Il neoclassicismo
•Seconda metà del ‘700-primi decenni dell’800
•Trova giustificazione nel razionalismo illuminista, contro
gli eccessi del barocco; cerca chiarezza e oggettività
riconoscibili solo nella cultura classica greca e romana
•La civiltà greca come esempio di perfetto sviluppo della
personalità umana.
•Germania: elaborazioni teoriche, Winckelmann
•Italia: Canova
•Francia: David, l’arte si arricchisce di precisi significati
politico-morali,assumendo dunque un intento
pedagogico, propedeutico al servizio civico della nazione
•Francia: nel passaggio alla fase
napoleonica perde il suo valore evocativo
delle buone virtù repubblicane e diviene lo
stile preferito della borghesia imperiale e
trionfante in ascesa.
Johan joachim winckelmann
•Storia dell’arte dell’antichità,in cui si tenta , per la
prima volta, di dare un ordine sistematico alla
molteplicità delle opere antiche e si cerca di
comprenderne lo stile
•Opera d’arte come espressione del bello ideale,
raggiungibile non imitando la natura, ma
scegliendo da essa le parti più belle e
fondendole insieme
•La differenza tra W. e i suoi predecessori è solo
il maggior rigore con cui accetta e rielabora tale
teoria
•Si cercava il bello ideale senza staccarsi dai
problemi dell’età in cui si viveva, senza
rinunciare al linguaggio contemporaneo
•W. Invece, ritenendo che soltanto i greci abbiano
raggiunto il bello ideale, assume l’opera greca
come modello da imitare
•Il ragionamento del teorico tedesco è astorico,
perché pretende che il bello ideale dei greci sia
non espressione di un particolare momento
unico e irripetibile, ma eterno e valido per ogni
periodo, anche quello a lui contemporaneo
•Per W. L’opera d’arte deve superare l’agitarsi delle
passioni umane, il movimento, il dramma
•L’uomo è padrone dei propri sentimenti per cui la più alta
forma d’arte è la scultura che imita il corpo umano
•Attraverso la scultura sarà possibile, come hanno fatto i
greci, esprimere una serena compostezza anche nel
dolore
•Scoperte archeologiche: Ercolano (1709-1738) e Pompei
(1784)
•Anton Raphael Mengs: Il Parnaso
La scoperta dell’antichità classica
•Nel nuovo clima culturale prodotto dal pensiero
illuminista si inserirono alcune scoperte archeologiche:
Ercolano (1738) Pompei dieci anni dopo; Paestum
(1764) e poi Roma e la Grecia.
•Venne riportato alla luce un mondo ricco di memorie,
testimonianze, oggetti d’uso, opere d’arte…. I cui modelli
estetici di sobrietà, misura, fedeltà alla natura,
sembravano contrapporsi all’enfasi decorativa e
all’artificio illusionistico dell’arte B.. Anche le rovine già
note, presenti nella stessa Roma e non solo, o i templi di
Paestum, sempre stati visibili, furono osservati con
attenzione diversa.
•Il N. si configurò come la volontà di realizzare un
mondo nuovo attraverso un ritorno alle virtù
civili, estetiche e morali dell’epoca classica.
•Lo studio dell’antichità greca e romana divenne
perciò l’elemento centrale in ogni disciplina.
•Nell’arte N. le opere antiche venivano
considerate non solo testimonianza di una civiltà
passata, ma espressioni in cui era racchiusa
l’essenza dello spirito e delle virtù greche e
romane.
Gli ideali del neoclassicismo
•Portarono ad una radicale trasformazione del
gusto che si espresse con la ricerca di un bello
conforme alla natura e alla ragione, da
esprimere con forme semplici e nobili, simili a
quelle tramandate dalla civiltà greco-romana.
•L’imitazione degli antichi venne considerato il
mezzo per creare opere che esprimessero una
bellezza ideale, una perfezione non solo estetica
e morale; opere cioè che avessero un valore
eterno e universale.
Gli ideali del Neoclassicismo
•Winckelmann affermava: “L’unico modo per
diventare grandi e, se possibile, inimitabili, è di
imitare gli antichi”.
•L’arte B. propria del Seicento era totalmente
rifiutata, considerata specchio della società
allora dominante, e di tutto ciò che di irrazionale
ed esasperato l’aveva caratterizzata.
•L’ammirazione per l’antico fu estesa a tutti quegli
oggetti che le città avevano restituito, compresi
quelli di uso quotidiano.
Nuove funzioni dell’arte e della
formazione artistica
•In tale quadro mutò anche la funzione dell’arte,
non più al servizio della chiesa cattolica, ma
diretta alle richieste sociali di un pubblico
sempre più ampio.
• Si riteneva che acquisire il senso del bello fosse
di importanza fondamentale nella formazione
morale e civile dell’uomo.
•Il pensiero illuminista considerava fondamentale
il ruolo dell’istruzione e identificava l’uomo di
cultura con quello di educatore.
•In quest’epoca fu dato un primo impulso alla
scuola laica e pubblica in sostituzione di quella
elitaria e religiosa; vennero riformate le
accademie artistiche e ne vennero fondate di
nuove.
•Interventi di promozione delle arti e della loro
conoscenza furono attivati attraverso le
Esposizioni e accanto alle campagne di scavo e
di sistemazione delle zone archeologiche,
vennero sollecitate nuove iniziative per la
conservazione e la tutela del patrimonio artistico.
Industrializzazione e urbanesimo
•Prima rivoluzione industriale = nascita di una nuova
concezione urbanistica
•Inghilterra, XVIII sec., si cerca di progettare abitazioni
destinate a creare una vita socialmente e
qualitativamente migliore, per lo più in aree extraurbane
•Robert Owen: riforma sociale che preveda la
costituzione di piccole comunità agrarie autogestite, con
villaggi organizzati al di fuori dei grandi agglomerati
urbani (“città-giardino” ‘900)
•F. C. Fourier, convinto dell’uguaglianza di tutti gli uomini,
pensava alla costruzione di grandi edifici autosufficienti
(falansterio. Le Corbusier: unità d’abitazione)
•Le loro idee, pur se utopistiche, dimostrano la
nascita di una nuova mentalità, l’urbanistica
moderna che concepisce l’edificio non in se
stesso ma in relazione alla sua funzione sociale
e all’intera collettività
•Il neoclassicismo riesce spesso a dare un ordine
coerente alla città, o meglio a qualche zona di
essa, anche se non in risposta alle esigenze
popolari ma alle richieste di rappresentanza
pubblica del potere(scuole,mercati, ospedali,
musei, prigioni)
architettura
•Nata in un’età di grandi rivolgimenti sociali, ha
per scopo la valorizzazione degli edifici pubblici
o di utilità collettiva e dà loro risalto con strutture
di origine antica che si impongono per nobiltà e
grandiosità
•Leo von Klenze, Walhalla; Giuseppe Piermarini,
Teatro alla Scala; G. A. Antolini e L. Canonica,
Foro Bonaparte; Giuseppe Jappelli, Caffè
Petrocchi; Giuseppe Valadier, il Pincio, piazza
del Popolo