Milano, per la pestilenza del 1524, morirono la metà delle persone, e
quella durò per tutto il mese di agosto. Il Sepulveda asserisce che
più di cinquantamila uomini vi perirono
[49]. Il Bascapè, nella vita di
San Carlo, dice:
[50] Ut amplius quinquaginta millia hominum in urbe
interirent, praeter alios innumerabiles qui in oppidis desiderati
sunt
[51]. Questa insigne disgrazia forma una epoca per la storia di
Milano. Se per lo passato la città, ricca, popolata, presentò i suoi
cittadini animosi e non indegni della stima altrui, dopo questo colpo
fatale la città stessa, misera, spopolata, languente, non mostrò più
se non pochi cittadini, oppressi nell'animo, e destinati, per le
sciagure de' tempi, a invidiare la sorte dei loro parenti uccisi dalla
pestilenza. Così in fatti vedremo; e pur troppo duolmi di dover
occupare l'animo mio delle luttuose avventure che dovrò riferire
[52].
Carlo V, per dare al re di Francia di che occuparsi nel suo regno,
senza pensare al Milanese, spedì un corpo d'armati oltre i Pirenei.
S'impadronì di Fonterabia, che si arrese al contestabile di Castiglia
Inigo Velasco. Il comando di quell'armata venne in apparenza
affidato al duca Carlo di Courbon, e, secondo il trattato, dovevano
occuparsi Forêt Beajolis, Bourbonnois, Auvergne ed altri feudi del
duca, il quale voleva rapidamente marciare a Lione, e così di slancio
occupare la Francia meridionale, promessagli da Carlo V,
confidandosi molto nel cuore de' suoi sudditi, sdegnati contro
l'ingiustizia del re, ed affezionati a lui ed alla sua casa. Ma Carlo V
temeva ch'egli, poichè avesse ottenuto l'intento, non si accomodasse
col re. Pescara eragli a fianco, e ne attraversò l'idea. Si progettò di
occupare le fortezze poste alle spiagge, acciocchè l'armata per mare
avesse la sussistenza, la quale sarebbe stata in pericolo di esserle
intercetta, qualora avesse dovuto passar per le gole dei Pirenei. Si
pose l'assedio a Marsiglia. Il re di Francia, animato dall'ammiraglio
Bonnivet, si dispose a portare in persona la guerra nel milanese.
Questo colpo, che sembrava ardito ed inconseguente, nacque da
uno di quei segreti di Stato, i quali rare volte si indovinano dal
pubblico, perchè non sono parti di una sublime politica, alla quale
soglionsi attribuire forse con troppa generosità tutte le risoluzioni de'
gabinetti; e rare volte trovansi scrittori informati o coraggiosi a segno