Dicendo, dunque, Primo, io nego la prova (la necessità di provare);
dicendo Primo nella scienza o Primo scientifico, affermo la prova. Ora
il Primo che noi vogliamo non è un semplice Primo, ma appunto il
Primo nella scienza. Adunque, il Primo nella scienza — quello che noi
vogliamo — è una contradizione. In altri termini, provato vuol dire
derivato, mediato; Primo vuol dire non derivato, non mediato, cioè
immediato. Adunque, Primo scientifico vuol dire immediato mediato.
Questa è la contradizione.
Ma, se riflettiamo bene, ci avvediamo che la nostra difficoltà, la
quale si mostra come una contradizione, dipende da un presupposto.
Noi abbiamo detto di non dover presupporre niente, e pure abbiamo
presupposto una cosa, cioè il concetto della prova o della
mediazione, e quindi il concetto della relazione tra i due termini di
essa, l'immediato e il mediato, il Primo e il Secondo. Ora il concetto
d'una cosa in quanto presupposto non è un vero concetto (vero
sapere, scienza), ma semplice rappresentazione, o opinione. Noi,
infatti, abbiamo detto: provare è derivare, mediare: il Primo, dunque,
non può essere provato, perchè se fosse provato, sarebbe mediato,
e quindi non sarebbe Primo, cioè immediato; o l'uno o l'altro;
mediato e immediato insieme non può essere. — Noi qui opponiamo
assolutamente Immediato e Mediato (Primo e Secondo). Perchè?
Perchè abbiamo, cioè presupponiamo, questo concetto della prova o
mediazione: Provare, mediare, è fare, produrre un altro, uno che
produce un altro; di maniera che il Primo, il producente, il mediatore,
sia semplicemente Primo, producente, mediatore, e il Secondo, il
prodotto, il mediato, sia semplicemente Secondo, prodotto, mediato.
Qui mediare è causare, mediazione è relazione causale; la causa
pone l'effetto, e perciò non è l'effetto; l'effetto è posto dalla causa, e
perciò non è la causa. Quindi due specie in generale di prova: cioè,
procedere dalla causa all'effetto, dal principio alla conseguenza, e
procedere dall'effetto alla causa, dalla conseguenza al principio:
deduzione e induzione.
Se provare non è altro che questo, bisogna confessare che il Primo
non si può provare. Ma chi ci assicura, che non ci sia una terza
specie di prova, che sia in sè l'una e l'altra, e quindi la verità di tutte