Slide pratiche di compostaggio e auto compostaggio

aragonadomenico 0 views 31 slides Oct 15, 2025
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Slide Content

Tecniche per la trasformazione del compostaggio e
pratica di Auto-compostaggio

Descrizione: L’auto-compostaggio è la pratica che consente di trasformare i rifiuti organici
provenienti dalla cucina o dal giardino in un fertile terriccio, del tutto simile all’humus, chiamato
COMPOST.
Obiettivi: La finalità del corso è quello di fornire gli elementi formativi ai lavoratori addetti alla
trasformazione dei rifiuti organici in COMPOST;
Ore del Corso: 15 ore
Docente Domenico Aragona

Argomenti:
0 - Introduzione: la raccolta differenziata dei rifiuti organici;
1- Caratteristiche della frazione organica;
2- Il ciclo della sostanza organica in natura;
3- Caratteristiche principali del compostaggio;
4- Il ruolo dei microrganismi nel compostaggio;
5- Il rapporto carbonio/azoto
6- Cumulo o compostiera?
7- I rivoltamenti
8- I correttivi
9- Le erbe infestanti
10- La maturità del compost
11- Utilizzi del compost

0- Introduzione: la raccolta differenziata dei rifiuti organici
La raccolta differenziata dei rifiuti organici rappresenta uno dei pilastri fondamentali per una gestione sostenibile
dei rifiuti urbani. Con questo termine si intende la separazione alla fonte degli scarti biodegradabili — come avanzi
di cibo, bucce di frutta e verdura, fondi di caffè, sfalci di erba, fogliame — dagli altri materiali (carta, plastica,
vetro, metalli, ecc.).
Perché è importante
●​Quando i rifiuti organici finiscono in discarica insieme ai materiali non biodegradabili, la loro
decomposizione avviene in condizioni anaerobiche (cioè in assenza di ossigeno), generando gas serra come
il metano e liquidi inquinanti (percolato). La raccolta differenziata dell’organico aiuta a evitare queste emissioni nocive.​

●​Separare correttamente la frazione organica migliora la qualità del materiale raccolto, riducendo impurità e
contaminazioni che possono compromettere il processo di compostaggio.​

●​L’organico raccolto può essere trasformato in compost, un ammendante naturale che restituisce sostanza al
suolo, migliorandone la fertilità e la struttura. In questo modo, i rifiuti diventano una risorsa locale e utile.​

●​Inoltre, pratiche diffuse di compostaggio domestico e raccolta organica riducono i costi di raccolta, trasporto
e smaltimento dei rifiuti per le amministrazioni locali.

Alcune nozioni chiave
●​La FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) è la parte degli scarti domestici riconducibili alla
componente organica, che può variare tra il 30 % e il 40 % in peso dei rifiuti urbani totali. Wikipedia​

●​Per essere efficace, la raccolta dell’organico deve essere ben organizzata: contenitori dedicati, frequenza
adeguata, sensibilizzazione dei cittadini e controllo sulla qualità del materiale conferito.

1-Caratteristiche della frazione organica
La frazione organica dei rifiuti, spesso indicata con l’acronimo FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido
Urbano), rappresenta tutti gli scarti biodegradabili provenienti da cucina e giardino.
Tipologie principali
●​Scarti di cucina: avanzi di cibo, bucce di frutta e verdura, fondi di caffè, gusci di uova.​

●​Scarti verdi da giardino: sfalci d’erba, foglie, potature, fiori appassiti.​

Caratteristiche fisiche e chimiche
●​Umidità: la frazione organica contiene generalmente una percentuale elevata di acqua (circa 50–70 %),
fondamentale per il processo di decomposizione microbica.​
●​Contenuto di carbonio e azoto: gli scarti verdi e legnosi sono ricchi di carbonio, mentre gli scarti freschi da
cucina contengono più azoto. Il corretto equilibrio tra questi due elementi è essenziale per un compostaggio
efficace.​
●​Facilmente deperibile: la frazione organica si deteriora rapidamente se non gestita correttamente, emettendo
odori sgradevoli e favorendo la formazione di gas indesiderati.​

Importanza nella gestione dei rifiuti
●​È la componente che, se separata e trattata correttamente, può essere trasformata in compost, un fertilizzante
naturale che arricchisce il terreno.​
●​La qualità del compost dipende fortemente dalla purezza della frazione organica raccolta: materiali
contaminati da plastica o metalli riducono l’efficacia del processo.

