Piccola Città - RadioG Giulianova piccola pdf 63.pdf

luisaferretti81 63 views 22 slides Mar 06, 2025
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About This Presentation

PICCOLACITTA’, SETTIMANALE DI RADIO GIULIANOVA.
Supplemento del Radio G Notizie.
Autorizzazione Tribunale di Teramo n. 135.
Registrazione presso il Registro della Stampa del 5.2.1977.
Direttore Responsabile: Francesco Marcozzi.


Slide Content

Tutto calmo o qualcosa cova sotto
la cenere lo si vedrà in seguito.
Intanto, in casa dem, ci sono
piccoli grandi manovre, più piccole
che grandi comunque, per arrivare
al congresso di cui tutti da anni
aspettano di conoscere la data. E
qualcosa di strano accade. Per
esempio. E’ arrivato in visita al
porto il consigliere regionale dem
Dino Pepe e lo stesso ha reso noto
un comunicato stampa relativo alla
sua visita dove diceva che è stato
accompagnato dagli esponenti del
Pd giuliesi. Bene, nelle stesse ore è
uscito anche un comunicato del Pd
di Giulianova che fa sapere che i
suoi componenti hanno fatto visita
al porto assieme a Pepe. Due
comunicati dallo stesso contenuto
e con le stesse persone ma con due
soggetti diversi. Non era mai
capitato. C’è dell’altro: Un dubbio.
Ma Domenico Cornelii e’ ancora
componente del partito? Perchè
nel famoso elenco in cui Anton-
GENNAIO 2025 NUMERO 63
CHE TUTTO CAMBI
PURCHE’ RESTI
COME PRIMA
di Francesco Marcozzi
mario Gioculano annunciava l’elenco
di quelli che non avevano rinnovato
la tessera c’era anche Cornelii ma
poi, a sorpresa, abbiamo letto, in un
comunicato dello steso Pd, che
Cornelii rappresenterà il partito al
congresso provinciale e che è
tornato nei circoli del partito.
Mistero anche qui. Forse lo
diraderanno gli stessi interessati.
(segue)
IN QUESTO NUMERO
RADIO G GIULIANOVA
90,7 100,2 MHZ
CHE TUTTO CAMBI
PURCHE’ RESTI
COME PRIMA
IL TEMPO DEL CARNEVALE
JOKER LA MIA FONTE DI
ISPIRAZIONE
C’È DA SPOSTARE UNA
MACCHINA
GEORGES BIZET:
UN MAESTRO
DELLA MUSICA FRANCESE
A 150 ANNI DALLA MORTE
TANTI AUGURI A TE
LA RIFLESSIONE
di Jim Morrison
“Se gennare mette la jerve,
tiette le grane ca' te serve”
IL PROVERBIO

DALLA PRIMA PAGINA 2
Sul fronte maggioranza sembra più
netto l’allontanamento del
presidente del Consiglio, Roberto
Mastrilli e del consigliere Federico
Montebello dal gruppo civico
“Obiettivo Giulianova” specie dopo
il mal di pancia subito con
l’organizzazione di un evento
culturale alla presenza di Daniele Di
Massimantonio, il più tenace
oppositore e critico dello stesso
Mastrilli in Consiglio comunale.
Quando si aspira a qualcosa di più
(candidato sindaco l’uno e
consigliere regionale l’altro) può
capitare di cominciare a sgomitare
in attesa di trovare la collocazione
più idonea al raggiungimento dei
propri obiettivi ma non quello di
Obiettivo…Giulianova.
Il sindaco Jwan Costantini ha
ripetutamente affermato in questi
ultimi tempi che il suo scopo è
quello di fare il sindaco di Giuianova
sino al 2029 e cioè fino alla
conclusione della sua seconda
legislatura. Ma qualche sirena lo
ammanta sulla possiblità di una
candidatura alle politiche che si
terranno prima della scadenza del
mandato consiliare. Niente regionali
per rifare il sindaco ma niente
politiche per rifare il sindaco due
anni. E poi? E poi bisognerà
ritrovare il partito giusto.
Comunali 2029, finora i probabili
candidati sindaci sono Roberto
Mastrilli, Paolo Giorgini e Matteo
Francioni. Ma sono ipotesi. E sul
fornte opposto che si fa? Dopo le
batoste del 2019 e 2024 si ritrova
l’unità per prima cosa e si sceglie
un candidato giovane per seconda,
cominciando a lavorarci da oggi.
Non conosciamo bene Oreste
Marchionni, ma è stato il più votato
nel Pd ma non fa il capogruppo e
non lo vediamo mai come
personaggio principale nelle
riunioni di partito, compresa la già
citata visita sul porto. E’ vero lavora
in farmacia ed ha i suoi orari. Ma
una volta, una volta lo faranno
uscire. Del resto, se si ammala, è
l’unico che non avrà problemi a
guarire. Liberamente tratto dalla
farmacia Marcelli.

