Funzioni esecutiveFunzioni esecutive
Definizione e metodi di interventoDefinizione e metodi di intervento
Pensiero generativo (creatività, flessibilità Pensiero generativo (creatività, flessibilità
cognitiva)cognitiva)
Drive (spinta all’azione)Drive (spinta all’azione)
Produzione di risposte inibitorieProduzione di risposte inibitorie
Esecuzione e mantenimento di uno schema Esecuzione e mantenimento di uno schema
d’azioned’azione
PianificazionePianificazione
AutomonitoraggioAutomonitoraggio
Funzioni esecutive
Mateer, 1999
Godefroy 2003Godefroy 2003
Deficit delle funzioni esecutive sono Deficit delle funzioni esecutive sono
osservabili in seguito a:osservabili in seguito a:
Lesioni della Lesioni della corteccia prefrontalecorteccia prefrontale
Lesioni che coinvolgono strutture Lesioni che coinvolgono strutture
sottocorticali, in particolare il sottocorticali, in particolare il talamotalamo
e i e i nuclei della basenuclei della base
Pensiero generativo (creatività, Pensiero generativo (creatività,
flessibilità cognitivaflessibilità cognitiva
Abilità a generare soluzioni a problemi attraverso una Abilità a generare soluzioni a problemi attraverso una
modalità di pensiero flessibilemodalità di pensiero flessibile
Rigidità e limitatezza di pensiero, con conseguente Rigidità e limitatezza di pensiero, con conseguente
difficoltà nella comprensione degli eventi da diverse difficoltà nella comprensione degli eventi da diverse
prospettiveprospettive
Incapacità nel generare nuovo concetti/ ideeIncapacità nel generare nuovo concetti/ idee
Drive (spinta all’azione)Drive (spinta all’azione)
Attivazione dei sistemi cognitivi deputati a Attivazione dei sistemi cognitivi deputati a
generare una risposta a nuove informazioni generare una risposta a nuove informazioni
o intenzionio intenzioni
Apatia e incapacità a programmare e Apatia e incapacità a programmare e
intraprendere un comportamento volontario intraprendere un comportamento volontario
in risposta a stimoli in risposta a stimoli
Inibizione nell’intraprendere uno schema Inibizione nell’intraprendere uno schema
d’azioned’azione
Produzione di risposte inibitorieProduzione di risposte inibitorie
L’abilità di inibire risposte automatiche o a L’abilità di inibire risposte automatiche o a
carattere impulsivo al fine di produrre schemi carattere impulsivo al fine di produrre schemi
comportamentali flessibili e “goal-directed”comportamentali flessibili e “goal-directed”
Perseverazione e incapacità ad inibire risposte Perseverazione e incapacità ad inibire risposte
automatiche inadeguateautomatiche inadeguate
Mantenimento di uno schema Mantenimento di uno schema
d’azioned’azione
Capacità di attivare e mantenere le risorse Capacità di attivare e mantenere le risorse
cognitive necessarie al completamento di un cognitive necessarie al completamento di un
compito (attenzione, working memory)compito (attenzione, working memory)
Tale abilità è strettamente correlata alla Tale abilità è strettamente correlata alla
capacità di produzione di risposte inibitorie capacità di produzione di risposte inibitorie
adeguateadeguate
Capacità di direzionare e mantenere le risorse Capacità di direzionare e mantenere le risorse
cognitive su uno schema comportamentale cognitive su uno schema comportamentale
“goal-directed” “goal-directed”
Pianificazione (organizzazione Pianificazione (organizzazione
del pensiero e dell’azione)del pensiero e dell’azione)
La capacità di organizzare e implementare La capacità di organizzare e implementare
uno schema d’azione finalizzato uno schema d’azione finalizzato
all’identificazione e raggiungimento di un all’identificazione e raggiungimento di un
obiettivo specificoobiettivo specifico
Contempla la capacità di escludere dal Contempla la capacità di escludere dal
processamento cognitivo le informazioni processamento cognitivo le informazioni
non pertinentinon pertinenti
Implica la capacità di anticipare, definire e Implica la capacità di anticipare, definire e
gerarchizzare le sequenze d’azione che gerarchizzare le sequenze d’azione che
portano alla risoluzione di un compitoportano alla risoluzione di un compito
AutomonitoraggioAutomonitoraggio
Capacità di anticipare e produrre schemi Capacità di anticipare e produrre schemi
d’azione goal-directedd’azione goal-directed
Abilità nel modificare il proprio Abilità nel modificare il proprio
comportamento sulla base dei feedback interni comportamento sulla base dei feedback interni
ed esterni, con eventuale implementazione di ed esterni, con eventuale implementazione di
