alessandrocapponi
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Mar 09, 2010
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Slide Content
LE CEFALEE:
CONSIDERAZIONI
STORICHE E DINAMICHE
Dott. Alessandro Capponi
Psicologo Psicoterapeuta Psicoanalitico
IL MAL DI TESTA NELLA STORIAIL MAL DI TESTA NELLA STORIA
7000 A.C età neolitica7000 A.C età neolitica pratica della trapanazione del cranio per pratica della trapanazione del cranio per
allontanamento demoniallontanamento demoni
Antico EgittoAntico Egitto (Studio condotto da Ckarenberg e Leitz-2001) aspetti (Studio condotto da Ckarenberg e Leitz-2001) aspetti
psicologici lontani dall'essere considerati.psicologici lontani dall'essere considerati.
Cause del mal di testa attribuite prima ad influssi demoniaci e poi a Cause del mal di testa attribuite prima ad influssi demoniaci e poi a
disfunzionalità digestivedisfunzionalità digestive
Le parti del cranio interessate erano 4:Le parti del cranio interessate erano 4:
1- intero cranio1- intero cranio
2- metà del cranio2- metà del cranio
3- le tempie3- le tempie
4- la nuca4- la nuca
GALENO:GALENO: 129-200 D.C. Introduzione al concetto
di EMICRANIA (Dato da vapori tossici al cervello
attraverso la circolazione)
1 descrizione specifica ad opera di Areteo di Areteo di
Cappadocia:Cappadocia: Forma dolorosa grave e cronica
con distribuzione unilaterale ed associata a
nausea, vomito, fotofobia, con intervalli liberi dal
dolore.
EPOCA MEDIEVALE E EPOCA MEDIEVALE E
RINASCIMENTALERINASCIMENTALE
Mal di testaMal di testa
Affaticamento lavoro intenso nervosoAffaticamento lavoro intenso nervoso
XVII SECOLO: WILLIS XVII SECOLO: WILLIS
Individuò i presupposti della teoria Individuò i presupposti della teoria
vascolare che si riteneva vascolare che si riteneva
caratteristica dell'emicrania caratteristica dell'emicrania
successivamente elaborata da successivamente elaborata da
Graham e Wolff (1938) evidenziando Graham e Wolff (1938) evidenziando
che:che:
““...una circolazione troppo veloce del sangue ...una circolazione troppo veloce del sangue
nella testa che finisce con il ribollire ed nella testa che finisce con il ribollire ed
occludere il lume vasale in certi punti e vi si occludere il lume vasale in certi punti e vi si
ristagna, se poi in quegli stessi punti il sangue ristagna, se poi in quegli stessi punti il sangue
arriva in quantità troppo copiosa i vasi si arriva in quantità troppo copiosa i vasi si
dilatano, le membrane si rigonfiano, le fibre dilatano, le membrane si rigonfiano, le fibre
nervose subiscono uno stiramento eccessivo nervose subiscono uno stiramento eccessivo
e si formano delle rugosità che danno dolore.” e si formano delle rugosità che danno dolore.”
(De Anima bruorum, Oxford 1672)(De Anima bruorum, Oxford 1672)
FINE DEL 1800 CHARCOT E FINE DEL 1800 CHARCOT E
BABINSKIBABINSKI
INTRODUZIONE ALLA FORMA ISTERICA
DELL'EMICRANIA BASATA SUL SINTOMO DI
CONVERSIONE INAUGURANDO L'APPROC
CIO PSICOGENO ALLA PATOGENESI DELLE
CEFALEE CHE NON AVRA' MOLTO
RISCONTRO NEGLI SCRITTI DI FREUD.
LA POSIZIONE DI FREUDLA POSIZIONE DI FREUD
““Per ragioni didattiche ho dovuto trattenere gli Per ragioni didattiche ho dovuto trattenere gli
analisti dall'intraprendere questi studi: analisti dall'intraprendere questi studi:
innervazione, vasodilatazione, vie nervose, innervazione, vasodilatazione, vie nervose,
avrebbero costituito tentazioni troppo avrebbero costituito tentazioni troppo
pericolose, essi dovevano limitarsi al pericolose, essi dovevano limitarsi al
ragionamento psicologico” (Freud 1932) ragionamento psicologico” (Freud 1932)
Per comprendere e risolvere la malattia il medico Per comprendere e risolvere la malattia il medico
deve occuparsi non solo dei problemi di funzioni e deve occuparsi non solo dei problemi di funzioni e
organi, ma deve rivolgere l’attenzione agli aspetti organi, ma deve rivolgere l’attenzione agli aspetti
psicologici, sociali, familiari dell’individuo, fra psicologici, sociali, familiari dell’individuo, fra
loro interagenti e in grado di influenzare loro interagenti e in grado di influenzare
l’evoluzione della malattia.l’evoluzione della malattia.
IL SE CORPOREOIL SE CORPOREO
Le prime esperienze del bambino sono Le prime esperienze del bambino sono
corporee poi il sé corporeo si lega al sé corporee poi il sé corporeo si lega al sé
psichico, se ciò non accade nasce la patologia psichico, se ciò non accade nasce la patologia
psicosomatica. Ci saranno somatizzazioni e psicosomatica. Ci saranno somatizzazioni e
non conversioni. non conversioni.
Secondo Freud qualunque funzione psichica Secondo Freud qualunque funzione psichica
si appoggia dapprima su una funzione fisica si appoggia dapprima su una funzione fisica
che viene poi trasportata a livello mentale. L'io che viene poi trasportata a livello mentale. L'io
psichico del bambino man mano che si va psichico del bambino man mano che si va
strutturando dovrebbe fondersi con l'io strutturando dovrebbe fondersi con l'io
corporeo e la personalità del bambino si corporeo e la personalità del bambino si
dovrebbe legare al corpo, con la pelle che dovrebbe legare al corpo, con la pelle che
diventa la membrana-frontiera che delimita l'io diventa la membrana-frontiera che delimita l'io
dal non io. (IO PELLE - ANZIEU)dal non io. (IO PELLE - ANZIEU)
Le cefalee all'interno della
cornice bio-psico-sociale
Il modello bio-psico-sociale si contrappone al modello bio-Il modello bio-psico-sociale si contrappone al modello bio-
medico, secondo il quale la malattia è riconducibile a medico, secondo il quale la malattia è riconducibile a
variabili biologiche che il medico deve identificare e variabili biologiche che il medico deve identificare e
correggere con interventi terapeutici mirati.correggere con interventi terapeutici mirati.
IL MODELLO BIO-MEDICOIL MODELLO BIO-MEDICO
Il paradigma dominante nella medicina (biomedico) è Il paradigma dominante nella medicina (biomedico) è
basato su una visione dualistica dell'uomo: mente e corpo basato su una visione dualistica dell'uomo: mente e corpo
sono due entità separate. Dentro questa cornice, "sono due entità separate. Dentro questa cornice, "la salute la salute
è una funzione esclusiva di uno stato fisico della persona è una funzione esclusiva di uno stato fisico della persona
e la malattia è ritenuta essere una funzione di un collasso e la malattia è ritenuta essere una funzione di un collasso
dei processi bio - fisiologicidei processi bio - fisiologici" (Engel,1980) e gli interventi " (Engel,1980) e gli interventi
consistono interamente in tecnologie mediche.consistono interamente in tecnologie mediche.
Tale modello si basa su una serie di Tale modello si basa su una serie di
assunzioni e valori fondamentali:assunzioni e valori fondamentali:
••1. Dualismo mente - corpo: 1. Dualismo mente - corpo:
••2. Causalità lineare sia per la malattia che per la guarigione 2. Causalità lineare sia per la malattia che per la guarigione
(causa - effetto)(causa - effetto)
••3. Corpo come semplice somma di parti (organi, tessuti, 3. Corpo come semplice somma di parti (organi, tessuti,
cellule)cellule)
••4. Impermeabilità del corpo alle forze esterne4. Impermeabilità del corpo alle forze esterne
••5. Processo di cura: identifico la causa A che origina la 5. Processo di cura: identifico la causa A che origina la
malattia B attraverso un'indagine e un'analisi delle varie parti malattia B attraverso un'indagine e un'analisi delle varie parti
del corpo in sequenza. Una volta individuata, ci sarà la fase del corpo in sequenza. Una volta individuata, ci sarà la fase
dell'intervento.dell'intervento.
