secondo questa massima in quella Dieta impose leggi e condizioni
molto rigorose alla Nobiltà, ed alle città di Lombardia. Proibì loro
ogni Assemblea, e corpo di città, e sopra tutto tolse loro il potere,
che aveano di crear Magistrati, mettendo in quelle Ufficiali del suo
partito contro ciò, che per l'addietro si praticava: impose molte pene
alle città, ed uomini che violassero queste leggi: e loro concedette
una molto dura e gravosa pace, come si vede dalla sua Costituzione
che stabilì in Roncaglia, e che noi abbiamo al quinto libro de'
Feudi
[26].
Ma non potè molto godersi di quella pace, ch'egli intendeva stabilire
con condizioni sì dure; poichè appena ritornato in Alemagna, si
rivoltò la Lombardia ben presto, onde fu obbligato di nuovo calar in
Italia, ed assediar Milano, la quale dopo un lungo assedio, in cui
valorosamente si difesero i Milanesi, finalmente fu presa; la ruinò
Federico da' fondamenti riducendola in ville, ed insignoritosi affatto
di tutta Lombardia, la pose perciò in una grandissima servitù.
Fu ancora in questi tempi, che oltre di aver più rigorosamente, che
non fece Lotario, proibita l'alienazion de' Feudi per quella sua
Costituzione
[27], che ancor leggiamo ne' libri feudali: volle restituire
in Italia le Regalie, e le ragioni sue fiscali, che gran tempo s'eran
perdute, ed andate in disuso; costringendo perciò i Vescovi, i Proceri,
e le città d'Italia a metterle in piede, ed a lui restituirle
[28].
Tutto ciò, che presso i Romani si conteneva in quella divisione di
beni, che altri fossero comuni, altri pubblici, altri delle Università, ed
altri di niuno, si stabilì che s'appartenessero al Principe; restando
solo agli altri que' beni, che a ciascuno singolarmente
s'appartengono. Perciò i Principi s'hanno attribuito la proprietà del
mare, de' fiumi navigabili, delle strade, dei campi, delle muraglie, e
fossi della città, e generalmente ogni cosa, ch'è fuori del commercio,
ed ancora quello ch'è nel commercio, ma che non ha padrone. E
Federico, se bene non annoverasse tutto ciò nella sua Costituzione
de Regalibus, noverò bensì le più segnalate e rilevanti regalie, come
le fabbriche, e pubbliche armerie, che chiamò Armannie, le strade
pubbliche, i fiumi navigabili, e quelli da' quali si fanno gli altri