La vita La data di nascita di Dante non è conosciuta con esattezza, viene indicata attorno al 1265. Dante apparteneva gli Alighieri una famiglia di secondaria importanza all’interno dell’ elitè sociale fiorentina. Il padre ,Alighiero di Bellincione ,svolgeva la professione di cambiavalute che se pur poco onorevole per un aristocratico riesce a portare un dignitoso decoro alla famiglia.
La madre di Dante si chiamava Bella Degli Abati ,si dice che apparteneva alla famiglia ghibellina. Bella Morì quando Dante aveva quattro anni e Alighiero si risposò.
La formazione intellettuale e la lirica volgare Della formazione di Dante non si conosce molto. Con ogni probabilità seguiva l’iter educativo dell’epoca,che si basava sulla formazione presso un grammatico con il quale apprendere prima i rudimenti linguistici per poi approdare allo studio delle arti liberali. Dante ebbe modo di partecipare alla cultura letteraria ruotante attorno la lirica volgare. In Toscana arrivarono i primi influssi della scuola siciliana sorto nella corte di Federico II di Svevia.
I letterati toscani subirono l’influenza di poeti come Guittone D’Arezzo e Giacomo Da Lentini che rielaborarono la lirica provenzale. Allo stesso tempo però a Firenze, alcuni giovani poeti iniziarono a promuovere una lirica più dolce e soave:il dolce Stilnovo(Guido Cavalcanti).Dante si trovò in mezzo a questo dibattito dove inizialmente sembrava appartenere alla lirica provenzale ma poi anche grazie all’amicizia con Guido Cavalcanti si sentì più vicino al dolce stilnovo.
Negli anni giovanili si colloca l’incontro e l’amore per Beatrice,per la quale scrisse le prime poesie. Beatrice però sarebbe morta giovane e la sua morte gettò Dante in un profondo sconforto che lo spinse a sperimentare nuove forme letterarie ,molto lontane dallo Stilnovo,oltre che per gli studi filosofici in particolare della filosofia antica .
La vita politica Nel 1300 dopo essere stato in missione diplomatica a San Gimignano,fu nominato priore di Firenze,carica che ricoprì per due mesi. La rivalità tra le due fazioni dei guelfi di Firenze, i cosiddetti "neri", che consideravano il papa come un alleato contro il potere imperiale, e i "bianchi", che intendevano rimanere indipendenti sia dal papa sia dall'imperatore, diventò particolarmente intensa proprio durante il priorato di Dante.
Egli approvò la decisione di esiliare i capi di entrambe le fazioni, fra i quali l'amico Guido Cavalcanti, allo scopo di mantenere la pace nella città. Tuttavia, appoggiati da papa Bonifacio VIII, nel 1301 i capi dei neri poterono rientrare a Firenze e impadronirsi del potere mentre Dante si trovava a Roma, a capo di una delegazione del comune presso il pontefice.
Nel gennaio del 1302 Dante fu accusato di baratteria e concussione e, processato in contumacia, dapprima condannato a pagare un'ingente ammenda e bandito da Firenze, quindi, non essendosi presentato per scontare la pena, venne condannato a morte e alla confisca dei beni familiari.
Il pensiero di Dante Dante ha una visione religiosa della realtà che sta alla base del suo pensiero e della sua poetica . Proprio da questa visione deriva la concezione di storia di Dante, che è diversa da quella moderna: per Dante la storia è una manifestazione lineare e progressiva di verità cristiane e di segni divini. Dante, quindi, interpreta tutti gli accadimenti storici alla luce della concezione cristiana.
La Vita Nuova La Vita nuova è un prosimetro (componimento misto di prosa e versi) scritto da Dante Alighieri negli anni giovanili, presumibilmente nel periodo immediatamente successivo alla morte di Beatrice (1293-1295). Si tratta di una raccolta di 31 liriche composte da Dante in un arco di tempo dal 1283 al 1291 circa, e inserite in una cornice narrativa di 42 capitoli in cui viene raccontata la vicenda amorosa tra lui e Beatrice sino alla morte di quest'ultima e al periodo immediatamente successivo.