CULTURA E SOCIETA'
Passata la festa del Santo del “maiale”
con fuochi, questue e canti, i contadini
si rintanavano nelle loro case in attesa
della festa della Candelora che
celebrava, tramite la benedizione dei
ceri nelle chiese, la presentazione di
Gesù al tempio, avvenuta, secondo la
tradizione, 40 giorni dopo la nascita.
Ecco perché si festeggia 40 giorni
dopo il Natale, cioè il 2 febbraio. La
luce delle candele, in questa
tradizione, è una metafora della
rivelazione di Gesù. Questo periodo di
attesa era ed è caratterizzato da una
sorta di pausa della terra, pertanto i
contadini raccontavano fiabe e
leggende davanti al focolare, bevendo
il vino appena imbottigliato e
consumando parte del maiale appena
ucciso, prima che iniziasse la
quaresima. Il 17 gennaio era secondo
la tradizione l’inizio del carnevale,
pertanto le grandi sfilate e feste così
come avviene anche a Giulianova, da
alcuni anni, prendevano inizio proprio
in questi giorni. A volte il maiale
veniva ucciso nel giorno della festa di
Sant’Antonio Abate per dare così inizio
alla gioia sfrenata e insieme tragica del
Carnevale: un arcaico rito
propiziatorio di fecondità e
abbondanza. Un proverbio ci
rammenta che “dopo il porco di
Carnevale arriva l’anguilla di
Quaresima” per sottolineare che dopo
gli eccessi delle feste, rappresentati
anche dal “mangiar di grasso”, giunge
la penitenza quaresimale con il suo
grigio “mangiar di magro”. (segue)
4
IL TEMPO DEL CARNEVALE
di Domenico Canazza

CULTURA E SOCIETA' 5
Il Carnevale, nel mondo cristiano,
prende vita invece, ufficialmente, con
la cosiddetta domenica di
Settuagesima, circa 70 giorni prima
della sacra domenica di Pasqua, e si
chiude in un tripudio di festeggiamenti
il Martedì Grasso, giorno che precede il
Mercoledì delle Ceneri.
Questa celebrazione è tra le più
colorate, vivaci e sentite in molte
regioni del mondo. Originariamente
legato a festeggiamenti pagani in onore
di divinità come Bacco o Saturno, il
Carnevale ha trovato una nuova dimora
nella tradizione cristiana, divenendo il
preludio alla contemplativa Quaresima.
Nel magico anno 2025, il Carnevale
avrà inizio il 16 febbraio, con la
Domenica di Settuagesima, un
momento di grande significato liturgico
che segna l'avvio del periodo
prequaresimale.
Durante questo periodo, le città si
trasformano in esplosioni di colori e
suoni. Maschere e costumi elaborati
invadono le strade, mentre sfilate e
carri allegorici sfilano sotto gli occhi
estasiati di grandi e piccini. Le
tradizioni variano da regione a regione,
ma l'essenza del Carnevale rimane
universale: una celebrazione della vita,
della creatività e dell'unità comunitaria.
In Italia, il Carnevale di Venezia è
famoso in tutto il mondo per le sue
maschere eleganti e i balli sontuosi nei
palazzi storici. Le calli e i campi della
città si riempiono di turisti e locali,
tutti intenti a vivere un'esperienza che
sembra sospesa nel tempo. A Viareggio,
invece, i carri di cartapesta, veri
capolavori d'arte, sfidano la gravità e
l'immaginazione, portando in scena
satira e ironia.
Ma non solo in Italia si sente l'eco del
Carnevale. In Brasile, il Carnevale di Rio
de Janeiro incanta con le sue scuole di
samba che si sfidano in danze ritmiche
e costumi sfarzosi. Ogni angolo del
mondo, con le sue peculiarità,
contribuisce a mantenere viva questa
tradizione secolare, unendo culture
diverse sotto un unico spirito di festa e
gioia. Anche nella nostra piccola
Giulianova le strade e le piazze
torneranno a colorarsi per la gioia di
grandi e piccini nelle giornate di
domenica 2 marzo e martedì 4 marzo
con le sfilate dei carri allegorici e dei
gruppi danzanti, prima che le “ceneri”
riporti tutti alla calma e alla
contemplazione.

