i nostri servi, ne' giorni di servigio, abbiano tre libbre di cera e sei
libbre quei servi che si trovassero nel luogo da noi abitato il giorno di
sant'Andrea, e lo stesso il giorno della mezza quaresima. Egli ci farà
pur sapere ogui anno a Natale, per nostro lume, ogni cosa intorno a'
nostri bovi e boattieri, a' nostri schiavi e bifolchi, e così l'entrate da
lui levate sui campi, sul vino e in qualunque altro modo, le scritture
fatte e sciolte, le bestie prese dalla mandria nel bosco, e il ritratto
delle ammende imposte; ci renderà conto di quanto riguarda la
marineria e i navigli degli uomini liberi e de' centurioni che servono
nei nostri allodii, dei mercati, dei vigneti, del fieno, di quanto
concerne i boschi, i legnami, le pietre e gli altri materiali, e di tutto
ciò che ci torni utile sapere sul fatto dei legumi, del miglio, del pane,
della lana, del lino, della canapa, della frutta, delle noci e nocciuole,
degli arbusti piantati o tagliati, degli orti, delle pecchie, de' vivai, de'
cuoi, delle pelli, delle carni, del mele, della cera, del sego, delle
bevande, come sono il vin cotto, l'idromele, l'aceto, la cervogia, il vin
vecchio e nuovo; e ci diran delle galline, dell'uova, delle oche,
dell'anitre, e finalmente di quanto fecero i pescatori, i manifattori, i
carpentieri, i calzolai, i tornitori, i sellai, i lavoratori del ferro e del
piombo e gli esattori delle imposte
[47].»
Alla lettura di quest'ampio capitolare De villis, sì minuto, sì
specificato, ben tu puoi farti, senza più, giustissimo e gravissimo
concetto della domestica amministrazione di Carlomagno, poichè ivi
egli intende a stabilire i suoi redditi e ad ordinar le sue colonie fiscali,
una delle più meravigliose creazioni di quei tempi. Le ville non eran
già solo masserie di campagna più o manco estese, ma formavano
una intera colonia, ed eran picciole società composte d'operai d'ogni
mestiere, i quali, sotto il reggimento d'un delegato del fisco,
lavoravano pel ben comune e pel profitto del padrone, specie di
tradizioni, così, della famiglia romana ed unione di schiavi e di liberti.
Il capitolare De villis è una delle opere più compiute di Carlomagno,
perch'esso comprende l'amministrazione d'ognuna delle sue tenute,
e ci fa penetrar nella vita interna della società; l'operaio del pari che
il cultore, apparteneva al fisco regio, e tutti concorrevan con l'opera
loro al miglioramento del podere. Codesti capitolari ci rivelano