Procura della Repubblica
presso il
COMUNICATO STAMPA
In data odierna i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, Nucleo Investigativo
i Carabinieri della Compagnia di Altamura
Altamura, in esecuzione della misura della cust
P.M. dott.ssa Simona Filoni ed emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari Dott.
Roberto Oliveri Del Castillo, per il delitto di cui all’art.
art. 609 ter, 1° comma, n. 4) c.p.
danni di una minore, di quattordici anni di età.
L’uomo, in particolare, dopo avere condotto la minore all’interno della sua abitazione
con la scusa di effettuare le
della totale fiducia riposta dalla ragazza in lui e della amicizia che legava la madre della
stessa alla convivente dell’arrestato.
La vicenda risulta particolarmente inq
avvinte da vincolo di amicizia, sia per le circostanze in cui l’arrestato maturava l’insano
proposito; l’uomo, infatti, è il padre di una bambina, D.G
ricoverata presso il Reparto di Pediatria dell’Osped
deceduta in data 13 febbraio 2016 presso il
della piccola sono ancora in corso.
La violenza sessuale veniva ordita dall’indagato D.G
piccola lattante si trovava ricoverata in Ospedale, vegliata dalla madre, a sua volta
confortata dall’amica, madre della minore vittima dell’abuso sessuale di cui trattasi.
L’uomo, infatti, ha consumato l
delle sue condizioni di inferiorità fisica
della ragazzina, la quale si trovava distesa sul letto della camera matrimoniale della
abitazione, in un momento di relax dopo l’effettuazione delle pulizie, intenta ad
utilizzare il telefono cellulare e ad attendere che l’uomo ultimasse le faccende.
La violenza impiegata da D.
estrinsecata non solo attraverso la forza e la predominanza
esile della ragazzina, ma anche in virtù
delittuosa con cui l’uomo coglieva la vittima, la quale non solo non aveva avuto la
percezione del pericolo imminente stante la positiva considerazione riposta nella
persona dello indagato, ma si era, altresì, trovata nella impossibilità di chiedere aiuto a
terzi a causa della particolarità del contesto ambientale
sconosciuto, in cui l’abuso si è consumato
all’interno della abitazione in uso all’arrestato ed alla di lui convivente, non utilizzata da
tempo in ragione dei molteplici ricoveri che avevano interessato la piccola lattante figlia
dell’arrestato (e che richiedevano da tempo la presenza dei
presentava porte e finestre chiuse
opporre tutta la resistenza voluta,
minorenne o possibilità di fuga
Procura della Repubblica
presso il TRIBUNALE di BARI
COMUNICATO STAMPA
In data odierna i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, Nucleo Investigativo
i Carabinieri della Compagnia di Altamura hanno tratto in arresto D.G., classe 1987
della misura della custodia cautelare in carcere richies
P.M. dott.ssa Simona Filoni ed emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari Dott.
Roberto Oliveri Del Castillo, per il delitto di cui all’art. 609 bis, 1 e 2 comma n.1
art. 609 ter, 1° comma, n. 4) c.p., commesso in Altamura in data 6 gennaio 2016
danni di una minore, di quattordici anni di età.
dopo avere condotto la minore all’interno della sua abitazione
usa di effettuare le pulizie della stessa, ne abusava sessualmente, approfittando
della totale fiducia riposta dalla ragazza in lui e della amicizia che legava la madre della
stessa alla convivente dell’arrestato.
La vicenda risulta particolarmente inquietante sia per la qualità delle persone coinvolte,
avvinte da vincolo di amicizia, sia per le circostanze in cui l’arrestato maturava l’insano
, è il padre di una bambina, D.G., di mesi tre, all’epoca
ricoverata presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari, poi
deceduta in data 13 febbraio 2016 presso il medesimo Presidio. Le indagini
della piccola sono ancora in corso.
veniva ordita dall’indagato D.G. proprio nel periodo in cui la
si trovava ricoverata in Ospedale, vegliata dalla madre, a sua volta
confortata dall’amica, madre della minore vittima dell’abuso sessuale di cui trattasi.
mo, infatti, ha consumato la scellerata violenza ai danni della minorenne,
ndizioni di inferiorità fisica ed approfittando di un momento di vulnerabilità
della ragazzina, la quale si trovava distesa sul letto della camera matrimoniale della
abitazione, in un momento di relax dopo l’effettuazione delle pulizie, intenta ad
re il telefono cellulare e ad attendere che l’uomo ultimasse le faccende.
La violenza impiegata da D.G. per consumare gli atti sessuali ai danni della minore
o attraverso la forza e la predominanza dell’uomo rispe
anche in virtù della repentinità e della insidiosità della azione
con cui l’uomo coglieva la vittima, la quale non solo non aveva avuto la
percezione del pericolo imminente stante la positiva considerazione riposta nella
persona dello indagato, ma si era, altresì, trovata nella impossibilità di chiedere aiuto a
particolarità del contesto ambientale, a lei completamente estraneo e
in cui l’abuso si è consumato. Le condotte delittuose
all’interno della abitazione in uso all’arrestato ed alla di lui convivente, non utilizzata da
tempo in ragione dei molteplici ricoveri che avevano interessato la piccola lattante figlia
e che richiedevano da tempo la presenza dei genitori in ospedale)
presentava porte e finestre chiuse, circostanze che impedivano al soggetto passivo di
opporre tutta la resistenza voluta, vanificando qualunque richiesta di aiuto de
o possibilità di fuga.
Procura della Repubblica
In data odierna i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, Nucleo Investigativo, ed
tratto in arresto D.G., classe 1987, di
odia cautelare in carcere richiesta dal
P.M. dott.ssa Simona Filoni ed emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari Dott.
2 comma n.1 c.p.,
commesso in Altamura in data 6 gennaio 2016 ai
dopo avere condotto la minore all’interno della sua abitazione
della stessa, ne abusava sessualmente, approfittando
della totale fiducia riposta dalla ragazza in lui e della amicizia che legava la madre della
tà delle persone coinvolte,
avvinte da vincolo di amicizia, sia per le circostanze in cui l’arrestato maturava l’insano
., di mesi tre, all’epoca
ale Giovanni XXIII di Bari, poi
Le indagini sul decesso
. proprio nel periodo in cui la
si trovava ricoverata in Ospedale, vegliata dalla madre, a sua volta
confortata dall’amica, madre della minore vittima dell’abuso sessuale di cui trattasi.
a scellerata violenza ai danni della minorenne, abusando
di un momento di vulnerabilità
della ragazzina, la quale si trovava distesa sul letto della camera matrimoniale della
abitazione, in un momento di relax dopo l’effettuazione delle pulizie, intenta ad
re il telefono cellulare e ad attendere che l’uomo ultimasse le faccende.
ni della minore, si è
dell’uomo rispetto al fisico
della repentinità e della insidiosità della azione
con cui l’uomo coglieva la vittima, la quale non solo non aveva avuto la
percezione del pericolo imminente stante la positiva considerazione riposta nella
persona dello indagato, ma si era, altresì, trovata nella impossibilità di chiedere aiuto a
a lei completamente estraneo e
si consumavano
all’interno della abitazione in uso all’arrestato ed alla di lui convivente, non utilizzata da
tempo in ragione dei molteplici ricoveri che avevano interessato la piccola lattante figlia
genitori in ospedale), che
al soggetto passivo di
esta di aiuto della