6 IISS D. Modugno Conversano "L'ultimo giro"

ascuoladiprevenzione 484 views 10 slides Apr 07, 2025
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About This Presentation

Dal palcoscenico alla realtà @ scuola di prevenzione.
Concorso sezione Sceneggiature 2024-2025


Slide Content

“L’ULTIMO GIRO”
Sceneggiatura teatrale sulla sicurezza sul lavoro e le morti bianche

3^A Servizi Culturali e dello Spettacolo
I.P. “Domenico Modugno” - Conversano



PERSONAGGI
• GIANNI – Operaio edile
• FRANCO – Agricoltore
• MARTA – Addetta a una pressa industriale
• LUCA – Camionista
• VITO – Elettricista
• ROBERTO – Operaio siderurgico
• ELENA – Infermiera
• CAMERIERE




SCENA UNICA

Esterno del bar “LIFE STYLE”. Un tavolino con diverse sedie sotto un grande ombrellone.
È sera. Gli operai e l’infermiera ridono e bevono, chiassosi. Il bar è illuminato dall’insegna
al neon che proietta la sua luce intermittente sulla scena. Un sottofondo musicale proviene
dal locale.
Sette ragazzi si siedono al tavolo.
Arriva il cameriere per prendere la comanda.

CAMERIERE
Ragazzi, cosa vi porto?

VITO
7 birre alla spina per favore.

CAMERIERE
Va bene, arrivano subito.

ELENA
Allora ragazzi com’e andata al lavoro?

GIANNI
(ridendo): ho un mattone in testa (tutti ridono), nel vero senso della parola. Per un pelo ho
scansato un mattone di quel fesso del capocantiere che per fare veloce mi butta un
mattone senza usare il montacarichi. Ma dico io il mattone lo hai perso tu!

FRANCO
Il mio trattore mi ha seminato (tutti ridono) nel vero senso della parola. Per la fretta di finire
ho stretto troppo la curva e sono caduto. Le risate… dovevate vedere la scena, il trattore
davanti e io che correvo dietro!

MARTA
Io invece sono de-pressa. (tutti la guardano) nel senso che “so depressa” (in dialetto
romano) sempre curvata sulla pressa, che poi a fare sempre lo stesso movimento mi viene
il sonno. Ieri poi ho fatto tardi e stamattina ho chiuso gli occhi per un attimo e per poco mi
pressavo la testa. Menomale come è andata!

LUCA
Il colpo di sonno è una brutta bestia, io ho una soluzione quando porto il camion, metto a
palla un po’ di musica neomelodica e canto a squarciagola, così non rischio di prendere
sonno ma rischio che mi arrestino per inquinamento acustico!

VITO
Io stamattina ho avuto una situazione elettrizzante. (tutti lo guardano) Nel senso che ho
toccato i fili senza aver tolto la corrente e il quadro elettrico mi ha fatto fare un triplo salto
carpiato all’indietro. Jury Chechi mi fa un baffo!

ROBERTO
Io mi sento fuso come il ferro che metto nella fornace. Mia moglie mi rimprovera e dice:
(imita la moglie) tutto il giorno a lavoro fai scintille, la notte nel letto fai cilecca. (tutti ridono)
in pratica io vivo l’inferno di giorno in fonderia e di sera a casa.

ELENA
(sospira) Bravi, bravi, (applaude) qui non c’è nulla da ridere! (tutti la guardano straniti) Vi
ascolto e mi viene il nervoso. Perché voi scherzate ma se poi finisce male, chi arriva? Io. E
il bello e che spesso dobbiamo correre per strada solo perché: (elenca tutti e li indica nel
modo in cui sono morti) uno la notte prima ha fatto tardi e distraendosi si è chiuso la testa
nella pressa, l’altro si è addormentato sul camion, l’altro per fare il fesso è stato investito
dal trattore, un altro ha fatto troppe scintille, l’altro ha fatto il salto indietro e noi per salvarvi
abbiamo fatto un frontale

(Un silenzio leggero attraversa il gruppo, ma subito qualcuno ride di nuovo e il
chiacchiericcio riprende. Si sentono rumori di stoviglie, passi, auto in lontananza.)

