7 Padre A.M. Tannoia Corato -"L'ultima mano di vernice"

ascuoladiprevenzione 50 views 8 slides Apr 07, 2025
Slide 1
Slide 1 of 8
Slide 1
1
Slide 2
2
Slide 3
3
Slide 4
4
Slide 5
5
Slide 6
6
Slide 7
7
Slide 8
8

About This Presentation

Dal palcoscenico alla realtà @ scuola di prevenzione.
Concorso sezione Sceneggiature 2024-2025


Slide Content

Qe [M |

{stitute Tecnico Economie Tecnologico “Padre AM. TANNOJA"
Via Xa Mago, 62 - 70083 CORATO (BA Tel. 080/8721097 - CF.89002250726
‘Sez Stacal: Vi Madonna delle Graue, - RUVO di PUGLA Tl:000/3628299
mit bad it lane? to uc tt tannal i Pecan 90001 Botana

Spott le Segreteria Organizzativa del Progetto
“da Vite Sperzate @ scuola di prevenzione”
lo INAIL- Direzione Reglonale per la Puglia

email: pugla-prevenzlone@inallit

‘Oggetto: Scencgsiatura testo teatrao
In iferimente alla partecipazione dela classe 4CSIA dell ITET "TANNOIA” sede di Corato a

progetto -DAL PALCOSCENICO ALLA REALTA’ @ SCUOLA DI PREVENZIONE-sitresmeite lo
sconeggiatura dal testo extrae dal ital “L'ULTIMA MANO di VERNICE”.

Ramasnt scousnco

se des

L'ULTIMA MANO DI VERNICE

Personaggi:
Marco - Giovane pittore edile

Antonio = Ttolare della ditta

Giulia - Moglie di Marco

Marco & un pittore edile esperto nel mestiere ma costretto molte volte a
lavorare senza alcuna garanzia contrattuale (a nero) con una ditta di
pitturazioni il cui titolare, Antonio e attento solo al profitto tralasciando
qualsiasi responsabilité in materia di sicurezza sul lavoro. | suoi operai non
sono tutelati e protetti. Marco & sposato con Giulia, donna forte che,
sapendo delle condizion in cui lavora il marito, lo sprona a cercare
qualcosa di pit stabile e sicuro.

SCENA 1- L'OFFERTA

Un cortile polveroso. Secchi di vernice, pennelli sporchi. Antonio é in piedi,
sfogliando il cellulare con aria annolata. Marco arriva, con passo lento, un
asclugamano sulle spalle,

MARCO (con un sorriso stanco)

Allora, Anto”... Hai qualcosa per me?

“ANTONIO (senza staccare gil occhl dallo schermo)

Hal una fortuna che manco immagini, Marco. Un lavoretto al volo.

“MARCO (sollevato)

Bene. Che roba $?

“ANTONIO (Alza lo squardo)

Un condominio, Via Roma. Facciata da rifare. Dobbiamo finilo presto. Ci stanno gli
altri operai, ma serve uno bravo col pennello e quello sei tu. proprietario ha
richiesto un lavoro veloce ma fatto bene,

-MARCO (annuisce)

Dimmi quando devo iniziare e preparami tutta 'attrezzatura caschi, imbracature,
non voglio rischiare come la volta scorsa

“ANTONIO (ridacchia, sarcastico)

Oh, eccolo che ricomincial Ma tu sei diventato un Impiegato statale, Marco? Da
quando tutto ‘sto Interesse per caschi, imbracature, documenti? Ti paghiamo per
pitturare, mica per lamentarti.

“MARCO (serio)

Antonio, lo sai che ho famiglia. Ho Giulia. Non posso permettermi di farmi male.

“ANTONIO (sbuffa poi gli dé una pacca sulla spalla, affabile ma falso)

Eallora non farti male, no? Guarda dove mettii piedi e stai attento. Tu sei uno
tosto. Ci sai fare, Se continui a fare troppe domande, trovo un ragazzino che prende
la meta di quello che prendi tu. Quindi?

“MARCO (silenzio. Annulsce lentamente.)
Vado a prendere gli attrezzi e domani inizio.

[Marco si allontana mentre. Antonio torna a guardare i! cellulare, indifferente ]
SCENA 2 - A CASA di Marco
Un piccolo appartamento modesto. E sera e Giulia sta preparando la cena. Marco

entra visibilmente stanco.

