Lodoiska, Parigi. Nel 1793, Koukourgi, opera inedita. Nel 1794, Elisa.
Nel 1797, Medea. Nel 1798, L'Osteria Portoghese. Nel 1789, La
Punizione; La prigioniera. Nel 1800, Le due Giornate. Nel 1803,
Anacreonte. Nel 1803, Achille in Sciro, balletto. Nel 1806, Faniska,
Vienna. Nel 1809, Pigmalione, al teatro des Tuileries. Ed inoltre un
grandissimo numero di pezzi staccati di musica in tutti i generi, di
chiesa, di camera, di teatro, ed eziandio di musica instrumentale, fra
l'altre una sonata per due organi. Il grazioso e insieme erudito
Carpani paragona il Cherubini al Lesueur, e valentissimo scrittore lo
chiama, e quasi il solo dopo il Salieri, il Zingarelli, il Weigl tra li
compositori moderni, che sappia innalzare a tempo lo stile e
preparare da lontano gli effetti, e così ottenere quella esplosione
d'applausi, che è più lo scoppio impensato e fisico del sentimento,
che una operazione determinata della volontà. Racconta egli in oltre,
che quando fu a Vienna il Cherubini chiese al celebre Haydn il
permesso di chiamarlo col nome di padre, che a lui più che ad altri
diceva dovere Lo bello stile, che gli ha fatto onore. Haydn glielo
concesse, ma colla condizione di poterlo dal canto suo chiamare col
nome di figlio, e gli fece dono dell'originale di una sua sinfonia. Alla
morte poi di Haydn, onorando la di lui memoria il Conservatorio di
musica di Parigi con un concerto, fu in esso eseguito un inno in onor
del grand'artista, posto in musica dal Cherubini. “Questo bravissimo
compositore, dice lo stesso Carpani, rese al defunto maestro ed
amico il vero omaggio che il talento può dare al talento, quello di
accrescere il numero delle belle produzioni collo stesso lavoro
destinato ad esaltarlo. Non sono molto contento della poesia di
quest'inno se bene la lodi un qualche giornalista, ma so che la
musica era degna del Haydn stesso, e non farete difficoltà a
crederlo, se vi ricorderete quant'anima e sapere campeggi in alcuni
pezzi della Lodoiska, in quasi tutto il dramma delle due giornate, ed
in altre produzioni di questo dotto pennelleggiatore d'affetti”. (Lett.
15.) Nè voglio qui omettere quel che racconta il tedesco Lichtenthal
intorno alla musica delle due giornate di Cherubini. “Alla prima
rappresentazione, egli dice, della predetta opera, io mi vi trovai con
un mio amico, ora medico in Ungheria, il quale poichè alla fine cadde
il sipario, rimase lì incantato, sì ch'ebbi a scuoterlo più volte. Mi