Entra in scena il cameriere con un vassoio di calici di vino e li serve al tavolo.

CAMERIERE
Ecco il vostro ordine!

FRANCO
Dove sono le birre? Hey! (alza la voce) come mai ci hai portato il vino?

CAMERIERE
(il cameriere rimane in silenzio e poi esce)

MARTA
certo che il cameriere si è proprio rincoglionito…

LUCA
(con tono arrabbiato) Si ma io non volevo il vino, volevo la birra! (urla arrabbiato)
Cameriereee!!!



(BUIO con SILENZIO TOMBALE)




PRIMO INCIDENTE – GIANNI (OPERAIO EDILE)

(Gianni beve un sorso di vino. Un suono improvviso: il rumore di una trave che cede, un
fischio acuto di qualcosa che precipita. Si alza di scatto, il bicchiere a mezz’aria.)


GIANNI
(con voce tremante) Devo tornare da mia figlia…

(Come se fosse stato richiamato da una voce lontana, si gira e cammina verso il buio,
uscendo di scena.)

CAMERIERE
Gianni che ha passato una vita a posare i mattoni adesso ri-posa in pace.
(rimane in scena ma al buio.)

(Gli altri restano in silenzio. Poi Franco rompe la tensione, ridendo nervosamente.)

FRANCO
Gianni se l’è svignata senza manco pagare il giro!

(Ridono, ma con meno entusiasmo.)


SECONDO INCIDENTE – FRANCO (AGRICOLTORE)

(Franco beve un sorso di vino. Un suono: il rombo di un trattore, poi uno stridio di ruote, un
tonfo sordo. Franco si irrigidisce.)

FRANCO
(Con uno sguardo a terra) Non posso deludere mia moglie…

(Guarda gli altri con un sorriso teso, si alza e si incammina lentamente, come ipnotizzato,
sparendo nel buio.)

CAMERIERE
Franco è stato un grande agricoltore, ma alla fine è stato lui a finire sotto terra.

(Il silenzio si fa più pesante. Marta abbassa lo sguardo. Luca scuote la testa.)




TERZO INCIDENTE – MARTA (PRESSA INDUSTRIALE)

(Marta fa un sorso di vino. Un rumore secco: il suono meccanico di una pressa che si
chiude, un grido soffocato. Con un movimento rigido si alza, prende la borsa e si
allontana, lasciando la sedia vuota.)


MARTA
(spalancando gli occhi) Non voglio che mia madre pianga per me…

(Con un movimento rigido si alza, prende la borsa e si allontana, lasciando la sedia vuota.)

CAMERIERE
Marta, alla fine, è stata schiacciata dal peso della vita.

(Gli altri si guardano, turbati.)

QUARTO INCIDENTE – LUCA (CAMIONISTA)

(Luca beve un sorso. Il suono di un clacson, uno stridio di freni, poi un impatto devastante.
Luca si immobilizza. Guarda il tavolo, poi gli amici.)

LUCA
(con voce strozzata) Non posso lasciare mio figlio senza un padre…

(Si alza, esce di scena, lasciando il bicchiere mezzo pieno.)

CAMERIERE
Almeno Luca ha fatto il suo ultimo viaggio senza traffico.

(Gli ultimi tre rimasti abbassano la testa. Vito si passa una mano sul viso, nervoso.)




QUINTO INCIDENTE – VITO (ELETTRICISTA)

(Vito beve un sorso di vino. Un ronzio elettrico, poi un forte crepito, come un cortocircuito.
Vito rabbrividisce.)

VITO
La mia famiglia ha bisogno di me…

(Si alza e se ne va senza una parola.)

CAMERIERE
Vito che ha dato la luce a tanti ma alla fine si è spento improvvisamente.



SESTO INCIDENTE – ROBERTO (OPERAIO SIDERURGICO)

(Roberto beve un sorso di vino. Il suono di metallo fuso, un’esplosione di vapore, urla
indistinte.)

ROBERTO
(con voce rotta dal pianto) Non voglio che i miei figli mi vedano in quelle condizioni…

(Si alza e si incammina lentamente, massaggiandosi il collo.)

CAMERIERE
Era solo una fuga di gas, peccato che a fuggire è stata la sua vita

(Ora al tavolo è rimasta solo Elena. Osserva i bicchieri vuoti. Beve anche lei un sorso. Inspira
profondamente. Si alza.)

SETTIMO INCIDENTE – ELENA (INFERMIERA)

(Suoni di sirene, monitor cardiaci, un lungo e inesorabile “bip” che annuncia la fine. Elena
si alza, con uno sguardo grave.)

ELENA
Ogni volta è un pezzo di cuore che se ne va…


Fa un ultimo giro intorno al tavolo, sfiorando i bicchieri vuoti. Poi esce di scena.)


CAMERIERE
Elena ha passato la vita a salvare gli altri dai loro ultimi battiti, finché i suoi non l’hanno
salvata.



CAMERIERE
Adesso i calici sono vuoti, come i loro corpi privi di anima, strappata dai loro mestieri. E ora
vagano nel buio senza una meta. Questo fa capire che non bisogna dare la propria vita al
lavoro, perché non è un qualcosa con cui scherzare e anche la minima cosa non va presa
sottogamba, ma bisogna dare importanza a sé stessi e al privilegio che abbiamo avuto.
Vivere.


FINALE

(Silenzio. Solo il rumore del vento tra le sedie vuote. Il cameriere esce dal bar, guarda il
tavolo vuoto, sospira. Spegne l’insegna del locale. Poi, con gesti lenti, inizia a sparecchiare.
La luce si abbassa, fino al buio totale.)

FINE

BOZZA DI REGIA
• Ambientazione: Il bar “LIFE STYLE” deve apparire accogliente all'inizio, ma man
mano che gli incidenti si susseguono, l'atmosfera diventa sempre più pesante e
opprimente. Utilizzare luci calde inizialmente, per poi passare a toni più freddi e
spenti.
• Movimenti: Durante i dialoghi, i personaggi dovrebbero muoversi in modo naturale,
interagendo tra loro. Gli incidenti dovrebbero essere rappresentati con suoni forti e
improvvisi, interrompendo il dialogo e creando un senso di shock.
• Silenzio: Dopo ogni incidente, permettere un momento di silenzio. Questo enfatizza
la gravità della situazione e il peso della perdita.

• Cameriere: dopo ogni incidente si eleva e non parla più con i personaggi ma solo in
terza persona. Quando parla il cameriere la luce è puntata solo su di lui, quando
finisce la sua battuta la luce ritorna sugli altri e così via.
• Focalizzazione su Elena: Alla fine, quando Elena è l'unica rimasta, la scena
dovrebbe concentrarsi su di lei. La sua solitudine e il suo dolore devono essere
palpabili, utilizzando un'inquadratura più ravvicinata e una luce che la illumina,
mentre gli altri personaggi scompaiono nell'oscurità.

ANALISI DEL TESTO
Il testo affronta il tema della sicurezza sul lavoro in modo diretto e crudo, mettendo in
evidenza la fragilità della vita degli operai e le conseguenze delle condizioni di lavoro
pericolose. Ogni personaggio rappresenta un settore diverso e le loro storie personali si
intrecciano con il tema centrale, creando un quadro complesso della vita lavorativa e delle
paure quotidiane.
La scelta di un dialogo frizzante e divertente all'inizio serve a mascherare il dramma
sottostante, creando un contrasto efficace quando gli incidenti iniziano a verificarsi. Ogni
incidente diventa un simbolo non solo della perdita individuale, ma anche della mancanza
di sicurezza e della vulnerabilità della classe lavoratrice.
Il finale, con Elena come unica presenza, simboleggia la realtà di chi rimane a dover
affrontare il dolore e le conseguenze delle scelte fatte. La sua figura rappresenta la
memoria delle vittime e la responsabilità di chi continua a lavorare in condizioni precarie.

