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gaiettatravaglini200 8 views 11 slides Sep 22, 2025
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informatica


Slide Content

Il computer prima
di Alan Turing

Il termine "computer" oggi richiama subito alla
mente un dispositivo elettronico in grado di
elaborare dati, eseguire software e interagire
con il mondo digitale. Ma questa idea è solo
l’ultima evoluzione di un concetto molto più
antico. Già da secoli, l’umanità ha cercato
modi per automatizzare il pensiero matematico
e rendere più efficienti i calcoli, utilizzando
strumenti, figure professionali specializzate e
macchine meccaniche. Questo lungo percorso
di ingegno e innovazione ha posto le basi
teoriche che, con il contributo fondamentale di
Alan Turing, hanno portato alla nascita
dell’informatica moderna

Un tempo, la parola “computer” si riferiva a persone
che svolgevano calcoli manuali, spesso lunghi e
complessi, in ambiti come l’astronomia, l’ingegneria e
la balistica. Questi calcolatori umani, spesso
organizzati in gruppi per migliorare l’efficienza e
ridurre gli errori, erano fondamentali per molti settori
scientifici e militari. Tuttavia, il loro lavoro era lento,
faticoso e soggetto a imprecisioni. Con il tempo, il
bisogno di velocizzare e automatizzare questi processi
ha spinto verso la creazione di macchine in grado di
eseguire i calcoli in modo più rapido e affidabile,
segnando l’inizio dell’evoluzione verso i computer
moderni.
I primi "computer"
erano persone

Dai numeri all'ingegno: l'evoluzione degli
strumenti
•Fin dall’antichità, l’uomo ha creato strumentiper semplificare i
calcoli.
•L’abaco, diffuso in Mesopotamia, Cina e altre culture,
permetteva di eseguire rapidamente operazioni aritmetiche.
•L’astrolabio, usato nel mondo greco e islamico, serviva per
calcoli astronomici complessi.
•Nel XVII secolo, con l’introduzione dei logaritmi di Napier,
nacque il regolo calcolatore, uno strumento analogico molto
usato fino al Novecento da scienziati e ingegneri per
semplificare moltiplicazioni e divisioni.
•Questi strumenti segnano le prime tappe dell’automazione del
pensiero matematico, anticipando il concetto di calcolo
meccanizzato.

Il calcolo si fa
meccanico:
Pascal e Leibniz
•Nel 1642, il matematico francese Blaise Pascal realizzò la
Pascalina, una delle prime macchine calcolatrici
meccaniche. Questa invenzione utilizzava ruote dentate per
eseguire automaticamente addizioni e sottrazioni, facilitando il
lavoro manuale e riducendo gli errori. La Pascalina fu
rivoluzionaria per l’epoca, ma la sua diffusione rimase limitata
per via della complessità e del costo elevato.
•Qualche decennio dopo, il filosofo e matematico tedesco
Gottfried Wilhelm Leibniz sviluppò una macchina capace
non solo di sommare e sottrarre, ma anche di moltiplicare e
dividere. La sua “macchina calcolatrice” utilizzava un
meccanismo più sofisticato, ampliando le possibilità del
calcolo meccanico e avvicinandosi a un calcolatore
versatile.

Nonostante questi progressi,
entrambe le macchine avevano
limiti importanti: non erano
programmabili e potevano svolgere
solo operazioni specifiche. Pur
essendo strumenti avanzati per
l’epoca, mancavano della flessibilità
per eseguire calcoli diversi senza
modifiche meccaniche.
Pascalina
Macchina calcolatrice di Leibniz

Charles Babbage e l'idea di un computer
programmabile
Nel XIX secolo, il matematico inglese Charles
Babbageprogettò due macchine rivoluzionarie: la
Macchina differenziale, ideata per automatizzare
calcoli matematici, e la più avanzata Macchina
analitica, considerata il primo concetto teorico di
computer moderno. Sebbene non sia mai stata
costruita interamente, la Macchina analitica
introduceva componenti fondamentali come una
memoria (store), un’unità di calcolo (mill)e un
lettore di schede perforateper inserire dati e
istruzioni. Questi elementi anticipavano le
caratteristiche dei computer odierni, rendendo
Babbage un precursore dell’informatica moderna.

Il genio
visionario di Ada
Loverace
Ada Lovelace, matematica e collaboratrice di Charles
Babbage, è celebre per aver scritto il primo algoritmodestinato
a una macchina, la Macchina analitica. Ma il suo contributo fu
anche concettuale: intuì che una macchina del genere poteva
manipolare simboli, non solo numeri, anticipando l’idea di un
computer capace di eseguire qualsiasi tipo di elaborazione. Per
questa visione straordinaria, Ada è considerata la prima
programmatrice della storiae una figura pioniera
dell’informatica moderna.

Cosa mancava prima
dell'arrivo di Turing?
Prima di Alan Turing, le macchine per il calcolo erano dispositivi meccanici o elettromeccanici
progettati per compiti specifici. Erano spesso ingombranti, costose e poco flessibili, perché
non potevano adattarsi facilmente a problemi diversi.
Inoltre, mancava una teoria chiara e un modello universale che spiegasse cosa significhi
davvero “calcolare” o “computare”. Non si sapeva esattamente quali problemi potessero
essere risolti da una macchina. I
l lavoro di Turing cambiò tutto: con la sua macchina astratta, chiamata macchina di Turing,
definì in modo preciso il concetto di calcolo universale, fornendo la base teorica per i
computer programmabili che usiamo oggi.

c
La svolta di Alan Turing
Nel 1936, Alan Turing pubblicò un articolo
fondamentale in cui presentò la Macchina di Turing,
un modello teorico in grado di eseguire qualsiasi
algoritmo. Questa macchina astratta, composta da
un nastro infinito e da un dispositivo di lettura e
scrittura, poteva rappresentare qualsiasi calcolo
logico, superando così i limiti delle macchine
specifiche e rigide che la precedevano. Il lavoro di
Turing fornì una base teorica solida per comprendere
cosa fosse computabile e aprì la strada allo sviluppo
dei computer digitali programmabili e all’intera
disciplina dell’informatica moderna.

Grazieper l'attenzione!
Gaia Travaglini
5F
A.S. 2025/36
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