IL MODELLO BIO-PSICO-IL MODELLO BIO-PSICO-
SOCIALESOCIALE
Nel campo medico il primo a proporre questa nuova Nel campo medico il primo a proporre questa nuova
visione fu Howard Brody nel 1973 con l'articolo " visione fu Howard Brody nel 1973 con l'articolo " The The
systems view of man: implications for medicine, systems view of man: implications for medicine,
science and ethicsscience and ethics". Nel 1977 George Engel presentò ". Nel 1977 George Engel presentò
al mondo medico un modello relativo alla salute al mondo medico un modello relativo alla salute
costruito sui principi esposti dalla teoria generale dei costruito sui principi esposti dalla teoria generale dei
sistemi: L'APPROCCIO BIO-PSICO-SOCIALE.sistemi: L'APPROCCIO BIO-PSICO-SOCIALE.
Tale approccio considera il corpo umano come una Tale approccio considera il corpo umano come una
""configurazione di sistemiconfigurazione di sistemi" (organi, cellule, ma anche " (organi, cellule, ma anche
esperienze, emozione, pensiero) collegati a sistemi esperienze, emozione, pensiero) collegati a sistemi
esterni più ampi (es. relazioni interpersonali, famiglia, esterni più ampi (es. relazioni interpersonali, famiglia,
cultura, ecc.); proprio partendo da tale assunzione cultura, ecc.); proprio partendo da tale assunzione
""possiamo avere molte più informazioni sulla malattia possiamo avere molte più informazioni sulla malattia
osservandola nel suo contesto piuttosto che osservandola nel suo contesto piuttosto che
rimuovendola da esso e scomponendola in parti più rimuovendola da esso e scomponendola in parti più
piccolepiccole" (Saba, 2005). " (Saba, 2005).
Data la rete di relazioni che caratterizza questi sistemi è Data la rete di relazioni che caratterizza questi sistemi è
difficile individuare una specifica causa per un disturbo, difficile individuare una specifica causa per un disturbo,
come si prefigge l'approccio biomedico. È necessario quindi come si prefigge l'approccio biomedico. È necessario quindi
abbandonare la ricerca di una causa e tentare di ipotizzare abbandonare la ricerca di una causa e tentare di ipotizzare
qual è la probabile influenza dei vari fattori.qual è la probabile influenza dei vari fattori.
1)1) Professionisti della “salute fisica”Professionisti della “salute fisica” (medici,
infermieri, ecc.) tendono a rilevare i problemi legati
alle funzioni e alle strutture del corpo,
2) 2) Professionisti della “salute mentale”Professionisti della “salute mentale” (psichiatri,
psicologi,ecc.) attribuiscono rilevanza ai problemi
delle funzioni intellettive, psicologiche, emozionali,
3)3) Operatori della “salute sociale”Operatori della “salute sociale” (sociologi,
assistenti sociali, educatori, ecc.) sono interessati
ad affrontare i problemi dell’ambiente di vita del
paziente.
Tutto ciò significa lavorare insieme per Tutto ciò significa lavorare insieme per
scoprire i punti di forza e permettere al scoprire i punti di forza e permettere al
paziente e alla sua famiglia di paziente e alla sua famiglia di
ricostruire un senso di competenza e ricostruire un senso di competenza e
controllo di fronte alla malattiacontrollo di fronte alla malattia
PERSONALITA' E PERSONALITA' E
SINTOMI DI SINTOMI DI
CONVERSIONECONVERSIONE
Dott. Alessandro Capponi
Psicologo
Psicoterapeuta psicoanalitico
I sintomi comprendono alterazioni della coordinazione e I sintomi comprendono alterazioni della coordinazione e
dell'equilibrio, paralisi localizzate, perdita della voce dell'equilibrio, paralisi localizzate, perdita della voce
(afonia), difficoltà di deglutire o sensazione di nodo (afonia), difficoltà di deglutire o sensazione di nodo
alla gola, ritenzione urinaria, emicrania, perdita della alla gola, ritenzione urinaria, emicrania, perdita della
sensibilità tattile o del dolore, cecità, sordità, sensibilità tattile o del dolore, cecità, sordità,
allucinazioni, attacchi pseudo-epilettci o convulsioni. allucinazioni, attacchi pseudo-epilettci o convulsioni.
