il regista
TRIBUNA TEVERE N.9 - GIUGNO 2012 PAGINA 24
Il piccolo tifoso, il derby e gli
Ultras,: una storia a lieto fine.
Ricordate la storia di quel bambino im -
possibilitato ad andare a vedere il derby
di Milano essendo sprovvisto della tesse -
ra del tifoso? Di appena 12 anni, figlio
di un mio caro amico in Calabria, era ri -
uscito ad ottenere il consenso, dopo anni
di rinvii e scuse varie, per poter final -
mente andare ad assistere alla “partitis -
sima” in quel di San Siro e poter, quin -
di, ammirare dal vivo, per la prima vol -
ta, le gesta dei suoi beniamini in maglia
nerazzurra. Ma qualcosa aveva spezzato
anticipatamente l’entusiasmo di quel pic -
colo tifoso. La burocrazia e le assurde
disposizioni sulla Tessera del Tifoso
avevano, di fatto, impedito l’acquisto
dei biglietti al padre e al figlio. L’In -
ter, infatti, in qualità di squadra ospi -
tante, aveva incredibilmente stabilito
che l’acquisto dei tagliandi per accedere
allo stadio in occasione del derby pote -
vano essere acquistati esclusivamente dai
possessori della famigerata tessera del
tifoso. Tessera del tifoso che, per al -
tro, doveva essere, obbligatoriamente,
sottoscritta entro il 30 Marzo scorso,
nonostante la vendita dei biglietti fosse
iniziata il 12 Aprile. Sembrava non ci
fosse nulla da fare. Sembrava che il cal -
cio moderno avesse mietuto l’ennesima
vittima, in nome e per conto del dio de -
naro. Ed invece questa volta le cose sono
andate diversamente. L’articolo da me
scritto e successivamente pubblicato sul
sito del Sodalizio, e su vari portali di
controinformazione, subito dopo, non è
passato inosservato. Ed infatti, dopo un
paio di giorni, ecco che, grazie anche al
Sodalizio della Lazio che si è da subito
attivato per risolvere questo problema,
vengo messo in contatto con Angelo, uno
dei leader del gruppo dei Templari del -
l’Inter. Angelo, appresa l’intera vicen -
da, mi promette che farà il possibile per
far si che il sogno del piccolo tifoso
interista si possa realizzare. Passano i
giorni, ed ecco che finalmente arriva la
notizia sperata. Angelo ha ottenuto la
possibilità di fare due biglietti per far
assistere, al giovane nerazzurro e a suo
padre, il tanto agognato derby. Inviamo
quindi la copia dei documenti per acqui -
stare i tagliandi e, finalmente, nella
mattinata del 6 Maggio, padre e figlio si
imbarcano sull’aereo che dalla Calabria
li porta direttamente in quel di Milano.
L’appuntamento è alle 19, nei pressi del -
l’ingresso 3 dello Stadio San Siro, dove
Angelo gli consegna i biglietti tanto am -
biti. Sono due tagliandi per il secondo
anello arancione, e da qui il piccolo ti -
foso interista ha potuto ammirare, con
gli occhi sgranati, la bellissima coreo -
grafia della Curva Nord, esposta durante
l’ingresso in campo delle squadre, e ha
potuto assistere, successivamente, ad uno
dei più bei derby di Milano degli ultimi
anni, terminato con la vittoria della
compagine nerazzurra per 4 a 2. Una volta
tanto, quindi, una storia a lieto fine,
grazie, ovviamente, all’interessamento e
al fondamentale aiuto di Angelo e del suo
gruppo. Quello stesso gruppo che incarna
i valori e lo spirito di moltissimi altri
gruppi di Ultras e di tifosi italiani.
Quegli stessi gruppi, sparsi in tutta
Italia, troppo spesso accusati e addita -
ti, ingiustamente e quanto mai frettolo -
samente, come l’unico male di questo cal -
cio. Un calcio fatto di scommesse, risul -
tati a tavolino, doping, soldi, partite
comprate, veline, letterine, presidenti
arroganti, giornalisti compiacenti ed
istituzioni incompetenti. Uno sport dove
i tifosi sono rimasti, ormai, l’unica
parte realmente pulita di tutto il siste -
ma, nonostante i media e gli opinionisti
da salotto vogliano farci credere il con -
trario. Ma in questo caos generale, men -
tre lo sport più bello del mondo va,
ormai irrimediabilmente, a rotoli, il
sorriso entusiasta di un bambino che sale
i gradoni di uno stadio e rimane estasia -
to di fronte a quel turbinio di colori,
odori e suoni incessanti, è pur sempre
una bellissima notizia!
Daniele Caroleo