come bello, ei fosse caro e meritevole in tutto della felicità che lo
aspettava. Tanto tesoro di affetto serba dentro di sè il popolo,
massime le fanciulle; che quando non hanno causa di amare la
fingono; e prestano le virtù a cui secondo loro avrebbe a possederle.
La maggiore frequenza del popolo chiariva prossimo il palazzo
Savello; di fatti, svoltato il canto, apparve anch'egli spirante una
certa aria di festa: su i gradini disposti in ordine di ogni ragione
famigli vestiti di sfoggiate livree, quale più, quale meno coperti di
fiori. Era eziandio notabile una novità, che i Trabanti
[14] del Papa vi
facevano la guardia, e nel cortile ve ne stava schierata una
compagnia con il suo capitano alla testa: nè questo sfuggì a Paolo,
ma dacchè quegli gli rese con la spada il saluto militare, ed i soldati
compirono il medesimo officio rizzando l'alabarda, egli pensò il
cardinale Alessandro, forse il Papa, inviarli per onorare
maggiormente la solennità. In capo scala lo aspettava il marchese
Silla, che, secondo il solito, lo accolse a braccia aperte: quivi tanta la
calca dei convitati, così fitte e sonore le felicitazioni, che da ogni lato
lo inondavano simili agli schizzi di acqua, lepido gioco nei giardini dei
magnati, che Paolo non ebbe luogo a distinguere da cui movessero,
e scarrucolato di mano in mano, aggirato, intronato venne a cascare
nella gran sala. Colà più che mai copia di fiori, in festoni pendenti
dalle pareti, in mazzi dentro vasi preziosi, in lingua di profumo
pareva che dicessero: — la vita è breve: che monta, purchè deliziata
di vaghezza e di odore? — E le mille candele di cui andavano
guernite le lumiere di cristallo, ed i viticci sporgenti dalle pareti, a cui
avesse potuto capire la loro favella davano avviso: — badate a fare
quello che faremo noi; splendendo sul piacere ci consumiamo. — Da
per tutto arazzi, broccatelli, e damaschi di magnificenza stupenda; in
mezzo, una tavola coperta di tappeto di velluto vermiglio con larghe
frange d'oro, e lì sopra guantiere, candelieri, calamai ed altri arnesi
di argento; in fondo della sala sovrapposto ad uno zoccolo un
forziero di ferro.
Paolo guardandosi attorno non vide la donna desiderata, nè la
marchesa Clelia, nè veruna altra femmina, onde il marchese Silla,
quasi per prevenirne la domanda, gli bisbigliò all'orecchio: