determinata – alla vitiligine. Non
sembra tuttavia ragionevole pro-
spettare la possibilità di una futura
vitiligine nei soggetti portatori di
uno o più nevi di Sutton, sia perché
la sua incidenza è straordinariamen-
te superiore a quella della vitiligine,
sia perché nessun intervento pre-
ventivo può essere adottato.
Nevo di Meyerson
È un nevo melanocitico circondato
da una dermatite eritemato-vescico-
lo-crostosa, spesso pruriginosa ed es-
sudante, istologicamente costituita
da dermatite spongiotica. Questo fe-
nomeno, di significato sconosciuto,
fu originariamente descritto da
Meyerson nel 1971 e da allora è stato
più volte segnalato anche attorno ad
altre lesioni cutanee, quali cheratosi
seborroiche, epiteliomi e cheloidi.
Melanosi dermiche
Si tratta di un gruppo di lesioni me-
lanocitarie, acquisite o congenite,
caratterizzate da una dislocazione
elettivamente dermica di melanociti
carichi di melanina la quale conferi-
sce una tipica tonalità bluastra alla
cute interessata.
Nevo blu
Può presentarsi in forma papulare o
maculare (nevo blu comune), meno
frequentemente nodulare (nevo blu
cellulare) o agminata, di dimensioni
generalmente non superiori al centi-
metro e di colore variabile dall’az-
zurro al blu cupo al nerastro. Per
quanto possa essere presente dalla
nascita, è più spesso acquisito nel-
l’infanzia. Le sedi maggiormente
interessate sono il dorso delle mani
e dei piedi, il volto, i glutei, la re-
gione lombo-sacrale. Quest’ultima
dimostra una spiccata attitudine a
ospitare lesioni melanocitarie der-
miche, dalla chiazza mongolica a
nevi blu di ogni tipo.
Strutturalmente il nevo blu è costi-
tuito da melanociti dendritici e fu-
siformi, infarciti di fini granuli di
melanina che, raggruppati in fasci
irregolari e circondati da un denso
stroma fibroso, occupano il derma
profondo e l’ipoderma.
La sua evoluzione in melanoma è
possibile, per quanto rara e riservata
in particolare alla varietà nodulare.
Chiazza mongolica
È costituita da una lesione maculare
con margini sfumati, di alcuni centi-
metri di diametro e di colorito gri-
gio-bluastro, tipicamente localizza-
ta in regione lombo-sacrale e ai glu-
tei. In una minoranza di casi si pos-
sono ritrovare localizzazioni diver-
se (chiazze mongoliche aberranti),
al dorso e agli arti inferiori.
Si tratta di una lesione congenita,
che talvolta può rendersi evidente
solo nei primi mesi di vita, più co-
mune nella razza negra e in quelle
orientali, ma non insolita nella razza
bianca (1% dei neonati).
La chiazza mongolica tende tipica-
mente ad attenuarsi fino a scompari-
re entro i primi anni di vita. La va-
rietà aberrante manifesta invece una
minore propensione alla regressione
spontanea potendo persistere a lun-
go nel tempo.
Istologicamente è caratterizzata dal-
la presenza di melanociti fusati o
dendritici, intensamente pigmentati,
distribuiti singolarmente nel derma.
Nevo di Ota
Denominato anche nevo fusco-ceru-
leo oftalmo-mascellare,a sottoli-
neare la tonalità cromatica grigio-
bluastra e la caratteristica distribu-
zione, che può impegnare in modo
asimmetrico, totalmente o parzial-
mente, i territori innervati dalle pri-
me due branche del nervo trigemi-
no: la fronte, la regione orbitaria e
quella temporale, l’ala del naso e la
regione malare, e anche le mucose
orale, nasale, faringea, timpanica,
congiuntivale e sclerale (oltre il
50% dei casi).
Più frequente nel sesso femminile e
nelle popolazioni asiatiche, il nevo
di Ota è presente alla nascita in cir-
ca la metà dei casi, nella restante
metà può avere esordio fino alla tar-
da adolescenza. Generalmente resta
stabile nel corso della vita, senza
manifestare alcuna tendenza alla re-
gressione.
Possibili alterazioni oculari (glau-
coma, retinite pigmentosa, cataratta
congenita) e neurologiche (ritardo
mentale, sordità neurosensoriale)
sono state più volte descritte.
Il quadro istologico è sostanzial-
mente sovrapponibile a quello della
chiazza mongolica, rispetto al quale
si differenzia solo per il maggior
numero di melanociti dispersi nel
derma profondo.
Nevo di Ito
Ha le stesse caratteristiche struttura-
li e clinico-evolutive del nevo di
Ota, da cui differisce esclusivamen-
te per la diversa localizzazione, che
interessa, in modo più o meno este-
so, la regione deltoidea e quella sca-
polare.
Nevi melanocitici e
melanoma
Il melanoma cutaneo è una neopla-
sia maligna che prende origine dai
melanociti della cute sana (80% dei
casi circa) o da quelli presenti in un
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I NEVI MELANOCITICI