strategie alternative o di tipo compensativostrategie alternative o di tipo compensativo
La capacità di monitorare i propri schemi La capacità di monitorare i propri schemi
d’azioned’azione
Sindrome disesecutiva conseguente a Sindrome disesecutiva conseguente a
lesione della corteccia prefrontale lesione della corteccia prefrontale
dorsolaterale(1)dorsolaterale(1)
Distraibilità e tendenza ad orientare automaticamente Distraibilità e tendenza ad orientare automaticamente
l’attenzione verso stimoli non rilevanti rispetto al l’attenzione verso stimoli non rilevanti rispetto al
contestocontesto
Ridotta capacità nel giudicare e valutare in modo Ridotta capacità nel giudicare e valutare in modo
critico gli eventicritico gli eventi
Scarsa flessibilità cognitiva e difficoltà nell’affrontare Scarsa flessibilità cognitiva e difficoltà nell’affrontare
situazioni complessesituazioni complesse
Il comportamento appare disorganizzato e caotico, Il comportamento appare disorganizzato e caotico,
con intrusione di azioni irrilevanti non appropriate al con intrusione di azioni irrilevanti non appropriate al
fine prefissatofine prefissato
Sindrome disesecutiva conseguente a Sindrome disesecutiva conseguente a
lesione della corteccia prefrontale lesione della corteccia prefrontale
dorsolaterale(2)dorsolaterale(2)
Il disturbo di organizzazione e pianificazione Il disturbo di organizzazione e pianificazione nonnon
interferisce con l’esecuzione di risposte abituali ed interferisce con l’esecuzione di risposte abituali ed
automatiche automatiche
Produce invece notevole interferenza quando è Produce invece notevole interferenza quando è
richiesta la selezione e organizzazione di schemi richiesta la selezione e organizzazione di schemi
comportamentali nuovi, anche semplicicomportamentali nuovi, anche semplici
Tale incapacità di pianificazione ha notevoli Tale incapacità di pianificazione ha notevoli
ripercussioni sul piano ecologico e nella gestione ripercussioni sul piano ecologico e nella gestione
delle attività della vita quotidianadelle attività della vita quotidiana
Sindrome disesecutiva conseguente a Sindrome disesecutiva conseguente a
lesione della corteccia prefrontale lesione della corteccia prefrontale
dorsolaterale(3)dorsolaterale(3)
Pazienti con lesione in tale sede incontrano Pazienti con lesione in tale sede incontrano
notevoli difficoltà nell’esecuzione del Test notevoli difficoltà nell’esecuzione del Test
delle Torri di Londra: tendono in particolare a delle Torri di Londra: tendono in particolare a
violare le regole del test, impiegando molto violare le regole del test, impiegando molto
più tempo e molte più mosse rispetto ai più tempo e molte più mosse rispetto ai
controlli per terminare il compito, poiché controlli per terminare il compito, poiché non non
in grado di elaborare un piano d’azione in grado di elaborare un piano d’azione
efficaceefficace
Sindrome disesecutiva conseguente a Sindrome disesecutiva conseguente a
lesione della corteccia prefrontale lesione della corteccia prefrontale
dorsolaterale(4)dorsolaterale(4)
Alcuni autori (Koechlin 2000) suggeriscono come i Alcuni autori (Koechlin 2000) suggeriscono come i
deficit di pianificazione e di stime cognitivedeficit di pianificazione e di stime cognitive siano siano
imputabili a ridotta efficienza nei processi di imputabili a ridotta efficienza nei processi di
organizzazione temporale e di working memory organizzazione temporale e di working memory
necessarie per pianificare e produrre una risposta necessarie per pianificare e produrre una risposta → →
studi fMRI suggeriscono come la porzione anteriore studi fMRI suggeriscono come la porzione anteriore
della corteccia prefrontale dorsolaterale ha la della corteccia prefrontale dorsolaterale ha la
funzione di mantenere attiva la rappresentazione funzione di mantenere attiva la rappresentazione
dell’obiettivo finale durante l’esecuzione dei passaggi dell’obiettivo finale durante l’esecuzione dei passaggi
intermediintermedi
Sindrome disesecutiva conseguente a Sindrome disesecutiva conseguente a
lesione della corteccia prefrontale lesione della corteccia prefrontale
dorsolaterale(5)dorsolaterale(5)
Rigidità cognitivo/comportamentaleRigidità cognitivo/comportamentale
Il comportamento risulta essere, oltre che disorganizzato Il comportamento risulta essere, oltre che disorganizzato
e frammentario, anche caratterizzato da rigidità e e frammentario, anche caratterizzato da rigidità e
tendenza ad attuare risposte stereotipate tendenza ad attuare risposte stereotipate
(comportamenti perseverativi).(comportamenti perseverativi).