Il primo incontro con Beatrice: https://letteritaliana.weebly.com/il-primo-incontro-con-beatrice.html A ciascun’alma presa e gentil core : https://letteritaliana.weebly.com/a-ciascunalma-presa.html La donna dello schermo: https://letteritaliana.weebly.com/la-donna-schermo.html Tanto gentile e tanto onesta pare: https://www.sololibri.net/Tanto-gentile-e-tanto-onesta-pare-testo-e-parafrasi.html
Rime Sono una raccolta di componimenti poetici composti da Dante in un ampio arco di tempo, dalla giovinezza sino ai primi anni dell'esilio, non inclusi da lui nella Vita nuova o nel Convivio : non si tratta pertanto di un'opera progettata coscientemente dall'autore, ma di testi sparsi che gli studiosi moderni hanno organizzato in un'edizione secondo criteri compositivi e soprattutto cronologici.
Rime giovanile e stilnovistiche: https://letteritaliana.weebly.com/guido-i-vorrei.html La “Tenzone”con Forese Donati: https://letteritaliana.weebly.com/chi-udisse-tossir-la-malfatata.html Le rime petrose: https://letteritaliana.weebly.com/cosi-nel-mio-parlar-voglio-esser-aspro.html Le rime filosofiche e dell’esilio: https://letteritaliana.weebly.com/tre-donne-intorno-al-cor.html
Epistole Dante scrisse nella sua vita molte lettere, anche se non concepì un epistolario simile a quello petrarchesco ma piuttosto dei testi pubblici indirizzati a personaggi potenti e ideali, sia nell'ambito del suo servizio ad alcuni signori del nord Italia sia per iniziativa sua personale: la critica ha riconosciuto come autentiche solo tredici Epistole in latino, di incerta datazione ma tutte sicuramente risalenti al periodo dell'esilio .
Convivio È la prima opera di carattere filosofico e dottrinale di Dante e il poeta la compose negli anni 1304-1307, durante l'esilio e con lo scopo dichiarato di mostrare al mondo tutta la sua sapienza: doveva essere un trattato di carattere enciclopedico su vari rami del sapere e il progetto iniziale comprendeva un trattato introduttivo più altri quattordici di commento ad altrettante canzoni di argomento filosofico e morale, scelte tra quelle composte negli ultimi anni del Duecento e agli inizi del Trecento .
Amor che ne la mente mi ragiona ( Convivio III): https://letteritaliana.weebly.com/amor-che-ne-la-mente-mi-ragiona.html
De vulgari eloquentia Più o meno negli stessi anni in cui componeva il Convivio Dante si dedicava anche alla stesura del De vulgari eloquentia , un trattato in latino che affronta la complessa questione de il " volgare illustre “. Dante sceglie il latino come lingua del trattato e non il volgare, come fatto invece nel Convivio probabilmente per il diverso pubblico cui l'opera è rivolta, poiché qui l'autore intende parlare a lettori specialisti ed esperti i nelle questioni linguistiche e letterarie, mentre solo il latino offriva quella ricchezza lessicale necessaria ad affrontare questioni filosofiche di una certa complessità.
Definizione del volgare illustre ( De vulgari eloquentia , I, XVII-XVIII) https://letteritaliana.weebly.com/definizione-del-volgare-illustre.html
Monarchia È l'unica opera teorica in prosa portata a compimento da Dante e si presenta come un trattato di argomento storico- politico , scritto in latino e diviso in tre libri: la data di composizione è incerta, ma il testo risale certamente agli anni dell' esilio e più di un elemento ne riconduce la genesi alla discesa di Arrigo VII di Lussemburgo in Italia del 1310- 1313 per cui tale periodo potrebbe essere quello più probabile.
Papato e Impero ( Monarchia , III , 16): https://letteritaliana.weebly.com/papato-e-impero.html