«GIULIA (senza voltarsi)

Hal fatto tardi stasera,

“MARCO (si siede pesantemente a tavola, si massaggia il collo)

Ho perso tempo a parlare con Antonio che mi ha trovato un nuovo lavoretto da fare

-GIULIA (mette i piatti a tavola, sisiede di fronte a lui)

In nero?

“MARCO (fa una smorfia)
Ecos'altro dovrel fare?

-GIULJA (fissandolo negli occhi, con preoccupazione sincera)

Marco, lo sal che non mi place. Se ti succede qualcosa.

-MARCO (prende la mano di lei la stringe dolcemente)

Se non lavoro come facciamo?

-GIULIA (stringe le labbra, scuote la testa)

lo lo so che tu ce la metti tutta. Ma quelli. quell per cui avert... per loro non sei
niente.

-MARCO (con un sorriso amaro)
Loso, Giulia. Ma che scelta ho?

{silenzio, Lei abbassa lo sguardo. Lui la accarezza sulla guancio]

SCENA 3 - IL CANTIERE

Mattino. Marco é su un'impalcatura malferma. sole é accecante, Sotto, Antonio
parla al telefono, distante

MARCO (tra sé e sé, mentre dipinge)

Un altro giorno, un‘altra facciata e finiamo ¡Fa un passo indietro per controllare il
lavoro. Suda. Sente un lieve capogiro. Guarda giú. Il suolo sembra lontanissimo.)

= OPERAIO che gli sta vicino

Oh vaglio' tutto apposto?

-MARCO (si ferme, inspira profondamente, scuote la testa)

Sisi.No, no... Ancora un po’ e scendo.

[Antonio lo guarda dal basso, infastidito}
“ANTONIO (urlando)

Dai, Marco, muowt che non abbiamo tutta la giornatal

-MARCO (con un filo di voce)

Antonio... fa troppo caldo...

“ANTONIO (ridendo)
Hai bisogno di ferie? Dai, non fare il vecchio!

Marco si passo una mano sulla fronte. Po), allImprowiso, un attimo.. il vuoto. I
piede seivola. Un grido. Un tonfo sordo. Silenzio. Antonio smette di ridere. Gli sguardi
impietrii degli oltri operal. Qualcuno si awvicina di corsa. Marco é a terra, immobile

-OPERAIO (gridando)
Marco, Marco, Marcooo (pol sottovoce, con paura) Chiamiamo 'ambulanza.

(Antonio resta fermo, it volto pietrificato.)

SCENA 4 - DOPO LA TRAGEDIA

Casa di Marco, Giulia é seduta, sguardo fisso. La stanza à vuota, silenziosa. Un
bussare alla porto. Entro Antonio, teso, con gli occhi bass!

“ANTONIO (imbarazzato)

Giulia. mi dispiace.

-GIULIA (con voce fredda, senza guardarlo)

Davvero?

“ANTONIO (passandosi una mano sulla nuca, a disagio)

Non so cosa dire. E stato un incldente.

GIULIA (si alza lentamente, lo fissa con occhi di fuoco)

Un incidente? Un incidente é quando non si pub evitare. Ma tu, Antonio, potevi
evitarlo.

“ANTONIO (piano, abbassando lo sguardo)

Giulia, io non volevo...

-GIULIA (interrompendolo, con voce tagliente)

Non volevi pagargli un’imbracatura, Non volevi spendere soldi per la sicurezza, Non
volevi metterio in regola. Ma ora vuoi pulirt la coscienza con un “mi displace"?

-ANTONIO (balbetta, cerca una giustificazione, poi si arrende, sconfitto)

Dimmi cosa posso fare,

«GIULIA (con freddezza ossoluta)

Puoi andartene. E continuare a vivere con l'idea che hai ueciso un uomo per
risparmiare qualche euro.

Silenzio. Antonio china la testa ed esce. Giulia resta immobile. Si sente solo il
ticchettio di un orologio. La scena si oscura. Entra Marco e la luce si concentra solo
su di lui

-MARCO (si dirige verso l'orologio N dove l'aveva lasciato)

1 mio orologio..... 'ho lasciato a casa...non volevo che si sporcasse di vernice.… e
alla fine... per fortuna.... non si à sporcato di sangue. Giulia mi raccomando

ccontrolla che funzioni sempre bene......custodiscilo. Questo ¿il mio regalo per
te....amore mio,

A tutte le vittime sul lavoro
Tags