In situazioni nuove il paziente è incline ad attuare In situazioni nuove il paziente è incline ad attuare
risposte automatiche ben apprese mostrandosi risposte automatiche ben apprese mostrandosi
incapace di selezionare nuove strategieincapace di selezionare nuove strategie
Sindrome disesecutiva conseguente a Sindrome disesecutiva conseguente a
lesione della corteccia prefrontale lesione della corteccia prefrontale
dorsolaterale(6)dorsolaterale(6)
La La tendenza alla perseverazionetendenza alla perseverazione di pazienti con di pazienti con
lesione prefrontale è osservabile durante la lesione prefrontale è osservabile durante la
somministrazione di test come il somministrazione di test come il Wisconsin Card Wisconsin Card
Sorting Test → Sorting Test → deficitdeficit legato all’incapacità di inibire legato all’incapacità di inibire
comportamenti già messi in atto e nel selezionare comportamenti già messi in atto e nel selezionare
nuove risposte sulla base di indicazioni esternenuove risposte sulla base di indicazioni esterne
Alcuni pazienti mostrano altresì un numero molto Alcuni pazienti mostrano altresì un numero molto
ridotto di perseverazioni, e presentano, al contrario ridotto di perseverazioni, e presentano, al contrario
un’incapacità a seguire in maniera costante un certo un’incapacità a seguire in maniera costante un certo
criterio criterio
La La perdita del criterioperdita del criterio è interpretata come è interpretata come
l’impossibilità a generalizzare un apprendimento l’impossibilità a generalizzare un apprendimento
Sindrome disesecutiva conseguente a Sindrome disesecutiva conseguente a
lesione della corteccia prefrontale lesione della corteccia prefrontale
dorsolaterale(7)dorsolaterale(7)
Evidenze fMRI (Nagahama 2001) indicano Evidenze fMRI (Nagahama 2001) indicano
come come perseverazioniperseverazioni e e perdita di criterioperdita di criterio
siano generati da meccanismi differenti siano generati da meccanismi differenti
(corrispondenti a porzioni diverse della (corrispondenti a porzioni diverse della
corteccia prefrontale dorsolaterale). Tale dato corteccia prefrontale dorsolaterale). Tale dato
conferma la doppia dissociazione osservata in conferma la doppia dissociazione osservata in
sede clinico-sperimentale (Stuss, 1998)sede clinico-sperimentale (Stuss, 1998)
Sindrome disesecutiva e Sindrome disesecutiva e
corteccia orbitofrontale(1)corteccia orbitofrontale(1)
Shallice e Burgess (1991) osservano come Shallice e Burgess (1991) osservano come
pazienti con lesione orbitofrontale non sono in pazienti con lesione orbitofrontale non sono in
grado di strutturare le sequenze d’azione in un grado di strutturare le sequenze d’azione in un
compito di compito di problem-solvingproblem-solving in un contesto di in un contesto di
vita quotidiana. Ai soggetti veniva richiesto di vita quotidiana. Ai soggetti veniva richiesto di
pianificare la propria giornata sulla base di pianificare la propria giornata sulla base di
specifici “compiti” che dovevano svolgere. I specifici “compiti” che dovevano svolgere. I
soggetti con TCE incontravano notevoli soggetti con TCE incontravano notevoli
difficoltà nell’organizzazione della sequenza difficoltà nell’organizzazione della sequenza
d’azione.d’azione.
Sindrome disesecutiva e Sindrome disesecutiva e
corteccia orbitofrontale (2)corteccia orbitofrontale (2)
Numerose evidenze sperimentali (Sohlberg, et.al, Numerose evidenze sperimentali (Sohlberg, et.al,
1999, Anderson e Tranel 2002) sono a favore del 1999, Anderson e Tranel 2002) sono a favore del
ruolo della corteccia orbitofrontale nella regolazione ruolo della corteccia orbitofrontale nella regolazione
dei dei comportamenti socialmente adattivi.comportamenti socialmente adattivi.