IL PERSONAGGIO
Lorenzo Verticelli è un regista,
produttore, attore e sceneggiatore
italiano. È nato nel 1991, a Giulianova,
Abruzzo, Italia. Appassionato di
cinema, fumetti, del fantasy fin dalla
tenera età, iniziò a realizzare
cortometraggi a basso budget con i
suoi amici mentre studiava
Giurisprudenza all'Università di
Teramo. Dopo aver lasciato
l'Università, decise di intraprendere la
carriera da Regista Cinematografico a
tempo pieno, iniziando a frequentare
corsi di regia e recitazione. Nel 2015
fonda la sua prima casa di produzione
indipendente italiana, la LoEP Lord of
Evil Productions. Nel 2016 scrive,
dirige, produce ed interpreta il suo
primo cortometraggio, il thriller
psicologico "Journey into the Mind",
liberamente ispirato al film "Identity",
pubblicato su YouTube nell'Ottobre
del 2018. Il 2017 è l'anno della svolta,
grazie all'ideazione della saga di
"Broken Soul", la storia di un ex
mercenario e professore di chimica
braccato da una organizzazione
criminale. I due cortometraggi di
questa saga "Broken Soul - The
Blackmail" e "Broken Soul II - The
Redemption", vincono diversi premi in
numerosi festival cinematografici
internazionali, come il Miglior
Progetto Cinematografico al Tuscany
Web Fest 2017,Best Film Action
all'Alternative Film Festival 2018,
Semifinalista al Los Angeles Cine Fest
2018. (segue)
7
JOKER LA MIA FONTE DI ISPIRAZIONE
di Azzurra Marcozzi

