Fra i popoli slavi che non hanno adottato i vostri costumi, i due
avvenimenti più notabili della vita sono le nozze e i funerali. Le une e
gli altri si festeggiano con banchetti omerici che durano parecchi
giorni, e ai quali prende parte quasi tutto il comune: perchè tutti
qual più qual meno, sono congiunti di sangue o d'affinità, quando si
tratta di far baldoria.
Passo sotto silenzio le cerimonie funebri che qui non cadono, ma vi
dirò in due parole come sono celebrate le nozze. È una usanza assai
pittoresca. Voi che dovete conoscere la vostra letteratura classica, vi
riscontrerete con piacere qualche traccia della storia di Piritoo fra'
Centuari. Il giorno del matrimonio, lo sposo ne' suoi abiti da festa,
armato di tutto punto, si presenta alla casa della sua fidanzata. Egli
è montato sopra un cavallo bizzarro, e accompagnato da tutto il
parentado, e da quanti amici e compagni possa trovare. Questi
prendono dalla circostanza il nome di Svati, che significa compare,
testimonio, padrino. Gli antichi dicevano paraninfo.
La sposa dal canto suo è circondata anch'essa dai suoi Diveri;
parola slava che ha lo stesso significato. I Diveri sono i suoi parenti,
fratelli, cugini, ec., corteggio assai numeroso, e non meno solenne.
La domanda è fatta, o rinnovata in gran ceremonia dinanzi alla porta
della casa. Il padre o il capo della famiglia fa qualche opposizione, o
in un senso o nell'altro. Ora la giovane è troppo selvaggia, ora è
poco laboriosa, or non ancora matura pel matrimonio. Tutti questi
ostacoli non ritengono lo sposo, che dichiara volerla sposare
malgrado ciò. Allora il capo di casa finge di rassegnarsi, e si ritira:
ma il corteggio dei Diveri si avanza e fa mostra di volersi opporre alla
sua volta, non già colle parole, ma colla forza aperta. Lo sposo si
ritira fra' suoi Svati; si consulta con essi, e ritorna all'assalto. Ne
sorge una specie di lotta, un torneo per lo più inoffensivo, a colpi di
pistola o di moschetto carichi a polvere. La lotta ha la fine che è
facile a prevedere. Lo sposo riman padrone del campo, si piglia la
fanciulla, rimonta a cavallo con essa, e si slancia a tutta corsa per la
campagna. Svati e Diveri fanno la pace e batton le mani, e seggono
insieme allo stesso convito. Mi son trovato parecchie volte a simili
feste nell'Erzegovina.