massime di Politica, e delle Leggi che vi si osservano; delle Costumanze, e
delle Scienze che più vi si praticano, e della Religione che vi si professa. Il
mio presente disegno si è, di sol narrare alcuni avvenimenti succeduti in
quell’imperio, per lo spazio di nove mesi che vi dimorai.
Una mattina, quindici giorni, più, meno, dopo la ricuperata mia
libertà, Keldersal, Primo Segretario (come essi il chiamano) degli affari
segreti, venne a trovarmi, accompagnato da un solo servidore. Diede egli
ordine che a una certa distanza lo attendesse alla sua Carozza, e mi pregò di
accordargli udienza per un’ora, il che feci volentierissimo, avuto riguardo
non solo alla qualità di lui, e al suo merito personale, ma eziandio
a’buoni uffizj che nelle mie sollecitazioni mi avea renduti. Volli corcarmi a
terra, perchè lui fosse più a portata di farsi intendere; ma desiderò piuttosto
che io il tenesi in mano per tutto il tempo della nostra conversazione. Diede
principio da’complimenti in proposito alla mia liberazione; "a cui, diceva
egli, io ho contribuito con tutte le mie forze; tutto che principalmente voi ne
siate debitore alle circostanze, onde rinvienesi il nostro Imperio: mercechè,
(ei soggiunse continuando il suo discorso,) per quanto formidabile sembrar
possa agli Stranieri il nostro Dominio, egli è affievolito da due spaventevoli
mali; da una violenta Fazione al di dentro, e da un terribile nemico al di
fuori. Quanto al primo di questi mali, saper dovete, che da più di settanta
Lune in quà, trovasi l’Imperio squarciato da due Partiti, sotto i nomi di
TramecKsan, e di SlameKsan; nomi, che dalla diversa altezza de’talloni
delle scarpe loro, son derivati. Per dir vero, negar non si potrebbe che l’uso
di portare alti talloni non sia il più antico: ma che che siane in tal proposito,
Sua Maestà decretò non doversi impiegare nell’amministrazion
del Governo, ed investire delle Cariche dipendenti dalla Corona, che
que’soli che porteranno talloni bassi, come voi medesimo potuto avrete
osservarlo, e se ci fate buona attenzione, vedrete che i talloni di Sua
Imperial Maestà sono più bassi d’un Drurr, (misura che presso poco riviene
alla quarta decima parte, d’un grosso dito) che verun altro de, suoi
Cortigiani. Va a un tal segno l’astio di queste due Fazioni, che elleno non
consentirebbono nè di mangiare, nè di bere, e neppur di parlare insieme. Gli
TramecKsan, o sien quelli che portano alti talloni, sono in maggior numero
che noi, ma militano dal nostro canto la possanza, e l’autorità. Temmiamo
che Sua Altezza Imperiale, l’Erede della Corona, non abbia qualche
inclinazione per gli talloni alti: ciò che vi ha di certo si è, che uno