Colazione sull'erba di Manet

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Lettura dell'opera


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Colazione sull’erba di Édouard Manet

Colazione sull’erba , Édouard Manet, 1863.

L’Impressionismo L’Impressionismo è una corrente pittorica nata a Parigi nella seconda metà dell’800 ’, tra il 1860 e 1870, in contrapposizione all’arte accademica del tempo. La prima mostra si tenne nello studio del fotografo Nadar il 15 aprile 1874, dove vennero esposte le opere di Claude Monet, Edgar Degas, Alfred Sisley e Pierre Auguste Renoir, principali esponenti dell'Impressionismo insieme a Édouard Manet e Paul Cézanne. Il presupposto su cui si fonda è la pittura «en plein air» : gli artisti impressionisti non dipingono più nei loro laboratori ma all’aria aperta in modo da percepire tutte le sfumature dei colori a seconda della luce che li colpisce. Questo nuovo metodo è possibile anche grazie all’invenzione di un cavalletto «da campagna» più pratico da trasportare e dei colori in tubetto , più facili da usare.

Vita e contesto storico Édouard Manet nacque a Parigi nel 1832 da una famiglia benestante. Il padre, giudice, avrebbe voluto che il figlio seguisse la sua strada, ma il giovane Manet si oppose e, dopo varie esperienze, tornò a Parigi dove studiò presso l'atelier di un celebre ritrattista di quei tempi, Thomas Couture. Era il periodo dei moti del 48’, in cui molti popoli si ribellarono alla Restaurazione decisa dal Congresso di Vienna del 1815. In questi anni viaggiò in Europa studiando lo stile di grandi pittori come Tiziano(di cui riprese i soggetti de «Il Concerto Campestre» e «La Venere di Urbino» ne «La colazione sull’erba»). All’ Académie di Parigi conobbe gli impressionisti con cui si incontrava nei Café. Nonostante si mostrasse apparentemente disinteressato, tanto da non partecipare alla prima mostra impressionista nel 1874 e a tutte le altre, è considerato il precursore del movimento. L’utilizzo della tecnica impressionista fu presente soprattutto nelle opere successive alla Guerra franco-prussiana, in cui combattè, del 1870. Ammalatosi, morì nel 1883 all’età di 51 anni. Due anni prima aveva ricevuto la medaglia della Legion d’Onore.

Stile di manet La pittura di Manet, come quella degli altri impressionisti, si contrappone a quella accademica-classicistica. Incompreso e deriso dalla critica del suo tempo, così come gli altri artisti che frequentava, introdusse per primo la riduzione del chiaroscuro: i colori non erano più sfumati, ma contrapposti fra loro, soprattutto negli sfondi delle sue opere. Su di essi, quasi privi di prospettiva e talvolta piatti,risaltano i personaggi. Infatti, Manet vuole dare rilievo proprio alle figure che non appartengono a personaggi eccezionali, ma borghesi comuni che animano la città di Parigi. Anche se i suoi quadri non vengono apprezzati, soprattutto per la tecnica pittorica, egli può non preoccuparsi delle critiche perché la sua è una famiglia benestante. Uno dei momenti più importanti per la sua opera è l’incontro con Monet e la modella Morisot. Infatti, abbandona il suo studio per iniziare a dipingere en plein air, spesso gareggiando con l’amico artista. Le sue opere più famose sono Olympia, Il Balcone, Il bar delle Folies Bergére. «Colazione sull’erba» è considerato il suo capolavoro.

Analisi del quadro Il colore dominante è il verde in tutte le sue sfumature: dall’azzurro del vestito femminile su cui è poggiato un cesto di pane e frutta al verde intenso, quasi nero, del prato e degli alberi in primo piano. La prospettiva non è molto curata. Infatti, solo le dimensioni più piccole della seconda donna e il verde chiaro del prato ci danno il senso di profondità. Il punto di forza è la donna, sia per la posa, sia per lo sguardo rivolto verso l’osservatore, sia per la luce che la illumina e fa risaltare la carnagione bianca. Anche la luce che illumina la seconda donna e l’erba del prato attira l’attenzione. Soprattutto nelle macchie di colore dell‘erba e delle chiome degli alberi e nel contrasto tra il chiaro(il vestito, il cesto di frutta e le donne) e lo scuro(gli uomini e gli alberi) si individuano gli elementi che caratterizzano la pittura impressionista. Il quadro fu presentato nel 1863 al Salon dé Refusée, suscitando critiche e scandalo. Infatti in esso sono raffigurati in primo piano una donna nuda che si intrattiene con due uomini elegantemente vestiti. In secondo piano vi è un’altra donna che si sta bagnando in uno stagno. Come si può notare la rappresentazione è molto realistica e la nudità della donna, secondo i critici del tempo, rende volgare la conversazione tra i personaggi. Anche la tecnica pittorica di Manet fu molto criticata per l’approssimazione con cui è dipinto soprattutto lo sfondo, cioè un bosco sulla riva della Senna in cui fanno colazione i personaggi.

Emozioni e riflessioni personali Osservando il quadro di Manet, la prima impressione che ho avuto è stata di una scena tranquilla, nonostante la nudità del personaggio femminile. Forse perché oggi i quadri che ritraggono i corpi di donne nude sono numerosi e da tempo non fanno più scandalo. Ho notato inoltre che il concetto di bellezza è molto cambiato: la figura femminile è formosa a differenza dei modelli di oggi in cui le donne sono quasi tutte magre. Capisco però che un quadro in cui in primo piano c’è un nudo femminile possa aver provocato nell’Ottocento molto scalpore e grida allo scandalo. Ho apprezzato il «coraggio» dell’artista, che è voluto andare controcorrente per rappresentare la realtà e non un mondo che non esiste più. Mi piace anche la tecnica pittorica sia per il contrasto fra i colori, sia per le pennellate dense. Guardando il dipinto, mi sono sentita osservata poiché la donna in primo piano punta gli occhi nella nostra direzione. Tuttavia, il suo sguardo non mi è parso malizioso o imbarazzato, ma mi ha dato l’idea di una situazione di normalità.

Lavoro di Marianna notaro 3a