I sintomi di conversione non corrispondono I sintomi di conversione non corrispondono
all'alterazione di nessuna struttura anatomica o all'alterazione di nessuna struttura anatomica o
meccanismo neuro-fisiologico, ma seguono piuttosto i meccanismo neuro-fisiologico, ma seguono piuttosto i
sintomi psico-somatici che il soggetto mette in atto. sintomi psico-somatici che il soggetto mette in atto.
La conversione deriva dalla fatto che La conversione deriva dalla fatto che il sintomo somatico il sintomo somatico
presentato dal soggetto rappresenta la risoluzione presentato dal soggetto rappresenta la risoluzione
simbolica di un conflitto psicologico interno, che simbolica di un conflitto psicologico interno, che
riduce l'ansia e che serve a tenere il a bada tale riduce l'ansia e che serve a tenere il a bada tale
conflitto.conflitto.
ISTERIA DI CONVERSIONEISTERIA DI CONVERSIONE
CEFALEECEFALEE
DISTURBO PSICOSOMATICODISTURBO PSICOSOMATICO
ISTERIAISTERIA
Modeste fissazioni pregenitali
L'Edipo preorganizza la futura struttura sotto il
primato del genitale: l'oggetto è intero e
riconosciuto, la relazione parentale è elaborata
sotto il primato del genitale
L'io è intero e non scisso
L'angoscia è di castrazione (Paura di essere
scoperti con pensieri erotici ed aggressivi)
Distinzione tra mondo interno e mondo esterno
APPOGGIO OGGETTUALEAPPOGGIO OGGETTUALE
1- ANIME INNOCENTI CHE FANNO DI TUTTO
PER SENTIRSI IN COLPA
2- PRIMA SEDUCONO IL TERAPEUTA-PAPA'
POI LO CASTRANO E SI ALLONTANANO
BRUSCAMENTE
STRUTTURA ISTERICA STRUTTURA ISTERICA
D'ANGOSCIAD'ANGOSCIA
L'angoscia di castrazione è legata alla
formazione del pensiero che deve essere
subito spostato sull'elemento di difesa fobico.
Entrambi i genitori eccitazione ed inibizione
La rimozione fallisce spostamento ed
evitamento
Vita fantasmatica: l'interdizione riguarda sempre
la rappresentazione
STRUTTURA ISTERICA DI STRUTTURA ISTERICA DI
CONVERSIONECONVERSIONE
L' angoscia è di castrazione ed è legata alla
realizzazione dell'atto
Relazione parentale: uno solo dei genitori
effettua l'ambivalenza.
La relazione oggettuale è prossimale per
controllare l'oggetto, anche se erotizzata.
La rimozione è totale e sufficiente.
DISTURBO PSICOSOMATICODISTURBO PSICOSOMATICO
ALEXITIMIA E PENSIERO OPERATORIO
CORPO CHE PARLA
ASSENZA DI LIVELLI DI SIMBOLIZZAZIONE
ACTING IN
MONDO INTERNO SLEGATO DALLE RAPPRESENTAZIONI
MADRI COME SE: SEMBRANO ADEGUATE MA ATTENTE
SOLO AI BISOGNI CONCRETI
IO PELLE NON SUFFICIENTEMENTE SVILUPPATO
IO PSICHICO NON INTEGRATO CON L'IO CORPOREO
OGGETTO TRANSIZIONALE E OGGETTO TRANSIZIONALE E
PROCESSI DI SIMBOLIZZAZIONEPROCESSI DI SIMBOLIZZAZIONE
Il bambino sviluppa i processi di simbolizzazione
se i caregiver sviluppano una relazione basata:
Sull'empatia
Sulla soddisfazione dei bisogni
Sul contenimento
Sulla separazione
Sulla costanza degli interventi
Bibliografia
Bussone G. Casucci G. Frediani F. Manzoni G.C. Bonavita V. Le
cefalee: manuale teorico-pratico
Winnicott D. Gioco e realtà
Bergeret La personalità normale e patologica