vantaggio o della famiglia, in fino a quello, sospiratissimo, della
temporaria libertà
[259].
Ottenere la libertà è il sogno, la preoccupazione continua di costoro.
Quando vedano una strada aperta, più sicura e possibile
dell'evasione, vi si gettano subito; faranno il bene, solo per ottenerla,
ma intanto lo faranno; e siccome i moti ripetuti diventano una
seconda natura, potrebbe esser che vi si abituassero. Perciò, quindi,
bisogna abolire il diritto di grazia che dà lusinga di ottenere l'uscita,
non per i meriti propri, ma pei favori degli altri
[260].
E bisogna (dice assai bene Despine) rilevare i rei ai loro propri occhi,
far loro comprendere che possono riacquistare la stima del mondo,
inspirare il bisogno di diventare onesti col mezzo di quelle stesse
passioni, che se fossero lasciati a loro stessi li farebbero diventare
peggiori. Despine, Elam, De Metz, Moutesinos, Brockway
[261]
calcolavano tanto sull'influenza del loro punto d'onore, da lasciarli
quasi liberi al lavoro sulla parola, ed uomini feroci, cui 20 guardiani
appena avrebbero bastato a frenare, non sognarono pur di fuggire o
al caso ne furono impediti dai compagni.
Ferrus racconta come un ladro diventasse galantuomo, vedendosi
affidata la guardaroba, a bella posta, dalla suora delle carceri.—Un
condannato, ozioso, era insopportabile per l'eccessiva violenza; gli si
dette la sorveglianza di un gruppo di condannati e divenne il più
docile di tutti.
Un giorno un detenuto di Citeaux, condannato coi compagni a
vuotare dei cessi, gettò la vanga imprecando contro il direttore
Alberto Rey; questi, senza far motto, prese lo strumento e si mise a
lavorare in sua vece; lo sciagurato, colpito da questa nobile lezione
di morale applicata, riassunse, commosso, il lavoro e vi permase.
Questi esempi ci mostrano ancor meglio la via, con cui noi possiamo
curare ed educare costoro, cioè col fatto più che colla parola, colla
morale in azione più che colla dottrina teorica.
Una disciplina energica, certo, è necessaria con essi, come in tutte o
più che in tutte le comunioni d'uomini, tanto più che i castighi troppo