2- Il ciclo della sostanza organica in natura
La sostanza organica è alla base della vita sul nostro pianeta e segue un ciclo naturale continuo, che permette il
ricircolo dei nutrienti essenziali. Comprendere questo ciclo è fondamentale per capire il compostaggio e
l’auto-compostaggio.
Fasi principali del ciclo
1.​Produzione di biomassa​

○​Piante, animali e microrganismi producono materia organica utilizzando energia solare, acqua e
nutrienti del suolo.​

○​Foglie, radici, frutti e animali morti costituiscono la frazione organica che ritorna al terreno.​

2.​Decomposizione​

○​Microorganismi come batteri, funghi e attinomiceti degradano la materia organica, trasformandola in
sostanze più semplici.​

○​Questo processo libera nutrienti essenziali come azoto, fosforo e potassio, fondamentali per la crescita
delle piante.

3.​Mineralizzazione e formazione di humus​

○​I prodotti della decomposizione diventano humus, una sostanza stabile, ricca di sostanze nutritive e
capace di migliorare la struttura del suolo.​

○​L’humus trattiene l’acqua, favorisce l’attività microbica e contribuisce alla fertilità naturale.​

4.​Riciclo dei nutrienti​

○​Le piante assorbono nuovamente i nutrienti dal terreno, chiudendo il ciclo.​

○​In natura, questo processo avviene in modo spontaneo e continuo, senza sprechi.​

Connessione con il compostaggio
●​Il compostaggio riproduce questo ciclo naturale in modo controllato, accelerando la decomposizione e
garantendo un prodotto finale stabile e ricco di nutrienti.​
●​Comprendere il ciclo naturale aiuta a scegliere correttamente i materiali da compostare e a gestire
correttamente umidità, ossigeno e rapporti C/N.

3- Caratteristiche principali del compostaggio
Il compostaggio è un processo biologico controllato che trasforma la frazione organica dei rifiuti in un prodotto
stabile, ricco di sostanze nutritive e simile all’humus, chiamato compost.
Elementi chiave del compostaggio
1.​Processo aerobico​

○​La decomposizione avviene in presenza di ossigeno, grazie all’azione di batteri, funghi e altri
microrganismi.​

○​L’ossigeno è fondamentale per evitare cattivi odori e formazione di metano.​

2.​Fasi del processo​

○​Fase iniziale (mesofila): temperatura moderata, attiva degradazione di zuccheri e proteine semplici.​

○​Fase termofila: temperatura elevata (50–70 °C), degradazione di materiali più complessi e
eliminazione di patogeni e semi di erbe infestanti.​

○​Fase di maturazione: temperatura si abbassa, il materiale diventa stabile, friabile e pronto all’uso.​

3.​Controllo dei parametri ambientali​

○​Umidità: deve essere sufficientemente alta (40–60 %) per sostenere l’attività microbica.​

○​Rapporto C/N (carbonio/azoto): equilibrio necessario per una decomposizione efficiente (ideale
25–30:1).​

○​Aerazione: rivoltamenti periodici favoriscono ossigenazione e uniformità del compost.​

4.​Vantaggi del compostaggio​

○​Riduce la quantità di rifiuti destinati a discarica.​

○​Produce un fertilizzante naturale che migliora la fertilità del suolo.​

○​Contribuisce alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare.​

In Sintesi
Il compostaggio non è solo una tecnica di gestione dei rifiuti, ma un processo ecologico che trasforma scarti
organici in una risorsa preziosa per il suolo e per le piante, replicando in modo controllato i processi naturali di
decomposizione.