IL PERSONAGGIO 8
Da Gennaio 2018 a Novembre 2022 è
impegnato come Regista, Produttore,
Sceneggiatore ed Attore nella
realizzazione del progetto della sua
vita, il suo primo lungometraggio
"Broken Soul - The New World", primo
High Fantasy italiano in cui ha investito
tutte le sue risorse grazie all'aiuto della
madre defunta e del Produttore Walter
Varani. Con quest'ultimo fonda nel
2020 la casa di Produzione
indipendente Varver Pictures. Il film è
attualmente in gara in numerosi
festival del cinema nazionali ed
internazionali, ma ha già raccolto 63
premi.
Appassionato di cinema ma anche di
fumetti e del fantasy, come nascono le
tue storie? C’è un personaggio che per te
è stato da sempre fonte di ispirazione?
Innanzitutto volevo ringraziare te e
radio G per questa intervista. Sono
molto onorato. Per quanto riguarda le
mie storie c’è sempre un misto tra fonti
di ispirazioni di altri film, idee e
soprattutto vicende di vita vissuta. Di
base, i miei personaggi sono sempre
attinti dalla realtà ma agiscono in un
mondo iper realistico, molto più
violento e pessimistico del nostro;
ovviamente non è sempre così perché il
tutto è influenzato dal genere del film.
Un personaggio che per me è sempre
stato fonte di ispirazione è sempre
stato Joker, il suo modo di agire senza
regole, il non avere nulla, nessuna
identità, è la vera forma di libertà in un
mondo dominato dal caos.
A soli 24 anni fondi una casa di
produzione indipendente ed un anno
dopo interpreti e dirigi il tuo primo
cortometraggio. Un impegno importante
per un giovanissimo e non senza
difficoltà. Ci racconti la genesi dei tuoi
progetti?
Sono sempre stato una persona
intraprendente che non ha mai amato
la monotonia e un posto sicuro ( forse è
per questo che sono povero n.d.r.), e
tramite l’arte ho trovato un posto dove
esprimere le mie idee, anche in ambito
imprenditoriale; purtroppo in Italia
tutti gli ambiti artistici, tra cui il
cinema, sono poco remunerati e solo
pochi riescono a trasformare questo in
un lavoro con cui poter vivere. Tutti i
miei progetti nascono semplicemente
da una voglia di raccontare una storia;
non tratto mai di tematiche politiche, i
miei personaggi sono degli sconfitti
dalla vita che cercano un modo per
potersi redimere e trovare uno spazio
nel mondo.
Cosa racconta la saga “Broken Soul” e
quale messaggio vuole trasmettere allo
spettatore?
Ed è proprio questa la tematica
principale della saga di Bs. Attorno ad
essa troviamo altre tematiche
complementari come la depressione di
cui si parla sempre poco e il valore
dell’amicizia.
I tuoi progetti hanno raccolto numerosi
riconoscimenti, quale tra questi ti
inorgoglisce di più?
Sicuramente i due premi del Vincenzo
Crocitti Awards, prestigioso festival
cinematografico ed artistico annuale a
Roma. Ringrazio sempre il Direttore
Artistico Francesco Fiumarella per
questi 2 prestigiosi riconoscimenti che
hanno avuto un grande impatto (segue)

IL PERSONAGGIO 9
sul fronte festivaliero.
Dopo l’uscita del tuo primo
lungometraggio "Broken Soul - The New
World", anch’esso vincitore di numerosi
premi, cosa c’è nel cassetto dei sogni
futuri?
C’è un’idea di un altro lungometraggio
drammatico/thriller ma senza una
produzione alle spalle, e con “Broken
Soul” fermo alla distribuzione, perche
essendo un film indipendente è quasi
impossibile adesso senza conoscenze
distribuirlo tramite una casa. Rimane
solo l’online che però non paga. E
questo è un mio grande rammarico.
L’Italia è un paese che ha fatto la sua
fortuna tramite l’arte e vedere lo stato
attuale è davvero un grande peccato.
Un saluto da Radio G a tutta la mia
città, la mia famiglia ed i miei amici,
che mi hanno sempre supportato.

IL FATTO
Vi invito ad un esercizio mentale,
immaginate di progettare una città
ideale. Avendo a disposizione un’area
vasta e pulita, immagino inizierete da
un “centro”, magari una piazza con gli
edifici pubblici più importanti ed un
incrocio di strade, magari collegate
con le strade più importanti
provenienti dalle altre comunità. Poi
dovrete individuare delle zone
residenziali, delle zone per i servizi;
nella nostra città ideale ci saranno un
ospedale; delle caserme per le forze
dell’ordine; il Comune; stazione dei
treni e degli autobus; le scuole e
magari un tribunale; ci sarà una zona
commerciale e ci saranno dei parchi.
Immagino che nella nostra città ideale
tutte queste zone, questi edifici,
saranno collegati da strade e,
probabilmente, ognuno di noi nel
disegnarla si preoccuperà di garantire
che tutti gli edifici e le zone siano
servite da strade, siano raggiungibili
da noi tutti cittadini ideali, e quindi ci
preoccuperemo di consentirci di
parcheggiare le nostre auto, i nostri
motorini, le nostre biciclette,
addirittura i nostri monopattini, nei
pressi delle zone che abbiamo
caratterizzato. Probabilmente se una
città la si potesse costruire in
mezz’ora ci comporteremo tutti allo
stesso modo. La verità è che non è
possibile, le nostre città, di ogni
ordine e grado, in Italia, ed in generale
nel “Vecchio Continente” sono luoghi
stratificati, che, nel tempo sono stati
costruiti a misura di pedoni, (segue)
10
C’É DA SPOSTARE UNA MACCHINA
di Gabriele Albani

