggiungo: sapientemente. Ce ne
è bisogno, la velocità è semplice da cogliere, ma diffi cile da spiegare e da manovrare e
da gestire e, fi nalmente, da allenare.
Capitoli. In buona sostanza, 11 di chiarifi cazione dei diversi aspetti e delle diff erenti compo-
nenti e di approfondimento dei temi: le tecniche, gli sport individuali, quelli di squadra, la
corsa in rettilineo ed in curva, i cambi di direzione, l’agilità, la bioenergetica, le progressioni
didattiche, i sovraccarichi, il carico naturale, la forza e la velocità, il recupero ed il riposo.
PRESENTAZIONE