Di questa fazione facevano parte uomini di non comune levatura,
che si radunavano presso un noto avvocato, oriundo valtellinese, il
Traversi, la cui moglie avida, intrigante, stizzosa contro la corte, a lei
preclusa, aiutava il marito, vecchio ed astuto mestatore d'affari,
volgare d'animo come d'ingegno.
In quelle sale, ove si voleva ad ogni costo un re italiano, ma dove, in
attesa di inventarne uno, inconsciamente forse, si faceva il giuoco
dell'Austria, bazzicavano i Bossi, i Cicogna, i Durini, i Fagnani, i
Balabio, i Silva, Carlo Castiglioni, Luigi Porro e più raramente, perchè
si teneva in disparte, Carlo Verri. E capo e despota di questo partito,
voleva farsi anche l'aristocratico, l'altiero e il liberale — liberale
d'idee, non di abitudini — Federigo Confalonieri, del quale conte
Confalonieri, si diceva altresì che odiasse il Vicerè, perchè questi
aveva osato ammirare oltre il segno la sua bellissima e castissima
sposa.
Ed altre e ben meschine gelosiucce, altri ancor più bassi risentimenti,
come per gradi e cariche non ottenute a corte e concesse invece ad
ufficiali, erano forse le più gravi cagioni d'inimicizia contro il
Beauharnais, specie nei giovani patrizi, fautori di una nuova dinastia,
colla quale, più proficuamente, venire a patti. Volevano un altro
padrone: o il re del Piemonte, o il re di Napoli, o il general Pino, o un
patrizio lombardo d'alto nome, o alla peggio anche un re straniero.
Non mancavano i candidati di fuori: si parlava, ad esempio — tanto è
grottesca la politica, veduta da lontano — del duca di Chiarenza, uno
dei dodici figli del re Giorgio III d'Inghilterra; con che gli Italiani si
sarebbero assicurata la protezione di lord Castlereagh, che a quei
giorni faceva la pioggia e il sereno nell'orizzonte diplomatico
d'Europa. — Tale era il funesto effetto della dominazione
napoleonica, sorta con la fortuna e con la violenza di un uomo, che,
al suo declinare, tutte le ambizioni pazzamente si sfrenavano in un
campo rimasto vuoto a un tratto, e quasi in balìa di un nuovo
fortunato occupante.
È facile immaginare come in un ambiente simile, fra tante correnti
diverse, con tanti interessi in giuoco, trovassero la loro cuccagna gli