Commento Fight Club | Beatrice Chiappini
Una vita tra consumismo e violenza
Dalla trama ambigua, travolgente e talvolta sconcertante è senza dubbio il romanzo Fight Club Di
Chuck Palahniuk. La narrazione ruota attorno alla vita del protagonista, un personaggio anonimo
tormentato dallo stress e dall’insonnia, che su consiglio del medico inizia a frequentare centri di
sostegno per malati terminali, al fine di apprezzare ancora la propria vita. Qui conosce Marla, una
ragazza problematica che come lui partecipa a questi incontri per confortarsi. Un giorno incontra un
tale, Tyler Durden, che sarà per lui una sorta di guida, tra la religione, il lavoro l’amore e i piaceri
della vita. I due dopo un’azzuffata, inizieranno ad aprire club segreti cui scopo è picchiarsi per
picchiarsi.
Per tutta la lettura del romanzo, il lettore sarà accompagnato da un
senso di smarrimento crescente e solo facendo attenzione ai
dettagli, riuscirà a mettere insieme i pezzi, fino alla soluzione
finale. L’autore vuole attraverso la narrazione, denunciare il
carattere consumista della società in cui viviamo. Ad oggi questo
fenomeno continua a crescere sempre di più, poiché attraverso i
social e le pubblicità, l’uomo è spinto a desiderare cose di cui non
ha bisogno, per aumentare il consumo dei prodotti:
"Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita.
Compri il divano, poi per un paio d'anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto
storto, almeno hai risolto il problema divano. Poi il giusto servizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le
tende. Il tappeto. Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora
possiedono te."
Fondamentale è la figura di Tyler, che con il suo carattere freddo e forte, affronta diversi argomenti,
come: la religione e l’amore. Ma il più importante è il senso della vita, che ad oggi è strettamente
legato all’essere consumista della società. Poiché l’uomo basa la propria esistenza sul lavoro, per
comprare cose di cui non ha bisogno e per alleggerire la frustrazione che egli prova ogni giorno, nel
vivere in una realtà in cui la politica non ti è amica, la truffa è il pane quotidiano ed è più importante
apparire perfetti agli occhi degli altri, piuttosto che stare bene con sé stessi.
Tutto ciò causa nel protagonista un forte stress che non gli permette di dormire, tant’è che il medico
lo ha obbligato a partecipare a degli incontri di malati terminali. Questi nel sentir il loro dolore,
prova giovamento e si ripudia, poiché ne approfitta per sentirsi “amato”:
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