IL FATTO 11
cavalli, carrozze, auto e centri
commerciali. La nostra Giulianova non
fa eccezione, da borgo medievale
adagiato sulla collina si è estesa verso il
mare come località turistica,
l’inurbamento l’ha fatta sviluppare
verso le campagne, rendendo
residenziali frazioni destinate prima
all’agro e creando comunità dentro la
comunità. La nostra è una città
policentrica, abbiamo tanti “ centri”,
soprattutto nell’ultimo secolo dopo la
guerra, la politica locale ha preferito
assecondare uno sviluppo poco
organizzato e senza una visione di
insieme, piuttosto accontentando le
piccole istanze qui e là sul territorio
comunale senza un vera prospettiva. Il
risultato è una città che non ha né una
zona commerciale principale né un
altrettanto caratterizzata zona
direzionale e : naturalmente questa
dovrebbe concentrarsi sulle vie di
maggiore affluenza pedonale, i così
detti “Corsi”, ne abbiamo due, di quello
al paese penso sia inutile sottolineare
la desertificazione, seppure con
qualche sussulto di vita come piazza
Buozzi o qualche via del centro storico,
il “Paese” sopravvive certo no vive. Non
va meglio al Lido, Corso Nazario Sauro
presenta un tessuto commerciale in
costante bilico tra la desertificazione
nel lato Ovest e la lotta per
sopravvivere nel lato Est. Ancora al
Lido Viale Orsini potrebbe essere il
naturale sviluppo di un “salotto”
commerciale urbano, ma anche qui si
stenta ad individuare un indirizzo.
La verità è che nel ragionamento
secolare che via via si è sviluppato per
progettare Giulianova, non si è mai
avuta una visione di insieme.
Prediamo Piazza del Mare e il
Lungomare monumentale, sono stati
progettati per consentire il transito di
migliaia di persone, sono aree molto
estese, completamente pedonalizzate,
non hanno altro uso se non quello di
una sosta ricreativa o di un
collegamento pedonale al mare ed al
centro cittadino. Migliaia di persone
dovrebbero raggiungere quei luoghi,
eppure non ci sono aree destinate alle
migliaia di auto, moto, bici e
monopattini, che quelle persone
dovrebbero portarle lì. Semplicemente
mancano, anzi alcuni sono stati
soppressi a favore di ulteriori aree ciclo
pedonali, sul lungomare centrale e ,
addirittura, si progetta di destinare
ulteriori aree alla pedonalizzazione
senza nessuna destinazione per i mezzi
di trasporto, e mi riferisco alle aree del
nautico, della vecchia scuola Acquaviva
e del terreno dietro il vecchio super
mercato Cardinale. In passato si è
rinunciato, scelte politiche, a realizzare
parcheggi sotto piazza Dalmazia, Piazza
del mare e sopra piazza Marà, in
quest’ultima per tutelare la vista dei
treni che passano credo. L’utenza
necessaria a mantenere i nostri centri
non consente di sognare un servizio
pubblico di trasporto da parcheggi in
periferia così efficiente e capiente da
giustificare la zona pedonale esistente
e che si vorrebbe estendere, al lido, al
Corso Nazario Sauro e Viale Orsini,
almeno fino a quando il teletrasporto
sarà una tecnologia utilizzabile dagli
esseri umani. Se poi guardiamo altre
zone della città è evidente che sia a Sud
sia verso Ovest, oltre la ferrovia, la
Città appare oppressa dal traffico e non
consente ulteriore sviluppo né (segue)