4- Il ruolo dei microrganismi nel compostaggio
I microrganismi sono i veri protagonisti del processo di compostaggio, poiché sono responsabili della trasformazione della materia
organica in compost maturo e ricco di sostanze nutritive.
Tipi di microrganismi coinvolti
●​Batteri: organismi unicellulari che si adattano a diverse condizioni ambientali, necessari per la decomposizione iniziale dei
materiali organici. Halleyweb​

●​Funghi: decompositori specializzati nella degradazione di materiali complessi come la cellulosa e la lignina, particolarmente
attivi nelle fasi avanzate del compostaggio. allascopertadelmaterbi.it​

●​Actinomiceti: simili ai funghi, ma appartenenti al regno dei batteri, sono fondamentali per la mineralizzazione finale e la
stabilizzazione del compost. MontessorianaMente Lucca​

●​Protozoi e rotiferi: microrganismi che, sebbene meno numerosi, contribuiscono al controllo delle popolazioni batteriche e
fungine, mantenendo l'equilibrio ecologico nel compost. MontessorianaMente Lucca​

Funzionamento del processo
●​Degradazione aerobica: i microrganismi consumano ossigeno e rilasciano anidride carbonica, trasformando la materia
organica in composti più semplici. Consorzio Italiano Compostatori​

●​Produzione di calore: l'attività microbica genera calore, aumentando la temperatura del cumulo di compost fino a 70 °C,
condizione che favorisce l'eliminazione di patogeni e semi di piante infestanti. biorepack.org​

●​Formazione di humus: attraverso processi di mineralizzazione e umificazione, i microrganismi convertono la materia
organica in humus, migliorando la struttura e la fertilità del suolo. mater.polimi.it​

Condizioni ottimali per l'attività microbica
Per garantire un'efficace attività dei microrganismi, è fondamentale mantenere:
●​Temperatura: tra 50 e 70 °C durante la fase termofila.​

●​Umidità: tra 40% e 60%, per favorire l'attività enzimatica.​

●​Rapporto C/N (carbonio/azoto): ideale tra 25:1 e 30:1, per sostenere la crescita microbica.​

●​Aerazione: rivoltamenti periodici per garantire l'ossigenazione del materiale.

5- Il rapporto carbonio/azoto (C/N)
Il rapporto carbonio/azoto (C/N) è uno dei parametri più importanti nel compostaggio, perché determina l’equilibrio nutrizionale
necessario ai microrganismi per decomporre efficacemente la materia organica.
Ruolo dei principali elementi
●​Carbonio (C): fornisce energia ai microrganismi. È presente soprattutto nei materiali secchi, legnosi o fibrosi come foglie
secche, rametti, paglia e cartone.​
●​Azoto (N): serve per la sintesi delle proteine e per la crescita microbica. È abbondante negli scarti freschi e umidi, come erba
tagliata, scarti di cucina e fondi di caffè.
Equilibrio ideale
●​Il rapporto ottimale tra carbonio e azoto per un compostaggio efficiente è circa 25–30:1.​

●​Rapporto troppo alto (C/N elevato): il compost procede lentamente, perché i microrganismi non trovano abbastanza azoto
per svilupparsi.​

●​Rapporto troppo basso (C/N basso): eccesso di azoto può causare cattivi odori, emissione di ammoniaca e perdita di
nutrienti.
Come gestire il rapporto C/N
●​Mescolare materiali ricchi di carbonio con materiali ricchi di azoto.​

●​Monitorare il cumulo o la compostiera e correggere con foglie secche, segatura, cartone o scarti di cucina secondo necessità.​

●​Il giusto equilibrio favorisce la produzione di calore, accelera la decomposizione e garantisce un compost maturo, friabile e
senza odori sgradevoli.