Una lesione in questa sede determina marcate Una lesione in questa sede determina marcate
alterazioni della regolazione emotiva e dei processi alterazioni della regolazione emotiva e dei processi
decisionali. I soggetti divengono incapaci di rispettare decisionali. I soggetti divengono incapaci di rispettare
le norme sociali, decidere in modo vantaggioso ed le norme sociali, decidere in modo vantaggioso ed
esprimere le proprie emozioni in modo appropriato al esprimere le proprie emozioni in modo appropriato al
contesto. contesto.
Sindrome disesecutiva e corteccia Sindrome disesecutiva e corteccia
orbitofrontale (3)orbitofrontale (3)
Bechara e coll. (1999) hanno ideato il “Bechara e coll. (1999) hanno ideato il “gambling gambling
task”, task”, in cui i soggettiin cui i soggetti hanno una dote monetaria hanno una dote monetaria
iniziale da incrementare giocando con quattro mazzi iniziale da incrementare giocando con quattro mazzi
di carte, divisi in “vantaggiosi” e “svantaggiosi”; i di carte, divisi in “vantaggiosi” e “svantaggiosi”; i
primi conducono ad un profitto a lungo termine, con primi conducono ad un profitto a lungo termine, con
esigui guadagni immediati,ma anche perdite limitate. esigui guadagni immediati,ma anche perdite limitate.
Quelli svantaggiosi conducono ad una perdita a lungo Quelli svantaggiosi conducono ad una perdita a lungo
termine, con elevato guadagno iniziale. I soggetti termine, con elevato guadagno iniziale. I soggetti
devono riuscire ad individuare, nel corso del compito, devono riuscire ad individuare, nel corso del compito,
sulla base dei risultati conseguiti, quali carte sono sulla base dei risultati conseguiti, quali carte sono
vantaggiose e quali svantaggiose vantaggiose e quali svantaggiose ®®pazienti con pazienti con
lesione orbitofrontale tendono a prediligere, durante lesione orbitofrontale tendono a prediligere, durante
tutta l’esecuzione del compito, le carte svantaggiose, tutta l’esecuzione del compito, le carte svantaggiose,
dimostrandosi non in grado di sfruttare le dimostrandosi non in grado di sfruttare le
informazioni contestuali. informazioni contestuali.
Sindrome disesecutiva e corteccia Sindrome disesecutiva e corteccia
orbitofrontale (4)orbitofrontale (4)
La corteccia orbitofrontale sarebbe il “luogo” La corteccia orbitofrontale sarebbe il “luogo”
dove si realizza l’orientamento del processo dove si realizza l’orientamento del processo
decisionale. Un danno a questa struttura decisionale. Un danno a questa struttura
determinerebbe l’accesso alle informazioni determinerebbe l’accesso alle informazioni
necessarie ad orientare il comportamento in necessarie ad orientare il comportamento in
modo funzionale e socialmente vantaggioso, modo funzionale e socialmente vantaggioso,
compromettendo il processo di decisione compromettendo il processo di decisione
(Damasio, 1996)(Damasio, 1996)
Sindrome disesecutiva e Sindrome disesecutiva e
corteccia cingolata anteriorecorteccia cingolata anteriore
Un danno esteso in questa sede provoca Un danno esteso in questa sede provoca mutismo mutismo
acineticoacinetico, cioè uno stato caratterizzato da mancanza , cioè uno stato caratterizzato da mancanza
di inizativa e di attività spontanea, marcata apatia, di inizativa e di attività spontanea, marcata apatia,
indifferenza verso le proprie necessità. Tale deficit si indifferenza verso le proprie necessità. Tale deficit si
risolve in pochi giorni se la lesione coinvolge solo la risolve in pochi giorni se la lesione coinvolge solo la
corteccia cingolata anteriore.corteccia cingolata anteriore.
Deficit sul lungo termine riguardano invece la la Deficit sul lungo termine riguardano invece la la
capacità di inibire risposte precedentemente apprese e capacità di inibire risposte precedentemente apprese e
di controllare di controllare l’effetto interferenzal’effetto interferenza da parte di da parte di
stimoli distraenti. (i pazienti risultano, per esempio, stimoli distraenti. (i pazienti risultano, per esempio,
altamente sensibili altamente sensibili all’effetto Stroopall’effetto Stroop®®non sono in non sono in
grado di inibire le risposte automatiche o grado di inibire le risposte automatiche o
precedentemente apprese)precedentemente apprese)
Sindrome disesecutiva e Sindrome disesecutiva e
corteccia cingolata anteriorecorteccia cingolata anteriore
Studi di neuroimaging funzionale (Bush, Posner, Studi di neuroimaging funzionale (Bush, Posner,
2000) mettono il luce come il cingolo anteriore 2000) mettono il luce come il cingolo anteriore
è coinvolto nel è coinvolto nel controllo dell’interferenzacontrollo dell’interferenza
durante l’esecuzione di compiti con elevato durante l’esecuzione di compiti con elevato
contenuto di stimolazione distraente, contenuto di stimolazione distraente,
producendo interferenza proattiva e, producendo interferenza proattiva e,
soprattutto, retroattiva.soprattutto, retroattiva.