IL FATTO 12
di zone commerciali se non il pessimo
sostentamento di quelle esistenti,
anche in queste per la mancanza
cronica di parcheggio e di viabilità
sufficiente. La sfida vera è cambiare
politica e programmazione. Al lido ci
sarà un nuovo Kursaal che, siamo
sicuri, attirerà utenza, benissimo,
questa utenza dovrà parcheggiare. A
Nord, finalmente, si potrà sviluppare
una parte nuova della nostra cittadina,
speriamo con nuovi cittadini, bene,
dovranno arrivarci e parcheggiare. È
ora che qualche amministratore si
assuma la responsabilità di guardare
Giulianova come una singola Città con
un unico piano del traffico senza
seguire le sirene di questo o quel
quartiere che di piazze, parchi e
passeggiate ne abbiamo tante e
bellissime e che non sappiamo come
arrivarci.

MUSICA
Il 3 giugno 1875, il mondo della musica
perdeva uno dei suoi più promettenti
compositori: Georges Bizet. A 150 anni dalla
sua morte, l'eredità di Bizet continua a
risuonare nelle sale da concerto e nei teatri
di tutto il mondo, in particolare grazie all’
opera più celebre, Carmen. La sua vita e la
sua carriera, sebbene brevi, sono
caratterizzate da un'intensa e profonda
ricerca artistica che ha segnato un
cambiamento significativo nel panorama
musicale dell'epoca. Georges Bizet nacque
a Parigi il 25 ottobre 1838 in una famiglia di
musicisti. Sua madre, una pianista, e suo
padre, un insegnante di musica,
influenzarono fortemente il suo percorso
artistico. A soli nove anni, Bizet entrò al
Conservatorio di Parigi, dove si distinse per
il suo talento, guadagnandosi premi in
composizione e pianoforte. Durante gli
anni di studio, fu esposto a una vasta
gamma di influenze musicali, spaziando dal
romanticismo di Chopin e Liszt alla musica
classica di Mozart e Beethoven. La carriera
compositiva iniziò con la composizione di
opere, ma il successo tardò ad arrivare.
Bizet scrisse diverse opere nei suoi primi
anni, ma nessuna di esse ottenne il
riconoscimento sperato. La sua musica,
caratterizzata da una fusione di stili e da un
uso innovativo dell'orchestrazione, si
scontrava con le aspettative conservatrici
del pubblico dell'epoca. Il capolavoro di
Bizet, Carmen, debuttò il 3 marzo 1875
all'Opéra Comique di Parigi. L'opera, basata
sulla novella di Prosper Mérimée, racconta
la storia di una donna forte e indipendente,
Carmen, e del suo tragico amore per Don
José, un soldato. Carmen rappresenta una
rottura con le convenzioni operistiche
(segue)
14
GEORGES BIZET: UN MAESTRO
DELLA MUSICA FRANCESE
A 150 ANNI DALLA MORTE
di Sergio Piccone Stella