6- Cumulo o compostiera?
Quando si decide di avviare il compostaggio domestico o in piccoli spazi, una delle prime scelte da fare riguarda la tipologia di
contenitore: cumulo o compostiera. Entrambi i sistemi hanno lo stesso obiettivo, cioè trasformare i rifiuti organici in compost, ma
presentano caratteristiche differenti.
Il cumulo
●​Definizione: un cumulo all’aperto di materiale organico, generalmente posizionato su terreno nudo o in un’area verde.​

●​Vantaggi: facile da realizzare, adatto a grandi quantità di rifiuti organici e a spazi esterni ampi.​

●​Svantaggi: può richiedere più attenzione per rivoltamenti e controllo dell’umidità; meno protetto da animali indesiderati.​

●​Consigli: utilizzare reti o pali per delimitare il cumulo e facilitare la gestione; mescolare periodicamente il materiale per
garantire aerazione e decomposizione uniforme.​

La compostiera
●​Definizione: contenitore chiuso o semi-chiuso, progettato per ottimizzare la decomposizione dei rifiuti organici.​

●​Vantaggi: occupa meno spazio, riduce gli odori e limita l’accesso a roditori o altri animali; più facile da gestire in piccoli
giardini, terrazzi o aree urbane.​

●​Svantaggi: capacità limitata; può richiedere attenzione per il corretto equilibrio di materiali umidi e secchi.​

●​Consigli: scegliere la dimensione adeguata al volume di rifiuti prodotti; aerare regolarmente il contenitore.​

Come scegliere
●​Spazio disponibile: grandi giardini → cumulo; piccoli spazi urbani → compostiera.​

●​Quantità di rifiuti organici: grandi quantità → cumulo; piccole quantità → compostiera.​

●​Gestione desiderata: chi cerca praticità e protezione da animali → compostiera; chi preferisce un approccio più naturale e
flessibile → cumulo.​

In sintesi, la scelta dipende dalle esigenze personali e dalle caratteristiche dello spazio disponibile, ma entrambi i metodi permettono
di produrre compost di qualità se gestiti correttamente.










7- I rivoltamenti
I rivoltamenti sono una pratica fondamentale nel compostaggio, perché assicurano l’aerazione del cumulo e permettono ai
microrganismi di lavorare in condizioni ottimali.
Perché sono importanti
●​Ossigenazione: i microrganismi aerobici hanno bisogno di ossigeno per decomporre la materia organica. Senza ossigeno, il
compostaggio rallenta e si sviluppano cattivi odori a causa della fermentazione anaerobica.​
●​Uniformità del processo: rivoltando il cumulo, si mescolano materiali freschi e più degradati, evitando zone eccessivamente
umide o secche.​

●​Controllo della temperatura: spostando il materiale, il calore generato dall’attività microbica viene distribuito meglio,
favorendo l’eliminazione di patogeni e semi di erbe infestanti.
Frequenza dei rivoltamenti
●​Durante la fase iniziale e termofila: ogni 1–2 settimane per favorire l’attività microbica.​

●​Durante la fase di maturazione: meno frequente, circa ogni 3–4 settimane, fino a ottenere un compost stabile e friabile.
Tecniche e strumenti
●​A mano: con forche o pale, ideale per cumuli domestici di piccole dimensioni.​

●​Attrezzature meccaniche: per grandi cumuli industriali, si possono utilizzare rivoltatori meccanici.​

●​Consiglio pratico: mescolare dalla base verso l’alto, distribuendo uniformemente materiali secchi e umidi.​

In sintesi, i rivoltamenti non sono solo un gesto fisico: sono essenziali per garantire un compostaggio rapido, igienico e privo di
cattivi odori, producendo un compost finale di alta qualità.

8- I correttivi
Durante il compostaggio, può capitare che il materiale organico non si decomponi in modo uniforme o che si manifestino problemi
come odori sgradevoli, eccessiva umidità o accumulo di materiali troppo secchi. In questi casi, si interviene con i correttivi, materiali
aggiuntivi che riequilibrano le condizioni del cumulo o della compostiera.
Tipologie di correttivi



1.​Materiali secchi​

○​Foglie secche, rametti, paglia, cartone ​
o carta non stampata.​

○​Assorbono l’umidità in eccesso e migliorano ​
l’aerazione del cumulo.​

2.​Materiali ricchi di azoto​

○​Scarti freschi di cucina, erba tagliata o fondi di caffè.​

○​Utili quando il cumulo è troppo povero di azoto, rallentando la decomposizione.​

3.​Altri correttivi​

○​Cenere: in piccole quantità può correggere l’acidità e fornire minerali.​

○​Terra o suolo: aiuta a introdurre microrganismi utili e a legare materiali troppo umidi.