Il ruolo della corteccia paracingolata Il ruolo della corteccia paracingolata
anteriore nel comportamento sociale anteriore nel comportamento sociale
finalizzato all’esecuzione di un compitofinalizzato all’esecuzione di un compito
Bara, Walter , Ciaramidaro 2004:
attivazione della corteccia
paracingolata anteriore durante
l’ordinamento di sequenze d’azione
che prevedono l’interazione sociale
tra due soggetti per essere portate a
termine (per esempio se per bere un (per esempio se per bere un
bicchiere d’acqua è necessario che bicchiere d’acqua è necessario che
un altro attore passi la caraffa) un altro attore passi la caraffa)
Tale attivazione Tale attivazione non si osservanon si osserva se se
lo stesso comportamento viene lo stesso comportamento viene
svolto in condizioni di isolamentosvolto in condizioni di isolamento
• deficit nell’organizzazione spaziale e temporale dei dati
mnestici
• deficit di apprendimento ed impiego di nuove strategie
• mancanza di flessibilità cognitiva
• compromissione della facoltà di giudizio e critica
• inefficienza nella progettazione e difficoltà esecutive
• adozione di comportamenti stereotipati
• difficoltà linguistiche
• disturbi attentivi
• alterazioni della personalità:
• Disorganizzato lesione
prefrontale dorsolaterale
• Apatico lesione mesiale frontale
• Disinibito lesione orbitofrontale
Sindrome disesecutiva Sindrome disesecutiva (lesione dei lobi frontali )(lesione dei lobi frontali )
Interazione delle funzioni cognitive Interazione delle funzioni cognitive
per la realizzazione della per la realizzazione della
funzionalità esecutivafunzionalità esecutiva
Illustrazione dell’interdipendenza delle funzioni Illustrazione dell’interdipendenza delle funzioni
di attenzione, memoria e processi esecutivi di attenzione, memoria e processi esecutivi
(Mateer, 1999)(Mateer, 1999)
Processi Processi
esecutiviesecutivi
Processi Processi
attentiviattentivi
Processi Processi
di memoriadi memoria
Working memory
Memoria prospettica
automonitoraggio
Mantenimento attentivo
Attenzione selettiva
Attenzione divisa
Intervento e riabilitazione delle Intervento e riabilitazione delle
funzioni esecutive funzioni esecutive
Riabilitazione della gestione degli scopi Riabilitazione della gestione degli scopi
((Goal Managment TrainingGoal Managment Training, GMT, , GMT,
Robertson, 1998)Robertson, 1998)
Consiste di cinque fasi, ognuna indirizzata a Consiste di cinque fasi, ognuna indirizzata a
modificare un aspetto del comportamento modificare un aspetto del comportamento
finalizzato non adeguato al contestofinalizzato non adeguato al contesto
Goal Managment TrainingGoal Managment Training
Prima fasePrima fase: : orientamento alla metaorientamento alla meta (Cosa devo (Cosa devo
fare?), è rivolta a dirigere la consapevolezza verso fare?), è rivolta a dirigere la consapevolezza verso
mete rilevanti mete rilevanti
Seconda faseSeconda fase: prevede la : prevede la definizione della metadefinizione della meta
(qual è il mio obiettivo principale?)(qual è il mio obiettivo principale?)
Terza faseTerza fase: suddivisione dell’obiettivo principale in : suddivisione dell’obiettivo principale in
sotto-metesotto-mete (quali mosse devo fare per raggiungere il (quali mosse devo fare per raggiungere il
mio scopo?)mio scopo?)
Quarta faseQuarta fase: : codifica e memorizzazionecodifica e memorizzazione (conosco le (conosco le
mosse?)mosse?)
Quinta faseQuinta fase: : verifica del risultatoverifica del risultato rispetto alla meta rispetto alla meta
prefissata (Sto facendo quello che ho previsto di prefissata (Sto facendo quello che ho previsto di
fare?)fare?)
