SPECIALE
In conclusione, esistono alcuni
pianeti che presentano
caratteristiche simili alla Terra e
che, in teoria, potrebbero un giorno
ospitare la vita umana. Tuttavia, al
momento, l’idea di un “Pianeta B”
resta estremamente remota e
complessa da realizzare.
Le difficoltà sono molte: le distanze
nello spazio sono enormi e
servirebbero tecnologie
avanzatissime anche solo per
raggiungere questi mondi. La
colonizzazione, poi, comporterebbe
costi economici e logistici immensi:
bisognerebbe costruire basi stabili,
garantire la sopravvivenza in
ambienti ostili, trasportare materiali
e persone da un pianeta all’altro, e
affrontare rischi biologici e
psicologici ancora poco conosciuti.
At the heart of the
environmental challenges
of our time, one question is
becoming increasingly
insistent: if the Earth could
no longer sustain us, could
we really move elsewhere?
Does a Planet B exist?
Scientists and space
companies, such as NASA
or SpaceX, look to Mars as
the ideal candidate. But the
reality is far more complex:
a habitable planet is not just
a rock in space.
Yet, even though science is
making extraordinary
progress, the truth is that no
planet, at least for now, can
really replace the Earth.
A tutto questo si aggiunge una
riflessione etica: chi potrebbe
davvero permettersi un nuovo
pianeta? Sarebbe accessibile a
tutta l’umanità, o solo a pochi
privilegiati?
Per tutte queste ragioni, il sogno di
un Pianeta B resta, per ora, più
vicino alla fantascienza che alla
realtà. Ma proprio come fa il
cinema, anche la scienza può
ispirarci a immaginare il futuro.
Nel frattempo, però, la nostra
priorità deve essere proteggere il
Pianeta A, perché è l’unico che
abbiamo — e l’unico davvero
abitabile.
It must have liquid water, a
compatible atmosphere, a
stable temperature and a
distance from its star similar
to that between the Earth
and the Sun.
SOGNO POSSIBILE O ILLUSIONE?
EDUCAZIONE CIVICAPIANETA B
PIANETA B: UN’IDEA AFFASCINANTE, MA
ANCORA MOLTO LONTANA
Lavoro svolto da: Francia Niccolò Bruce, Goodluck Emmanue e Paolini Chiara