Come utilizzarli
●​Aggiungere i correttivi gradualmente, mescolando bene con il materiale presente nel cumulo.​

●​Monitorare costantemente odore, umidità e consistenza per capire se il compostaggio procede correttamente.​

●​L’obiettivo è creare un ambiente equilibrato, in cui i microrganismi possano lavorare efficacemente.​

In sintesi, i correttivi sono strumenti pratici per mantenere il cumulo in condizioni ottimali, prevenendo problemi e garantendo la
produzione di un compost maturo, friabile e senza cattivi odori.

9- Le erbe infestanti
Durante il compostaggio, la presenza di erbe infestanti può rappresentare un problema se non gestita correttamente. Semi e radici
di alcune piante possono sopravvivere al processo di decomposizione e, se reinseriti nel compost, contaminano il terreno in cui verrà
utilizzato.
Cause principali
●​Materiale vegetale non adeguatamente trattato: erbe con semi maturi o radici resistenti conferite nel cumulo o nella
compostiera.​
●​Temperature insufficienti: se il cumulo non raggiunge le fasi termofile (50–70 °C), molti semi non vengono eliminati.​

●​Gestione inadeguata del cumulo: scarsa aerazione, eccesso di umidità o mancati rivoltamenti favoriscono la sopravvivenza
delle erbe.​

Strategie di prevenzione
1.​Selezione del materiale​

○​Evitare di inserire parti di piante con semi maturi o erbe infestanti altamente resistenti.​

○​Tagliare erbe e sfalci prima della fioritura per ridurre la produzione di semi.​

2.​Gestione della temperatura​

○​Mantenere il cumulo sufficientemente caldo durante la fase termofila per inattivare semi e patogeni.

3.​Rivoltamenti e aerazione​

○​Rivoltare regolarmente il materiale per garantire uniformità della decomposizione e favorire la termizzazione dei semi.​

4.​Verifica finale​

○​Prima dell’utilizzo del compost, controllare la presenza di eventuali germogli indesiderati e, se necessario, sottoporre il
materiale a ulteriori cicli di maturazione.​

In sintesi, con una corretta selezione dei materiali e una gestione attenta del cumulo o della compostiera, le erbe infestanti non
rappresentano un ostacolo alla produzione di compost di qualità.

10- La maturità del compost
Il compost è considerato maturo quando la materia organica ha completato il processo di decomposizione e si è trasformata in un
terriccio stabile, ricco di sostanze nutritive e adatto all’uso come fertilizzante naturale.
Indicatori di maturità
1.​Aspetto e consistenza​

○​Il compost maturo ha un colore scuro, uniforme e friabile.​

○​Non presenta più materiale organico riconoscibile come bucce o erba fresca.​

2.​Odore​

○​Un compost maturo emana un odore gradevole simile a quello del sottobosco.​

○​Odori sgradevoli di ammoniaca o di marcio indicano che il processo non è ancora completo.​

3.​Temperatura​

○​La temperatura del cumulo si è stabilizzata vicino a quella ambientale, segno che l’attività microbica intensa è
terminata.​

4.​Test di germinazione​

○​È possibile verificare la qualità del compost seminando piccoli semi (lattuga, rucola) in un campione: se germogliano
correttamente, il compost è pronto per l’uso.​

Importanza del compost maturo
●​Garantisce sicurezza per piante e terreno, evitando la presenza di patogeni o semi di erbe infestanti.​

●​Assicura un rilascio equilibrato di nutrienti, favorendo la crescita delle piante.​

●​Migliora la struttura del suolo, aumentando la capacità di trattenere acqua e sostanze nutritive.​

In sintesi, la maturità del compost è il traguardo del processo di trasformazione: solo un compost maturo e stabile può essere
considerato una risorsa preziosa per l’agricoltura e il giardinaggio.

