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Tutti i corpi, se sufficientemente caldi irradiano una miscela di calore e luce la cui intensità e il cui colore
variano con la temperatura. La punta di un attizzatoio di ferro lasciata sul fuoco comincia ad emettere una
fioca luce rossastra; all’aumentare della temperatura diventa rosso ciliegia, poi di un intenso arancio
giallastro e infine bianco-azzurra. Se viene allontanato dal fuoco, l’attizzatoio si raffredda ripercorrendo a
ritroso questo spettro di colori finché non è caldo abbastanza per emettere luce visibile. Ma anche allora
continua ad emettere radiazione termica invisibile fino a quando non diventa abbastanza freddo da poterlo
toccare.
Nel 1800 l’astronomo Herschel pose un termometro a mercurio davanti a uno spettro e vide che spostandolo
attraverso le bande dei vari colori, dal violetto al rosso, la temperatura aumentava. Con sua grande sorpresa
continuò ad aumentare anche quando accidentalmente lasciò il termometro qualche centimetro oltre la
regione della luce rossa. Herschel aveva rivelato la radiazione infrarossa.
Nel 1801 Ritter scoprì quella ultravioletta.
Il fatto che tutti i corpi riscaldati alla stessa temperatura emettano luce dello stesso colore era ben noto ai
vasai prima del 1859, l’anno in cui il fisico tedesco Kirchhoff iniziò la sua indagine sulla correlazione tra la
temperatura e il colore ( frequenza della radiazione o lunghezza d’onda della stessa).
In generale quando una radiazione colpisce la superficie che separa due mezzi diversi, una parte dell’energia
incidente viene riflessa ed una parte penetra nel secondo mezzo: la proporzione tra le due frazioni dipende
dall’angolo di incidenza del fascio sulla superficie e dal suo grado di trasparenza.
D’altra parte, un corpo che si trovi ad una temperatura T emette radiazione elettromagnetica caratterizzata
da uno spettro di emissione; se avviciniamo la mano a un ferro caldo percepiamo calore. Tale calore è
l’irraggiamento cioè la radiazione elettromagnetica che il corpo emette per il fatto che viene riscaldato ad
una certa temperatura T.
L’energia raggiante viaggia alla velocità della luce e presenta una fenomenologia simile a quella delle
radiazioni luminose: la luce e l’irraggiamento differiscono infatti, secondo la teoria elettromagnetica, solo
per la lunghezza d’onda il cui campo, per le radiazioni visibili, è compreso fra 400 e 700 nm mentre per quelle
termiche è compreso tra 0,1 μm (100 nm) e 100 μm.
L’irraggiamento pertanto si occupa non dello studio di tutta la radiazione elettromagnetica ma solo dello
studio della radiazione termica cioè dell’energia elettromagnetica emessa dai corpi a causa della loro
temperatura.
La radiazione elettromagnetica emessa da un corpo per irraggiamento varia sensibilmente al variare della
temperatura del corpo, della lunghezza d'onda, del materiale costituente il corpo e del trattamento
superficiale di quest’ultimo. Ad esempio, a parità di lunghezza d'onda e di temperatura, una superficie di
ferro ossidato emette grosso modo quanto una superficie intonacata a calce; se il ferro è accuratamente
lucidato, la radiazione emessa diventa meno della decima parte. L’energia termica emessa da una superficie,
così come tutte le grandezze che entrano in gioco nell’irraggiamento termico, dipende dalla lunghezza
d’onda o dalla frequenza; per evidenziare questa dipendenza, tutte queste grandezze sono denotate con
l’aggettivo monocromatico o spettrale e si usa, in genere, il pedice λ o f.
Si introducono alcune grandezze:
1. potere assorbente. Il potere assorbente è indicato con la funzione ??????(??????,??????) e dipende dalla
frequenza � e dalla temperatura T. Tale funzione fornisce la frazione di energia che viene assorbita
da un corpo, rispetto a quella totale incidente, quando questo viene investito da una radiazione di
frequenza f e si trova in equilibrio termico alla temperatura T; esso può assumere un valore
compreso tra 0 (corpo perfettamente riflettente) e 1 (perfettamente assorbente).
2. Potere emissivo , si indica con ??????(??????,??????) e fornisce l’energia irradiata per unità di tempo, per unità
di superficie, in un intervallo di frequenza ��( analogamente ??????(??????,??????) fornisce l’energia irradiata per
unità di tempo, per unità di superficie, in un intervallo �??????).