RaffaellaOlimpieri
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May 20, 2016
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About This Presentation
Lavoro di gruppo alunni IV E
Size: 2.17 MB
Language: it
Added: May 20, 2016
Slides: 9 pages
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ANCIEN RÉGIME (ANTICO REGIME) L’espressione Ancìen regime (Antico regime) indica le caratteristiche sociali , politiche e culturali della società che si consolida in Europa tra la metà del ‘500 e quella del ‘600. In questo contesto il sovrano era considerato una figura sacra , in quanto si pensava che il suo potere fosse legittimato da Dio . Perciò si trattava di un potere assoluto, cioè superiore a ogni legge. Il termine verrà coniato in Francia nel 1790 durante la Rivoluzione francese, in un contesto di radicale rinnovamento e di critica nei confronti del passato; esso investe non solo la società francese, ma quella europea nel suo complesso (con le rilevanti eccezioni dell’Inghilterra e dell’Olanda).
La fine dell’Ancién Regime L’istituzione dell’Ancien Régime L'istituzione politica dell'antico regime era la monarchia assoluta, fondata sull'autorità illimitata del re. Si trattava di divisione in ceti , ovvero in gruppi più ristretti: Il clero e la nobiltà che godevano di grossi privilegi; Il Terzo Stato , era il più numeroso e comprendeva contadini, commercianti, artigiani e operai. Non godeva di alcun privilegio politico ed era costretto a pagare le tasse. La sua ribellione portò allo scoppio della Rivoluzione Francese. Con la Rivoluzione Francese , iniziò la crisi dell‘Ancien Régime facendo subentrare la monarchia limitata per volontà della nazione. La società iniziò ad essere fondata sull' uguaglianza civile e politica degli individui in quanto tali, sui diritti dell'uomo e del cittadino . Queste trasformazioni portarono a cambiamenti sociali, in tempi diversi, anche fuori dalla Francia. Mentre il compito della nobiltà era quello di difendere la società accedendo alle più alte cariche pubbliche o militari, gli ecclesiastici facevano da ponte tra Dio e l'uomo e il terzo stato si occupava dell’agricoltura.
I DESPOTI ILLUMINATI Giuseppe II d’Austria Maria Teresa d’Austria Caterina II di Russia Pietro Leopoldo Federico II di Prussia
Il dispotismo illuminato in Italia Le riforme illuministiche in Europa In Prussia Federico II : Rafforzò l’esercito, modello di innovazione e disciplina, e potenziò l’economia. Limitò la pena di morte e sostenne l’associazionismo massonico e la tolleranza religiosa. Bonificò vasti territori per avere più campi da coltivare. Il Portogallo dei Braganza fu lo Stato iberico più innovatore grazie al ministro di Giuseppe I che diede stimolo all’economia, rafforzò l’esercito e attuò un disegno di centralizzazione statale basato sulla lotta ai privilegi di clero e nobiltà. Forte polemica contro alcuni ordini religiosi come quello dei gesuiti. . In questo contesto maturò il provvedimento di espulsione dei gesuiti dal Portogallo e dalla colonia del Brasile che fu seguito dalla soppressione dell’ordine in tutti gli Stati europei e poi dallo scioglimento della Compagnia (1773). Maria Teresa d’Austria: ristrutturazione degli uffici pubblici, abolizione della vendita delle cariche, entrata in vigore del catasto, nascita delle biblioteche, accademie e periodici. Giuseppe II d’Austria : abolizione della tortura e sostengo dello sviluppo economico e commerciale. Pietro Leopoldo : abolizione della pena di morte, delle dogane interne e delle corporazioni, riforma della giustizia ed elaborazio ne di un progetto di ristrutturazione della gerarchia ecclesiastica toscana. Carlo III di Borbone : diversi tentativi di messa in atto delle riforme illuministiche, tentativi che incontrarono però forti resistenze. L’attività dei sovrani e dei loro ministri non conseguì i risultati sperati. Una concezione astratta dei bisogni dei sudditi e dei rimedi per ammodernare le strutture dello stato si scontrò con realtà economicamente arretrate o con l'incapacità dei sovrani illuminati di costruire solide alleanze con i gruppi sociali che dalle riforme avrebbero tratto vantaggi. Il dispotismo è quella tipologia di governo monarchico nella quale il sovrano (monarca illuminato) attua una serie di riforme ispirate alla cultura illuminista: la sua opera è quindi indirizzata a far trionfare i principi della ragione.
