intelligenza-e-coraggio.
Per trovare questi libri e magari altri di simili usate i cataloghi online delle biblioteche e il prestito interbibliotecario e
consultate Google e i siti Internet di varie università per poi cercare i testi sul sito di Libraccio, da Amazon e altrove.
Chi ha necessità di risparmiare deve prendere bene degli appunti sui capitoli qui indicati oppure fotocopiarli a casa o in
negozio (la legge permette di fotocopiare da libro una certa percentuale di pagine). È consigliabile farlo soprattutto con i
capitoli dei libri di Jung rintracciati in biblioteca oppure online e con le pagine sulle tecniche cognitivo-
comportamentali di Sinossi di Psichiatria e i manuali di Sarteschi-Maggini e Di Giovanni acquistabili su libraccio.it o
su Amazon.
C osa si dovrebbe soprattutto conoscere della psicologia è ciò che segue:
- metodi, limiti e vantaggi dei tre orientamenti cognitivo-comportamentale, psicodinamico e sistemico-relazionale,
insuperabili limiti dei test psicologici e psicometrici e di ogni perizia psicologica o psichiatrica, sintomi psicosomatici
tipici, problem solving e catalogate tecniche cognitivo-comportamentali, peculiarità delle emozioni primarie, classiche
fasi del dolore, crisi di mezza età, tipi di memoria (per concetti, elenchi di dettagli, di procedure, ecc.), modi
generalmente diversi di affrontare le difficoltà in uomini e donne e in introversi ed estroversi, caratteristiche tipiche
della minoranza con centro cerebrale nell'emisfero destro, meccanismi di difesa inconsci primitivi, misure di sicurezza,
distorsioni tipiche della percezione e del giudizio, errori cognitivi comuni, compulsioni e coazione, complessi
(d’inferiorità, narcisista, ecc.), disturbi coinvolgenti l’alimentazione e l’immagine di sé, bisogno di mentalizzazione,
concezione junghiana della nevrosi come difesa controproducente e involontaria dalla realtà, dai contrasti interiori
irrisolti e/o dalla propria personalità (dall’essere/esprimere se stessi quando i familiari sono molto diversi da sé e ostili),
leggi della violenza (in particolare da parte dei gruppi sull'individuo o su altri gruppi, degli uomini su un certo tipo di
donne, dei genitori, degli adulti su bambini e adolescenti, dei leader sui sottoposti, di politici e pubblicitari su chi non
vuole pensare, di utenti di internet), analisi dei sogni, reti neurali e neuroni specchio, telepatia accertata tra esseri umani
(e tra animali e tra umo e animali domestici), legge d'attrazione o sincronicità (gli esperimenti fatti, ciò che ne hanno
scritto alcuni esperti di fisica, il suo ruolo ipotizzato nella meccanica quantistica, nella evoluzione naturale, in incontri e
incidenti, nell’astrologia, nell’utilizzo dell’I Ching, ecc.); almeno qualche vaga nozione delle altre leggi dell'inconscio
collettivo illustrate da Jung e da altri psicanalisti celebri quali Bowlby, Winnicott, Groddeck e Freud, leggi dedotte
dall’osservazione di un gran numero di casi e che andrebbero se non altro fatte considerare come ipotesi per via del loro
ripetersi nel presente indipendentemente dalla negazione di molte di esse e dalla negazione addirittura dell’inconscio
stesso che sono tipiche di molti testi liceali e universitari in uso attualmente: diversi tipi di attaccamento del bambino
alla madre e della autonomia del bambino in presenza di quest’ultima, fasi dello sviluppo infantile, complessi materni,
sviluppo in alcuni figli degli aspetti positivi e negativi della personalità e della vita tralasciati dai genitori a causa di
paure o di eccessi, incontri attirati dall’inconscio dei genitori attivo sui figli, comunicazione e unità inconsce tra i
bambini e i loro genitori naturali; “possessione” della coscienza da parte dell’inconscio e prevalere del “trickster”;
azione indiretta dell’inconscio manifesta in intuizioni, incidenti, lapsus e azioni mancate o dall’apparenza di
straordinarie coincidenze e a volte anche in malattie; “archetipi” intesi come simboli collettivi e come schemi di
comportamento ereditari influenzanti il contenuto di sogni e allucinazioni e, in alcuni casi e per loro autonoma
iniziativa, anche il comportamento; numerosi limiti e alcune possibilità della cosiddetta “psicologia positiva”; utilità
degli antichi strumenti offerti dalla riflessione stoica, della pratica della meditazione e del contatto solitario con la
natura. Quanto al rifiuto dei testi scolastici e universitari di informare su alcune di queste leggi della vita psichica e di
negare l’esistenza dell’inconscio sia personale che collettivo (quest’ultimo inteso anche come fonte ed esito
dell’evoluzione della specie), si dovrebbe riflettere sul fatto che si tratta di negazioni a priori e quindi contrarie alla vera
mentalità scientifica, anche se sono oggi di moda tra gli psicologi.
Segnalo che una nevrosi comporta in genere anche sintomi fisici da somatizzazione, invece non comprende
allucinazioni, deliri e periodici e bruschi cambiamenti molto accentuati e immotivati che dipendono tipicamente da
psicosi o in generale da malattia mentale vera e propria e chiarisco che non ha senso eliminare il termine “nevrosi” e la
sua distinzione da “psicosi”, come impongono le attuali direttive dell’APA: i sintomi della nevrosi differiscono
nell’intensità più che nel tipo dai difetti comuni e una nevrosi non è che un’involontaria e controproducente difesa dalla
forza dell’istinto e dal contrasto tra le esigenze di istinti diversi, della morale e delle forze del mondo esterno; in
famiglie ostili spesso è anche o soprattutto un’automatica difesa dalla propria personalità, cioè la conseguenza di un
inconscio rifiuto della propria natura osteggiata dai parenti intolleranti di tendenze e capacità dissimili dalle loro, tanto
che guarisce in questi casi quando si trova il modo di esprimere se stessi. Grazie ai libri giusti è possibile risolvere i
problemi che io e molti altri hanno saputo superare troppo tardi quali attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo,
fobia sociale e mutismo selettivo - per esprimersi come vuole l’ampiamente criticato sistema di catalogazione delle
malattie nervose attualmente in uso (il DSM ) - oppure i tipici sintomi di una seria nevrosi - per esprimersi in modo più
sensato e utile come faceva Jung. Nell’analisi fatta da Jung dell’Ulisse di Joyce contenuta in Civiltà in transizione:il
periodo tra le due guerre, trovate infatti un lungo elenco e un esempio in letteratura dei sintomi tipici di una nevrosi
seria, quindi del subire la "possessione" dell'inconscio (in sintesi COAZIONE, FOBIE, OSSESSIONI, “AFFETTI”, COMPLESSI, dove
con coazione si intende automatismi cioè tendenza ad agire e parlare senza esprimere ciò che si pensa e vuole come in
preda a dei tic): questo modo di vedere nell’insieme questi problemi è senz’altro più utile che l’invenzione di circa 400
malattie nervose (“disturbi mentali”) dell’attuale DSM, il manuale il cui utilizzo è oggi obbligatorio per psicologi e
psichiatri nonostante sia criticato aspramente in quasi tutti i manuali universitari delle Facoltà che lo citano nei