perduta, e non si poteva ricuperare. Nesbit, fatto sbarcare i suoi,
assaliva gli Americani alla coda. Si dissolvevano essi, e ciascuno
cercava di per sè, e senza nissun ordine serbare, la propria salute
nelle vicine selve. Incalzati instantemente da fronte da Frazer, che
traeva colle minute artiglierie, e noiati alle spalle da Nesbit, che
impediva loro il ritornare ai battelli, ricevettero grave danno al passo
di una palude. Riusciti finalmente con incredibile fatica dall'altra
parte, s'inselvarono talmente, che gl'Inglesi cessaron di perseguitarli.
Raccozzatisi gli Americani, e ritrattisi di nuovo sulle navi se ne
tornarono al Sorel. Perdettero in questo fatto molti prigionieri, tra i
quali lo stesso generale Thompson ed il colonnello Irwin con molti
altri uffiziali di conto. Ebbero pochi uccisi. Delle truppe reali pochi
furono i feriti, e pochissimi i morti. Cotale esito ebbe il fatto d'armi
delle Tre Riviere, il quale, se fu deliberato con maturità, ed
incominciato con ardire, fu certamente con imprudenza continuato;
poichè, siccome il successo dell'impresa dipendeva al tutto
dall'arrivar di notte, e dal fare un impeto improvviso, così dovevano
gli Americani, quando si accorsero di non poter giungere, che dopo
fatto dì, e molto più ancora, quando il nemico si era risentito,
rimanersene, e, posta giù ogni speranza, ritornarsene là, donde eran
partiti.
Le genti americane, sbigottite dall'infelice successo delle cose e
trovandosi deboli, pensarono al ritirarsi; le inglesi per lo contrario
gagliarde, ed incorate dalla vittoria si determinarono ad usarla con
ogni prontezza. Perciò avendo fatta la massa alle Tre Riviere
procedettero, quattro giorni dopo il fatto d'arme, verso il Sorel parte
per la via di terra, e parte per quella del fiume; nel quale luogo
arrivarono, quando gli Americani impotenti al resistere, dopo di
avere sfasciate le batterie, e portate via le artiglierie e le munizioni,
l'avevano poche ore innanzi abbandonato. Quivi i generali inglesi
dividevano l'esercito in due schiere, delle quali la destra pel fiume
doveva andare ad impadronirsi di Monreale, e poscia, valicato quello
a Longueil, e traversato quel tratto di paese, che è compreso tra il
San Lorenzo, ed il Sorel, congiungersi sotto il Forte di San Giovanni
colla seconda, la quale guidata da Burgoyne doveva perseguitar il