Milano sotto il governo di Maria Teresa d’Austria e Giuseppe II d’Austria Milano sotto il governo di Maria Teresa d’Austria e Giuseppe II d’Austria figlia di Carlo VI d’Asburgo e Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbuttel; nasce a Vienna nel 1717; sale al trono nel 1740; sposa di Francesco I di Lorena (Granduca di Toscana); governa territori formati da paesi ereditari (province di Austria, Boemia, Moravia, Slesia) che di paesi acquisiti alla fine del 600 (Ducato di Milano, Paesi Bassi, Ungheria, Transilvania, Belgrado e vicine aree del Danubio); figlio di Francesco I di Lorena e Maria Teresa d’Austria; nasce a Vienna nel 1741; sale al trono nel 1765 (in aiuto alla madre) e nel 1780 (autonomamente); sposa Maria Isabella di Parma e poi Maria Giuseppa di Baviera; si trova a governare gli stessi possedimenti della madre; Milano tra il 1600-1700: devastazione a causa della peste; carestia a causa della guerra dei 30 anni; riesce a restaurare la sua economia grazie al ceto dirigente; maggiore centro di penetrazione illuministica; ufficialmente riconosciuta come territorio austriaco; Figlio di Francesco I di Lorena e Maria Teresa d’Austria; Nasce a Vienna nel 1741; Sale al trono nel 1765 (in aiuto alla madre) e nel 1780 (autonomamente); Sposa Maria Isabella di Parma e poi Maria Giuseppa di Baviera; Si trova a governare gli stessi possedimenti della madre ; Milano tra il 1600-1700: Devastazione a causa della peste; Carestia a causa della guerra dei 30 anni; Riesce a restaurare la sua economia grazie al ceto Dirigente; Maggiore centro di penetrazione illuministica; Ufficialmente riconosciuta come territorio austriaco; Figlia di Carlo VI d’Asburgo e Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbuttel; Nasce a Vienna nel 1717; Sale al trono nel 1740; Sposa di Francesco I di Lorena (Granduca di Toscana); G overna territori formati da paesi ereditari (province di Austria, Boemia, Moravia, Slesia) che di paesi acquisiti alla fine del 600 (Ducato di Milano, Paesi Bassi, Ungheria, Transilvania, Belgrado e vicine aree del Danubio);
Le riforme elaborate da Maria Teresa: Riorganizzazione del commissario generale di guerra (1746); Riforma amministrativa che concentrava le direzioni politiche e finanziarie (1749); Formazione del collegio Theresianum (1749); Formazione dell’accademia militare di Wiener Neustadt (1752); Riforme religiose ecclesiastiche (pagamento delle tasse per il clero); Decreto di espulsione degli ebrei(1744); Programma di alfabetizzazione e riformazione dei collegi; Restaurazione del palazzo ducale che poi venne rinominato “imperiale e regio architetto”; Espansione edilizia di Milano e del suo decoro urbano; Le riforme elaborate da Giuseppe II: Abolizione della censura ecclesiastica, dei piccoli conventi della servitù della gleba; Ristrutturazione dei seminari e delle parrocchie; Aperture dei pubblici uffici a tutte le confessioni cristiane ed estensione dei diritti civili ai sudditi di religione ebraica; Sostenitore dello sviluppo economico e commerciale (mercantilismo, fisiocrazia, liberismo);
Conosciuta come Caterina la Grande , fu imperatrice dal 1762 alla morte. Vuole riformare il suo stato perciò cerca di avvicinare i potenti dell’Impero per avere il loro consenso. È consapevole dell’arretratezza del suo popolo. Fece bonificare i terreni paludosi, ampliò e potenziò molti porti commerciali. Fece costruire scuole, orfanotrofi, ospedali. Caterina II di Russia Si ebbe una rivolta conclusasi con un nuovo corso di riforme. I contadini venivano sfruttati. Tuttavia i soldi non erano abbastanza in quanto gran parte della popolazione non pagava le tasse ES: La classe nobiliare e la Chiesa ortodossa. Confiscò i beni della Chiesa. Comincia con il riformare le scuole superiori per i Cadetti della Frontiera.
La cronologia dell’ordine della Compagnia di Gesù 1540 , Paolo III istituisce la Compagnia di Gesù 1759 , i gesuiti vengono espulsi dal Portogallo 1764 , i gesuiti vengono espulsi dalla Francia 1767 , i gesuiti vengono espulsi dalla Spagna, Regno di Napoli e Sicilia 1768 , i gesuiti vengono espulsi dal Ducato di Parma e di Piacenza 1773 , Papa Clemente XIV sopprime l’ordine della Compagnia di Gesù 1814 , Papa Pio VII ricostituisce l’ordine. I sovrani e la chiesa Con il Giurisdizionalismo i sovrani cercarono di: Sottrarre alla Chiesa le sue proprietà ed eliminare i vecchi privilegi; Acquisire il controllo dell’istruzione e della cultura nei collegi e nelle università. Gli scontri con la Chiesa iniziarono in Portogallo, paese cattolico, dove la Corona era costretta a spendere buona parte delle sue entrate per il mantenimento dei sacerdoti. Il Marchese di Pombal accusò i gesuiti di sete di potere e denaro. Nel 1759 fece imprigionare tutti i gesuiti residenti nel Paese e nelle colonie procedendo al sequestro dei collegi e dei beni della Compagnia. L’ esempio portoghese fu seguito negli anni successivi dalla Francia, Spagna e dai Borbone di Napoli e di Parma. Nel 1773 papa Clemente XIV decretò la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti, che continuò a vivere clandestinamente fin quando fu restaurato, nel 1814.