11- Utilizzi del compost
Il compost maturo è un fertilizzante naturale versatile, in grado di migliorare la fertilità del suolo e promuovere la crescita delle piante,
riducendo la necessità di concimi chimici.
Principali impieghi
1.​Giardinaggio domestico​

○​Arricchisce il terreno di aiuole, piante ornamentali e prati.​

○​Migliora la struttura del suolo, aumentando la capacità di trattenere acqua e sostanze nutritive.​

2.​Orti e coltivazioni​

○​Fornisce nutrienti essenziali per ortaggi, frutta e piante aromatiche.​

○​Favorisce la crescita sana e riduce la dipendenza da fertilizzanti chimici.​

3.​Agricoltura sostenibile​

○​Può essere utilizzato per coltivazioni biologiche e pratiche di agricoltura rigenerativa.​

○​Migliora la qualità del terreno, incrementa la biodiversità e contribuisce alla riduzione dei rifiuti organici.​

4.​Rimboschimento e manutenzione del verde urbano​

○​Utilizzato per il miglioramento dei terreni in parchi, giardini pubblici e spazi verdi urbani.​

○​Aiuta nella stabilizzazione del suolo e nella riduzione dell’erosione.​

Benefici principali
●​Ecologici: riduce i rifiuti organici destinati a discarica e le emissioni di gas serra.​

●​Economici: riduce la spesa per concimi chimici e migliora la produttività del suolo.​

●​Agronomici: migliora struttura, porosità, capacità di ritenzione idrica e attività biologica del suolo.​

In sintesi, il compost rappresenta una risorsa preziosa e sostenibile, capace di chiudere il ciclo dei rifiuti organici trasformandoli in
nutrimento per piante e terreni.

12- Esempi pratici e conclusione della materia
Il compostaggio non è solo teoria: le pratiche quotidiane permettono di trasformare i rifiuti organici in una risorsa preziosa per il
suolo e le piante.
Esempi pratici
1.​Compostaggio domestico​

○​Uso di piccole compostiere per cucina e giardino.​

○​Mescolare regolarmente scarti freschi e secchi, controllare umidità e temperatura.​

2.​Cumulo all’aperto​

○​Gestione di cumuli in giardini o terreni agricoli.​

○​Rivoltamenti periodici, aggiunta di correttivi e monitoraggio del rapporto C/N.​

3.​Vermicompostaggio​

○​Utilizzo di lombrichi per accelerare la decomposizione e ottenere un compost ricco di sostanze nutritive.​

4.​Applicazioni pratiche del compost​

○​Concimazione di orti, giardini, piante ornamentali e verde urbano.​

○​Miglioramento della struttura del suolo, ritenzione idrica e fertilità naturale.​

Conclusione della materia

●​Il compostaggio permette di chiudere il ciclo dei rifiuti organici, riducendo l’impatto ambientale e producendo fertilizzante
naturale.​

●​Comprendere le caratteristiche della frazione organica, il ruolo dei microrganismi, il rapporto C/N, le tecniche di gestione del
cumulo o della compostiera e l’uso dei correttivi è fondamentale per ottenere compost di qualità.​

●​L’auto-compostaggio è una pratica sostenibile, economica ed educativa, che valorizza i rifiuti organici trasformandoli in una
risorsa per la natura e per le comunità.​

In sintesi, applicare correttamente le tecniche di compostaggio permette di ottenere un prodotto utile, migliorando
contemporaneamente l’ambiente e promuovendo comportamenti sostenibili nella vita quotidiana.

✅ Domande Vero/Falso (10)
1.​Il compostaggio è un processo di decomposizione aerobica della sostanza organica. (V/F)​

2.​Il rapporto ottimale carbonio/azoto per un buon compostaggio è di circa 30:1. (V/F)​

3.​I microrganismi che agiscono nel compostaggio hanno bisogno di ossigeno per vivere. (V/F)​

4.​Una compostiera deve essere sempre completamente sigillata per evitare il contatto con l’aria. (V/F)​

5.​Gli scarti di cucina come bucce, fondi di caffè e gusci d’uovo possono essere compostati. (V/F)​

6.​Le erbe infestanti fresche possono essere messe nel compost solo con alcune accortezze. (V/F)​

