le cure e la gloria del suo rango, e senza essere scoraggiato dalla
contraria sorte della prima spedizione, imbarcavasi di nuovo con
tutta la sua famiglia per intraprendere una guerra da cui non poteva
sperarne alcun vantaggio temporale, ma solo perchè la credeva
voluta dal suo dovere e dalla gloria di Dio. Arrivato sulla spiaggia
delle Acquemorte e nell'atto di montare a bordo del suo vascello, san
Luigi si volse ai suoi figliuoli ed in particolare a Filippo che doveva
succedergli.
«Tu vedi, mio figlio, gli disse, come malgrado la mia vecchiaja
intraprendo per la seconda volta questo pellegrinaggio, mentre la
regina tua madre trovasi in età avanzata, e che, coll'ajuto di Dio, il
nostro regno essendo esente da turbolenze, vi godevo di quante
ricchezze e delizie ed onori è dato agli uomini di godere. Tu vedi, ti
dico io, come per la causa di Cristo e della sua Chiesa io non
risparmio la mia vecchiezza; non mi lascio smuovere dalle lagrime di
tua madre, ripudio gli onori ed i piaceri, e consacro le mie ricchezze
in servigio di Dio. Tu vedi come io conduco con meco te, i tuoi
fratelli, e la tua maggior sorella, e sai che avrei meco condotto
ancora il quarto figliuolo, se la sua età lo avesse permesso. Ho
voluto farti rimarcare tutte queste cose, affinchè quando dopo la mia
morte avrai il governo del mio regno, non ti esca mai di mente che
non si deve nulla risparmiare per Cristo, per la Chiesa, e per la difesa
della fede, non la consorte, non i figliuoli, non un regno. Ho voluto
nella mia persona darne un esempio a te ed ai tuoi fratelli, affinchè,
quando convenga, facciate lo stesso
[333].»
In fatti l'esempio del santo re ne aveva strascinati degli altri, quello
di Sicilia suo fratello, ed il re di Navarra, Teobaldo. Distinguevansi
pure tra i crociati Edoardo, figlio d'Enrico III, re d'Inghilterra, poi suo
successore, i conti di Poitou e di Fiandra, il figlio del conte di
Bretagna, ed un gran numero di nobili signori
[334].
Ma quest'ultima crociata, lungi dall'avere un successo proporzionato
al rango, alla potenza ed all'abilità de' principi che la componevano,
fu la più sventurata di tutte, in modo che la sua cattiva riuscita e le
triste conseguenze che ne derivarono, sconsigliarono poi sempre i