IL PERSONAGGIO 15
del tempo, grazie alla struttura
musicale innovativa e alla complessità
dei personaggi. La musica di Bizet si
distingue per la melodia accattivante e
il profondo senso drammatico.
Purtroppo, il debutto di Carmen non fu
accolto con entusiasmo. Il pubblico,
abituato a opere più tradizionali e
conformiste, trovò la storia di Carmen
scandalosa e la musica troppo audace.
Bizet, deluso, non visse mai a lungo
abbastanza per vedere il trionfo della
sua opera. Morì tragicamente a soli 36
anni, il 3 giugno 1875, a causa di un
attacco di cuore. La musica di Bizet è
caratterizzata da un uso audace della
tonalità e da una complessa
orchestrazione. Egli introduce elementi
di musica popolare spagnola, come la
habanera e la seguidilla, nella sua
opera, conferendo a Carmen
un'atmosfera vivace e autentica.
L’abilità nell'intrecciare melodie e
armonie complesse ha influenzato
generazioni di compositori dopo di lui.
Bizet ha anche innovato nel modo in
cui i personaggi vengono esplorati
attraverso la musica. In Carmen, i temi
musicali sono strettamente legati allo
sviluppo psicologico dei personaggi: la
musica di Carmen è sensuale e
seducente, mentre quella di Don José è
tragica e tormentata. Questa profonda
connessione tra musica e narrazione ha
aperto la strada a una nuova forma di
opera, dove il dramma e la musica si
intrecciano in modo indissolubile. Dopo
la sua morte, Carmen iniziò a
guadagnare popolarità e oggi è
considerata una delle opere più
eseguite al mondo. L'eredità di Bizet
non si limita a quest'opera; la musica
orchestrale e le composizioni (segue)

IL PERSONAGGIO 16
per piano continuano a essere studiate
e interpretate. Bizet ha anche
influenzato compositori come Puccini e
Debussy, che hanno preso ispirazione
dalla sua capacità di fondere stili
diversi e di esplorare emozioni
complesse attraverso la musica.
Inoltre, Carmen ha ispirato numerose
trasposizioni e adattamenti, dal balletto
al cinema, rendendo la sua musica
accessibile a un pubblico sempre più
vasto. La figura di Carmen è diventata
un simbolo di indipendenza e libertà,
incarnando valori che risuonano ancora
oggi. A 150 anni dalla morte di Georges
Bizet, la sua musica continua a vivere e
a ispirare. La capacità di rompere le
convenzioni e di esplorare la
complessità dell'animo umano
attraverso la musica è ciò che lo rende
una figura così rilevante nella storia
della musica. Carmen, con il mix di
dramma, passione e innovazione,
rimane un faro luminoso nel repertorio
operistico, dimostrando che la musica
di Bizet non è solo un prodotto del suo
tempo, ma un patrimonio culturale che
trascende le epoche. Oggi, mentre
celebriamo il centocinquantesimo
anniversario della sua morte, è
fondamentale riconoscere l'importanza
di Bizet non solo come compositore,
ma anche come innovatore che ha
sfidato le norme e ha aperto la strada a
nuove forme di espressione musicale,
continuando a toccare il cuore e
l'anima di chiunque si avvicini alla sua
musica.

LA RIFLESSIONE 18
di
“Non c'è notte tanto lunga da non permettere
al Sole di risorgere il giorno dopo.”
JIM MORRISON