7.​Un compost maturo ha un odore simile a quello della terra di bosco. (V/F)​

8.​I rivoltamenti del cumulo servono ad aumentare la temperatura. (V/F)​

9.​Il compostaggio riduce la quantità di rifiuti destinati alla discarica. (V/F)​

10.​Il compost può essere utilizzato solo negli orti e non nei giardini. (V/F)​


✅ Domande a risposta multipla (10)
11.​Quale di questi materiali NON deve essere messo nel compost?​
a) Bucce di frutta​
b) Avanzi di carne e pesce​
c) Foglie secche​
d) Fondi di caffè​

12.​Qual è la funzione principale dei rivoltamenti nel compostaggio?​
a) Aumentare il volume del cumulo​
b) Favorire l’aerazione e mescolare i materiali​
c) Eliminare i microrganismi​
d) Raffreddare il compost​

13.​Quale tra i seguenti è un correttivo utile nel compostaggio?​
a) Sabbia​
b) Segatura​
c) Olio da cucina​
d) Plastica​

14.​Quali sono i principali attori biologici del compostaggio?​
a) Lombrichi e insetti​
b) Microrganismi come batteri e funghi​
c) Semi e pollini​
d) Muschi​

15.​Come si riconosce un compost maturo?​
a) Ha un odore di ammoniaca​
b) È umido e ha odore di terra di bosco​
c) È pieno di materiali ancora riconoscibili​

d) È completamente liquido​

16.​Perché è importante mantenere il giusto rapporto carbonio/azoto?​
a) Per favorire la riproduzione dei lombrichi​
b) Per garantire la corretta attività dei microrganismi​
c) Per evitare la produzione di plastica​
d) Per colorare il compost di verde​

17.​Quale di queste piante può beneficiare dell’uso del compost?​
a) Ortaggi​
b) Alberi da frutto​
c) Piante ornamentali​
d) Tutte le precedenti​

18.​Qual è il vantaggio principale del compostaggio domestico?​
a) Riduce la produzione di rifiuti​
b) Produce energia elettrica​
c) Trasforma la plastica in fertilizzante​
d) Evita la raccolta differenziata​

19.​Dove si può effettuare il compostaggio?​
a) Solo in grandi impianti industriali​
b) In cumuli, compostiere domestiche o impianti dedicati​
c) Solo nei laboratori scientifici​
d) Solo nei boschi​

20.​Quale condizione può bloccare il compostaggio?​
a) Troppa acqua e mancanza di ossigeno​
b) Giusta umidità e temperatura​
c) Rapporto C/N equilibrato​
d) Presenza di ossigeno​

?????? Legenda con risposte e motivazioni
1.​V – Il compostaggio è un processo aerobico, quindi con ossigeno.​

2.​V – Il rapporto ideale C/N è attorno a 30:1.​

3.​V – Senza ossigeno i microrganismi aerobici non lavorano.​

4.​F – Deve esserci contatto con l’aria per favorire l’aerazione.​

5.​V – Sono materiali tipici della frazione organica.​

6.​V – Vanno gestite bene per evitare che ricrescano.​

7.​V – L’odore di terra di bosco è segno di maturità.​

8.​F – Servono ad aerare e uniformare, non ad aumentare la temperatura.​

9.​V – Riduce i rifiuti da conferire in discarica.​

10.​F – Può essere usato anche in giardini e vasi.​

11.​b) – Carne e pesce attirano animali e causano cattivi odori.​

12.​b) – I rivoltamenti servono a ossigenare e mescolare.​

13.​b) – La segatura equilibra l’umidità e il rapporto C/N.​

14.​b) – Batteri e funghi sono i principali decompositori.​

15.​b) – Odore di terra e consistenza scura indicano maturità.​

16.​b) – Un giusto C/N favorisce i microrganismi.​

17.​d) – Tutti i tipi di piante possono beneficiare del compost.​

18.​a) – Riduce la quantità di rifiuti prodotti.​

19.​b) – Si può fare a casa, in cumuli o impianti industriali.​

20.​a) – Troppa acqua soffoca i microrganismi e blocca il processo.
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