Apprendimento di compiti/definizione Apprendimento di compiti/definizione
di routine specifiche (Mateer, 1999)(1)di routine specifiche (Mateer, 1999)(1)
Il programma di riabilitazione è mirato Il programma di riabilitazione è mirato
all’acquisizione di un’adeguata sequenzialità all’acquisizione di un’adeguata sequenzialità
di strategie necessarie per portare a termine un di strategie necessarie per portare a termine un
compito o attività specifica (per esempio, compito o attività specifica (per esempio,
preparare da mangiare). Prevede l’analisi e la preparare da mangiare). Prevede l’analisi e la
modificazione delle sotto-mete in modo modificazione delle sotto-mete in modo
funzionale al contesto e alla tipologia di deficit funzionale al contesto e alla tipologia di deficit
esecutivo riscontrato (evitare perseverazioni, o esecutivo riscontrato (evitare perseverazioni, o
perdita del criterio, incentivare la flessibilità perdita del criterio, incentivare la flessibilità
cognitiva e l’automonitoraggio)cognitiva e l’automonitoraggio)
Apprendimento di compiti/definizione di Apprendimento di compiti/definizione di
routine specifiche (Mateer, 1999)(2)routine specifiche (Mateer, 1999)(2)
Si procede alla definizione della sequenza operativa, che può Si procede alla definizione della sequenza operativa, che può
essere finalizzata a:essere finalizzata a:
Viaggiare in autobus da un punto all’altro della cittàViaggiare in autobus da un punto all’altro della città
Preparare una tortaPreparare una torta
Scrivere una lettera o una emailScrivere una lettera o una email
Fare una telefonata di lavoroFare una telefonata di lavoro
Lavorare al computerLavorare al computer
La sequenza di operazioni viene trascritta, prestando particolare La sequenza di operazioni viene trascritta, prestando particolare
attenzione alla logicità e coerenza delle sotto-mete (anche in attenzione alla logicità e coerenza delle sotto-mete (anche in
considerazione del setting specifico in cui viene effettuata)considerazione del setting specifico in cui viene effettuata)
Si effettua poi una prova “in vivo” delle strategie pianificate, Si effettua poi una prova “in vivo” delle strategie pianificate,
provvedendo alla correzione di eventuali errori o incoerenze provvedendo alla correzione di eventuali errori o incoerenze
emerseemerse
Si fissano per iscritto i cambiamenti apportati Si fissano per iscritto i cambiamenti apportati
Messa in atto del programma così definitoMessa in atto del programma così definito
Si valuta l’apprendimento della sequenza operativaSi valuta l’apprendimento della sequenza operativa
Interiorizzazione delle istruzioni Interiorizzazione delle istruzioni
verbali (Sohlberg, Mateer,2001)verbali (Sohlberg, Mateer,2001)
Tale metodo prende spunto dalle teorie di Tale metodo prende spunto dalle teorie di
Luria e Vygotsky che identificavano nel Luria e Vygotsky che identificavano nel
linguaggio interno una fonte di regolazione del linguaggio interno una fonte di regolazione del
comportamento: al soggetto è richiesto di comportamento: al soggetto è richiesto di
verbalizzare, attraveso una procedura di auto-verbalizzare, attraveso una procedura di auto-
istruzione mediata verbalmente, i passaggi istruzione mediata verbalmente, i passaggi
necessari per l’esecuzione di un compito di necessari per l’esecuzione di un compito di
pianificazione d’azionepianificazione d’azione
Problem-solving Training Problem-solving Training
(Conson e Napolitano 2002)(Conson e Napolitano 2002)
Al soggetto viene fornito uno schema dei Al soggetto viene fornito uno schema dei
passaggi necessari per l’esecuzione di compiti passaggi necessari per l’esecuzione di compiti
a difficoltà progressiva, con la formulazione e a difficoltà progressiva, con la formulazione e
stesura di eventuali strategie alternative e la stesura di eventuali strategie alternative e la
successiva applicabilità dello schema d’azione successiva applicabilità dello schema d’azione
individuato ad altri compiti.individuato ad altri compiti.
ESEMPIOESEMPIO
I programmi di riabilitazione I programmi di riabilitazione
delle funzioni esecutive devono delle funzioni esecutive devono
pertanto sempre contemplare la pertanto sempre contemplare la
dimensione ecologica ed essere dimensione ecologica ed essere
sviluppati in un contesto sviluppati in un contesto
d’intervento specificod’intervento specifico