I PROSSIMI NATI
PICCOLA CITTÀ, SETTIMANALE DI
RADIO G GIULIANOVA.
SUPPLEMENTO DEL RADIO G
NOTIZIE.
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI
TERAMO N. 135 REGISTRO
STAMPA DEL 5.2.1977.
PROGETTO GRAFICO
DOMENICO CANAZZA
DIRETTORE RESPONSABILE
FRANCESCO MARCOZZI.
Domenica 19 gennaio
Compleanni: Evelina Di Filippo,
Antonella Marà, Franco Luciani,
Antonio Marà, Dino Pirozzi, Iwan
Ruffini, Alessandra Flamini, Fabio
Romani, Antonella Fortuna, Alessio
Intellini, Daniele Montevidoni.
Lunedì 20 gennaio
Compleanni: Antonio Di Ilio, Franco
Bontà, Antonio Cavallini, Sandra
Corini, Dino De Laurentis, Roberta
Imbimbo, Raffaele De Vincentiis.
Martedì 21 gennaio
Compleanni: Rino Di Carlo, Lucia
Umile, Ottavio Abbondanza,
Germano Capurri, Alessandro
Durante, Gaetano Marrancone,
Daniele Nardi, Giancarlo Verona,
Francesco Abbondanza, Domenico
Iaconi, Marzia D’Alessandro.
Mercoledì 22 gennaio
Compleanni: Federico Tribuiani,
Giuseppe Ferroni, Alessandro
Adreetti, Linda Ruggieri, Mauro Di
Criscenzo, Tina Di Marco, Daniele
Nardi, Claudio Ruffini.
Giovedì 23 gennaio
Compleanni: Nico Guerrieri, Maria
Molinis, Remo Zacchei, Piero Marietti,
Tito Di Persio, Mauro Maiorani,
Mariano Cugini, Sandro Ianni,
Giovanni Longino, Libera D’Amelio,
Mimmo Scarafoni, Moreno Carusi.
Venerdì 24 gennaio
Compleanni: Mario Giorgini, Gioia
Branciaroli, Federico Di Paolo, Grazia
De Benedictis, Carina Spurio, Alberto
Donatelli.
Sabato 25 gennaio
Compleanni: Carmelita Patacca,
Letizia Sbrodolini, Germano Capurri,
Giuliano Ciccone, Graziano Di
Silvestro, Sara De Santis, Maria
Serafini, Giuseppe Lamparelli, Pietro
Cerquoni, Giancarlo Nepa, Diego
Ciafardoni.
19
TANTI AUGURI A TE
a cura della redazione
DAL 19 GENNAIO AL 1 FEBBRAIO
PER LA VOSTRA
PUBBLICITÀ
SU PICCOLA
CITTÀ
CHIAMARE I
SEGUENTI
NUMERI:
3463182904
3296168320

I PROSSIMI NATI
[email protected]
PAGINA FACEBOOCK:
RADIOG GIULIANOVA
SITO INTERNET:
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TELEFONI FISSI:
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085 8007010
TELEFONI MOBILI:
346 3182904
329 6168320
SE VOLETE POTETE CONTRIBUIRE
CON I VOSTRI ARTICOLI PER I
PROSSIMI NUMERI
REDAZIONE
Domenica 26 gennaio
Compleanni: : Gianpaolo Ruggieri,
Luigi Cardone, Alberto Cameli,
Ernesto Perilli, Agnese Riccitelli,
Lucio Monaco, Emilia Verona, Alessio
Falconi, Katiuscia Sbei, Mario
Filipponi, Claudia Giampaolo, Maria
D’Ascenzo, Alessio Ricchioni.
Lunedì 27 gennaio
Compleanni: Gianni Mercolini, Luca
Nigro, Marco Di Donato, Davide Di
Pasquale, Sandra Zanni, Matteo
Ciprietti, Ignazio Filangeri, Fabio
Spitilli.
Martedì 28 gennaio
Compleanni: Girolamo D’Alessandro,
Mariagrazia Di Giacinto, Maria Iaconi,
Davide Talucci, Gianpiero Lamone,
Renato Ruggieri, Stefano Sugaroni,
Ernesto D’Evangelista, Fabio Testoni,
Raffaele Olivieri.
Mercoledì 29 gennaio
Compleanni: Sabrina Del Cotto,
Federica Ciprietti, Andrea Guardiani,
Patrizia De Santis, Ilaria Covelli,
Maurizio Tini, Anna Verticelli.
Giovedì 30 gennaio
Compleanni: Valentina Quatraccioni,
Carmen Sciola, Paolo Campolo,
Tommy Della Sciucca, Nicola Marà,
Elena Colangelo.
Venerdì 31 gennaio
Compleanni: Carlo Campominosi,
Lara Silvestrini, Maurizio Rastelli,
Paolo Iannetti, Giuliana Annunziata.
Mario Zitti, Galliano Giansante,
Rossella Damiani, Maurizio De
Dominicis.
Sabato 1 febbraio
Compleanni: Manuel Fanì, Gabriele
Barcaroli, Abramo Maiorani, Asja
D’Innocenzo, Betty D’Annunzio, Luigi
Di Luca, Fabio Giorgini, Aldo
Manocchia, Marco Lucchetti, Rossella
Fiorà, Graziano Muziani.
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FRASI CELEBRI 21
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