La scoperta dell'america

GiuliaStaccioli 220 views 2 slides May 23, 2016
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la scoperta ell'America


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11.1 OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE: LE PRIME RICOGNIZIONI

 GLI EUROPEI E LA SFIDA CON IL MARE

 UN’ANTICA DFFIDENZA
Fino al quindicesimo secolo la maggior parte della popolazione europea non aveva
dimestichezza col mare a causa delle numerose leggende e superstizioni che erano diffuse
nella letteratura e che dipingevano il mare come una superficie terrificante, piena di pericoli
e popolata da creature insidiose e enormi e mostruose. Proprio per questo gli europei
avevano sempre abitato nelle campagne e solo i marinai più esperti e coraggiosi si erano
avventurati al largo, nonostante non si disponesse di mezzi di trasporto e strumenti di
sicurezza adatti.

 I CONFINI DEL MONDO SCONOSCIUTO
Proprio per questo, il confine opposto del mondo conosciuto era quasi del tutto inesplorato,
infatti oltre le Colonne d’Ercole, le uniche rotte che si percorrevano con sicurezza erano
quelle che giungevano alle Fiandre e in Inghilterra, al contrario, verso Sud non vi erano terre
che facessero da punti di approdo per le navi. La maggior parte degli studiosi condivideva l
teoria della sfericità della terra ma riteneva anche che l’ecumene coincidesse con Europa
Asia e Africa, unite in un solo blocco e circondate dall’oceano. Si credeva anche che
esistessero cinque fasce climatiche, ma che solo due di esse fossero abitabili.

 ALLA RICERCA DI SPEZIE E ORO
Solo all’inizio del Quattrocento alcuni navigatori si avventurarono oltre le colonne d’Ercole,
spinti soprattutto da motivi di natura economica e in particolare dalla necessità di trovare
nuove via per raggiungere i paesi asiatici e africani che erano produttori di spezie e merci
preziose sempre meno accessibili.

 L’AUMENTO DEI COSTI DI IMPORTAZIONE
Con la conquista ottomana dell’Asia Minore, di Costantinopoli e dell’area balcanica, i canali
commerciali usati dai mercanti europei verso India e Cina, si erano andati via via chiudendo.
Genova e Venezia avevano perso tutte le colonie nel Mediterraneo Orientale e l’unico modo
per accedere ai prodotti orientali era la mediazione araba. In più per acquisti di merce di
questo genere si necessitava sempre più oro, di cui si diceva che l’Africa fosse
particolarmente ricca, però anche i traffici verso questo continente erano stati monopolizzai
dagli islamici, che prima di inoltrarli in Europa percorrevano un tragitto che aumentava di
moltissimo il costo dell’importazione. Si era cosi imposta l’esigenza di trovare un’alternativa
alla mediazione araba.

 I PROGRESSI NELLE COSTRUZIONI NAVALI
I viaggi di esplorazione furono resi praticabili solo grazie ad alcune innovazioni tecnico-
scientifiche. I portoghesi nel 1430, crearono un veliero di media stazza, la Caravella, che si
diffuse in tutto il Mediterraneo, poiché prima di allor esistevano solo due tipi di navi: la galea
o galera e la nave tonda. Altre invenzioni che contribuirono a perfezionare il sistema di
navigazione furono: l’astrolabio, il quadrante nautico, la balestriglia, la carta nautica e la
bussola.

 LO SVILUPPO DEGLI STUDI GEOGRAFICI

L’utilizzo di questi strumenti richiedevano una conoscenza della geografia e della cartografia
molto approfondita, che si svilupparono molto anche grazie alla riscoperta di alcune opere di
Tolomeo. Egli era noto per aver formulato un modello geocentrico, proponendo una nuovo
metodo per descrivere la superfice terrestre. Grazie a questo sistema le mappe di Tolomeo
fornivano un immagine della terra molto più precisa di quella del momento. Sia arrivò così a
una migliore conoscenza della coste e l’arte della cartografia divenne disciplina scientifica. La
carte nautiche iniziarono a fornire una rappresentazione dettagliata dei litorali.

 I COSTI DELLA NAVIGAZIONE D’ALTO MARE
Per pagare un equipaggio più abile, servivano ingenti capitali di cui potevano disporre solo
le grandi monarchie europee, come il Portogallo e la Spagna. Cosi la conquista di nuove
rotte avrebbe consentito a i due regni iberici di trasformarsi in potenze commerciali di
prim’ordine e di acquisire un ruolo egemone.

 LE ESPLORAZIONI PORTOGHSI LUNGO LE COSTE ATLANTICHE

 UN PRECEDENTE MEDIEVALE
Il primo tentativo di attraversare l’Atlantico nel Medioevo era stato quello dei fratelli
genovesi Ugolino e Vadino Vivaldi, tuttavia nessuno dei partecipanti erano tornato indietro
per raccontare la loro avventura, così le spedizioni si interruppero fino al 400.

 L’ESPANSONE DEL PORTOGALLO
Nel medioevo il portogallo non era un paese molto sviluppato economicamente, però dal
tredicesimo secolo Lisbona, era diventata uno dei principlai scali peri convogli genovesi e
veneziani che portavano le loro merci nel Nord Europa. Il portogallo però si trovava a dover
fare i conti con il vicino regno di Castiglia che minacciava la sua autonomia. Al portogallo
restava perciò l’unica soluzione di espandersi via mare alla rcera di nuove terre da
colonizzare.