ANIMISMOANIMISMO::carattericaratteri generaligenerali
didi
Cora Alessandro e Siri PietroCora Alessandro e Siri Pietro
5H5H
L’animismo permette di comunicare attraverso il creato
con il Dio supremo ed è una religione dalle implicazioni
universali, mentre il feticismo è la pratica che attraverso
simboli, simbolismi e rituali magici dà la credenza ai
praticanti di possedere i geni e le forze soprannaturali
per soddisfare i bisogni immediati della vita.
L’animismo è una religione che attribuisce un’anima a tutti i fenomeni
naturali, un' energia che pervade tutto l’esistente, visibile ed invisibile,
causa di ogni fenomeno, della vita e della morte, della stabilità e di
ogni cambiamento, intrinseca ad ogni essere vivente, uomo, animale o
vegetale, e nella materia sia essa solida, liquida o gassosa. L’animista
possiede la ferma convinzione dell’esistenza di questa energia, la sua
iniziazione ed il suo percorso religioso consistono nella acquisizione di
una profonda sensibilità nei confronti della natura, nell’osservazione
dei fenomeni naturali e degli avvenimenti ciclici come i giorni, le
lunazioni, le stagioni. Le influenze sugli accadimenti naturali sono per
l’animista un libro nel quale sono per lui possibili letture profonde e
significative, le analisi che l’animista è in grado di compiere sono il
frutto di una sensibilità ottenuta con l’abitudine alla esplorazione dei
significati che la natura dona alla comprensione
dell’uomo. L’animismo non può essere semplicemente liquidato con la
superficiale definizione di "religione primitiva".
La complessità e la profondità delle idee e dei concetti di questa religione
è sorprendente, un vero mondo in cui, come in altre religioni, le forze del
male e del bene si scontrano. Queste lotte immani e misteriose si
manifestano nella natura e nel mondo materiale sottoforma di simboli che
l’animista vuole decifrare. La consapevolezza che in un seme vi è l’intera "
anima " della pianta, un disegno preciso, l’esecuzione di un progetto
grandioso, il desiderio insito di vivere, germogliare,crescere, fiorire,
fruttificare allo scopo di realizzare un suo simile, per essere nella sua
essenza eterno, è un esempio emblematico della complessità e spessore
delle analisi e della profondità di lettura della natura nell’animismo.
Un codice che l’animista acquisisce non solo nell’attento esame
delle manifestazioni naturali ma anche attraverso l’insegnamento
di un anziano, un maestro con il quale, anche dopo la sua morte,
continuerà ad avere uno stretto rapporto spirituale; lo invocherà
continuamente chiedendo protezione e intercessione durante i
rituali religiosi. L’animismo in Africa occidentale è la religione
autoctona praticata da molto tempo ancor prima che arrivassero
Islam e Cristianesimo, considerate religioni dei popoli invasori.
Queste religioni sono state in generale accettate dalle
popolazioni ma adattate alle loro credenze e sovente snaturate
dei loro messaggi originali. Nelle tradizioni dei popoli animisti
l’accettazione di una nuova credenza religiosa non si
contrappone ai loro princìpi. I portatori di nuove religioni sono
sempre accolti con le loro divinità, che vengono in qualche modo
inserite nel pantheon delle divinità locali, anzi, in alcune
circostanze, quando il confronto di superiorità è per essi
evidente, dichiarano senza esitazione che il Dio dei cristiani o
dei musulmani è più forte dei loro.
Gli antropologi considerano l’animismo come la
religione tradizionale dell’Africa, e se è pur vero che
i rituali e le pratiche variano tra le etnie, la sostanza
di fondo resta la medesima ovunque. Il nome di
Dio è pronunciato nelle preghiere, nelle
benedizioni, durante i sacrifici. Dio dona la vita
eterna dopo la morte. L’animismo si caratterizza
secondo l’etnia e si presenta in modo differente
secondo la storia del gruppo etnico, delle sue
componenti storiche anche di un passato lontano, o
dei personaggi veri o mitizzati che si sono distinti
per le capacità sciamaniche e divinatorie. Il culto
animista ha dei giorni imposti durante l’anno in cui
si svolgono i rituali (feste ricorrenti).In queste
occasioni vengono effettuati sacrifici di animali,
generalmente polli , offerte d’acqua,di farina, di
olio, di birra di miglio e altro, che vengono posti in
un luogo consacrato ed offerti a Dio.
L’animista crede in un Dio creatore
che mantiene il perfetto ordine delle
cose, tutte concatenate tra loro; il
suo aspetto non viene mai
antropomorfizzato, anzi è pensato
tutt’uno con l’intero creato in
un’idea che può rappresentare una
sorta di panteismo dell’universale.
Nel pensiero degli animisti africani
Dio è troppo potente per
interessarsi all’uomo, egli è al di
sopra delle esigenze minute dei
piccoli problemi umani, per questi
bastano gli intermediari, e cioè i
geni, le forze spiritiche del
simbolismo, che vengono esortati
con rituali magici.