APPROFONDIMENTO SUI PERSONAGGI
1. Gianni (Operaio edile)
Gianni è il personaggio che incarna l'ironia della vita di cantiere. La sua risata nasconde la
paura di perdere tutto, specialmente la sua famiglia. La sua storia potrebbe essere
ulteriormente ampliata con flashback o monologhi interiori, in cui riflette sui momenti
passati con la figlia e sulla sua crescente ansia per il lavoro. Potrebbe anche esprimere il
desiderio di insegnarle un mestiere sicuro, lontano dai rischi dell'edilizia.
2. Franco (Agricoltore)
Franco rappresenta il contadino tradizionale, legato alla terra ma anche esposto a pericoli
moderni. La sua lotta per mantenere un'attività agricola sicura è un tema ricorrente.
Potrebbe rivelare le pressioni economiche che lo costringono a lavorare in condizioni
rischiose, o la preoccupazione per il futuro dei suoi figli, che potrebbero non voler seguire
le sue orme.
3. Marta (Addetta a una pressa industriale)
Marta è un simbolo della lotta femminile nel mondo del lavoro, spesso sottovalutata.
Potrebbe avere un legame speciale con una nonna che lavorava in condizioni simili, e il
suo desiderio di rendere orgogliosa la sua famiglia la spinge a rischiare, nonostante i
pericoli. Potrebbe anche esprimere il desiderio di un cambiamento nel settore, e di come
la sua voce venga spesso ignorata.
4. Luca (Camionista)
Luca è il classico "padre di famiglia" che combatte per il sostentamento. La sua storia
potrebbe includere momenti di vulnerabilità, come quando confessa di sentirsi in colpa per
non passare abbastanza tempo con suo figlio. Potrebbe anche parlare delle pressioni
economiche che lo costringono a fare turni lunghi e rischiosi, lasciandolo sempre in bilico
tra il lavoro e la famiglia.
5. Vito (Elettricista)
Vito è il tecnico che conosce bene i rischi della sua professione. Potrebbe avere una
passione per l'elettricità che si scontra con la realtà pericolosa del suo lavoro. La sua
preoccupazione per la sicurezza potrebbe derivare da un incidente passato che ha
coinvolto un collega, creando un trauma che lo accompagna. Potrebbe anche sognare di
avviare una propria attività, ma teme le conseguenze di un errore.

6. Roberto (Operaio siderurgico)
Roberto rappresenta il lavoratore che ha visto troppi incidenti. Potrebbe avere un passato
di traumi legati a incidenti sul lavoro e sentirsi impotente di fronte a una situazione che non
cambia. La sua frustrazione potrebbe tradursi in atteggiamenti cinici, ma nel profondo
desidera che i suoi figli abbiano un futuro migliore.
7. Elena (Infermeria)
Elena è l'unica figura che affronta direttamente le conseguenze degli incidenti. Potrebbe
avere un background che la spinge a lavorare in medicina, come un desiderio di aiutare gli
altri. La sua vulnerabilità emerge quando si confronta con il dolore delle famiglie che perde
nei suoi turni. Potrebbe esprimere il desiderio di cambiare il sistema, ma sentirsi impotente
di fronte alla realtà.


Temi Principali
1. Sicurezza sul lavoro
Il tema centrale è la sicurezza sul lavoro, evidenziato dai dialoghi e dagli incidenti. Ogni
personaggio porta la propria esperienza, mostrando che la sicurezza è una questione
collettiva che riguarda tutti, non solo i singoli.
2. Famiglia e Responsabilità
Le relazioni familiari sono al centro della narrazione. Ogni personaggio ha qualcuno da
proteggere, e questo crea un legame emotivo profondo. La paura di non tornare a casa
mette in evidenza l'importanza della vita e delle scelte lavorative.
3. Vulnerabilità Umana
La vulnerabilità degli operai è un tema ricorrente, che si manifesta attraverso le loro
esperienze e le loro paure. Ogni incidente serve a sottolineare l'imprevedibilità della vita e
la fragilità delle persone di fronte a un sistema che spesso ignora i loro bisogni.



Conclusione
Questa sceneggiatura non è solo un richiamo alla sicurezza sul lavoro, ma anche un
potente dramma umano che esplora le relazioni, le speranze e le paure quotidiane. Le
storie personali dei personaggi si intrecciano in una narrazione che mette in luce la realtà

spesso ignorata degli incidenti sul lavoro, rendendo ogni perdita un dolore collettivo. La
regia e la rappresentazione scenica possono amplificare ulteriormente questo messaggio,
creando un'esperienza emotiva profonda per il pubblico.
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